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Autore: Role    11/05/2015    5 recensioni
John diede una rapida scorsa al paragrafo, per un breve ripasso.
"L’osmosi indica la diffusione di un solvente attraverso la membrana semipermeabile dal compartimento a concentrazione minore di soluto a quello a concentrazione maggiore. Sebbene gli altri tipi di diffusione operi- "
Il biondo interruppe la lettura, distratto da qualcosa di ben più interessante.
Una nota, scritta in una calligrafia elegante e flessuosa, accompagnava la definizione.
Errato. Sono compartimenti a minore o maggiore potenziale chimico idrico, è improprio definirli in base alla concentrazione. Idiota.
[Raccolta di Flashfic] [AU]
Genere: Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Sherlock Holmes
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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3.

 

Ad un primo sguardo, John Watson sarebbe sembrato l’essere più diligente della terra.

Silenzioso, con lo sguardo perennemente rivolto a libri e quaderni, attirava su di se l’ammirazione dei professori.

Non saltava le lezioni, non rispondeva sgarbatamente e non era mai stato colto impreparato.

Un esempio magnifico dello studente che qualunque professore avrebbe desiderato.

Il tipico alunno che avrebbe fatto grandi cose, senza dubbio, ripetevano instancabilmente i suoi insegnanti ai signori Watson, prima di affrontare le insufficienze di sua sorella Harriet.

Una sera, però, con la casa a sua disposizione, forte dell’assenza di verifiche scritte o orali nel giorno successivo, aveva deciso di dare sfogo a ciò che qualunque adolescente maschio avrebbe fatto, disponendo di calma e discrezione.

Timidamente si era seduto, rilassandosi e tirando un sospiro di sollievo.

Con aria quasi colpevole aveva predisposto le sue dita, deciso a sfogare la sua frustrazione.

Esercitando una lieve pressione, quasi gemette di piacere per la sensazione di rilassamento che si propagava attraverso la sua spina dorsale.

Il desiderio dentro di lui era cresciuto incessantemente, durante quel periodo costellato da interrogazioni e stress scolastico.

Per settimane aveva desiderato di sedersi lì, su quella poltrona, per giocare al suo videogioco preferito.

Finalmente poteva dedicarsi al pigiare ritmico dei tasti sul joystick.

Con un rapido movimento di dita permise a Sora si sferrare un attacco di fuoco contro i nemici.

Una piccola parte, dentro di lui, si sentiva colpevole.

Avrebbe dovuto ripassare, non giocare a Kingdom Hearts.

Eppure, per una volta, si sarebbe concesso quel lusso.

 Incurante dei suoi doveri scolastici.

                                                                   ***

Quando il professore, entrando in classe, annunciò un’interrogazione a sorpresa, John Watson ebbe quasi sicuramente un infarto.

Una spiacevole sensazione di ansia mista a nausea si fece strada nel suo stomaco.

L’ultimo capitolo studiato era un totale buco per lui, si era limitato a prendere alcuni appunti!

Non poteva fare a meno di lasciarsi prendere dal panico.

Il professore avrebbe posto una domanda per ciascuno, riguardanti gli argomenti studiati.

Una semplice verifica per accertarsi che, nonostante il periodo tranquillo, la classe continuasse a studiare.

Per sua fortuna, la W era in fondo all’elenco.

 Aveva almeno mezz’ora per provare a rileggere i suoi appunti.

Li estrasse dal banco, cercando di assimilare più possibile.

Dei segni rossi onnipresenti lo incuriosirono…

Non li aveva lasciati lui.

Con impareggiabile minuzia, qualcuno aveva deciso di dedicarsi ad una correzione approfondita dei suoi appunti.

John non si chiese neanche per un attimo chi fosse stato.

Era certo che il suo misterioso interlocutore avesse colpito ancora.

Diede una scorsa veloce agli appunti sugli acidi nucleici.

Avrebbe giurato che le basi azotate dell’RNA fossero adenina-timina e citosina-guanina…

Pareva, però, che il suo correttore non fosse d’accordo…

Oh, andiamo John. Anche i bambini sanno che la timina è sostituita dall’uracile.

Come faceva a conoscere il suo nome?

Il giovane non lo sapeva, ma ora come ora non era il suo problema principale.

-John Watson? – Il professore proferì il suo nome, quasi come una condanna a morte.

-Si, signore. – Rispose pronto.

- Parlami dell’RNA. -

Sembrava una presa in giro.

Tra tutti gli argomenti studiati quell’anno…proprio quello? Forse la legge di Murphy esisteva davvero.

Iniziò, con sicurezza, ad elencare i vari tipi di RNA e la sua funzione e collocazione nella cellula.

Arrivato alla parte delle basi azotate decise di fidarsi.

Non aveva molta scelta, no?

-Ovviamente nell’RNA, a differenza del DNA, la timina è sostituita dall’uracile. –

-Ottimo Watson, puoi sederti. –

Era fatta.

Era riuscito a sopravvivere.

Scribacchiò un grazie sul banco, ripromettendosi di rintracciare il suo salvatore e ringraziarlo di persona.

 

 

 

Angolo autrice.

Capitolo tre :3 e sono ancora viva…si inizia a vedere qualche sviluppo.

Volevo ringraziare tutti coloro che leggono, recensiscono e hanno inserito la storia tra le preferite :3 siete meravigliosi.

                                                                                                                               Grazie mille, Role.

Fb (per aggiornamenti o bestemmie all’autrice…mi trovate qui :3) https://www.facebook.com/RoleEfp

  
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