Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: Writer_son of Hades    21/05/2015    1 recensioni
Anni dopo la guerra contro Gea, un’improbabile semidea arriva al Campo Mezzosangue.
Il suo vero compito però, è sconosciuto ai semidei, che dovranno affrontare un’impresa nel luogo dove la realtà non è mai quello che sembra. O, molto più semplicemente, dove non esiste una realtà.
In particolare, Nico dovrà affrontare una delle sue più grandi paure: l’amore. Si sorprenderà di come l’odio si possa tramutare in passione.
Genere: Avventura, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ade, Morfeo, Nico di Angelo, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
È una storia sai...









C’era silenzio. Un silenzio irreale per la gente comune. Ma normale per coloro in cui ci vivono da sempre.
Attorno: l’unica eterna notte.
No, non è la morte come qualcuno di voi potrebbe aver pensato. È letteralmente la notte eterna. Cielo buio illuminato da milioni di miliardi di stelle, un genio chi riesce a contarle tutte. Nessun’alba, nessun tramonto. Buio e luminose stelle. Nessun ciclo vitale, niente di naturalmente descrivibile.
No, non è la morte, siamo sicuri.
Anche se, alla fine, non sono così differenti fra loro.
Il tempo? Non esiste. O almeno, non è come quello dei mortali.
Potrebbe essere definita un’altra dimensione. Non c’è un sopra o un sotto. Tutto è relativo. Tutto è mutabile.
Come i sogni stessi.
Chi può definire di che materia sono fatti i sogni? Forse nessuno, forse tutti, forse solo alcuni.
Forse. Nulla di certo in quello spazio.
Bisogna saper controllare i sogni per poter vivere in quel luogo, se no si perde il nume della ragione e si rischia di perdersi nei meandri della propria mente.
 
 
 
May conosceva bene come controllare quel posto.
Si svegliò dolcemente e sbatté le palpebre. I suoi occhi si abituarono alla luce naturale di quel posto. In assenza di sole, le stelle fungevano da luce perenne, ma non essendo abbastanza luminose, torce di fuoco biancastro erano appese ai lati delle stanze.
Si alzò e fece scivolare le lenzuola di seta blu scuro lungo il suo corpo. Scese dal letto portandosi davanti all’armadio di legno scuro. Intagliate sulle ante c’erano scene di meravigliosi sogni. Amanti che finalmente potevano stare insieme, una madre che coccolava il suo bambino, un uomo che tornava a casa dalla moglie dopo anni di guerre sanguinarie. Serenità e compassione le riempivano il cuore vedendo quelle immagini.
Lo aprì emettendo solo un leggero scricchiolio. Passò in rassegna i suoi abiti e ne scelse uno lungo e azzurro, fatto di veli, con uno spacco sulla schiena.
Dopo esserselo provato, si pettinò i capelli e, facendo un respiro profondo, allargò le ali blu notte. Adorava le sue ali. Ci stavano perfettamente con il vestito che aveva scelto e, mentre usciva dalla camera, accarezzò Katastrofi che dormiva beato a fianco della porta.
Il grifone dal manto nero stiracchiò le piume e balzò in piedi mentre stirava le grandi ali.
                << Dormito bene? >> chiese May al suo fidato amico.
                “Certo, padrona.” rispose gracchiando.
Gli accarezzò le piume morbide sotto al suo tocco e lui fece le fusa.
Si avviarono fianco a fianco verso  la sala da pranzo, dove suo padre la stava certamente attendendo. Passando per i corridoi del palazzo, May osservò la notte attorno a sé oltre le pareti di vetro. Adorava la tranquillità di quel magico posto.
Aperte le grandi porte d’argento della sala, notò una figura seduta a capotavola.
                << Salute padre. >> lo salutò facendo un inchino.
                << Ben svegliata, figlia mia. >> ricambiò Morfeo alzando lo sguardo per ammirare la sua meravigliosa bambina. << Sei radiosa come uno dei più lucenti astri. >> le disse dolcemente. << Hai riposato bene? >>
                << Divinamente padre, grazie. >> si sedette a fianco del dio e si servì una deliziosa tazza di tè e ambrosia. Poi afferrò un pezzo di dolce e lo masticò lentamente, facendo attenzione a non fare briciole.
                << Mi dispiace, certo, che debba ogni volta riposarmi per poter essere in forma perfetta. Mentre a voi padre, non è necessario alcun riposo. >> disse amareggiata pulendosi la bocca con un tovagliolo.
                << Mia cara figlia, >> cominciò il dio, guardandola negli occhi blu come i suoi. << sei l’unica mia progenie e ringrazio sempre di averti qui con me. Hai reso la mia lunga vita meno solitaria e più felice di quanto avessi mai potuto credere. >>
May sorrise alle parole del padre. Non era riuscita a vivere per tanto tempo con la sua mamma. Morfeo era riuscito a salvare solo May la notte in cui vennero ad ucciderle.
                << Essendo per metà mortale, è necessario che di qual volta tu ti prenda una pausa.>> continuò Morfeo. << Ma non per questo smetterò di amarti.>> le sorrise.
May pensava che suo padre fosse l’uomo più dolce e gentile del mondo. Aveva preso da lui quasi tutto. Gli occhi blu scuro, i capelli neri come la più nera delle notti e la pelle chiara. Ma i lineamenti del viso, suo padre diceva che li aveva presi dalla madre.
                << Era la donna più bella sulla faccia della terra. >> diceva sempre quando parlava della sua amata.
Quando era più piccola, adorava farsi raccontare la storia del loro primo incontro.
Suo padre stava girovagando per le strade di una delle città più magiche del mondo. Parigi negli anni venti era al suo massimo splendore. Luci bianche illuminavano la Torre Eiffel come fosse una scalinata per il Monte Olimpo e le vie erano piene di gente. Musica jazz e blues usciva dai locali facendo danzare anche le persone per la strada, vestite di eleganti abiti pieni di lustrini e pellicce costose. Gli uomini cantavano melodie romantiche alle loro donne e rose rosse sbucavano da ogni casa.
Morfeo stava passeggiando per la scalinata del Sacre Coeur, la chiesa bianca che si innalza sulla collina parigina. Era il tramonto e gli innamorati si baciavano appassionatamente per incatenare il loro amore a quel posto pieno di magia.
Fu in quel momento che, sbadatamente, incrociò lo sguardo di una donna meravigliosa. Capelli scuri erano raccolti in un’acconciatura elaborata sopra alla testa e un vestito lungo nero copriva il suo corpo perfetto. Due grandi occhi marroni, che prima erano fissi sull’orizzonte di Parigi, ora erano incollati a quelli del dio.
Fu amore a prima vista, le raccontava suo padre.
Il giovane dio non era mai stato innamorato prima. Desiderava sempre restare solo e viaggiava raramente nel mondo dei mortali. Ma quella sera, quello sguardo lo incatenò al suolo.
                << Buonasera signorina. >> la salutò cordialmente.
                << Buonasera. >> rispose la ragazza.
Le voci di entrambi erano ferme ma allo stesso tempo tremavano. L’amore li aveva colpiti nel profondo e nessuno riemerge da quell’abisso.
                << Non credo di aver visto nessuna creatura al mondo più incantevole di voi.>> mormorò il dio in francese avvicinandosi lentamente.
La ragazza fece un sorriso timido coprendo con una mano il rossore che si era formato sulle guance.
                << Lei è molto gentile. >> lo ringraziò lei  in francese. << Non l’ho mai vista qui in giro, non è di Parigi? >>
                << No, io vengo da molto lontano. >> disse vagamente Morfeo, per poi perdersi ancora dentro quegli occhi.
                << Io sono italiana, originalmente. Ma adoro Parigi, è una città magica. >> sospirò con voce sognante. Quella donna era meravigliosa.
                << Sono stato in Italia solo poche volte nella mia vita, ma la ricordo bene. >> disse Morfeo in italiano. Essendo il dio dei sogni e viaggiando fra le menti delle persone, conosce tutte le lingue del mondo e le parla senza problemi. << Gradirebbe passeggiare con me? Mi farebbe immensamente piacere.>>
La ragazza sembrò ripensarci più e più volte con uno sguardo vuoto in volto, poi gli sorrise e, con un cenno del capo, acconsentì.
Passarono settimane splendide a Parigi e i loro cuori erano sempre più colmi d’amore per l’altro. Dopo un anno insieme, la ragazza annunciò al dio di essere incinta di una bambina e nessuno era più felice dei due innamorati. Comprarono una deliziosa casetta a schiera nelle vie affollate del centro di Parigi e ci vissero come fosse la loro reggia.
Ma Morfeo non sapeva che quella donna era già sposa di un altro. La ragazza credeva che la storia con l’altro uomo fosse finita ormai, ma non era così. La peggior cosa? Quell’uomo era Ade, il Signore dei Morti.
Una notte di quattro anni dopo, mentre riposavano nel loro letto e May era accoccolata al suo orsetto di pezza, un esercito di ombre e di scheletri entrò nella casa di Parigi, cogliendoli di sorpresa. Morfeo si svegliò di colpo e, mostrando la sua vera natura, gridò ad Ade di andarsene. Fece di tutto per salvare la sua amata che gridava e implorava Ade di lasciarla andare.
                << Appartieni a me. >> aveva detto serio il dio dei morti. Poi la prese e in un momento erano scomparsi nel buio della notte.
Gli scheletri si avvicinarono al letto della bambina di quattro anni che piangeva, ma Morfeo, spalancando le ali, prese la sua unica figlia e scappò nel suo Regno, dove avrebbe potuto proteggerla.
Morfeo non vide più la sua dolce metà e crebbe la bambina sotto le sue ali, facendola diventare una guerriera e una semidea degna del suo nome.
Quando venne a sapere che era morta, pianse per un tempo eterno. L’unica sua gioia? May. Che cresceva e diveniva sempre più bella e identica alla madre.
Le cose cambiarono molto fra i due Regni confinanti. Battaglie e scontri furono l’ordine del giorno. Poi tutto si quietò da diversi anni a questa parte.
                << May, devo parlarti di una cosa. >> disse il dio abbassando lo sguardo. May si distolse dai suoi pensieri per ascoltarlo attentamente. Raramente la chiamava per nome, anzi, quasi mai. Qualcosa non stava andando per il verso giusto.
                << Dica pure, padre. >> rispose rispettosa e cercando di tenere la voce ferma.
Morfeo si alzò dalla sedia e cominciò a camminare per l’enorme sala da pranzo tenendo lo sguardo al suolo e le mani intrecciate dietro alla schiena. Le enormi ali blu punteggiate di stelle fungevano da strascico.
                << Devo confessarti una cosa che in questi giorni mi ha turbato. >> mormorò serio. << Conosci il Regno degli Inferi, no? >>
May annuì, non volendo interromperlo.
                << In questi ultimi tempi mi sono arrivate delle informazioni, che prima erano solo voci. >> non aveva mai visto suo padre in quelle condizioni. Sembrava ammanettato. << Ho mandato due dei miei messaggeri nel Regno dei Morti e solo uno di loro è tornato. È rimasto in coma per molto tempo e quando si è risvegliato mi ha rivelato cosa aveva visto.>> si bloccò dall’altra parte del grande tavolo. << Ade sta preparando un esercito per poter invadere il mio Regno.>>
May dimenticò tutta la spensieratezza e la dolcezza di quel posto. Abbassò le spalle e alzò il mento diventando l’altra parte di se stessa. La parte della guerriera. << Indicatemi cosa devo fare padre. >>
                << Il tuo allenamento ha dato ottimi frutti, figlia mia.>> disse Morfeo con un sorriso. << Sei diventata una guerriera degna di essere il capo del mio esercito. >> esclamò orgoglioso. << Ma questa volta, il tuo compito sarà più difficile. >>
                << Sono pronta a tutto padre. >> disse ferma May, alzandosi dalla sedia come un vero soldato. Katastrofi l’affiancò alzando la testa.
                << Il tuo compito è quello di andare sulla terra dei mortali. Dovrai cercare il figlio prediletto di Ade e l’unico ancora in vita. È un semidio come te e ha la tua stessa età. Potente, certo, ma mai quanto l’unica figlia del dio dei sogni. Dovrai trovarlo e scoprire cos’ha in mente suo padre, per poterlo fermare per sempre. E dopo che avrai compiuto la missione >> le disse Morfeo. << dovrai ucciderlo.>>
May non sbatté ciglio e annuì ad ogni ordine del padre. Sapeva che quello che le diceva era per il bene del Regno, ma soprattutto per il bene di sua figlia.
                << Farò quello che mi hai chiesto. >> disse facendo un inchino verso il dio. << Quando dovrò partire? >>
                << Fra poco, appena sarai pronta. >> lo sguardo di Morfeo tornò ad essere quello di un vero padre. << Dovrai fare attenzione. L’epoca in cui andrai è molto diversa da questo posto ed è diversa dalla realtà in cui sei cresciuta con tua madre. >>
                << Starò attenta. Lo prometto.>> rispose May fermamente.
                << Dovrai andare ad una scuola superiore per poi essere rintracciata da un satiro che ti porterà al Campo Mezzosangue, un campo per semidei. Lì troverai il figlio di Ade.>> le diede istruzioni il dio. << Dovrai mostrarti inesperta al mondo greco e a quello del combattimento. E non mostrare le tue ali a nessuno, almeno fino a quando non ti avrò riconosciuta.>>
May annuì decisa e, facendo un inchino, si congedò dall’udienza del padre.
                << Un’ultima domanda padre. >> disse la ragazza prima di sparire dietro alla porta.
                << Dimmi pure.>>
                << Qual è il nome del semidio? >> chiese.
Morfeo sorrise facendo un ghigno, contento della fiducia di sua figlia.
                << Nico Di Angelo.>> rispose.







Nota dell'autrice: Salve gente! Sempre io sono, tranquilli.... Voglio cercare di tenere tre storie contemporaneamente? Sì. Sono impazzita? Probabile. Mi importa qualcosa? Certo che no!
Per cui godetevi questa mia ennesima ff a tema Percy Jackson e che gli dei vi proteggano!
Prometto solennemente di aggiornare ogni venerdì.
Un bacione a tutti quanti
Silvia

P.s.: Ho deciso che ogni capitolo avrà il nome di una canzone della Disney (perché adoro i cartoni animati per Diana!)

P.p.s.: Mi dispiace per quelli che stanno seguendo "La Figlia di Gea", ma credo che pubblicherò un altro capitolo solo quando avrò finalmente finito con la scuola. Lo so...sono una persona orribile....perdonatemi vi prego.... *occhi da cucciolo* 
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: Writer_son of Hades