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Autore: white_chaos_dragon    24/05/2015    1 recensioni
tutti conoscono sonic e i suoi amici,ma cosa succederebbe,se a loro si unissero due personaggi molto strani,lui ha molto in comune con silver,sonic e blaze,mentre lei con mephiles e shadow,entrambi con poteri molto temuti e uniti da uno strano legame,entrambi cambiati da una cosa,la luna.
Genere: Avventura, Azione, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Blaze the Cat, Silver the Hedgehog
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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***

ATTENZIONE: Ci sarà una scene hot fra l’arancione e il rosso verso la fine dell’epilogo e la segnerò prima della scena e proseguirà fino alla fine, proseguite a vostro rischio e pericolo poiché io non mi prenderò alcuna responsabilità per la visione di questo capitolo se non siete psicologicamente pronti.

***

Epilogo:

20 anni dopo

(NARRATORE)

Un riccio nero con due occhi verdi dalla pupilla verticale, dei segni bianchi su tutto il corpo e una maglia e dei pantaloni neri osservava la Luna dal tetto della sua casa quando arrivò un tipo alle sue spalle.

-Drake, la Luna mica ti parlerà perché la osservi-lo sbeffeggiò.

Il riccio lanciò uno sguardo alle sue spalle vedendo un riccio nero con delle striature rosse e due grosse ali da pipistrello, Night.

Indossava una maglia nera e dei pantaloni blu scuro.

-Fatti gli affari tua-gli sibilò contro.

-Attento con l’acidità, potresti corrodere la tua bella casetta-ribatte ironico l’altro.

Un alone di energia nera si formò intorno al riccio nero mentre apparivano delle ali, una coda e dei grandi artigli di energia nera.

-Non è giornata-disse.

L’altro si trattenne dallo scoppiargli a ridere in faccia mentre ammassava l’energia nella mano destra.

-E’ questo il problema, non è mai giornata-affermò l’altro scagliando la sfera di energia.

Drake contrastò lanciando un fascio di energia nera simile ad una testa di drago con due occhi verdi dalla pupilla verticale che si annullò insieme all’attacco nemico e quando stavano per riprendere facendo sul serio intervenne qualcun altro, anzi altre.

-DRAKE-

-NIGHT-

Urlarono due voci esterne allo scontro che fecero andare a cuccia i due che si trattennero dall’imprecare sonoramente.

Lentamente due figure si avvicinavano, una tigre dal manto di neve e con due occhi celesti, una maglia bianca con una scollatura sul seno generoso e dei jeans che osservava Drake che deglutì e l’altra era una gatta dal pelo bianco e con degli aculei decisamente da riccio e due occhi giallo-oro, una maglia e un paio di pantaloni bianchi e che scrutava Night che deglutì anch’esso.

-Voi due…-cominciò la Hedgecat.

-…Ci avete stufato-terminò la Tiger mentre erano ormai giunte davanti rispettivamente all’Hedgebat e all’Hedgehog.

Drake tentò d’avvicinarsi alla tigre se non fosse che un leggero strato di ghiaccio gli fece desistere dal continuare.

-E no, bello mio. Questa volta non ti sarà così facile cambiare argomento-affermò la ragazza.

-E stai attento pure te, fatevi beccare un’altra volta a bisticciare e andrete in astinenza per un mese-giocò la sua carta l’altra.

Night si era praticamente gettato in ginocchio a supplicare la sua ragazza.

-Ti prego, non puoi essere così malvagia, Light, mia splendida luce-

-Ci puoi scommettere che lo farò e farò anche di più se non la smettete-

Invece Drake guardava con un sopracciglio inarcato la sua amata tigre.

-Sicura di resistere così tanto? –chiese infatti avvicinandosi a lei.

-Hai qualche dubbio? –chiese l’altra di rimando conoscendo già la risposta.

-Sai com’è, mia amata Snow, di solito non resisti più di due giorni-

-Quella è colpa tua, sei tu che mi…mi…-

-Ti istigo, ti attraggo, ti tentò? –chiese l’altro cingendo la vita di lei e facendo combaciare le loro labbra in un bacio che divenne ben presto appassionato.

-Visto, ti sembra giocare corretto? –chiese Snow staccandosi un momento prima di ributtarsi sulle labbra di lui.

Night tossì un paio di volte per attirare l’attenzione dei due.

-Bene, se avete finito…-disse facendo cenno ai due di guardarsi alle spalle.

Appena i due lo fecero si videro davanti diverse dozzine di droni volanti.

-Non abbiamo già fatto l’esercitazione stamani? –chiese Drake a Light.

-Sai com’è, il caro dottor Eggman è un tipo piuttosto bizzarro-

-A volte mi domando perché gli hanno permesso di unirsi ai buoni-aggiunse Night.

-Si è pentito, ha chiesto perdono e si è fatto perdonare utilizzando i suoi robot per aiutare la gente -disse Snow.

I quattro si avvicinarono ai robot per finire il prima possibile quella sessione straordinaria di allenamento e per primo attaccò Night con un Chaos Spear che distrusse diversi droni, subito dopo toccò a Snow che scagliò una miriade di stalattiti verso i droni distruggendone una gran quantità, successivamente attaccò Light con una sfera di luce che distrusse molti droni.

Per ultimo attaccò Drake che trasformò l’aura nera di prima scagliando un enorme drago nero con due occhi verdi che distrusse completamente le dozzine di nemici che erano rimasti inghiottendoli fra le fauci del drago spiritico che poi tornò a cuccia dentro al riccio nero.

Subito dopo il riccio venne tirato dalla tigre fino alla loro camera e lei gli saltò addosso con foga.

Il giorno dopo Drake si svegliò con Snow tra le braccia, nuda e che svegliò con un bacio sulle labbra.

Lei si svegliò dopo un po’ di tempo e restò nell’abbraccio di Drake facendo sprofondare la sua testa nel pelo del suo amato riccio.

-Scusa-sussurrò infine.

Drake alzò un sopracciglio.

-Per cosa? –chiese.

Lei portò una mano alla schiena di lui toccando dei graffi sulla sua schiena mentre l’altro si morse il labbro per non farsi sfuggire neanche un gemito mentre accarezzava la schiena dell’altra.

-Per questi-rispose l’altra cingendo poi il collo dell’altro.

Drake la strinse a se prima di baciarla non smettendo di accarezzarla e subito dopo si avvicinò al suo orecchio.

-Non ti devi scusare, sai benissimo che ti appartengo anima e corpo. Io ti amo e non mi importa che tu mi faccia degli sgraffi-disse baciandola delicatamente.

-Ma te li faccio ogni volta che lo facciamo-protestò l’altra.

-E allora? Non mi interessa-ribatte l’altro.

Lei fece sprofondare ancora di più la testa nel pelo del riccio e si strinse a lui mentre veniva accarezzata dal ragazzo.

Dopo molto tempo si staccarono e si vestirono per andare verso la base dove avrebbero visto gli altri membri della squadra.

Una volta usciti dalla casa di campagna, isolata rispetto alla città o simili, si diressero verso il giardino dove Drake abbracciò da dietro la sua tigre e lasciò fluire la sua energia intorno a lui per poi inglobare entrambi in un drago d’aura nera dagli occhi verdi che spiccò il volo dirigendosi verso la base dove avrebbero trovato tutti gli altri.

Una volta arrivati si trovarono dinanzi ad un grosso edificio che accolse a braccia aperte i due che entrarono senza esitazione dall’entrata sul tetto attraverso il grande drago nero che arrivato sul tetto si dissolse ritornando dentro al riccio e a quel punto entrarono dopo essersi scambiati un veloce bacio.

Appena entrati videro la compagnia al completo ovvero sia i veterani che la nuova generazione.

Speed, un riccio blu con una ciocca di un rosa chiaro sulla fronte e degli occhi castani si avvicinò i due.

-Come mai così in ritardo? –chiese questi.

Drake lanciò un fugace sguardo alla tigre che arrossì grattandosi la nuca mentre lui si accingeva a rispondere nei suoi soliti modi freddi.

-Non sono affari tua-sibilò rivolto al riccio.

Quest’ultimo sospirò sconfitto e i due poterono osservare tutti i presenti.

Night e Light erano in prima fila e accanto a loro erano presenti per l’appunto Speed, Flower, una gentile volpe bionda con degli occhi azzurri, un fiore svettava tra i capelli, Guard, un Echidna arancione, con degli occhi violacei e dei guanti metallici, subito accanto c’era Camo, un camaleonte dalle squame rossicce, due occhi viola e un’aria di calma assoluta intorno a se.

Dietro di loro erano presenti i veterani ovvero Sonic, Shadow, Silver, White, Black, Lilith, Amy Rose, Rouge, Blaze, Cosmo, una Seedrian oltre ad essere la madre di Flower, Tikal, l’Echidna arancione madre di Guard oltre ad essere la sacerdotessa di Chaos, Espio, Vector, Charmi, Omega, il caro dottor Eggman e, per ultimo, ma non per importanza, il freddo padre di Snow, Glace.

Senza troppe cerimonie iniziò la sessione mattutina di allenamento, quella individuale, e il primo fu Speed mentre gli altri si sedevano su delle sedie.

Il riccio blu si mise in posizione al punto di partenza e senza neanche aspettare il segnale di inizio si precipitò con degli Spin Dash concatenati contro dei droni che distrusse per poi diventare invisibile e cominciare a distruggere i bersagli prima che i dieci secondi in cui poteva mantenere l’invisibilità scadessero e lui tornasse visibile, ma nel frattempo aveva già distrutto tutti i droni finendo la prova.

Subito dopo toccò a Flower che, tramite una specie di orologio che faceva da computer e da qualsiasi altra funzione cominciò a lanciare raggi laser tramite un complesso sistema da lei inventato che non vi sto a raccontare perché sennò la imitereste.

Quando distrusse tutti i droni toccò a Camo che lanciò una vera e propria pioggia di shuriken sui droni fino a distruggerli tutti dando prova delle sue eccelse capacità acrobatiche.

Guard limitò la sua strategia a distruggere con i pugni ogni singolo drone riuscendoci anche in poco tempo.

Light si fece avanti e tempestò i droni con una serie di rapidi fasci di luce e delle sfere di energia che scagliò distruggendo tutti i droni in poco tempo per poi lasciare il posto a Night che lanciò delle Chaos Spear per poi laniare un Chaos Blast dalla ridotta potenza per distruggere gli ultimi droni e non intaccare i suoi amici.

Subito dopo avanzò Snow che si mise al centro della zona preparandosi per distruggere gli altri droni.

Come prima mossa creò e lanciò diversi spuntoni di ghiaccio che riuscirono a distruggere molti droni per poi prepararsi per usare una tecnica particolare.

Venne circondata da un alone di energia azzurro-bianca dopodiché il terreno intorno a lei in una zona sempre più grande per poi congelare i rimanenti droni che impattarono al suolo esplodendo mentre il ghiaccio continuava ad espandersi ritirato poco dopo dalla ragazza che ansimava in modo piuttosto grave, ma era senz’altro migliorata, non era svenuta come l’ultima volta e a quel punto si avvicinò velocemente al riccio e si sedette senza troppe esitazioni sulle sue gambe mentre veniva abbracciata dal riccio nero.

Dopo poco tempo si dovettero staccare perché toccava proprio a Drake che si posizionò anch’esso al centro del campo e lasciò fluire la sua aura.

Lentamente l’energia formò un drago di energia che ben presto divenne fatto di vere e proprie, oltre a corporee, scaglie nere come la pece più nera e con due occhi di un verde innaturale e dalla pupilla verticale oltre a delle immense ali nere, una coda lunga e robusto e delle grandi zanne aguzze.

L’immenso drago aprì le fauci e rilasciò una vastissima vampata nera accompagnata da dei fulmini neri che in pochi istanti ridussero in cenere tutti i droni.

Subito dopo il drago si dissolse e al suo posto ricomparve il riccio che si avvicinò alla sua ragazza che senza esitazione lo baciò con passione circondandolo con le sue braccia mentre lui le carezzava lentamente e dolcemente la schiena.

Poco dopo si staccarono e si sedettero, lei in collo a lui, mentre Glace li guardava con una nota di fastidio alquanto evidente causata non dalla loro relazione in se, ma dal fatto che sua figlia si comportasse in modo fin troppo docile secondo il suo parere e questo non andava per niente bene.

Dopo un paio di secondi il padre della ragazza tossì un paio di volte per richiamare l’attenzione dei due che si voltarono subito verso di lui.

-Non vi sembra di esagerare? -chiese questi.

I due si guardarono negli occhi dopodiché si staccarono anche se a malincuore e lei si sedette affianco a lui nel suo posto dopo che si scambiarono un bacio.

Il resto della giornata proseguì tranquillo con l’assenza di fatti da menzionare l’ora di pranzo arrivò abbastanza velocemente.

Durante l’ora di pranzo non ci furono molte cose rilevanti tranne delle chiacchierate sulla nuova ed ennesima ragazza di Black che sarebbe durata non più di due settimane secondo il giudizio di Drake che non sbagliò poi molto dato che durò una settimana e mezzo, ma questa è un’altra storia.

Dopo pranzo si diressero ognuno a casa propria nel solito modo dell’andata.

***Attenzione***

Una volta a casa Snow si sdraiò sul letto per riposare un pochino sennonché venne distratta da Drake e sentì l’alito di lui su di se aprendo lentamente gli occhi posandoli sul riccio che era momentaneamente posato su di se.

-Menomale sono io che non ti resisto-affermò la tigre ironica.

-Chiudi gli occhi-sussurrò lui di risposta.

-Perché? -chiese Snow.

-Fidati di me-affermò lui.

Lei fece come chiesto e chiuse gli occhi aspettando un segnale dell’altro che non si fece attendere.

-Apri gli occhi-sussurrò l’altro e lei obbedì facendo scontrare i loro occhi.

-Cosa hai fatto? –chiese lei e lui sorrise mostrando il riflesso di lei in uno specchietto portatile in cui c’era un qualcosa che stonava.

Ciò che stonava era un gioiello a forma di fiocco di neve cristallino che sembrava un vero e proprio diamante.

Snow lo sfiorò esitante spostando lo sguardo dal riflesso del gioiello a Drake e viceversa con gli occhi sgranati prima di stringere in un abbraccio il riccio e baciandolo appassionatamente e stendendolo su di se per poi cominciare a spogliarlo dopo che si fu tolta la collana per non rischiare di romperla anche se sarebbe stato difficile…non si sa mai.

Una volta che ebbero finito di fare quello che facevano Snow si sdraiò su di lui premendo il generoso seno sul petto di Drake mentre quest’ultimo coprì entrambi con una coperta mentre pensava al fatto che quella volta era stato diverso dalle altre volte, non era stato una sottospecie di lotta per il predominio, ma era stato molto meno selvaggio in confronto alle altre volte e questo era evidenziato dai graffi molto meno marcati e profondi che evidenziavano la sua schiena.

I graffi c’erano e ci sarebbero sempre stati, erano fra i rischi nello stare con una tigre e lui lo sapeva e non gli dispiaceva neppure tanto, sarà per il suo masochismo, sarà per il fatto che adorava troppo Snow e ciò che facevano, comunque non si era mai lamentato e mai lo avrebbe fatto.

Ciò gli piaceva e gli dispiaceva al tempo stesso: gli piaceva perché non aveva subito quella piacevole tortura e non gli piaceva perché lei si stava snaturando per lui.

Subito si avvicinò a lei congiungendo le loro labbra.

-Buon compleanno, Snow-sussurrò sulle sue labbra stringendola a se.

Lei sorrise sulle sue labbra, non se n’era dimenticato nonostante avesse taciuto fino a quel momento dopodiché approfondì il bacio e lui le accarezzò la schiena e successivamente la coscia invertendo le posizioni e spostando le labbra sul suo collo mentre lei avvolgeva le gambe intorno a lui e le braccia intorno al collo del riccio lasciandogli prendere il controllo della situazione mentre ancora era dentro di lei e lui abbassò ancora le labbra baciandole il seno sinistro per poi morderle leggermente il capezzolo strappandole un gemito.

Subito dopo percorse la strada a ritroso ritornando alle labbra di lei baciandole dolcemente.

In tutto ciò lei rimase immobile e si lasciò docilmente possedere a differenza di poco tempo prima poiché sapeva che Drake aveva perso il controllo come era già successo le prime volte che lo avevano fatto o quando non riusciva a trattenersi a causa dell’eccitazione.

Lentamente invertì un’altra volta le posizioni facendo sdraiare la tigre su di se e accarezzandole la schiena.

-Scusa-sussurrò il riccio.

-Non ti devi scusare, sai benissimo che ti appartengo anima e corpo–affermò Snow.

-Dove ho già sentito questa frase? Ahh già, te l’ho detta io-disse l’altro ironico carezzandole la schiena.

-Allora non ti dovresti dimenticare questa frase-ribatte l’altra.

-D’accordo…hai vinto- s’arrese Drake.

-Vinco sempre con te-rise lei.

-Vero, ma non tirare troppo la corda-sussurrò lui per poi baciarla.

Lei rise dopodiché si avvicinò a lui e lo baciò un'altra volta prima di fare una domanda che le premeva.

-Cosa faresti se fossi incinta? –chiese lei.

-Lo sei? –chiese l’altro con un sorriso e uno strano luccichio negli occhi.

-No…non ancora-rispose lei unendo ancora le loro labbra.

…FINE

Angolo dell’Autore

Ringrazio tutti coloro che sono arrivati fin qui e vi ringrazio molto. Scusate il ritardo, ma tranquilli, non sono morto e non morirò almeno finché non finirò ogni singola storia che ho nella mia mente. Ahahahah, ho trovato il metodo per vivere in eterno…vabbè, lasciamo perdere la megalomania. Io non mi prendo la responsabilità se avete letto come ho già detto in cima. Ringrazio “AstralDiamond” e “Rosy_the_hedgehog” per aver messo la storia tra le preferite, “shinichi e ran amore”, “Kiara_Wolf” e “bananaspowers54” per aver recensito lo scorso capitolo. Voglio fare un regalo a tutti voi che avete letto questo capitolo che però sarà uno spoiler per la prossima serie che farò, quindi la scriverò di bianco e voi la dovrete evidenziare per leggerla.

-Chi sono io? Io sono colui che sono, colui che ero e colui che sarò. Io ho più tempo del tempo stesso. Io…-

-Sei un megalomane-

-Non è vero-

-Sei vecchio-

-Nemmeno. Io non ho un’età…comunque…io sono uno dei due dei che hanno creato questo universo-

-Megalomane-

Bene, alla prossima.

white_chaos_dragon

   
 
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