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Autore: kamisama_says    03/06/2015    1 recensioni
Byakuya era certo di essere morto nel momento in cui Naraku era ormai rimasto sconfitto.
La sua esistenza era stata breve ma sapeva che essendo una mera emanazione, con la morte del suo creatore sarebbe giunta anche la sua fine.
O almeno così credeva..
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Byakuya, Naraku, Nuovo personaggio | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 7:
Erano trascorsi alcuni minuti da quando i due si erano incamminati in direzione opposta a quella del villaggio della ragazza.
Misato continuava a sorridere fra sé e sé seguendo il demone in silenzio.
Lui camminava più lento del solito: il suo passo deciso si era trasformato in una camminata leggera, per permettere alla ragazza di non stancarsi.
Ma d’altra parte voleva che il viaggio durasse più a lungo possibile; stare con lei sembrava scacciare la presenza da lui tanto odiata e in questo modo poteva rilassarsi senza alcuna pressione.
Inizialmente era stato questo uno dei motivi che avevano aumentato il suo interesse impedendogli di ucciderla, o almeno così credeva.
Rifiutava di ammettere che fosse stato soggiogato dalla bellezza della donna e dal suo soave sorriso che aveva fatto sparire il desiderio di compiere la sua missione.
La ragazza aveva un carattere solare, capace di far sorridere anche un demone diffidente come lui.
Mentre era perso tra i suoi pensieri fu riportato alla realtà dal sospiro della giovane.
“Sei già stanca?” la stuzzicò lui.
Misato, che indossava dei sandali inadatti a delle lunghe passeggiate, arrossì “certo che no..”.
La ragazza si trattenne dal chiedere quanto mancasse per arrivare, non volendo sembrare troppo petulante.
Byakuya, ignorando la risposta di Misato, le si avvicinò e le si inginocchiò davanti.
Lei sorpresa indietreggiò di un passo ma si fermò quando lo sguardo magnetico del demone si incrociò con il suo “non andrai molto lontano così” disse il demone riferendosi ai piedi della ragazza.
Lei arrossì ma non fece in tempo a replicare che Byakuya, ancora inginocchiato, le diede le spalle e le afferrò le gambe sollevandola sulla sua schiena.
“Reggiti” si limitò a dire.
Misato colta di sorpresa circondò il collo dell’uomo con le sue braccia “cosa stai facendo?” gli chiese rossa come un pomodoro.
“Evito che tu ti faccia male” rispose lui con un sorriso che la ragazza non poté vedere.
“Non ti lascio scendere neanche se ti opponi” la zittì il demone quando Misato riprovò a obiettare.
Lei mise il broncio e non gli rivolse la parola, almeno per i successivi dieci passi.
“Scusami, devo essere pesante..” sussurrò la giovane.
Il demone sorrise pensando a quanto invece il corpo della ragazza fosse leggero ma le disse “sì, molto” per poi scoppiare in una risata che non era riuscito a trattenere.
“Oggi ti diverti a prenderti gioco di me” disse la giovane in tono offeso.
Lui sospirò “e comunque, ti ho già detto che non devi scusarti per ogni cosa che fai. In una situazione del genere sarebbe meglio ringraziare, non credi?”.
Misato rimase in silenzio per alcuni secondi dopo i quali sussurrò “grazie..”.
L’uomo sorrise pensando a quanto le parole della ragazza lo rendessero felice e proseguì il suo cammino.
Dopo alcuni secondi fu la giovane a rompere il silenzio “la prima volta che ci siamo incontrati, quando ti ho chiesto il tuo nome ti sei preoccupato”.
L’uomo sobbalzò sorpreso “sembravi voler nascondere qualcosa;” continuò la ragazza “il tuo nome si riferisce al tuo potere demoniaco?”.
Byakuya rimase in silenzio “non devi per forza rispondermi” si affrettò a dire Misato “mi ha solo incuriosito, e dato che hai cercato di nascondermi di essere un demone ho pensato che non mi avessi detto il tuo nome per non essere scoperto”.
Lui stavolta rispose subito “infatti è così”.
La sua risposta fece sfoggiare alla giovane un sorriso trionfante “il mio vero nome è Byakuya dell’illusione, perché durante i combattimenti preferisco la tattica illusoria a quella offensiva”.
Lei rimase piuttosto sorpresa dalla risposta e decise di non fargli altre domande, credendo di averlo offeso con la sua curiosità.
Il demone al contrario temeva che la ragazza potesse scoprire il suo legame con Naraku ed iniziare ad odiarlo in quanto sua emanazione, ma nonostante ciò non riusciva a mentirle.
Dopo pochi minuti Byakuya la posò delicatamente a terra e le comunicò “siamo arrivati”.
La ragazza fece una lenta giravolta osservando estasiata che lo stretto sentiero che avevano percorso si apriva in un vasto prato con un perimetro di alberi in fiore.
Si avvicinò verso la distesa verde con rose di diversi colori e piante di cui neanche sapeva il nome “meraviglioso..” sussurrò.
Il demone sorrise ripensando alla lunga camminata che avevano fatto “ne è valsa la pena” pensò.
Trascorsero pochi attimi che la ragazza sentì una squillante risata provenire da poco lontano seguita da un dolce richiamo “Momoka, non allontanarti”.
Byakuya sobbalzò riconoscendo la voce familiare, e afferrò Misato per un polso.
La giovane si voltò di scatto guardandolo interrogativa “che succede?” gli chiese guardandolo negli occhi.
Fu distratta dalla dolce risata che si faceva sempre più vicina, e voltandosi vide una bambina correre per i prati, seguita da una donna sorridente.
Il volto di Misato rimase turbato “sento la presenza di un mezzo-demone” affermò voltandosi verso Byakuya che annuì distratto.
La donna sembrò percepire qualcosa e si voltò verso Misato sorpresa. Le sorrise per un attimo ma il suo volto fu colmo di terrore quando scorse la figura di Byakuya accanto a lei.
“Momoka vieni qui!” urlò la madre afferrando la bimba per un braccio e ponendola dietro di sé.
Estrasse con un movimento fulmineo una freccia dalla faretra alle sue spalle e la puntò sull’uomo.
Stava per scoccarla ma esitò vedendo la figura di una sacerdotessa accanto al demone “allontanati da lui!” le gridò.
Misato rimase perplessa e iniziò ad avvicinarsi alla donna ma fu trattenuta da Byakuya che le afferrò un braccio tirandola a sé.
“Lasciala andare!” gridò la donna puntando la freccia verso il demone.
Byakuya nascose la ragazza dietro di sé facendole scudo con il suo corpo “non sono qui per combattere” disse.
La donna rimase sorpresa dalla gentilezza dell’uomo verso la sacerdotessa ed abbassò l’arco per alcuni secondi “Kagome! Che succede? Sento la sua presenza ma è impossibile che sia ancora vivo!”.
Lo scontro fu interrotto dall’arrivo di un mezzo-demone dai lunghi capelli color argento e con un paio di orecchie da cane sul capo.
“non lo so” rispose la donna “ma sembra che non voglia fare del male alla ragazza” la indicò con la freccia, di nuovo tesa nell’arco.
L’uomo appena arrivato guardò la donna “posa l’arco. Non credo voglia attaccare”.
La donna guardò la bambina e poi di nuovo il ragazzo dai capelli argento “Inuyasha, credi davvero che potrei abbassare la guardia così facilmente quando siamo con nostra figlia?”.
Lui la guardò spazientito “sto dicendo soltanto che in caso decidesse di attaccare vi difenderei io”.
Misato si schiarì la gola interrompendo la discussione tra i due “non siamo qui per attaccarvi, potreste per favore spiegarmi la situazione?” fece alcuni passi per avvicinarsi alla coppia.
L’uomo estrasse la spada “allontanati, donna! Non credo tu sia una vera sacerdotessa, emani una forte aura demoniaca.”
Byakuya allungò un braccio di fronte a Misato in atto di protezione “non credevo che ora attaccassi anche le sacerdotesse” disse sarcastico.
L’uomo chiamato Inuyasha ringhiò “ancora non hai finito di servire Naraku come un servo?”.
Misato sussultò a sentire il nome del mezzo-demone e guardò Byakuya interrogativa.
Il demone percepì su di sé lo sguardo della ragazza ma lo ignorò “non sono tenuto a risponderti. Ero venuto per riposarmi ma mi state rovinando la giornata”.
Rivolse loro un sorriso sarcastico ed estrasse dal suo abito una sorta di foglio che in pochi secondi divenne un origami a forma di cigno.
La ragazza, impietrita per le troppe sorprese, non oppose resistenza quando Byakuya la sollevò tra le sue braccia e salì sull’origami che prese il volo.
“Fermati!” gridò il mezzo-demone, ma fu trattenuto da Kagome che gli sussurrò qualcosa mentre i due si stavano allontanando.
Misato era sorpresa ed ancora tra le braccia dell’uomo che per la prima volta da quando si erano incontrati aveva un’espressione seria, quasi triste.
 
 
Angolo dell’autrice:
ringrazio tutti quelli che stanno seguendo la mia storia e che l'hanno recensita <3
spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto (: e che continuerete a seguirla <3

 
  
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