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Autore: luckily_mellark    23/05/2015    4 recensioni
"ti prego non dirmi che sei gay e che vuoi baciarmi" faccio la finta faccia scioccata, una di quelle espressioni che metto su quando fingo che tutto vada bene ma nella realtà sto sprofondando in un baratro buio.
"stupido! Io sono serio per una buona volta quindi stammi bene a sentire" ripete Finnick
"ok parla" sbuffo
"quest'anno sarà diverso Fratello. All'ultimo anno cambiano sempre le cose! E anche tu riuscirai a parlarle senza che lei ti ringhi contro come un cane rabbioso." annuncia, sicuro di se.
Quanto vorrei avere la sua sicurezza. La mia popolarità in questa scuola è solo una facciata: non permetto a nessuno di conoscermi fino in fondo, non finchè non sono certo di potermi fidare, e per il momento, la storia della mia schifosa vita la sanno solo i miei due migliori amici, Johanna e Finnick. Per gli altri sono solo un ragazzo popolare e a quel che si dice ben dotato, viziato che ottiene sempre ciò che vuole.
Ma non è così.
[AU][lievemente OOC ] [Rating arancione/rosso]
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Finnick Odair, Johanna Mason, Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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lascia perdere Peeta. Scusami, non so che mi sia preso”

so che sta per piangere, so che presto, in macchina verserà tutte le lacrime che aveva in serbo da tutto il pomeriggio.

E sono stato uno stupido a non capirlo prima. Il problema, oggi, sono sempre stato io.

Mi volta le spalle e se ne va, le braccia strette attorno al corpo e un finto sorriso sbilenco e triste sul volto.

L'unica cosa che vorrei fare ora, è correre da lei ed abbracciarla, per consolarla, come un fratello maggiore farebbe con la piccola e indifesa sorellina. Ma so che non posso.

E me ne sto li, immobile.

 

 

 

Si dice che non si capisca ciò che si ha davvero finchè non lo si perde.

Bhe, sinceramente l'unica cosa che ho capito io è che sono rimasto indietro. Non sto al passo con tutto quello che mi succede attorno e la cosa mi sta traumatizzando non poco; voglio dire, come diamine ho fatto a non accorgermi di nulla? Insomma, lo capisco quando una ragazza è attratta da me, ma possibile che non mi sono nemmeno reso conto di quello che provava la mia migliore amica?

Dio, sono uno stupido. Spero con tutto il cuore di non averla persa.

 

Sospiro, rigirandomi nel letto, le lenzuola troppo rigide e il materasso che scricchiolano non mi aiutano a rilassarmi. Ho “dormito”, se così si può dire, soltanto sotto anestesia durante l'operazione. Questa notte ho continuato a pensare a lei, a quanto sia dolce, così diversa dalla Everdeen...

in compenso l'operazione è andata bene, i punti sul sopracciglio prudono e tirano un po', ma ho decisamente passato di peggio, quindi non mi sento nemmeno così male... stanco si, ma dolorante relativamente poco.

 

“Ragazzo tutto bene?” papà mi guarda da sopra gli occhiali, alzando lo sguardo dal giornale sportivo

“uhm uhm” pff, questo letto fa proprio pena. Mi giro sul fianco, nel tentativo di trovare una posizione un po' più comoda.

“hai bisogno di qualcosa figliolo?”

“no papà... “ sbuffo svogliato, assonnato e soprattutto pensieroso.

“c'è qualcosa che vuoi dirmi?”

scuoto la testa per l'ennesima volta, con calma in modo da non farmi ancora più male di quello che ha già pensato bene di fare Hawthorne.

“no papà... va tutto bene...” poi abbasso la voce “più o meno”

lui si guarda intorno, lo vedo sgranchirsi il collo e scrocchiarsi le dita delle mani

“è proprio il più o meno che mi fa preoccupare. Ieri pomeriggio non mi sembravi così afflitto, quindi suppongo che tu abbia litigato con Delly”

Dio, quell'uomo deve avere il radar incorporato!

Ho disperatamente voglia di cambiare discorso. Non mi va di farmi dare altri consigli. Anche perchè l'ultima volta che ne ho seguito uno suo... bhe...

sono finito in ospedale.

Diciamo che non è il miglior suggeritore del mondo, su questo non ci piove.

Mi passo le mani tra i capelli e rassegnato mi metto seduto, l'ago della flebo che punge la mano ogni tanto si fa sentire

sono alla disperata ricerca di un argomento quando noto la fede al dito del mio vecchio.

IDEA!

“ma a proposito! Ora che mi ci fai pensare, si può sapere cosa è successo con la mamma ieri?” cerco il mio miglior sorriso furbo e lo guardo scherzosamente di sottecchi

“eravate, bhe, come dire” alzo le sopracciglia, ridendo “piuttosto rilassati no?”

in meno di un decimo di secondo lo vedo letteralmente cambiare colore. Dal rosa pallido, al fucsia, al rosso, al bordeaux, al viola, tossendo come un matto, nel tentativo di non soffocarsi.

Non penso di essermi mai sbellicato tanto come sto facendo ora

“M-MA NIENTE FIGLIOLO! PROPRIO NULLA” la vocina stridula con cui mi risponde fa soffocare me dalle risate

“ammettilo” lo incalzo mordendomi il labbro per trattenermi, almeno mentre cerco di parlare

“ma davvero Peeta, non è su... ehm” deglutisce “si ecco, proprio nulla”

mantiene ancora quella tonalità di rosso fuoco che si addice più ai pomodori che ai pasticceri

“tanto lo so che LO AVETE FATTO” ridacchio, massaggiandomi la faccia indolenzita e pruriginosa

“era da una vita che non vi vedevo così sciolti” lui distoglie lo sguardo

“e poi la mamma che mi dici di picchiare qualcuno? Devi proprio avergli dato alla testa”

“non sono affari tuoi “ ridacchia anche lui adesso

“e questo conferma che A) ho ragione IO e B) sono affari miei eccome perchè la cosa mi ha risparmiato una sgridata pazzesca.”

“tu non hai..”

lo interrompo

“si che ho ragione, quindi, senza tutto il rispetto dovuto, perchè la cosa mi fa parecchio rabbrividire e nella speranza che non abbiate invaso altro ambiente che non sia il vostro caro e vecchio talamo nuziale, alias il vostro letto” prendo fiato, osservando la sua faccia sconvolta e ridendo tra i baffi

“ti ringrazio per aver fatto rilassare la mamma con il vecchio e sano buon sesso matrimoniale, mentre, a causa dei tuoi non collaudati consigli, io finivo in ospedale letteralmente spaccato a pezzetti”

lui mi guarda con gli occhi allucinati, il che mi fa pensare di essere davvero un figlio perfetto. O perfettamente stronzo. Chi lo sa! C'est la vie!

“ah e mi vorrei scusare con voi visto che ho interrotto uno dei vostri più unici che rari momenti”

“PEETA BASTA!” arrossisce ancora di più, ma sta ridendo, quindi mi rilasso, con la schiena poggiata al cuscino le braccia dietro la testa.

Quest'uomo sarà un dispensatore di consigli peggiore di un Finnick ubriaco, ma tutto sommato è un padre grandioso.

 

Il fatto è che quando parli del diavolo spuntano le corna. E un po' come un brutto presagio che si realizza Finnick e Jo di materializzano, facendo casino tra le corsie e nella stanza, spintonandosi a vicenda.

Quei due non cambieranno mai. Non smetteranno mai di farsi i dispetti.

“smettila o ti mordo stupido idiota che non sei altro” la finezza di Johanna Mason non ha limiti... in senso negativo ovviamente. O come direbbe la mia professoressa di matematica “tende a meno infinito”. Davvero, è una ragazza meravigliosamente maleducata. E io la adoro.

“sei tu che devi smetterla Racchia!” Finn è sempre, sempre, sempre, sempre e costantemente pieno di fantasia per gli insulti.

Guardo papà, accigliatosi, mentre si gratta la barba. Penso di riuscire a scorgere gli ingranaggi del suo cervello che lavorano mentre si chiede se la sua teoria su chi sia a fare baccano sia giusta

“si papà” annuisco fintamente esasperato

“sono loro”

lui tace e muove la testa in segno di assenso

“allora sarà meglio che vada. Non ho intenzione di sentire nulla di quelle strane cose che avete voialtri da dirvi”

mi saluta, alzandosi dalla sedia, con un buffetto sulla testa.

“ciao Peeta, io raggiungo la mamma dalla dottoressa, poi passiamo a prenderti appena sono pronte le carte per tornare a casa ok?”

“certo papi. A dopo “

esce dalla stanza con il giornale sottobraccio e mentre mi sistemo meglio sul materasso scomodo lo sento

“Buon giorno ragazzi”

“Salve Signor Mellark!” il coretto a due voci che arriva mi fa pensare ai bambini dell'asilo, quando, rispondendo alla maestra tutti insieme formano una cantilena parecchio stonata.

 

Pochi passi mi separano dai due più grandi stupidi esistenti al mondo, che sono pure due dei miei 3 migliori amici.

Spero davvero di non aver perso la 3...

Delly già mi manca... ho fatto davvero una cazzata immensa. Vorrei poterne parlare con qualcuno ma...

 

“ BUONSALVE signor 'mihannostesoconuncolposolo'!! come ce la passiamo qui dentro?” la zazzera ramata di Finn entra nel mio campo visivo accompagnata da una smorfia sul suo viso abbronzato

“mamma mia che puzza che c'è qua dentro!” si sventola una mano sotto il naso con fare teatrale

“ciao Peeta”

“ciao Jo” alzo la mano in risposta al suo saluto e con la cosa dell'occhio la vedo accomodarsi dove appena qualche minuto prima c'era seduto mio padre.

“ ma... non è che per caso hai fatto una puzzetta?” Finn, alla ricerca di una finestra apribile, tasta il vetro senza risultati evidenti

“eh si bastardo. Ne ho mollate al profumo di detersivo per pavimenti” scherzo, motivo per cui mi becco un'occhiataccia

“eddai brutto stupido! A meno che le mie puzzette, come le chiami tu, non sappiano da disinfettante, allora no. Non ho mollato proprio nulla”

“ecco sarà meglio. Perchè sennò me ne vado prima di subito. Non ho intenzione di

profumarmi con l'eau de toilette ai gas di scarico di Peeta Mellark. Sappilo.”

“guarda che prima o poi te la regalo davvero” lo minaccio

“comunque buon giorno anche a te. E vedi di abbassare la voce che sennò ti cacciano. E se non lo fanno le infermiere, lo faccio io.”

“mamma mia quanto sei antipatico sta mattina” borbotta, incrociando le braccia al petto e poggiandosi al muro

“i dottori ti hanno dato una bella dose di stronzaggine liquida durante l'operazione”

 

Parliamo del più e del meno, di come sia proseguita la giornata a scuola, di come si siano sparse le voci sul mio conto e di quanto ora sia esageratamente popolare Gale Hawthorne dopo avermi menato.

“diciamo pure che ti sei fatto notare ieri” Jo accavalla le gambe, facendo sfregare i jeans strappati

“e diciamo anche che non hai più tantissime chance con la Everdeen adesso” Finn alza le sopracciglia e io, giuro, vorrei ucciderlo all'istante. L'unica cosa che mi viene in mente adesso pensando a Katniss è il bacio con Delly. Il che, ovviamente mi fa stare molto peggio.

“non che le abbia mai avute o che mi interessassero. Volevo soltanto parlarci.” sospiro, e mi stiracchio come un gatto, allungando le braccia per quanto la flebo mi permetta.

“comunque io Gale proprio non lo capisco. Voi maschi siete proprio strani. Vi comportate in modo assurdo alle volte. Come te Peeta, che ti presenti tutto infarinato la mattina a scuola. O te, Idiota del cazzo, che vai dietro a tutte quelle oche sceme ma che alla fine scegli finalmente quella giusta” il tono di Johanna mi impensierisce un pochino, così stralunato eppure così serio e così poco da lei

“tutto bene Jo?” domando, ma mi risponde solo con un'alzata di spalle poco esplicativa

“Senti chi parla. Voi donne siete un casino immenso. Chiedete una cosa aspettandovi da noi poveri ominidi l'esatto contrario. Cosa pretendete? Che vi capiamo? Oppure ci fate le domande trabocchetto e poi finiamo sempre fregati” Finn si schiarisce la voce tossicchiando, poi con voce stridula

 

Oh Finnick come sto con questo vestito rosa? Dici che mi ingrassa?”

no tesoro stai benissimo”

e con quello verde?”

sei bella anche con quello amore”

oh tu non capisci, devo decidere, ma non voglio sembrare incinta e nemmeno troppo magra. Come faccio?”

mettiti quello verde, figurati non ti fa sembrare grassa. Ora basta che ti muovi”

cosa?! MI STAI DICENDO CHE NON MI FA SEMBRARE GRASSA PERCHE' LO SONO GIA' VERO?”

 

rido, perchè so che Annie sarebbe in grado di fare questo e ben altro. Sono contento di non aver a che fare con tutto questo, per il momento. La cosa più simile che mi sia mai stata chiesta in fatto di abbigliamento da una ragazza è dove avesse lasciato il reggiseno dopo aver fatto sesso. Il che non è per nulla la stessa cosa.

 

“io non sono così” ribatte Jo, piccata

“il problema si scatena quando avete le vostre cose poi” Finn alza gli occhi al cielo e io lo imito, dandogli man forte

“esattamente. Siete DEVASTANTI.”

“già... ogni tanto mi immagino cosa fareste in guerra, armate fino ai denti, con il ciclo. Nel giro di una settimana dimezzereste la popolazione mondiale.”

“siete armi di distruzione di massa. Altro che bomba atomica”

 

ridiamo tutti e tre, poi, guardandoci male, la mia amica si alza dalla sedia, afferra la borsa e si dirige verso la porta

“vai via Jo? Che è, ti abbiamo offesa?” la prendo in giro

“no. È arrivato il mio momento di devastare la popolazione mondiale, Cretini che non siete altro” scuote la testa

“a proposito dell'essere donna. Che seccatura” borbotta.

 

 

 

non appena restiamo soli decido che se devo raccontare a qualcuno quello che è successo, questa persona è il mio migliore amico. Finnick.

Lui sa tenere i segreti, ed è un grado di ascoltare senza dare giudizi di troppo peso.

Ok, ammesso che come consigliere fa davvero pena, è una delle persone più belle che io conosca e più degne di fiducia.

“ehi fratello” lo chiamo “devo dirti una cosa”

lui si acciglia,

“una cosa?”

“si..ehm” sospiro “ok una grande cosa”

“una cosa grande quanto esattamente?” indaga, serio

“parecchio grande, dal mio punto di vista” ammetto, stringendo i denti

“devo preoccuparmi non è vero?”

“ehm... probabilmente si”

“oh fantastico” sbuffa

“Amico, sputa il rospo!”

prendo fiato

“Delly mi ha baciato”

 

silenzio.....

 

“allora? Non dici nulla”

è una via di mezzo tra lo sbigottito e il pensieroso, un'espressione rara da vedere sulla faccia da schiaffi del biondo

“dico che... cosa vuol dire ti ha baciato?”

“come cosa vuol dire?! Sai, quella cosa che fate spesso tu ed Annie? Quel contatto bagnato e salivoso di labbra? Le tue sulle sue eccetera eccetera eccetera? Quella cosa in cui spesso ci si infila pure la lingua?”

“Stupido! So cosa vuol dire! E sono serio!” apre le braccia esasperato e si porta le mani ai fianchi

“quello che voglio sapere è cosa vuol dire che ti ha baciato lei? Tu non hai risposto? Ti è saltata addosso? Era ubriaca? Insomma, dimmi come sono andate le cose”

“bhe, in realtà non era ubriaca. E non mi è saltata addosso” mi mordicchio il labbro, rivivendo quelle immagini come se stessero riaccadendo ora

“e io... bhe....si, insomma, io ho risposto”

“e allora non puoi scaricare tutta la colpa su di lei”

“non l'ho fatto!” protesto

“si che l'hai fatto. Hai detto che ti ha baciato lei, non che vi siete baciati. È diverso.” puntualizza, fermamente convinto

“ma io non lo volevo. E poi è stata lei a cominciare”

“non è questione di chi comincia Peeta!”

“ma.. ma.... Finn... il problema è che poi io l'ho respinta e che lei è andata via piangendo. E mi sento in colpa per questo.”

raccontarlo fa male, ma ho disperatamente bisogno di un parere che non venga dalla mia testa. Visto che tutto questo casino è opera mia

“onestamente” aggiunge, grattandosi il mento “onestamente non mi stupisce che ti abbia baciato. Personalmente me lo aspettavo”

“COSA?! È soprattutto. PERCHE?” sgrano gli occhi, esterrefatto. Il cuore a mille.

“ultimamente si comportava in modo strano. Mi sorprende che tu non te ne sia accorto. Pensavo la conoscessi.”

“certo che la conoscevo! Anche se ora penso di non capirla più bene come prima. Ma perchè tu non mi hai avvertito scusa?!”

“perchè avrei dovuto? Pensavo te ne fossi accorto! Insomma ti stava appiccicata tutto il tempo!”

“ma in qualità di mio migliore amico dovevi dirmelo lo stesso!” brontolo, irritato. Avrei potuto evitare tutto questo se solo lui me lo avesse detto.

Si può sapere perchè mi racconta le cose stupide e quelle serie se le tiene per se? Non deve mica essere normale questo qua

 

“io non ero tenuto a fare proprio nulla Bello mio! Ho già le mie rogne da sistemare”

 

non ho voglia di mettermi a litigare anche con lui, quindi lascio cadere la discussione in un nulla di fatto

“vabbè, ormai il danno è fatto. Consigli su come rimediare?”

lui si siede sulla sedia accanto al letto e si massaggia lentamente le tempie, il gomito poggiato sulle ginocchia

“chiamala o mandale un messaggio e digli che non volevi che accadesse e rimettila nella Friendzone. Non se lo merita, ma se per lei non provi nulla, è giusto così. Basta illuderla”

 

annuisco. La Friendzone è un incubo. Lo sanno tutti

“ci ho provato ieri sera, ma non mi risponde”

“dalle tempo un paio di giorni per sbollire. Poi richiamala e vedi come va” alza le spalle tornando a guardarmi con i suoi occhi chiari e penetranti, poi sorride

“io faccio così quando Annie si arrabbia. Le do il tempo di sbollire e poi ci chiariamo”

“già... mi sa che seguirò il tuo consiglio, questa volta”

“alleluja!” ride

“Finnick Odair è il re dei suggerimenti!”

ridacchio con lui, finchè i passi in corridoio, sempre più nitidi e vicini ci informano che Johanna sta tornando

“é un segreto ok? Vedi di stare zitto” lo fulmino con lo sguardo e proprio mentre la ragazza oltrepassa la soglia, le dita del mio migliore amico gli si incrociano sulle labbra.

Starà zitto.

 

 

Almeno spero.

 

 

 

 

 

 

 

Una volta solo decido di risistemare le mie cose nel borsone che i miei hanno portato da casa. Mi rivesto e piego in pigiama, raccatto le cose per la pulizia personale e mi infilo i calzini per mettere via le ciabatte.

Mentre metto via i fogli sul comodino mi ritrovo tra le mani la cartellina che la preside mi ha consegnato ieri, quella con la scheda personale della ragazzina che dovrò aiutare per avere la borsa di studio.

La sfoglio, nella speranza di capire di più su quell'angioletto biondo con le trecce.

Qui dice che nelle materie umanistiche eccelle, che in scienze e biologia non se la cava affatto male, con la media del B+ ma che in matematica ha qualche problemino.

Cambio pagina, scoprendo il suo programma di studi e i suoi obbiettivi, una lettera di raccomandazioni della scuola precedente e una nota piccola, scritta a penna nell'angolo dice vinto trofeo internazionale di spelling anno 2012.

Wow, deve essere davvero sveglia. Sarà uno spasso studiare con quella piccoletta.

 

La terza pagina contiene i dati personali, nome, cognome, numero di telefono, indirizzo..

 

decido di chiamarla. Prima iniziamo con le ripetizioni, prima ognuno di noi avrà il suo premio. E io mi sento perfettamente in grado di aiutare qualcuno anche con un livido enorme sulla faccia.

Tra l'altro ho bisogno di tenermi occupato, non posso permettermi di pensare a Delly o a Katniss.

Devo rimanere concentrato. E nulla me lo impedirà. Forse....

 

compongo il numero sul cellulare e premo il tasto verde.

 

Il classico TU- TU- TU arriva dopo un paio di secondi, quindi prendo un respiro profondo e poi, con calma, espiro

“Pronto?” la risposta titubante dall'altro capo del telefono mi spinge a schiarirmi la voce

“Parlo con Primrose Everdeen?”

“si... ma chi parla?” la sua vocina mi fa quasi tenerezza

“sono Peeta Mellark, la preside mi ha dato il tuo numero perchè ha deciso che sarò il tuo tutor personale” spiego, tornando a distendermi a letto, il braccio piegato dietro la testa

“ah.. oh si si, la signora Paylor mi aveva avvertita” tossisce, e io le lascio il tempo di riprendersi e continuare a parlare

“come posso aiutarti?”

“in realtà sono io che dovrei aiutare te” le faccio notare, sorridendo, anche se lei non può vedermi. Per qualche motivo spero si ricordi di me, come io mi ricordo di lei.

“oh, in effetti...” la sento incerta, quindi mi affretto a mettere in chiaro il motivo della telefonata

“Primrose senti. Volevo chiederti quando avevi intenzione di cominciare con il tutorato così potevamo metterci d'accordo.”

“per me va bene anche subito. Prima cominciamo e prima finiamo no?”

“assolutamente si. Ti va bene dopodomani subito dopo scuola, per un paio d'ore?” in fin dei conti io non ho impegni in pasticceria a quell'ora, quindi sarebbe fantastico.

“per me va benissimo, ti preparo tutti gli esercizi che non riesco a fare va bene?”

muovo la testa su e giù, poi, ricordandomi che sono al telefono e che non mi può certo vedere rispondo

“si bravissima. Dove vuoi che ci mettiamo?”

la sento esitare per qualche frazione di secondo, poi bisbiglia

“in realtà dovrei tornare a casa, perchè sennò non riesco a vedere mia madre per tutto il giorno, sai no? I turni di lavoro ecc... Non è che potresti venire da me?”

ci penso su, guardo l'indirizzo sul foglio. In realtà non è così distante e in macchina è facile arrivarci, anche non conosco bene la zona

“certo, non c'è problema”

“grazie mille Peeta. Siamo d'accordo cosi allora. Ok?”

“ok. Ora ti lascio andare. Buona giornata Rose”

“buona giornata a te”

 

riattacco, felice di aver qualcosa da fare per un bel po' di tempo.

 

Ho come il presentimento che quella ragazza riuscirà a stupirmi ancora, ma staremo a vedere.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

N.d.A

 

OK OK OK OK!

LO SO!

Si, si, lo so cosa state pensando!

“Ma ti pare ora di far uscire il nuovo capitolo?!”

 

eh.

avete ragione, che volete che vi dica.

Me lo dico anche da sola.

 

Quindi. STOP AL LANCIO INDISCRIMINATO DI TUTTO QUELLO CHE AVETE AFFIANCO, (compresi oggetti contundenti e tartarughe ninja e pomodori e carote o ortaggi vari) e lasciatemi spiegare un po'...

a mia difesa, come ho già detto a qualcuno di voi, ho avuto un terribile blocco dello scrittore.

Avevo un sacco di idee e nemmeno una parola per scriverle.... spero non via sia mai capitato. In tal caso però non potreste capirmi fino in fondo... ma vi giuro sullo Stige che è terribile. Riempirsi il telefono di spezzoni di FF e non riuscire a metterle assieme... INCUBO.

 

Comunque. Sembra passato e sono tornata a rompervi l'anima!

 

“CHE PALLE! “ Direte voi “potevi startene nel Tartaro a cacciare Gerbilli”

“CHE GIOIA !” dico io “ma i Gerbilli mi piacciono un sacco e ne voglio adottare uno”

 

 

(per chi non sapesse che diavolo sono i gerbilli, vada a cercarselo su google, perchè sono animaletti adorabilissimi!!! ah, non lo sapevo nemmeno io fino a ieri XD )))

 

 

ma, adesso che mi avrete perdonato (forse) o dimenticato (spero di no, anche se sarebbe comprensibile) e che siete arrivati a leggere fin qui (COMPLIMENTI) è ora di sapere che

 

  1. vi voglio un gran bene

  2. spero continuiate a seguire la storia, che verrà aggiornata

  3. vorrei sapere cosa ne pensate del capitolo!

  4. E per ultimo ma non certo per importanza, è ora di sapere che vi ringrazio per le recensioni precedenti, per tutte le volte che la storia è finita nei preferiti o seguiti di qualcuno di voi.

 

GRAZIE GRAZIE GRAZIE!!

 

 

Un bacio grande grande,

fatevi sentire,

 

sempre vostra

 

Luckily_ Mellark

 

 

 

   
 
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