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Autore: Navy_    18/05/2015    1 recensioni
E se la storia di Cappuccetto Rosso esistesse davvero?
E se fosse completamente diversa da come la conosciamo noi?
Se il lupo cattivo non fosse come tutti lo descrivono?
E se Cappucceto Rosso invece di starne alla larga se ne innamorasse?
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Mi svegliai nel bel mezzo della notte sentendo ancora una volta un ululato. Ma a differenza di quello della scorsa notte questo sembrava più vicino. Tremai al pensiero, si stava avvicinando?

Non nascondevo il fatto di avere paura, insomma, sapere che ci fosse un lupo nelle vicinanze incuteva timore.

Erano quasi le 6 e mi alzai per prepararmi e andare a scuola.

Era la seconda volta in due giorni che mi svegliavo a notte fonda per colpa di quel lupo.

Finì di prepararmi e andai di corsa a scuola.

Arrivai 15 minuti dopo e cercai con lo sguardo Carter. Era con il suo gruppo di amici e quando lo guardai vidi che lui era già girato verso di me e sorrideva, mi salutò con un cenno del capo ed io gli feci un sorriso. Non ero più arrabbiata con lui e volevo farglielo capire.

Mentre continuavo a guardare Carter da quella distanza sentì una voce all'orecchio. 《È il tuo principe azzurro?》sobbalzai per la sorpresa e mi girai per vedere chi mi stava parlando.

Lo guardai sconvolta. 《Tu? Che ci fai qui?》

Lui piegò la testa di lato e mi osservò. Io rabbrividì per quello sguardo.

《Ti avevo detto che ero nuovo di qui. Beh, come un normale ragazzo della mia età vado anche io a scuola, sai?》

Oh.

Ieri avevo pensato a quel ragazzo bello quanto inquietante per tutto il giorno. Ogni volta che ci pensavo mi saliva un brivido su per la schiena e non mi piaceva.

Mi girai e guardai in direzione di Carter. Mi stava fissando, sia me che il ragazzo che era accanto a me.

Che notò subito a cosa, o meglio a chi, era rivolto il mio sguardo.

《Il principe azzurro è geloso?》

Guardai Xander, aveva anche un nome strano, con la coda dell'occhio.

《Lui.. Noi, siamo solo amici.》

In quel momento suonò la campanella e guardai Xander. Per quanto mi trasmettesse strane emozioni non potevo lasciarlo lì.《Vieni. Cerchiamo la tua classe.》

Lui mi sorrise. 《Grazie, ma non c'è bisogno. Sono in classe con te.》

Quella frase mi fece bloccare. 《E tu come fai...》

Mi prese per un braccio e mi portò dentro. 《Andiamo è tardi.》

Entrammo in classe. Lui si sedette dietro di me, essendo il posto accanto al mio già occupato dalla mia migliore amica, che però, quel giorno non sarebbe venuta.

Preferivo comunque non averlo vicino per tutto il giorno.

Era finita la quarta ora. Ora sarebbe iniziata l'ora di pranzo. Avevo perso Xander.

A quanto avevo capito ero l'unica persona che conosceva in questa scuola e non potevo lasciarlo solo.

Quando lo trovai, lo vidì con qualche ragazza che sorrideva.

Beh, a quanto vedo ha già fatto amicizia. Che stupida. Io che mi preoccupavo per lui, è un figo da paura, impossibile non notarlo.

Lo guardai male e andai verso la mensa, ma subito dopo mi sentì chiamare.

《Jewels.》Mi girai e lo vidi venire verso di me.

Lo aspettai e quando fu vicino a me ricominciai a camminare.

《Ehi, perché non mi hai chiamato?》

Feci spallucce.

《Ho visto che non eri solo e non volevo disturbarti.》Dissi con un tono tranquillo.

Arrivati in mensa ci sedemmo ad un tavolo con i nostri vassoi.

Poco dopo vidi entrare Carter, stava cercando qualcuno con lo sguardo.

Mi vide e mi sorrise, io ricambiai.

Stava cercando me?

Si avviò per prendere il suo pranzo e subito dopo lo vidi venire verso di noi.

Spostò la sedia e si sedette.

《Ehi.》disse con un sorriso.

《Ehi.》ricambiai.

Continuò a guardarmi finchè Xander, che era seduto vicino a me fece un colpo di tosse.

Subito mi girai verso di lui e li presentai.

《Ah. Emh.. Xander lui è Carter.》Il ragazzo che mi piace.. 《E Carter lui è Xander, è nuovo qui.》E bello, e inquietante.

I due si lanciarono un'occhiata non molto amichevole. L'atmosfera era carica di tensione.

E cercai, quindi, di parlare.

《Allora.. Che freddo fa oggi, eh?》

Mi guardarono entrambi. Carter annuì, non era molto felice della nuova presenza.

Mente Xander mi rispose. 《Se vuoi ti riscaldo io, gioiellino.》Io arrossì, mentre Carter gli lanciò uno sguardo pieno d'odio.

Ridacchiai nervosamente e subito mi alzai. 《È meglio andare, o arriveremo tardi.》

《Jew, dobbiamo parlare.》esclamò Carter serio, prima che me ne andassi.

《Certo, ci sentiamo dopo》 gli sorrisi fintamente e me ne andai con Xander.

Appena fuori dalla mensa feci un sospiro di sollievo, mentre Xander si mise a ridere ed io lo guardai come se fosse pazzo.

《È davvero geloso il tuo principe azzurro.》

Sbuffai.

《Non è geloso. E poi smettila di dare dei nomignoli a tutti.》

《Ma lui è davvero il principe azzurro. Come tu sei la piccola cappuccetto rosso.》

《Sì, ma nella favola cappuccetto rosso non si innamora del principe azzurro.》

Lui non rispose, guardò il pavimento e continuò a camminare con lo sguardo basso. Ora cosa gli prendeva?

Arrivammo in classe e prima che la lezione iniziasse si avvicinò al mio orecchio e disse 《Comunque hai ammesso di essere innamorata di lui.》io guardai davanti a me, rentendomi conto che era vero, ma restai zitta.

Entrò la professoressa di letteratura e iniziò a parlare con il nuovo arrivato.

《Allora. Signorino Wolf.》Mi girai verso di lui sentendo quel cognome.

La professoressa continuò a parlare.

E alla fine disse.

《Dovrai recuperare il programma, quindi scegli un compagno o una compagna con cui ti incontrerai il pomeriggio e recupererai il programma fatto fino ad ora.》

Lui guardò me.

Perfetto ora avrei dovuto anche dargli ripetizioni.

Suonò l'ultima campanella e finalmente quella giornata era finita.

Mentre stavo uscendo mi sentì tirare per un braccio. 《Voglio recuperare letteratura. Non penso di suscitare molta simpatia alla professoressa, quindi devi aiutarmi.》

Lo guardai. 《Va bene, ti aiuterò. Sono comunque poche cose.》

Lui sorrise. 《Ci vediamo oggi pomeriggio? Vorrei recuperare anche le altre materie se non ti dispiace.》

Sbuffai, povera me. 《Va bene, vengo a casa tua. Dove abiti?》

《A casa mia?》

Lo guardai con la cosa dell'occhio. 《Sì, a casa tua. Hai una casa vero?》

《Sìsì, certo. Emh.. Fatti trovare dove ci siamo incontrati ieri. Abito lì vicino.》

Nel bosco? Boh, vabbè.

《Ok, allora a dopo.》gli sorrisi e me ne andai.

Arrivata a casa mi cambiai e mi buttai sul divano a guardare la televisione. Tra qualche ora sarei dovuta andare da Xander, ma ora potevo stare tranquilla.

Sentì bussare alla porta e andai subito a vedere chi fosse.

Carter. 《Ehi, che ci fai qui?》

Entrò, sembrava agitato.

《Scusami Jew se sono venuto qui senza preavviso. Ma devo parlare con te.》

《Carter ascolta, se è per il bacio dell'altra sera puoi stare tranquillo. Avevamo bevuto entrambi, magari non ti sei neanche reso conto che ero io. Siamo amici come prima.》

Lui cercò di dire qualcosa ma alla fine si arrese e annuì.

Mi avvicinai a lui e lo abbracciai, mi strinse a se così forte come se non volesse lasciarmi più andare. Stavo bene lì, in quel momento.

《Chi era quello che oggi non si staccava un attimo da te?》

Mi allontanai. 《È un amico, si è appena trasferito.》

Lui annuì 《Va bene, ma stai attenta. Non mi piace.》

Io ridacchiai. Mi faceva piacere sapere che si preoccupasse per me. 《Cosa potrebbe mai farmi?》chiesi scherzando.

Mi prese il viso tra le mani e si avvicinò, il mio cuore iniziò a battere velocemente. 《Potrebbe portarti via da me.》 Sussurrò.

Mi diede un leggero bacio sulle labbra quasi impercettibile.

Si allontanò chiedendomi scusa e se ne andò.

Rimasi lì, con il cuore che batteva all'impazzata.

Quando mi ripresi guardai l'orologio. Era tardi, presi la borsa, il telefono e le chiavi e uscì di casa.

Arrivai vicino l'albero di ieri e lo vidi lì che mi stava aspettando con lo sguardo perso nel vuoto.

Mi sentì in colpa, chissà da quanto tempo era lì.

Mi avvicinai silenziosamente e cercai di parlare ma uscì solo un 'Ehi.' strozzato che temevo non si fosse sentito. Ma subito si girò e mi guardò con quei suoi occhi, più blu rispetto al solito.

《Eccoti. Andiamo.》Disse distogliendo lo sguardo dal mio. Camminava davanti senza calcolarmi.

Arrivammo a casa sua, dopo due o tre minuti, era una normalissima casa. Nè grande, nè piccola. Molto carina.

Fece entrare prima me e poi entrò lui chiudendosi la porta alle spalle.

《I tuoi genitori?》Chiesi.

《Non ci sono.》Disse semplicemente.

《Oh, e dove sono?》

《Se lo sapessi secondo te sarei qui?》

Cosa? Lui non.. aveva i genitori?

《Oh.. Mi..》

《Dobbiamo studiare, vieni.》Disse freddamente.

Ci sedemmo al tavolo e lui aprì il suo libro silenziosamente.

《Xander, mi dispiace.》

《Tranquilla, non potevi saperlo.》

《No, scusami per averti fatto aspettare troppo prima, ma ecco.. Carter e venuto a casa mia e..》

《Jewels, calmati, non importa.》mi fece un sorriso che di vero aveva ben poco.

Iniziammo a studiare. Io spiegavo e lui capiva subito.

Arrivati ad un certo punto sbadigliai.

《Sonno?》Chiese.

《Sì, sono due notti di fila che mi sveglio perchè sento degli ululati. Sarò pazza io, ma comunque poi non riesco più a dormire.》

Lui mi guardò con quei suoi occhi blu.

《Capisco, mi dispiace.》

《Non hai paura del fatto che qui ci sia un lupo?》ridacchiai.

《Non ti farà niente di male.》disse come se fosse l'unica cosa certa su questo mondo.

《E tu come fai a dirlo?》lui mi guardò e non rispose.

《Andiamo, ti accompagno a casa.》

Perché aveva cambiato argomento?

Uscimmo fuori ed era già buio. Si gelava.

《Hai freddo?》Mi chiese.

《Un po'.》Si tolse la sua giacca e me la mise sulle spalle.

《Ma non dovevi, Xander..》

《Non ho freddo.》lo guardai dubbiosa. Ma decisi di rimanere zitta. Fino a che non gli feci una domanda piuttosto stupida.

《Perché ti chiami Xander?》lui rise.

《Cos'ha che non va il mio nome?》

《Beh, è strano..》

《Come se Jewels fosse un nome che hanno tutti.》Scherzò ed io sorrisi.

《Mi chiamo Alexander. Ma non mi piace, quindi preferisco farmi chiamare Xander.》

Ah. Potevo arrivarci anche da sola. Scema.

《Perché non ti piace? É bello.》

Sospirò. 《Mia madre mi chiamava così.》

Perché dovevo farlo stare male? Avrei voluto picchiarmi.

《Perché non sei con i tuoi genitori? Sono.. Loro sono..》

《Morti? Non lo so.. Li ho persi quando ero piccolo.》

《Persi?》 Chiesi.

《Forse un giorno te lo spiegherò, se lo facessi ora scapperesti.》

《Non lo farei.》Come potrei farlo?

《Lo dici ora.》

Arrivammo a casa e mi girai per salutarlo.

Si avvicinò a me, sentivo il suo fiato caldo sul mio collo. Brividi.

《Hai il suo odore addosso.》Capì subito di cosa parlava. Carter.

Mi diede un bacio sulla guancia e se ne andò lasciandomi con un "Ci vediamo domani, buonanotte."

Ero nel letto. Ripensavo a quello che era successo quel giorno. Carter mi aveva baciato. Era stato qui e mi aveva detto che aveva paura che Xander mi portasse via.

Ma nonostante questo non riuscivo a togliermi dalla testa proprio lui.

Xander.

Alexander.

Era strano, molto strano e bellissimo.

Ripensai a quel bacio sulla guancia. Le sue labbra bruciavano sulla mia pelle. Brividi, ancora una volta.

Ripensai al mistero dei suoi genitori. Cosa nascondeva? Chi era davvero?

Ripensai alla certezza che aveva avuto quando aveva affermato che quel lupo non mi avrebbe fatto niente di male.

E pensai al lupo. A pensarci bene erano apparsi più o meno contemporaneamente.

Alexander Wolf. Era forse lui il lupo?

Ridacchiai al pensiero. Ma subito dopo rabbrividì. E se lo fosse davvero?

Oh, andiamo Jewels. Non pensare a queste cazzate. I licantropi non esistono.

Chiusi finalmente gli occhi e mi misi a dormire.

Ciao a tutti. Spero la storia vi stia piacendo.
Ringrazio quelli che hanno recensito, messa tra le preferite/votate/ricordate. (Cioè nessuno) Vabbè, seriamente ahahah.
È brutta? Noiosa? Scritta male?
Fatemelo sapere così da potermi migliorare e boh. Se questa storia non se la caga nessuno penso di eliminarla. Se qualcuno è comunque interessato può trovarla su Wattpad, cercando "Little red riding hood" :)
  
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