Il weekend ad Aragon si preannunciava vittorioso per gli spagnoli. Giocatori in casa, davano il meglio di se di fronte al pubblico. Il venerdì delle prove libere Marc tira sempre come un baghino, le Honda fanno paura. Le Yamaha soffrono. Vale chiude un turno disastroso non entrando neanche in Q1. Pare distratto, con la testa tra le nuvole. Spiega al suo capotecnico i miglioramenti da fare, ma sembra assente quasi invisibile. Chiuse le Q2 Vale entra direttamente nella Q1 e si vede un briciolo di luce. Le qualifiche si chiudono al solito, con Marc in pole e Vale in seconda fila. La sera del sabato tutti un po' amareggiati dalla giornata e stanchi cercano un po' di sollievo in alcool, ombrelline, una botta e via, o dalle loro fidanzate. Vale va al salone centrale con Uccio e altri del team per bere qualcosa in compagnia. Questo weekend Linda non lo ha accompagnato perché impegnata a Milano per un set. Vale e Uccio rimangono fino a tardi anche se il giorno dopo c'è la gara. Si sa, Vale aspetta solo una persona. Ma non arriva, eppure dovrebbe festeggiare o forse ha di meglio da fare. Vale corre al motorhome Honda, vuole vederlo. Ma quando apre la porta lo scenario che ha di fronte non lo rassicura. Marc è tutto impegnato in una notte caliente con la sua ombrellina bionda, Vale se ne esce imbarazzato chiedendo scusa e Marc si riveste inseguendolo. Discutono un po', ma le uniche cose che Vale riesce a recepire da Marc sono queste: "Cosa ti aspettavi? Che qui in spagna mi mettessi a girare con te o a farmi vedere? Che ti avrei invitato nel mio motorhome? Ho una reputazione troppo alta da rispettare. Non puoi arrabbiarti. Tu hai Linda, e chissà dio cosa fate" Vale è rintontito, capisce che Marc ha ragione ma non avrebbe mai pensato che quelle parole potessero uscire da quella bocca che ha tante volte baciato. Chiede scusa a Marc e gli da ragione, torna al suo motorhome un po' dispiaciuto e si mette a letto. La gara è domenica, bisogna concentrarsi e dare il meglio. ©