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Autore: fedetojen    01/06/2015    2 recensioni
[Josh Duhamel]
“Nicole, spero che tu abbia dormito bene, ti aspetto oggi alle 13.30 al King Restaurant. Il tuo, Josh Duhamel”
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ti ho visto in mezzo a tanta bellezza…
 

Capitolo 1: Perché ti ho seguita?
 

“Diamine, ma perché sono qui?” dissi sottovoce, più a me stessa che alla mia amica affianco a me.

“Sta un po’ zitta e goditi lo spettacolo” mi disse Jess, di fianco a me.

“Dovevi fare tu le interviste, perché sono venuta anche io?” dissi punzecchiando il suo braccio.

“Sssh!” mi disse guardando altrove.

Sbuffai e inizia a vagare per l’enorme locale: una mostra di quadri, con una marea di attori famosi: da Brad Pitt a Gorge Clooney, da Angelina Jolie a Katherine Heigl; insomma gente conosciuta. Passeggiavo, mentre sorseggiavo una specie di spumante, molto dolce ma saporito allo stesso tempo.

Ogni tanto qualche cameriere passava con stuzzichini, e per non sentirmi male ne prendevo qualcuno di tanto in tanto.
Indossavo un vestito lungo blu notte, che mi lasciava la spalla scoperta, e un paio di scarpe che appena sarei tornata a casa, avrei buttato dal terzo piano. Mi voltai per camminare, ma mi fermai appena vidi una figura maschile, affianco a me.

“Per caso le blocco il passaggio?” chiese voltandosi.

Questo attore l’ho già visto da qualche parte…ma in quale film?
Occhi sul verde chiaro, tendenti al marrone, quello sguardo coinvolgente lo avevo visto già da qualche altra parte.
Senza dire nulla, mi spostai e mi allontanai da lui, cercando disperatamente Jess.
Continuavo a voltarmi da una parte all’altra, senza trovare traccia di Jess in quell’enorme sala. Incominciai a vagare fra la gente, guardando distrattamente i quadri, quando uno in particolare catturò la mia attenzione: una giovane donna, forse una ragazza, che accarezzava sorridente, la guancia di un ragazzo in ginocchio davanti a lei.

“Interessante, vero?” mi voltai guardando di nuovo la figura maschile che poco prima, mi aveva chiesto se mi bloccava il passaggio.
Continuava ad osservare il quadro posto difronte a noi.

“Sono Josh. Josh Duhamel” mi disse voltandosi e allungando la sua mano.

La strinsi mentre continuavo a fissarlo, cercando di capire dove mai l’avessi visto.
Appena la mia mano fu a contatto con la sua, una specie di scossa mi fece sobbalzare.
Staccò la mano dalla mia, e ritornò a fissare il quadro.

“Ah! Quello di: Tre all’improvviso!” dissi a voce alta. Si voltò e soffocando una risata mi guardò.

“Sì, sono proprio io” disse per poi ritornare a guardare il quadro.

Imbarazzata com’ero, data la figuraccia appena fatta, mi sentii una vampata sulle guance e decisi di allontanarmi da li, e andare all’aria aperta.
Mi diressi vicino alla fontana, non troppo lontana dall’entrata della galleria d’arte.
Mi sedetti e sospirai guardando verso la fontana.

“Tutto bene?” appena sentii questa voce, mi voltai e guardai Josh.

“Sì” dissi sospirando.

“Forse troppo spumante?” chiese avvicinandosi e sedendosi.

“O forse troppo imbarazzo…” dissi a bassa voce. Sorrise, per poi ritornare con il suo sguardo serio. Spumante….?

“Mi stavi tenendo d’occhio?” chiesi poi, ripensando alla domanda fatta in precedenza. Rise trattenendosi, per poi ricomporsi.

“Diciamo che ti stavo solo ‘osservando’ da lontano” mi disse guardandomi con quel suo sguardo troppo pesante e ipnotico.

“Il ché, sinonimo di curiosità e interesse” dissi voltandomi e guardando altrove.

“Può anche essere, sì” mi disse. Mi voltai e lo guardai di nuovo: in quell’abito grigio, era davvero bellissimo, elegante e allo stesso tempo sexy da morire.

“Non mi hai ancora detto il tuo nome…” disse abbozzando un sorriso.

“Non sono tenuta a dirlo, giusto?” chiesi alzandomi e guardandolo a braccia conserte.

“Giusto. Ma, dato che io ho detto il mio nome, sarebbe cortese ricambiare dicendomi il tuo nome, no?” mi disse alzandosi e piegando leggermente il volto verso destra.

“Devo andare” dissi voltandomi, ma prese il mio braccio e mi fece ruotare di nuovo, verso di lui facendomi quasi sbattere contro il suo corpo.

Rimanemmo qualche secondo fermi, mentre i nostri nasi quasi si toccavano e i nostri occhi si sfidavano a vicenda con sguardi pieni di tensione, mentre lui continuava a tenere il mio polso con la sua mano. I nostri respiri divennero irregolari, e alla fine parlò.

“Da dove vieni…?” mi disse quasi a fatica.

“C-come?“ chiesi non capendo.

Arrivò una folata di vento, mettendo in risalto il profumo della sua colonia, che mi ha fatto andare in tilt il cervello.
Chiusi gli occhi cercando di non cadere, e cercai di allontanarmi da lui. Non oppose resistenza appena provai ad allontanarmi.
Mi voltai e subito vidi Jess venire verso di me.

“Andiamo?” chiesi quasi senza voce.

“Sì” mi disse prendendomi sotto braccio e avvicinandosi alla macchina.

“Ma cosa stava succedendo poco fa?” mi chiese curiosa Jess, mentre stavamo salendo le scale di casa.

“Non lo so per certo…” dissi confusa.

“Per me ti stava per baciare! Per tutta la serata non ti ha levato gli occhi di dosso!” mi disse felice.

“Meglio se vado a letto. Non svegliarmi domani, intesi?” dissi prima di chiudere la porta della mia stanza.

“Va bene. Notte” mi disse, prima che chiusi la porta.

Mi buttai sul letto senza nemmeno cambiarmi, mi tolsi le scarpe e le buttai da qualche parte nella camera.
Mi sotterrai sotto le coperte e mi addormentai.

“Bella addormetataaaaa!” mi girai e rigirai nel letto, cercando di sopprimere la voce di Jess, che mi chiamava da più di dieci minuti.

Infastidita dalla sua insistenza, mi alzai e uscii dalla stanza.

“Ma che diamine…” dissi fermandomi e guardando Jess che annusava fiori: gladioli bianchi e rose rosse erano per tutta la nostra cucina.

“Chi le ha portate?” chiesi avvicinandomi a Jess.

“Tieni” mi disse porgendomi un bigliettino.

“Nicole, spero che tu abbia dormito bene, ti aspetto oggi alle 13.30 al King Restaurant. Il tuo, Josh Duhamel” lessi ad alta voce.

“IL TUO, Josh Duhamel? Ma cosa gli hai fatto?” disse divertita Jess.

“Come fa a sapere il mio nome? QUESTO, mi preoccupa di più!” dissi guardando nervosamente il bigliettino scritto da lui.

“Cosa farai? Ci andrai??” mi chiese picchiettando sul mio braccio con un dito.

“Come minimo! Che ore sono?” chiesi guardandola.

“Le 11” mi disse guardando il suo orologio al polso.

“Bene, inizio a prepararmi allora” mi dissi guardandomi, ancora con addosso il vestito della sera prima.

Passò in fretta il tempo, e in un baleno si fecero le 13. Presi un taxi e mi diressi al ristorante.

“Salve, ha una prenotazione?” mi disse la ragazza che mi accolse nella hall.

“Sì: Josh Duhamel” e la ragazza annuì.

“Mi segua, prego” mi disse appena iniziò a camminare.

Entrai in una grande sala, piena di fiori e di tavoli con gente a pranzare.
Spiccò subito ai miei occhi la figura di Josh, che guardava verso di me sorridente.
Mi sedetti e la ragazza si volatilizzò. Appoggiai la borsa alla sedia, e guardai subito Josh.

“Ciao” mi disse sorridente.

“Perché i fiori? Perché sai il mio nome?” dissi subito.

“Wow, calma. Non voglio mica ammazzarti!” mi disse ridendo.

“Ora come ora, sembri uno stalker, ma lasciamo perdere” dissi guardandomi attorno.

“Non ti sono piaciuti i fiori, vero?” disse guardandomi deluso.

“Più che altro…IL TUO, Josh Duhamel?” dissi sorpresa.

Abbassò lo sguardo e rise.
Mi guardò e posando una mano sotto al suo mento, iniziò ad osservarmi per alcuni secondi, che sembrarono non finire mai.

“Vuoi parlare, o vuoi continuare a guardarmi?” chiesi spazientita.

“Ti ha dato così fastidio, il fatto che ti abbia mandato i fiori o il bigliettino?” mi chiese incuriosito e divertito allo stesso tempo. Che razza di domanda è?

“Senti, se vuoi giocare hai sbagliato persona” dissi alzandomi.

“Un’altra ragazza al posto tuo, sarebbe rimasta e sarebbe felice del gesto fatto” mi dice passandosi una mano sul mento.

Chiusi gli occhi e respirai a fondo prima di guardarlo di nuovo.

“Non ho detto che mi ha dato fastidio ciò che hai fatto, ma mi sembra un po’ troppo visto che non ci conosciamo nemmeno” dissi spiegandomi.

“E allora siediti e conosciamoci” mi disse indicando il posto davanti a lui, ormai vuoto visto che mi ero alzata.


ANGOLO SCRITTRICE: Salvee gente! Ed eccomi con una fan fiction su Josh Duhamel (un gran pezzo di gnocco u.u). Spero che il capitolo vi piaccia, e crecherò di farne della stessa lunghezza. Aspetto vostre recensioni, sperando che mi diciate che vi piaccia la storia e di continuare ^_^

Buona giornata da me e Josh :*

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