Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: gasolina    12/05/2015    2 recensioni
Ambientata dall'inizio della 5° stagione della serie TV. (SPOILER ALLERT)
La fan fiction è un misto tra libro (per elementi narrativi) e serie tv(per i fatti avvenuti).
Petyr e Sansa hanno lasciato Nido dell'Aquila per tornare a Grande Inverno. Ditocorto continua i suoi piani di conquista, sia per quanto riguarda il regno che il cuore della fanciulla. Sansa è messa alle strette e continua, apparentemente, a essere manipolata e usata da uomini che non vedono nulla in lei, se non il titolo e l'avvenenza.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Petyr Baelish, Ramsay Bolton, Sansa Stark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Bussarono alla porta della stanza. Sansa si chiese chi potesse essere a quell'ora.
-Sono Petyr, posso entrare?- disse da dietro la porta di legno.
Sansa fu stupita della visita a tarda sera, era un po' spaventata e si chiese se fosse successo qualcosa, se da un momento all'altro si sarebbe ritrovata a scappare.
Sansa si alzò con la candela in mano e andò ad aprire il chiavistello, che prima di partire per Approdo del re, non aveva mai nemmeno pensato di chiudere, perchè si sentiva al sicuro tra le mura della sua casa. Ma ora era tutto diverso.
-Petyr, è successo qualcosa?- chiese lei aprendo la porta.
Petyr rimase un momento sulla porta a guardare la figura della ragazza illuminata da quella flebile luce.
-Posso entrare?-
Sansa lo fece accomodare, e si calmò vedendo che Petyr non sembrava allarmato.
-Volevo parlarti del mio viaggio.- disse lui andando vicino alla toeletta.
Osservò gli oggetti riposti sul ripiano in legno di pino,  e sfiorò la copertina del libro di fiabe.
-Cosa devi dirmi?- chiese la ragazza. Petyr si sedette sulla sedia davanti alla toeletta e invitò a sedere Sansa. Era segno che non sarebbe stata una conversazione molto leggera.
-Non so ancora quando partirò, potrebbe essere all'improvviso, ma sarà sicuramente in questi giorni. Potrei metterci del tempo. Devo assicurarmi di altri affari durante il viaggio. Devo ristabilire i rapporti con i nostri alleati.-
Disse con calma Petyr.
-Sai più o meno quando tornerai? Settimane, mesi...Anni?- disse con tono ironico.
-Oppure intendi partire e non tornare mai più? Magari ti sei stufato del freddo del Nord.-
Petyr rimase stupito dell'atteggiamento della ragazza.  Sogghigno.
-Sansa, non essere sciocca, tornerò a riprenderti e attueremo il nostro piano. Il tuo soggiorno nella Casa dei Bolton è...-
-Questa è casa mia.- lo interruppe.
-Si, esatto, questa è casa tua. E  tutto questo lo stiamo affrontando solo perchè tu te la possa riprendere in nome della tua casa.-
Sansa voltò lo sguardo, era stanca.
Anche Petyr sembrava volerla abbandonare. Aveva capito di non potersi fidare di nessuno, ma non era ancora pronta a farlo davvero. Lui era l'unica persona con cui poteva parlare di quello che pensava, e per farlo ci aveva messo molto coraggio.
-C'è un modo per curare i tuoi affari da qui?- chiese lei timidamente.
Petyr si intenerì, e non resistette. Si alzò ed andò verso di lei, aveva capito che lei aveva paura di rimanere sola in quel covo di serpi che si erano annidiate tra le mura di Casa Stark.
Si sedette sul letto vicino a lei. Sansa sentì un brivido per la vicinanza tra i due.
-Cercherò di tornare presto, per adesso non so neanche quando partirò e....
Petyr non riuscì a continuare perchè il "Non andare via" che gli occhi della ragazza continuavano a trasmettere lo intenerì ancora di più.
Petyr voltò lo sguardo. Dovette farlo. Perchè altrimenti avrebbe davvero ceduto alla ragazza e le avrebbe detto che sarebbe rimasto a proteggerla per sempre.
Sansa era preoccupata. Senza Petyr, solo gli dei potevano sapere cosa il padre di Ramsay avrebbe potuto farle. Aveva paura di quell'uomo. E anche del figlio, nonostante lui si dimostrasse gentile.
-Resterò sola. Che cosa faranno di me?- disse lei, guardando nel vuoto.
Petyr posò nuovamente lo sguardo su di lei.
Lei era immobile, la debole luce della candela danzava sulla sua pelle d'avorio. Per Petyr divenne una tentazione impossibile da resistere.
Sfiorò le sue mani e poi le prese con delicatezza. -Farò in modo che non ti succeda nulla, metterò degli uomini a proteggerti, io ho spie ovunque, non preoccuparti.-
Le labbra di Petyr erano a poca distanza dal collo di lei. Quasi le bisbigliò nell'orecchio.
La veste da notte della ragazza lasciava intravedere le clavicole sopra la lieve scollatura a V, le maniche erano lunghe ma larghe e la gonna le ricadeva fino alle caviglie.
Sansa sembrava una bellissima statua.
-Sono sicuro che Ramsay ti terrà cara. E' così affascinato da te.- disse cercando di non far sentire quanto fosse seccato. "E come non potrebbe esserlo".
-Oggi...- Sansa non continuò. Cercò di controllarsi, anche se avrebbe voluto dirgli cosa era accaduto, perchè le aveva dato terribilmente fastidio.
-Oggi?- chiese Petyr curioso.
-No, niente.-
-Che cosa è accaduto?- insistette lui. -Ti ha detto qualcosa? Ti ha fatto capire qualcosa che potesse esserci utile?Oppure ti ha minacciata in qualche modo?- chiese con una nota di preoccupazione.
-No, no. Non mi ha minacciata.- non era ancora sicura di volerlo dire. In parte non sapeva perchè, ma si vergognava.
-Mi ha...baciata.-  disse sottovoce, come se non volesse essere udita.
Petyr per un momento sgranò lievemente gli occhi.  "AH".
-Sansa, credo che Ramsay sia stato sicuramente precipitoso, dato che vi conoscete da pochi giorni, ma sei la sua promessa sposa...- disse con estrema calma.
-Si, lo so.- disse lei. - Ma non sapevo che fare. Il mio odio per loro è troppo forte. Mi sono sentita morire dentro.-
Petyr sospirò. -Ti ha dato così fastidio?-
-Si.-
"Anche a me" . Pensò lui.  
-Sarà anche così quando sarò sposata con lui? Son destinata a sposarmi con qualcuno che odio? Amare qualcuno che ha contribuito a sterminare la mia famiglia?- Sansa questa volta quasi non riuscì a trattenere una lacrima.
Petyr sapeva, che per quanto Sansa fosse maturata, rimaneva comunque una ragazza. Troppo giovane per sopportare certe cose.
-Scusami.- si asciugò subito la lacrima. - E' una sciocchezza. Sposerò Ramley. Mi abituerò alla sua presenza, anche durante la priama notte di nozze.-
Ditocorto rimase stupito dalla velocità con cui la ragazza si ricompose, la stava continuando a sottovalutare.
-Sei così cresciuta. Sono molto fiero di te.- La sua mano scorse fino all'avambraccio di lei e la accarezò dolcemente.
Sansa ebbe un fremito. "Petyr, forse tu...".
Ad interrompere il pensiero furono le labbra di Petyr premute sulle sue, dolcemente e sensualmente. L'uomo prese  tra le dita di una mano il volto di lei, mentre con l'altra saliva su per il braccio, fino alle clavicole.
Petyr era tentato. Era troppo tentato. E questa volta Sansa sembrava ben ricambiare il suo bacio.
La ragazza da parte sua, si era fatta prendere dal bacio, e non era più riuscita a pensare  ad altro. Il bacio fu molto lungo ed intenso, diverso da quelli che Ditocorto era riuscito a rubarle in precedenza.
Petyr le scostò lentamente il viso, e i due si guardarono negli occhi per alcuni istanti entrambi assopiti dal bacio.
"Questo  è per ripulirti da quel bastardo di Bolton." pensò malizioso Ditocorto.
Sansa non riuscì a sostenere lo sguardo a lungo. Era imbarazzata, non pensava di lasciarsi andare tanto.
Petyr non disse niente. La restò a guardare e basta.
"Tanto a Bolton non interessa la sua virtù, ma la sua linea di discendenza" si ritrovò a pensare. Sorrise all'idea di aggirare l'ostacolo per quelle parole dette con leggerezza dal nuovo signore del Nord.
Sansa tornò a fissare di vuoto davanti a lei, imbarazzata. -Mi...abituerò a lui. Sarò una buona moglie.- disse.
Petyr volle stuzzicarla ancora di più,  e si mise a giocherellare con alcune ciocche dei suoi capelli lunghi.
-Sarai sicuramente una magnifica Signora di Grande Inverno, non ne dubito.-
Sansa non sapeva che fare. Solitamente Petyr si congedava dopo questi momenti, oppure era lei che usciva dalla stanza, ma quella era la sua camera da letto e lui non sembrava intenzionanto ad andarsene.
-Come dici tu, dovrai stare al gioco anche durante la prima notte di nozze...per non parlare di tutto il matrimonio, per quanto breve che sia.- Le si era avvicinato bisbigliandole  all'orecchio. -Sarai in grado di abituarti a questo?- disse mentre la sua mano percorse il fianco della ragazza.
Sansa si scostò da lui bruscamente. - Cosa vuoi fare?-
-Non voglio che il primo uomo che tu conosca sia un uomo che ti disgusta...-
Sansa rimase spiazzata, non credeva che Petyr sarebbe arrivato a una tale proposta esplicita. -...se ovviamente anche io non ti disgusto.- continuò Petyr.
-No, non mi disgusti.- rispose secca lei.
Ditocorto non si fece scappare un istante dopo quelle parole, e si gettò su di lei facendola sdraiare sul letto.
-Io non...- Sansa prese tutto il coraggio che aveva. -Il primo e unico uomo che voglio avere nel mio letto deve essere un uomo che io amo e che mi ami a sua volta. -
Ancora mezzo stesteso sul letto, appoggiato su un gomito, l'uomo sviò lo sguardo di lei,  mostrando una smorfia di esasperazzione. Poi si decise a riaffrontare lo sguardo di lei.
-Mi rendo conto che questo è impossibile, visto che sono promessa ad una persona che riesco a malapena a tollerare, ma come puoi pensare che poi, per avere un'alternativa io mi lasci andare con te?-
Petyr si sentì in qualche modo offeso. Forse perchè le aveva detto chiaramente che lei non lo amava e che non gli bastava nemmeno per accontentarsi.
-Bene, ho capito.- disse alzandosi.- Non intendo darti obblighi, mia cara, sono sicura che troverai presto qualcuno con cui poterti "accontentare".- Rimarcò l'ultima parola.
Ditocorto fece i primi passi per andare verso la porta ma la ragazza lo interruppe.
-Petyr, hai sentito quello che ho detto? Un uomo che io ami e che lui ami me. Non che mi veda solo come una fonte di guadagno.-
Petyr drizzò le orecchie e si rigirò nuovamente verso la ragazza, che si era alzata dal letto.
Lui rimase in silenzio. "Quindi...vorresti che ti dicessi che ti amo?". Fece qualche collegamento mentale e infine disse. - Quindi se io ti dicessi di amarti, tu staresti con me? Perchè è una cosa reciproca?-
Sansa rimase ammutolita. "Io...amarti?".
Petyr si riavvicinò. -Sansa... tu cosa provi per me?- Non pensava che glielo avrebbe mai chiesto, ma la ragazza aveva messo su una situazione tale che era necessario parlarsi a faccia a faccia.
-Mi piace stare con te. Sicuramente, al momento meglio stare con te che con qualsiasi altro. - disse. - Ma non so se posso amarti, o fidarmi di te.-
Petyr rise. -Sei come tua madre, lo sai?-
-Basta! Non paragonarmi sempre a mia madre, io non sono lei, non sono Catelyn, io sono Sansa.- Disse ad alta voce stringendo i pugni tanta era la rabbia.
Il suo sguardo era fisso su quello di Petyr, e non intendeva sollevarlo, se non quando lui le avesse chiesto scusa.
-Hai ragione. Non sei tua madre.- piegò il capo e fece vedere i palmi come in segno di resa.
Si avvicinò a lei. - Sansa Stark, tu sarai veramente una meravigliosa signora di Grande Inverno-
e la cinse tra le braccia baciandola nuovamente. Questo però fu un bacio più casto del primo e durò pochi istanti.
-E mi piacerebbe esserci quando lo sarai.- le sussurò.
Ditocorto lasciò la stanza, mentre Sansa si accascio sul letto nel momento stesso in cui lui ebbe chiuso la porta, .
Era esausta. Petyr le aveva prosciugato ogni energia rimasta. Si addormentò, dimenticandosi di mettersi sotto alle coperte, cullata dal ricordo dei baci di Petyr. Dell'incontro con Ramsay ormai non rimaneva che un vago ricordo. Si strinse il petto e sentì ancora il cuore battere al pensiero delle carezze di Petyr. "Forse...potrei amarti."

P.S. Ho aspettato un po' con questo capitolo, nonostante abbia già preparato almeno 5 capitoli, perchè comunque voglio mantenermi coerente con almeno la serie tv, che io seguo in lingua originale, senza contare che i primi 4 episodi erano già stati messi online tutti di botto. Quindi ho aspettato.Non volevo creare spoiler oscenamente...beh, spoilerosi! ;) Ieri è uscito "Kill the Boy", quindi ora mi accingo a scrivere qualcosa cercando di andare avanti...sarà difficile. Non voglio cadere, se possibile, in troppe incoerenze. :) Alla prossima! Fatemi sapere che ve ne pare!
  
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