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Autore: lukespj    31/05/2015    5 recensioni
“Haz, mi vuoi sp-”
“Ti prego, so che sono un emerito coglione, un cretino, uno stronzo, tutto quello che vuoi. E mi dispiace, giuro. Ma non posso starmene con le mani in mano. Ti amo, cazzo, e non posso lasciarti andare, anche se probabilmente sarebbe la cosa migliore, ma non posso. Sarò anche egoista, ma non mi importa. Ti voglio con me e per me, e non mi interessa niente e nessuno. Che vadano tutti a farsi fottere. Sei la cosa migliore che mi sia capitata, ho sempre avuto bisogno di te, e tu ci sei sempre stata. E so che ci sarai ancora, perché anche tu hai bisogno di me, anche se io non ci sono stato molto per te, ma ti prometto che cercherò di migliorare. Te lo prometto. Ma ti prego, ti scongiuro.. Non lasciarmi” dico tutto d’un fiato, interrompendola e porgendole le rose.
[questa ff è nata in seguito alle tre OS che ho scritto su Harry, ma racconta quello che sarebbe successo se le cose fossero andate diversamente da quanto avevo scritto]
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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(Harry POV)

La cena ieri sera si è conclusa al meglio, tra risate e ricordi, per lo più tirati in ballo dai nostri, creando anche un certo imbarazzo per alcuni episodi. Poi, quando mamma e Sophia hanno iniziato a parlare, o meglio spettegolare, sulle varie persone che conoscono e Robin e Tony si sono messi a organizzare la loro abitudinaria uscita della domenica per andare a pesca, io e Giulia abbiamo deciso di ritirarci.
Siamo venuti in camera e ci siamo sdraiati sul letto, dove siamo rimasti a parlare per non so quanto tempo di ogni singola cavolata che ci passava per la testa, poi una cosa tira l’altra ed è finita come doveva finire.
E ora siamo qui, lei che dorme tra le mie braccia e io che gioco con una ciocca dei suoi capelli, dato che sono sveglio già da un po’ e non riesco a riaddormentarmi. La casa è estremamente silenziosa, saranno già tutti fuori, e devo dire che da un parte è meglio così, almeno possiamo stare tranquilli per un attimo, prima di dire di noi alle due grandi cape. 
Continuo ad arrotolare sul dito i lunghi capelli castani di Giulia finche lei non sospira e apre gli occhi, richiudendoli subito per via della luce, e continua così finche non si abitua. 
Quando i suoi occhi incontrano i miei, le sorrido e mi avvicino un po’ di più, lasciandole un bacio sulla fronte.

“Sei un rompi palle, Haz” dice, la voce ancora addormentata.
“Buongiorno anche a te, piccola” dico, sorridendo.

Scuote la testa, alzando gli occhi al cielo.

“Avresti dovuto lasciarmi dormire” dice, sbadigliando.
“E per quale motivo? Ok che sei adorabile quando dormi, ma se sei sveglia mi diverto di più”
“Idiota” dice, tirandomi un pugno sulla spalla.

La guardo storto, fingendomi offeso e lei scoppia a ridere. Sorrido istintivamente, spostandole dietro l’orecchio una ciocca di capelli che le cadeva sul viso. 

“Giuls..”
“Sì?”
“Devi davvero tornare a Londra questo pomeriggio?” dico, diventando serio.

Alza lo sguardo, cercando i miei occhi e quando li trova, mi sorride, come a dirmi che non c’è niente di cui preoccuparmi.

“Sì, Haz, o non potrò avere le ferie ad Agosto”

Annuisco, per poi spostare lo sguardo sul soffitto. Devo assolutamente trovare una soluzione, non possiamo rimanere io qua e lei là.

“Vieni a Londra con me” dice Giuls, facendomi riportare immediatamente lo sguardo su di lei.
“Come?” chiedo, stupido che stesse pensando alla stessa cosa.
“Beh, sì, insomma.. So che non puoi subito, devi fare il trapasso all’università e tutto, ma appena lo avrai fatto, potrai venire.. Insomma, non devi nemmeno cercare l’appartamento, starai con me”

Inizio a fissare il vuoto, immaginando a come sarebbe la cosa migliore. Svegliarsi ogni mattina al suo fianco, prepararle la colazione, andare insieme alla metro anche se poi dovremo scendere a due fermate diverse, correre per arrivare in tempo a prenderla alla fine dei turni al lavoro, tornare a casa, cenare e rilassarsi, raccontandosi la giornata, per poi andare a letto, darle il bacio della buona notte e dormire abbracciandola, per paura che qualcuno possa portarla via nel sonno. 
Sorrido come un ebete al solo pensiero e sì, andrò a Londra da lei il prima possibile.

“Non voglio obbligarti, insomma solo se vuoi venire, magari hai altri piani, non lo so..” dice, notando che non le sto rispondendo.

Scuoto la testa e per farle smettere di sparare cavolate, mi avvicino e la bacio. Sorride sulle mie labbra e sembra tranquillizzarsi un po’.

“Certo che voglio venire a Londra con te, stavo solo immaginando noi due insieme e-”

Mi blocca, prendendo la mia collana e facendomi avvicinare a lei, facendo scontrare di nuovo le nostre labbra. Faccio correre una mano sul suo corpo, che non ha barriere, e la stringo di più a me, mentre le sue mani finiscono tra i miei capelli. 
Ci allontaniamo di poco quando sentiamo un rumore di tacchi fuori dalla porta della camera.

“Potremmo svegliarli come quando erano piccoli” 
“Secondo me dormono ancora allo stesso modo”

Merda. 
Giulia ha gli occhi sgranati e sta trattenendo il respiro. Mi guardo intorno velocemente, provando a pensare a una soluzione, ma non c’è modo per recuperare qualche vestito da mettere al volo e nemmeno per sistemare quelli sparsi per il pavimento.  Infatti, la porta scricchiola nel momento in cui la aprono e Giuls nasconde il viso nel mio petto. Chiudo gli occhi e la stringo forte a me, sperando che decidano all’ultimo di non entrare.

“CHE DIAMINE STA SUCCEDENDO QUI?!” dice mamma.

Come non detto. Sento il cuore di Giuls battere all’impazzata, così le accarezzo la schiena, ricordandole che ci sono io con lei.

“Avete due minuti per mettervi addosso qualcosa e scendere” dice Sophia, con un tono che fa capire che non abbiamo molta altra scelta.

Appena la porta si chiude e si sentono i tacchi allontanarsi, Giulia si alza di scatto, recuperando le sue cose e vestendosi in un nano secondo. 

“Muovi il culo, Haz” dice, lanciandomi le mie cose e legandosi velocemente i capelli.
“Giuls, stai tr-”
“No, Harry, non sto tranquilla! Dovevamo dirglielo!” dice, interrompendomi.

Mi sistemo velocemente e poi la raggiungo, stringendola in un abbraccio.

“Andrà bene, ci penso io, tranquilla” dico, lasciandole un bacio tra i capelli.
“Non dovevano scoprirlo così..” dice, arrossendo e abbassando lo sguardo.
“Guarda il lato positivo, almeno non stavamo facendo niente”

Giuls alza lo sguardo e mi incenerisce. Scoppio a ridere, poi la prendo per mano e scendiamo. 
Mamma è seduta sul divano, mentre Sophia continua a camminare avanti indietro e, quando ci vede, si dirige verso la cucina.

“Giulia!” dice, aspettandola sulla porta.

Mi lascia la mano e corre in cucina, dove Sophia chiude la porta. Seriamente?  
Sento dei passi avvicinarsi e, quando mi giro, vedo mamma che mi sorride ampiamente. 

“Finalmente ti sei deciso Harry!” urla, abbracciandomi.

Rimango un attimo spiazzato, ma poi ricambio l’abbraccio.

“Sei felice?” le chiedo.

Si scioglie dall’abbraccio e mi guarda, gli occhi che le brillano.

“Sì, Harry, sono felice. Giuls è la ragazza giusta e ti è stata accanto tutto questo tempo. Stavo iniziando a pensare di darti una botta in testa per fartelo capire, ma è stato meglio così” 

Sorrido, poi mi giro verso la cucina, non sapendo se andare ad origliare o meno.

(Giulia POV)

Mi siedo su una delle sedie intorno al tavolo, mentre mamma è in piedi davanti alla porta finestra che guarda fuori.  Non so che aspettarmi da lei, insomma so che ho sbagliato a non dirle niente, ma che potevo fare? 
Sento mamma sospirare, poi si gira e viene verso di me, sedendosi anche lei.

“Scusami” dico, abbassando lo sguardo  e iniziando a torturarmi le mani.
“Per cosa dovresti scusarsi?” chiede, dolcemente.

Alzo lo sguardo e la guardo, confusa. Scoppia a ridere, scuotendo la testa.

“Giuls, non sono nata ieri.. Lo avevo capito che tra te e Harry le cose erano cambiate, solo è stato.. Insomma, trovarvi a letto, con i vestiti sparsi per la camera..”
“Ti prego mamma” dico, arrossendo.
“Ok, non parliamone, è già stato tanto quando mi hai raccontato di te e Zay” 
“MAMMAAAA!”

Scoppia a ridere, di nuovo.

“Parlando seriamente, sono felice per voi, dopo tutto ve lo meritate.. Da quanto va avanti?” mi chiede.

Prendo un respiro e le racconto tutto, anche di come mi sento terribilmente in colpa per Niall.
Si alza e sposta la sedia, mettendosi al mio fianco.

“Non devi sentirti in colpa per quello che è successo con Niall, non hai fatto niente di male..”
“Mamma, sono stata con lui pretendendo di dimenticarmi di Harry”

Lei scuote la testa.

“Guardami e dimmi che non provi niente per Niall”

Faccio per parlare, ma mi blocco. Non posso dirle che non provo niente per Niall perché mentirei a me stessa, ma non è così forte come quello che sento per Haz.

“Ecco, vedi? Non hai fatto niente di male, sei stata con lui perché lo volevi e sono convinta che se con Harry non avresti combinato nulla, la tua storia con Niall sarebbe andata alla grande” dice, mettendomi un braccio intorno alle spalle e facendomi avvicinare a lei. Appoggio la testa sulla sua spalla, abbracciandole il bacino.

“Mi ero ripromessa che non sarebbe risuccesso lo stesso che era successo con Zayn, e invece..”
“Smettila di incolparti, Giuls..  Se è andata così è perché così doveva andare, e poi mi sembra che con Niall sia tutto a posto, no?”

Sorrido annuendo, pensando a quando sia fortunata, nonostante tutto, ad avere una persona come Niall nella mia vita.

“Ora torna da Harry e uscite un po’, dato che poi devi tornare a Londra” dice, alzandosi e sistemando la sedia.

Faccio lo stesso, poi la abbraccio, stringendola forte.

“Ti voglio bene, mamma”
“Anche io, bambina mia.. Ma ora vai” 

Scuoto la testa, sciogliendo l’abbraccio. Mamma apre la porta ed esce dalla cucina, e io la seguo.
Harry mi guarda interrogativo e io gli sorrido. Gli si illuminano gli occhi e mi si avvicina, prendendomi la mano.

“Forza piccioncini.. Andate a passare le queste poche ore che vi rimangono insieme” dice Anne, sorridendo. 

Senza aggiungere altro, Harry mi trascina fuori di casa, chiudendosi la porta alle spalle.

“Visto? Ti avevo detto che sarebbe andato tutto bene” dice con un sorriso compiaciuto.

Gli sorrido anche io, poi ci incamminiamo, mano nella mano, per le strade di Holmes Chapel, lasciando tutto il resto fuori dalla nostra piccola bolla i felicità.


*angolo autrice*

Sono ancora viva, si! Scusate per questo mio immenso ritardo, ma sono in quinta, il che implica maturità, il che implica.. AIUTO! Sto impazzendo, troppe cose da fare, troppo poco tempo. Maggio è sempre l’incubo per gli studenti, poi per i maturandi è sinonimo di suicidio. Spero di non avervi deluso con questo capitolo, ci ho lavorato in vari momenti in questo mese, sistemando e risistemando cose che non mi convincevano, e alla fine è saltato fuori questo. Vi ringrazio comunque perché in questo mese le visualizzazioni sono aumentate, grazie davvero di cuore.
Volevo rubarvi solo un attimo per dirvi che mi è stato detto che ormai la storia sta diventando troppo lunga e che inizia a stancare/ annoiare, e dato che non voglio ne’ stancare né tantomeno annoiare nessuno, sono arrivata alla conclusione, dopo una breve crisi, che oltre a questo, ci sarà l’epilogo. Un po’ mi dispiace in quanto avevo molte altre idee, ma quel che è giusto è giusto. 
Non so quanto riuscirò ad aggiornare, gli esami sono vicini e io sto impazzendo, non odiatemi vi prego.

Alla prossima,
Giuls xx

   
 
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