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Autore: Zayle    21/05/2015    3 recensioni
"Des" bisbigliò lui rigirando la sigaretta tra le dita "il tuo nome, mi sono sempre chiesto cosa significhi."
Lei lo guardò mentre spegneva la sigaretta con un sorriso tirato.
"Daisy è l'equivalente di Margherita. E' il nome di mia nonna. Ha origini italiane e voleva che mi chiamassi come lei."
"Ah il fiore!" esclamò lui sorridendole "Ti sta bene"
"Cosa intendi?" chiese lei confusa.
"Perchè sei bella, come i fiori. Forse anche di più" disse alzandosi e lasciandola lì con i suoi pensieri.
Daisy. Zayn. Voglia di vivere. Voglia di amare, paura di farlo. Paura di perdere ancora.
Un segreto che cambierà la sua vita per sempre.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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12.
 
 
Quando il Daisy si svegliò, per un istante le sembrò di trovarsi in camera sua tra le sue calde coperte ma, pochi secondi dopo, gli avvenimenti della sera precedente le tornarono alla mente e capì che ciò che la teneva al caldo non erano le coperte, bensì le braccia di Zayn.
Il suo corpo era leggermente dolorante ma non potè fare a meno di sorridere quando ricordò come Zayn l’aveva toccata. Era stato attento, delicato, dolce e  tutto era risultato perfetto, il modo in cui lui le aveva detto che l’amava le aveva fatto mancare il fiato, perché lei era consapevole di quanto quelle parole fossero vere, se non lo fossero state Zayn non sarebbe rimasto insieme a lei nonostante lo schifo che la circondava,nonostante il suo carattere scorbutico e altalenante, nonostante suo padre che aveva persino cercato di uccidere entrambi.
Per quanto avrebbe voluto ricordare la notte precedente all’infinito fu costretta ad aprire gli occhi al suono incessante del telefono che squillava sul comodino accanto a lei.
 
“Pronto” disse con la voce assonnata appena concluso uno sbadiglio.
 
“Daisy, grazie al cielo” la voce della donna che parlava sembrava sollevata “ho provato a chiamare Zayn ieri ma il suo telefono era sempre spento, solo questa mattina sono riuscita ad avere il tuo numero da Mike e ho chiamato”
 
“Signora Clifford” disse Daisy cercando di ricomporre le idee per rispondere “stiamo bene, Zayn deve aver dimenticato di avvisarla che saremmo andati alla casa al mare, mi dispiace” continuò rivolgendo uno sguardo al ragazzo accanto a lei che dormiva ancora beato. Per un momento si estraniò dalla conversazione per osservarlo. Sembrava così calmo e rilassato, con il labbro inferiore all’ingiù  quasi fosse imbronciato. Sembrava così dolce e vulnerabile e a Daisy venne l’irrefrenabile voglia di abbracciarlo e non lasciarlo andare mai via.
 
“Daisy ci sei ancora?” chiese Mary Clifford dall’altro capo del telefono.
 
“Ssi” balbettò Daisy
 
“Dovete tornare subito qui” disse la donna questa volta con voce incrinata e dal suo tono Daisy capì che era qualcosa di urgente che non poteva aspettare. Mentre si alzava dal letto urtò la spalla di Zayn che si svegliò di scatto.
 
“E’ successo qualcosa?” chiese mentre cercava i vestiti che la sera precedente erano finiti sul pavimento.
 
“Non che io sappia, ma dovete tornare qui, non posso dirti altro.”
Daisy annuì all’affermazione della donna come se potesse vederla e chiuse la telefonata. Poteva pensare di tutto, poteva essere successa qualsiasi cosa e si innervosì a tal punto che le mani cominciarono a tremarle e le fecero gettare il telefono sul pavimento.
Zayn che intanto si era vestito le andò in contro e l’abbracciò.
 
“Shh..è tutto okay”
Lei si girò per abbracciarlo e gli spiegò in breve ciò che la signora Clifford le aveva detto e velocemente raccolsero le loro cose e si misero in viaggio.
 
Durante il tragitto i due non parlarono molto, erano ancora molto assonnati e storditi perché non sapevano cosa fosse potuto accadere. Zayn andava più veloce del solito avendo notato l’agitazione e l’impazienza di Daisy, arrivarono così a casa in meno di mezz’ora.
Appena la macchina si fermò Daisy scese velocemente dall’auto e si precipitò davanti alla porta di casa e suonò il campanello e pochi istanti dopo la signora Clifford spuntò sulla soglia.
Daisy notò che la donna, sempre nella sua perfetta compostezza, sembrava stanca e preoccupata, gli occhi erano leggermente infossati e cerchiati di nero e il sorriso smagliante che le rivolgeva ogni qual volta si incontravano per casa era sparito.
La signora la salutò con un bacio veloce sulla guancia per poi salutare Zayn con un abbraccio più lungo del solito. Daisy, a quel punto, pensò che il suo ragazzo potesse sapere il motivo di quel ritiro immediato e preoccupante ma, guardando il suo volto, si rese conto che lui era sorpreso quasi quanto lei.
 
“Entrate” disse la signora Clifford e subito i  due ragazzi tenendosi per mano raggiunsero il grande salone della casa.
Daisy si bloccò di colpo. Sua nonna era seduta sul divano con in mano una tazza, probabilmente di thè – lei odiava il caffè - e guardava sorridendo nella sua direzione quasi la stesse aspettando. Quello che spaventò maggiormente la ragazza non fu il fatto che sua nonna si trovasse lì, bensì il suo aspetto: il viso, che in precedenza sembrava sempre abbronzato, ora era pallido quasi bianco, le labbra rosee ora tendevano a un colore scuro quasi violaceo. Sua nonna, che prima era il volto della salute e che portava i suoi sessantacinque anni di età con forza e vigore, ora sembrava invecchiata di colpo e tremendamente malata. La consapevolezza di ciò che stava succedendo schiacciò Daisy ma nonostante questo trovò la forza per lasciare la mano di Zayn e correre dall’altra parte della stanza e abbracciare sua nonna. Il cuore di Daisy stava quasi per scoppiare ma sapeva che non poteva piangere, doveva essere forte per sua nonna che l’aveva salvata da tutto e da tutti.
 
Quando si staccarono gli occhi della donna erano bagnati dalle lacrime che cercava di trattenere mentre Daisy respirava a fatica.
Zayn e Mary che avevano osservato la scena da lontano non interrompevano quel legame che si era creato e solo quando fu il momento adatto Zayn si avvicinò per salutare Margherita con due baci sulle guancie evitando di proferire dato che gli sembravano superflue.
 
 
‘Credo che tu abbia bisogno di una spiegazione’ disse Margherita quando tutti furono seduti. Daisy annuì stringendo la mano di Zayn che era seduto accanto a lei.
 
‘Ricordi quella volta che feci le analisi poiché la mia pancia era sempre gonfia?’
Daisy annuì di nuovo ricordandosi che i medici avevano riscontrato nelle analisi solamente un’intolleranza alimentare e quindi niente di cui preoccuparsi.
‘Seguendo ciò che i medici mi avevano consigliato, avevo smesso di mangiare alcuni alimenti che potevano farmi male e per un po’ il gonfiore era calmato. Qualche settimana fa, quando ero a Londra, il gonfiore si è ripresentato e ho deciso di fare analisi e visite più accurate ed esse hanno riscontrato un esito disastroso. Tesoro mio’ disse e poi si fermò singhiozzando ‘sono molto malata, un tumore maligno si è stabilizzato alle ovaie e non si può fare niente per guarirlo.’
Quando finì di parlare Daisy la guardava impietrita incapace di proferire parola, aveva capito che si trattava di qualcosa brutto ma non pensava che fosse così disastroso.
Un dolore le si espanse nel petto e fu come se mille aghi le perforassero il cuore e andassero più affondo ad ogni battito.
Si fece forza e con la mano libera strinse quella di sua nonna.
 
‘Ti prometto che andrà tutto bene e non ti lascerò mai’ sussurrò Daisy con tutta la forza e l’amore che le erano rimaste in corpo.


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Angolo autrice

Buonasera miei cari lettori, mi scuso per il tremendo ritardo, probabilmente vi sarete dimenticati anche della storia, ma io sono ancora qua.
In questi due mesi mi è venuto davvero difficile sedermi a scrivere, ho avuto davvero un sacco di problemi e inoltre il dover scrivere di Zayn mi fa davvero male quindi evito di farlo quando sono troppo stanca perchè pensarlo mi deprime veramente.
Il capitolo non è molto lungo ma in è molto forte, probabilmente non ve lo aspettavate e in questo momento mi starete odiando ma vi prego abbiate pazienza, sono tre anni che cerco di scrivere questa storia e finalmente ora che ci sto riuscendo non voglio cambiarla. Prima che vi vengano idee strane sappiate che conosco il caso di Margherita ben da vicino quindi non dico corbellerie o cose inventate, spero di riuscire a spiegarle nel modo migliore e spero che il capitolo sia di vostro gradimento. 
Ora che la scuola sta per finire avrò tempo di respirare e di scrivere cose che non faccio da molto tempo a causa dello studio.
Anyway ci sentiamo presto e ricordate che vi amo anche se non ve lo scrivo in continuazione.
Tanti tanti baci,
Nicole xx
  
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