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Autore: RedDisposition    21/05/2015    1 recensioni
–perché il caffè non lo danno qui dentro- sbuffò la latina –ti aspetti che diano la caffeina ad un branco di matte?- Santana scoppiò a ridere ma si bloccò vedendo lo sguardo titubante di Rachel nel guardare il suo pranzo –Rach quante altre volte dovrò dirti che devi mangiare se vuoi uscire da qui?- Rachel alzò lo sguardo sulla latina –io mangio, è quello che faccio dopo che mi fa paura- Santana alzò un sopracciglio –com’è possibile che abbiamo parlato di tutto tranne che della nostra storia?- Santana fece spallucce –non ne ho idea- si alzò le maniche di poco mostrando appena i polsi e Rachel notò un paio di bende, quelle che una settimana prima non aveva.
Genere: Fluff, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Kurt Hummel, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez | Coppie: Blaine/Kurt, Mercedes/Sam, Quinn/Rachel, Rachel/Santana
Note: Otherverse | Avvertimenti: Tematiche delicate
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CAPITOLO 18
-Rachel, guarda che bello!- Santana saltellò sporgendosi dalla scogliera, Rachel si guardò intorno e non riuscì a capire com’è che era arrivata in quel posto –Rachel! Guardami!- si girò e vide Santana sorriderle con le braccia alzate per avere la sua attenzione, deglutì quando la vide con un paio di ponpon in mano e la divisa da Cheerios impressa addosso, ma la cosa che la fece più male fu vederla sul bordo del precipizio su cui si erano ritrovate–San! Sta attenta!- Rachel corse veloce con il cuore che le galoppava nel petto, ritornò a respirare solo quando riuscì ad afferrare il braccio di Santana, la latina le sorrise e piano fece scorrere la sua mano fino alle dita di Rachel –mi hanno presa nelle cheerios, visto?- Rachel annuì un po’ confusa, non era la latina quella che diceva di odiare le cheerleader? –vogliono che io mi copra le cicatrici, perché non possono permettersi che una loro compagna di squadra sia stata in un centro di riabilitazione- Rachel alzò gli occhi al cielo e il suo sguardo si posò sulle braccia di Santana, il polso era ricoperto da un polsino e da lì in su tutte quelle cicatrici erano state coperte da una grande dose di fondotinta –che c’è ?- Santana le sorrise, senza guardarla e si sporse ancora di più verso il burrone –niente, è solo che mi stai spaventando, potresti cadere- Santana le sorrise e affondò il carbone nel cioccolato –mi stai mantenendo tu, non mi lasceresti mai- Rachel sorrise e pensò che aveva ragione, la sua presa era così salda sulla mano della ragazza che sentì le proprie nocche impallidire –hai ragione, io non potrei mai lasciarti cadere- Santana le sorrise e si sporse e fissare il fondo di quel precipizio senza fine –è bello qui su, vero?-Rachel annuì distratta, non le fregava niente di quello che si estendeva dopo e sotto la scogliera, la visione di Santana in quell’atteggiamento la faceva imbambolare, sembrava così felice che un sorriso spontaneo spuntò sulle labbra dell’ebrea –qualsiasi posto con te è bello- sussurrò la ragazza credendo di non essere sentita –oh Rachel, io ti amo così tanto- Santana le sorrise un attimo, dopo tornò a perdersi nella maestosa altezza delle rocce –Rachel!- la ragazza più bassa sentì una voce cristallina avvicinarsi proprio quando stava per rispondere alla sua ragazza, si girò e vide una figura avvicinarsi –Quinn!- Rachel salutò la sua migliore amica con una mano –Rachel!- Santana le strillò –stringi!- la ragazza ebrea non la sentì, troppo presa e fissare la bionda che le sorrideva –Rachel!- Santana urlò di nuovo, sentendo la presa sulla sua mano sciogliersi, quando Rachel si girò fu troppo tardi per prenderla –San!- urlò chinandosi per vedere dove fosse caduta –Santana!- sentì la mano di Quinn fermarsi sulla sua spalla, si girò verso di lei  con le lacrime che le allagavano gli occhi–mi dispiace- mormorò la bionda prima di mollarle uno spintone, Rachel spalancò gli occhi e sentì la terra mancarle sotto i piedi, cadde a capofitto, riuscì a vedere Quinn da sopra il precipizio che la fissava con sguardo irremovibile e con un sorriso maligno sul viso, sembrava un avvoltoio pronto a puntare il becco verso la sua prossima preda, Rachel guardò verso il basso, dove, dopo aver affrontato la coltre di nubi, riuscì a vedere l’asfalto macchiata di rosso dove steso a terra c’era il corpo inerme della latina, che stringeva forte una mano per evitare di lasciarsi andare, per non chiudere gli occhi e non riaprirli più. Non ci volle molto che Rachel si ritrovò anche lei schiantata al terreno, proprio accanto a Santana, che proprio un attimo prima di chiudere gli occhi la fissò per l’ultima volta –avevi detto che non mi avresti lasciata- sussurrò e cadde in un sonno perenne –San!- Rachel riuscì a lanciare un urlo straziante, sentì le sue forze vacillare, faceva male lo schianto, le ferite e il suo corpo perdevano troppo sangue, come se tutto il dolore di Santana fosse ricaduto su di lei,  allungò una mano ad afferrare quella della latina –ti amo Santana! Ti amo! Ti prego perdonami! Apri gli occhi! Voglio di nuovo quella notte puntata su di me!- le scosse leggermente la mano inutilmente e  piano si lasciò scivolare via, venne presa dal buio e non vi trovò più nessuna via d’uscita.
 
-Rachel! Sei in ritardo!- Rachel spalancò gli occhi mettendosi seduta, fece correre una mano sul suo petto, il cuore le batteva all’impazzata e aveva il fiato corto, si guardò intorno, la sua stanza era sempre la stessa -Solo un sogno- sospirò cercando di tornare a respirare regolarmente -Rachel!- suo padre la chiamo di nuovo -arrivo papà - Rachel si alzò e camminò, con ancora le gambe che tremavano, fino al piano di sotto.
 
-buongiorno- Kurt spuntò da dietro l’armadietto di Rachel facendola sussultare -ciao- sussurrò appena Rachel –Santana è rimasta da te stanotte, per caso?- Rachel deglutì a quel nome, scosse leggermente la testa -no perché dalla tua faccia sembra che tu non abbia dormito- Rachel sospirò e fissò Kurt -ho avuto un incubo, ho dormito ma sarebbe stato meglio non farlo- Kurt alzò un sopracciglio -racconta- la incoraggiò con un sorriso, Rachel sospirò di nuovo e prese a raccontargli tutto.
 -Oddio Rach- Rachel annuì -già, credi che dovrei dire a Santana che io e Quinn qualche giorno fa abbiamo fatto pace?- Kurt fece spallucce - se lei e Brittany facessero pace tu vorresti saperlo?- Rachel annuì prontamente -aspetta tu come conosci Brittany?- Kurt le sorrise -non sono fatti tuoi- Rachel scosse la testa -non so se vorrei dirglielo- Kurt alzò gli occhi al cielo -Santana deve sapere entrambe le cose- Rachel chiuse il suo armadietto e si girò verso Kurt -Sapere cosa?- Santana comparve all’improvviso facendoli sussultare entrambi -San- Rachel si lasciò andar in un lamento, guardò la sua ragazza viva e vegeta e le corse incontro stringendola -hei che succede?- la latina la strinse e fissò Kurt, il ragazzo sospirò -io vado, ho lezione- Santana lo salutò con un sorriso, continuando a tenere Rachel stretta fra le sue braccia, le lasciò un bacio sulla fronte e rimasero così finché la latina non la sentì singhiozzare contro il suo petto -Rachel mi racconti cosa succede?- Santana le asciugò le lacrime e quando vide un accenno con la testa da parte di Rachel si decise a seguirla nell’aula vuota più vicina.
 
-allora?- Santana si sedette su un banco mentre Rachel camminava avanti e dietro nervosamente -ho avuto un incubo- Santana alzò un sopracciglio -io ti lasciavo cadere da una scogliera a causa di Quinn, che poi spingeva anche me- Santana sorrise e corse a stringere Rachel che stava per scoppiare a piangere si nuovo -non capisco, perché ci stai così male? Era solo un sogno- Rachel sbuffò -non era l’incubo a fare male, ma il modo in cui mi sentivo, il modo in cui mi hai odiato- Santana le sorrise scuotendo la testa -oh Berry, io non potrei mai odiarti- Rachel sorrise lasciando andare qualche altra lacrima -neanche se ti lasciassi cadere da una scogliera?- Santana sorrise -vedi scogliere da queste parti? Perché io non ne ho mai viste, e se ci sono allora avvisami così ci stiamo lontane, ti amo troppo per odiarti in qualche strano modo- Rachel sorrise e la strinse di nuovo, lasciandole un bacio su una spalla -anche io- Santana alzò un sopracciglio e si allontanò fissandola -anche tu cosa?- Rachel sorrise e le si avvicinò -non potrei mai odiarti e- Santana si morse un labbro e puntò il suo sguardo sulle labbra dell’ebrea -e?- Rachel sorrise e la baciò dolcemente -ti amo anche io- Santana sorrise stringendola quasi a romperle le ossa -queste parole hanno un suono che mi piace quasi quanto quello che fai quando..- Santana non finì di parlare he ricevette uno scappellotto dietro la testa -non ti smentisci mai- entrambe scoppiarono a ridere -mi ami anche per questo – Rachel scosse la testa -non parlare della nostra relazione in mezzo ai corridoi- Santana annuì abbassando lo sguardo leggermente triste -qualcuno potrebbe essere troppo invidioso, uccideremo un bel po’ di persone- Santana scoppiò a ridere scuotendo la testa -e comunque sì, ti amo anche per quello- Rachel fece correre la sua mano a stringere quella di Santana, fu un solo attimo, subito dopo le due si erano già allontanate, anche se si seguivano con gli occhi e si sorridevano a vicenda.
 
-dato che dobbiamo prepararci per le nazionali- Shuester battè le mani esaltandosi –a proposito non smetterò mai di congratularmi con voi, alle regionali siete stati fantastici, nonostante alcune di voi erano state fuori uso per un po’- Rachel sorrise scuotendo la testa –dicevo, avevo intenzione di fare una gara a coppie e chi vince avrà un fantastico premio- tutti sbuffarono tranne Santana che battè le mani un paio di volte –non esaltarti, non sa neanche quale premio sia, lo inventa al momento- Santana scoppiò a ridere e mollò una gomitata a Noah che sorrise –è vero, Puck ha ragione- Rachel la guardò annoiata mentre il ragazzo sorrideva anche a lei –ragazzi! Ascoltatemi!- l’attenzione tornò al professore che ora si era seduto al piano –dobbiamo riaccogliere uno di noi, ve ne siete dimenticati?- Santana alzò un sopracciglio quando vide la porta spalancarsi alzò gli occhi al cielo –Finn!- Kurt gli corse incontro abbracciandolo mentre tutto il glee lo seguiva, tutti tranne Santana, la latina capì immediatamente che tipo era, alto e goffo, per poco non cadeva con gli altri addosso, con la faccia un po’ da ebete, ma dopo tutto poteva sembrare davvero un bravo ragazzo –allora, si va alle nazionali?- Finn sorrise a tutti che gli annuirono, Santana era rimasta ancora nella stessa posizione, sulla sedia scarlatta a fissare quel ragazzone che non sembrava avesse proprio niente di speciale –tu sei Santana?- la latina alzò un sopracciglio –come fai a saperlo?- Finn fece spallucce e le sorrise –Rachel ci ha parlato troppo, e dico troppo, di te- Santana accennò un sorriso e fissò Rachel che aveva abbassato lo sguardo arrossendo leggermente –sono anche convinto che quella pallina rossa che stringe sempre sia tua- Santana crucciò le sopracciglia e sorrise di nuovo a Rachel –sei il suo stalker?- fissò Finn che le sorrise –sono il suo ragazzo- Santana sussultò a quelle parole e serrò la mandibola, giurò che se non ci fosse stata Rachel accanto al ragazzo, si sarebbe alzata e gli avrebbe tirato un pugno sul naso –ex ragazzo- le scappò di bocca, Finn la fissò con un sopracciglio alzato, la tensione nella stanza era densa come la nebbia, Finn aprì la bocca per parlare ma Santana lo bloccò –non sei mai venuto in quel centro, non ti sei mai degnato neanche di salutarla e ora mi vieni a dire che è la tua ragazza?- il silenzio calò nella stanza, Finn spalancò la bocca mentre Rachel si mordeva un labbro –io..io- il ragazzo provò a parlare ma ci rinunciò sbuffando –ragazzi calmatevi, formate le coppie, le faremo al momento le esibizioni, quindi, mi raccomando scegliete bene- Santana guardò Rachel per chiederle di fare un duetto insieme ma Finn fu più veloce –io in realtà volevo farlo con..- Rachel guardò Santana che aveva abbassato lo sguardo –San, ti va di cantare con me?- Mercedes le sorrise e fece cadere il suo sguardo sui due ragazzi, Rachel sbuffò e annuì a Finn lanciando uno sguardo carico di scuse a Santana.
 
-San!- la latina si guardò alle spalle smettendo di ascoltare Mercedes che parlava al suo fianco –Santana!- si fermò per aspettare Rachel che la raggiungeva –mi avvio in auditorium, nel frattempo scegli una canzone- Santana annuì e le sorrise, vide Mercedes sgambettare veloce verso l’auditorium, si sarebbero esibiti tutti, una coppia alla volta e avrebbero scelto il vincitore. Santana guardò la ragazza che l’aveva raggiunta con il fiatone, la latina potè notare Finn fissarla da lontano con sguardo inquisitorio –scusa se non ti ho aspettato- Santana accennò appena –non importa- sussurrò Rachel iniziando a camminare al fianco della latina –avete scelto cosa cantare?- la diva fissò Santana dal basso e deglutì leggermente ­–pretending- Santana alzò un sopracciglio –cosa?- Rachel sospirò e si ritrovò gli occhi neri di Santana addosso –l’ha scritta per me, prima che io finissi in rehab- Santana alzò un sopracciglio –io..spero andiate bene- Santana le sorrise cercando di mantenere un’espressione tranquilla, anche se sentiva già il fuoco avvamparle nelle vene, si fissò le braccia e senza neanche accorgersene si passò una mano sul braccio, la sua pelle era calda sotto i suoi polpastrelli freddi. Possibile che non potesse innervosirsi? Odiava quello che le succedeva, quasi come se si stesse trasformando in un mostro –San..- Rachel allungò una mano sulla sua spalla, ma lei si scostò –Santana- la richiamò Rachel, Santana stava per girarsi, già con gli occhi stretti e un labbro fra i denti –Rachel! Dobbiamo cantare! Sbrigati!- Finn la prese per un braccio non curante di Santana e trascinò Rachel con sé fino all’auditorium. La latina rimase a fissarli da lontano, con ancora le braccia bollenti –Dio!- urlò correndo verso il bagno, si guardò un attimo allo specchio e sospiro cercando di mantenere la calma –va tutto bene- si disse cercando di sorridere, mise i polsi sotto l’acqua ghiacciata anche se sapeva che non sarebbero diventati freddi, era una reazione psicologica. Sbuffò quando sentì degli applausi poco lontani, la prima coppia doveva essersi già esibita, forse riusciva ad evitare di vedere quel bradipo addosso alla sua ragazza, scosse la testa abbassando lo sguardo sulle sue mani strette sul lavandino, un respiro profondo poi si avviò verso la porta pronta per ascoltare quelle sdolcinatezze per una ragazza che ormai quel tizio non possedeva neanche più.
 
Santana si sedette accanto a Mercedes e fissò Rachel sul palco, che guardava abbastanza annoiata Finn –allora cosa ci canterete?- il professore sorrise e sentì lo sbuffo di Santana –pretending- sorrise Finn, ma Rachel al suo fianco non era poi così entusiasta –io…scusate- disse prima di correre via dal palco. Santana sospirò e si alzò dalla sedia camminando fuori –me ne occupo io- sorrise fintamente a Finn e camminò fino all’aula canto.
 
-Rachel!- Santana entrò guardandosi intorno –vai via- le urlò la ragazza rannicchiata contro il muro all’ultima fila –oh Rach, che ci fai lì?- Santana le si avvicinò sorridendo comprensiva, ma Rachel la respinse e si nascose con la testa fra le mani –vattene Santana- la latina le si sedette accanto e la guardò in silenzio per qualche istante –abbiamo passato quasi un anno in rehab, e credi che ti lascerò sola adesso?- Rachel la guardò e scosse la testa –sapevo che lo avresti detto- la latina sorrise e le allungò un braccio su una spalla e la tirò verso di sé –la verità è che non ci riesco. Non posso cantare con lui, non le sento più quelle cose, è come se fosse tutta una finzione- Rachel sbuffò nascondendo il viso nell’incavo del collo di Santana –lo so, ma ormai abbiamo fatto le coppie, e poi devi far vedere di che pasta sei fatta al McKinley, alle regionali è stata una passeggiata, ma andiamo incontro alle nazionali- Rachel sospirò e annuì guardando Santana –io volevo cantare con te- la latina abbassò lo sguardo sorridendo –avremo tanto tempo per farlo- Rachel sbuffò –lo so, ma ero impaziente, avevo pensato anche ad una canzone- Santana la fissò sorridendo e avvicinando il viso a quello dell’altra –sarebbe?- soffiò ad un palmo dal suo naso –So Emotional- Santana sorrise e scosse la testa allungando a schioccarle un bacio a fior di labbra –muoviamoci Berry, devi cantare- si staccò sentendo un lamento di Rachel e scoppiò a ridere tendendole la mano –la prossima volta canteremo insieme- Santana annuì trascinando, letteralmente, Rachel per i corridoi.
 
Aprì la porta dell’auditorium sospirando e tutti passarono lo sguardo su di lei –Rachel?- Finn non finì neanche di parlare che Rachel comparve dietro di Santana, ancora con le dita legate a quelle della latina –scusate, dovevo andare in bagno, ansia da prestazione- il professore le sorrise, Finn però la guardava ancora leggermente confuso –Berry vai a cantare su- Mercedes le lasciò uno schiaffetto sul sedere facendo ridere Rachel, più per la guardata torva di Santana che per la situazione. La latina si sedette, ormai pronta per sentire quella specie di lamento, sbuffò un paio di volte nella poltrona e non riuscì a stare ferma neanche per un attimo. La voce del bietolone rimbombava per la stanza e Santana era ancora più innervosita, quel tizio si stava avvicinando fin troppo alla sua ragazza –Santana! Cerca di darti una controllata!- Mercedes le mollò una gomitata nelle costole facendola agitare, se possibile, ancora di più –come faccio? Quel coso sta attaccato alla mia, e ripeto, MIA Rachel!- Mercedes le mollò un’altra gomitata per farla calmare -se forse la smettessi di agitarti e fisseresti la tua ragazza capiresti che ti sta dedicando la canzone- Santana sussultò e smise di muoversi di botto, non si era manco accorta che Rachel la fissava con un sorriso dipinto sulle labbra, mentre lasciava andare quel canto che la faceva incantare ogni volta. L’unico neurone che non si era ancora spento a causa di Rachel le fece passare per un attimo lo sguardo su Finn e lo vide guardare a scatti lo sguardo di Rachel e il suo nero e buio, Finn sembrò ghignare con una mossa allacciò la sua mano a quella di Rachel, facendo sussultare Santana -San- Mercedes le toccò una spalla facendola tornare in sé -io.. scusa, non ce la faccio- si alzò e camminò svelta fin fuori l’auditorium, sentì lo sguardo di Rachel seguirla e sbuffò una volta fuori, odiava essere gelosa.
 
"Hola Classe"
Inizio con il dire che la scena del sogno non è inventata, ma la mia compagna di banco ha ben pensato di sognarci su quella scogliera e tutto il resto, dico solo che quella che muore alla fine sono io, che vita ingiusta.Volevo anche dire che Finn sembrerà uno brutto stronzo *posso dirlo vero?*, ma credo che lo farò diventare il bravo ragazzo che tutti conosciamo , insomma amo troppo quel bietolone per fargli fare la parte dell'antagonista.
Comunque, credo di non essere troppo in ritardo e spero che il capitolo vi sia piaciuto. Fatemi sapere, alla prossima.

Volevo dedicare il capitolo *e forse mezza storia* alla mia amica che adesso sta leggendo, è grazie a lei se spesso ho vinto le mie battaglie, ti voglio bene ciccina.
-Kisses M

 
  
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