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Autore: egypta    05/01/2009    6 recensioni
"Ormai erano ore che camminavo per il bosco, con gli occhi consumati della lacrime che ancora adesso continuano a scendere, solcandomi le guance ormai arrossate e scheletriche.
Non mangiavo, non bevevo, mi limitavo solo a continuare a esistere, sperando che l’angelo della morte si accorga di quest’anima in pena e la porti con se, in un mondo fatto di felicità e spensieratezza, dove mi auguro possa essere più felice.
Ma ormai anche la felicità è voltata via, con il nome di Edward Cullen, che se l’è portata via con se. La mia vita, si è portato via con se. E ormai non c’è modo di riprendermela."
Una Bella consumata dalla perdita di Edward, si ritroverà nel filo di una parentela di vampiri molto speciali, che perfino i vampiri stessi credevano fossero leggenda, o solo un altro modo per identificare i Volturi... Ma forse le cose stavano diversamente...
Mia seconda ficcy su Twilight... Spero che vi possa piacere^^
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Edward Cullen, Isabella Swan
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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                     Hunters




“Tu... Non.. Mi vuoi?”
“No”


Era stato chiaro, non mi voleva più, e forse, non mi aveva mai amata.


“Sarà come se non fossi mai esistito”

Come hai potuto farmi questo?
Dicevi di amarmi, dicevi di voler rimanere per sempre con me, e allora perché adesso non sei qui, con me, ad accompagnare i miei passi sordi con la tua elegante figura al mio seguito?


“Ovviamente, a modo mio, ti amerò sempre. Ma quel che è successo l’altra sera mi ha fatto capire che è l’ora di cambiare. Vedi, sono... stanco di fingere un identità che non è mia, Bella. Non sono un essere umano.”

 Ma come: prima mi distruggi l’anima dicendo che non mi volevi, e dopo mi vieni a dire che a modo tuo mi avresti sempre amata... Ma allora mi prendi in giro o cosa?

E poi lo so perfettamente che non sei umano, e sapevo perfettamente che non ero la persona giusta per te, così bello, elegante, raffinato... Così Dio...
Te l’ho sempre detto che non ero adeguata a te. Ma tu no, rispondevi che mi amavi e che sarei stata la tua compagna per l’eternità, anche se non mi volevi trasformare.

E ora a cosa ci siamo ridotti Edward? Per uno stupido incidente e per quello stupido e fottutissimo taglietto, tu mi vieni a dire che non sono la persona più giusta per te?
Oh, ma bene, vai allora... Vattene e non tornare mai più. Trova una mortale o un’immortale più adeguata ai tuoi standard e rifatti una vita, rifatti una storia, e quando mi penserai mi ricorderai per quella stupida umana che credeva ancora nelle favole...

Addio Edward...



Ormai erano ore che camminavo per il bosco, con gli occhi consumati della lacrime che ancora adesso continuano a scendere, solcandomi le guance ormai arrossate e scheletriche.

Non mangiavo, non bevevo, mi limitavo solo a continuare a esistere, sperando che l’angelo della morte si accorga di quest’anima in pena e la porti con se, in un mondo fatto di felicità e spensieratezza, dove mi auguro possa essere più felice.

Ma ormai anche la felicità è voltata via, con il nome di Edward Cullen, che se l’è portata via con se. La mia vita, si è portato via con se. E ormai non c’è modo di riprendermela.

Camminavo da sola, senza una meta. Girogavavo per la foresta di questa maledetta piccola e insignificante cittadina, dove una volta, correvo libera in spalla a colui che mi ha rovinato la vita, e che ora non c’è più.

Mi fermai in uno spiazzo libero da alberi e cespugli, dove potevo ammirare la luna, così maestosa e sola, nel cielo, tra tante altre stelle invidiose della sua bellezza.

Mi lasciai scivolare a terra, nell’erba soffice e umida del prato, e portandomi le ginocchia al petto, piansi quelle lacrime ancora non versate.

Piansi, urlai, lo maledissi, per tutto quello che mi aveva fatto passare, e per avermi fatto innamorare di lui, così tanto perfetto e unico.

Non c’era fine al mio dolore...

All’improvviso, una fitta infondo alla schiena mi fece fremere dal dolore.
Mi portai le mani a quello strano tatuaggio che mi apparse misteriosamente una settimana prima, proprio il giorno della sua partenza.

Il dolore si moltiplicò, e piano piano incominciò a espandersi in tutto il corpo, arrivando alla testa. Ma quello più forte fu nel cuore, dove si intensificò anche lì, insieme alla zona del tatuaggio, in fondo alla schiena.

Incominciai a dimenarmi, non controllando più il mio corpo, che ora si contorceva in posizioni strane.
Cominciai a tremare e sudare freddo.
Il sangue nelle vene prese a bruciare e la mia vista diventò sfuocata.
Gli occhi cominciarono a dolermi, soprattutto l’interno dell’occhio, nella zona dell’iride e della pupilla...
 Mi sembrava che si stesse sfacendo.
Non so come facevo a sentirlo, ma lo sentivo.

Cominciarono a dolermi anche le unghie e le dita di mani e piedi, la pelle mi tirava come si tira un elastico e se provavo a toccarla bruciava da impazzire.
I capelli stavano crescendo a dismisura, li potevo sentire intorno alla vita, soffici e morbidi.
La cute cominciò a bruciarmi così come le gengive, e i denti mi facevano male.
La gola era secca e pizzicava da far paura, i muscoli e i tendini di tutto il corpo erano tesi come corde di violino, la mente oscurata da mille immagini di gente con lunghe mantelle, i visi oscurati dai cappucci di diversi colori: Rosso, Verde-oro, Giallo-oro, bianco e infine, quelli che catturò la mia attenzione, cappucci neri.

Erano divisi a gruppi, e ognuno di loro stavano nel gruppo del proprio colore.
Improvvisamente si avvicinarono, e tenendosi per mano formarono una specie di pentagono, e ai loro posti si materializzarono dei simboli, tutti uguali tra se, e a quello che avevo io nella schiena, solo che erano per un colore diverso per ogni gruppo, appunto quelli di prima.

All’improvviso tutto si frantumò come uno specchio che si rompe, e io caddi nel vuoto con un solo nome in mente...


  ...Isabella Crucis...


                                             ... E il dolore sparì, per lasciarmi cadere nell’incoscienza, non senza prima aver visto un paio di occhi dorati con sulla pupilla una croce rossa.



                                                                                        ...Bella Crucis...    



::Notine:::

Ciao^^
Lo so, dovrei continuare l’altra ff su Twilight, ma sapete: Quando viene l’ispirazione, come non accoglierla?
Bè, questa era un idea che mi era venuta in mente la prima volta che ho letto Twilight... Spero veramente che vi piaccia....
Fatemi sapere che ne pensate, anche se per ora è poco...
Kiss Egypta  =)
  
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