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Autore: TheCalimer    04/06/2015    1 recensioni
Scritta da xxxDreamingflowerxxx. Fanfiction tradotta da me col suo consenso.
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"Non è strano." Kaneki disse a bassa voce.
"Hah?!" Touka si girò verso il mezzo ghoul, lanciandogli un'occhiata.
"Essere curiosi delle cose di cui non si può avere esperienza...Non è strano, anche gli umani hanno questo desiderio."
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaneki Ken, Kirishima Tōka
Note: Missing Moments, Raccolta, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Saaaalve *-* ecco qui in secondo capitolo! Cercherò di mantenere un ritmo piuttosto serrato con gli aggiornamenti quindi abbiate pietà di me <3
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"Hmp, è tempo di un piccolo assaggio."

Kaneki sputò sangue nel momento in cui Tsukiyama trafisse il suo stomaco.

Il Koukaku fissò il sangue del ragazzo, inzuppandosi una mano in esso e assaporandone il sapore. "Trés bien! Non ho mai...assaggiato un qualcosa del genere...E' un'incredibile armonia di sapori!"

Mise le sue mani di fronte a sè "Cazzo...è meglio di quello che mi aspettavo...tu...tuttavia..." Tornò a guardare il mezzo ghoul. "Ora voglio trovare un ottimo contorno ...Non voglio finire 'Kaneki Ken' in questo modo...!"

Kaneki ascoltava a malapena quello che il ghoul gli stesse dicendo, il dolore del braccio rotto e di tutto lo stomaco teneva la sua mente già abbastanza occupata.

Touka provò a lanciarsi verso il Gourmet, tirandogli un calcio, ma Tsukiyama le prese la gamba con disinvoltura.

"Kirishima-san...ai tempi la tua freddezza era straordinaria. Ma ora, non lo è. Tuttavia la luce nei tuoi occhi è ammirevole."

Trafisse Touka con la sua kagune, facendola rantolare.

"E' un peccato, Kirishima-san." Sogghignò Tsukiyama. "Non c'era bisogno che succedesse questo."

Tutto quello che potè fare Kaneki fu assistere a tutto ciò, terrorizzato.

"Ma stai interferendo con la mia cena." Ringhiò Tsukiyama, cominciando poi a ridere, con la kakugan attivata.

Kaneki raccolse tutte le sue forze, ma riuscì solo a muoverli leggermente. "Tou..ka-chan...!"

"Sta diventando sempre più divertente!" Commentò Tsukiyama.

Il mezzo-ghoul urlò con tutte le sue forze "Smettila...! Se vuoi mangiarmi allora vieni qui e fallo!"

"Ahahahahahahah! Sarò lì fra poco, e aggiungerò una fetta della ragazza qui presente."

"Perché è così facile per te..." Kaneki sibilò per il dolore prima di continuare. "Gettare via la vita di una persona come se..."

Tsukiyama guardò il ragazzo divertito. "Sei intenzionato a sciorinare concetti umani sull'importanza della vita...?" Lentamente raggiunse Kimi e mise la sua mano sinistra sull'altare. "Non è arrogante mettere un prezzo alla vita, che sia alto o basso, Kaneki-kun? Siamo solo sacchi di carne. Il debole viene ucciso e divorato dal più forte."

Kaneki cercò di alzarsi di nuovo, ma il dolore lo aveva ormai sopraffatto e non aveva ormai alcuna forza rimanente. Poteva solo restare seduto e guardare il Gourmet riportare la sua attenzione sulla donna umana. "Piuttosto, se compari loro ad ogni essere vivente, sono proprio gli umani ad aver spazzato via la maggior parte delle specie animali. Noi siamo differenti da loro. Tutto quello che possiamo fare è uccidere gli umani."

Tsukiyama si girò verso Kaneki, un sorriso sinistro si stampò sul suo volto. "Bene dunque...Bon appetite!"
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Kaneki si alzò velocemente a sedere sul suo letto, completamente zuppo di sudore. Il mezzo-ghoul cercò di regolarizzare il suo respiro, ma il suo corpo si rifiutava di calmarsi. "E' stato solo un sogno, non era la realtà, sono al sicuro." Il ragazzo si ripetè, nella speranza di calmarsi.

Si diresse verso il bagno, per rinfrescarsi il volto con dell'acqua fredda. Era leggermente spaventato quando si guardò allo specchio e notò il suo occhio sinistro cambiare leggermente. Se lo strofinò e si controllò allo specchio di nuovo, non trovando niente fuori dall'ordinario. Il diciottenne tornò a letto, ma non era più in grado di dormire. Con un gemito frustrato nascose la sua facca sotto il cuscino e chiuse gli occhi.
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I giorni a seguire furono tranquilli, togliendo il fatto che Kaneki aveva problemi a concentrarsi in classe arrivando persino ad addormentarsi, sorprendendo Hide e l'insegnante. Nessuno di loro disse qualcosa a riguardo, fino a che Kaneki non cominciò ad avere problemi anche ad Anteiku, facendo preoccupare i suoi amici.

"...a...ki...neki...Kaneki!"

"Waah!" Il ragazzo si riscosse velocemente al suo stato di veglia e fissò Hide, che lo stava fissando. "Va tutto bene?"

"S-sì, certamente."

L'amico sbuffò "Davvero? perché oggi stavi dormendo il classe. Non mi disturba darti i miei appunti, ma ora dormi anche a lavoro. Oltretutto hai rovesciato il caffè due volte e Touka-chan sembra piuttosto nervosa."

Kaneki si girò per guardare la ragazza che lo fissava da lontano, accigliata. "Credo di non aver dormito abbastanza."

"Non mi dire che ora stai leggendo libri anche durante la notte?! Accidenti, lo so quanto ti piacciono i libri, ma non strafare. Spaventerai tutte le belle ragazze!"

Kaneki sospirò.

"Kaneki!"

I due amici si girarono verso Nishio, che stava vicino alla porta che conduceva di sopra, con Touka vicino a lui, segnalandogli di seguirli.

"Devo andare. Probabilmente verrò sgridato per il mio comportamento." Disse Kaneki, impacciato.

"Sicuro. Ci vediamo domani." Hide lo salutò e il mezzo ghoul scomparì dietro la porta.

Il ragazzo dai capelli corvini camminò silenziosamente nella stanza dove Nishiki e Touka lo stavano aspettando. "Vatti a riposare, hai un'aspetto di merda." Disse Nishiki.

"Uh, ma io?"

"In questo modo ci creerai più lavoro che altro."

Prima che Kaneki potesse protestare Touka gli lanciò una coperta e un cuscino. "Se hai bisogno di qualcosa siamo di sotto." I due lo lasciarono da solo nella stanza.

Kaneki fissò il cuscino e la coperta. Loro probabilmente sapevano che non si era ripreso dal combattimento contro Tsukiyama. Sospirò e collassò sul cuscino, sentendo corpo pesare sempre di più.
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Si ritrovò in un posto oscuro, con la risata di Tsukiyama che strideva nelle sue orecchie.

"Mangia Kaneki-kun, mangia! Così posso finalmente gustare appieno l'esperienza di mangiare te nello stesso momento!" Urlò Tsukiyama deliziato.

Kaneki si paralizzò nel momento in cui sentì qualcosa di liquido e caldo fuoriuscire dalla sua bocca. Si pulì velocemente il volto con la sua manica, notando solo in quel momento che era sangue. "Ki...mi...sa..."

Il ragazzo inorridì, il liquido era caldo, ma non era soddisfacente come doveva essere. Anzi, era disgustoso, come aceto, ma più dolce. Non poteva appartenere ad un umano...Il mezzo ghoul guardò in basso e inorridì ancora di più. "No...Non può essere..."

Capelli neri, corti che erano diventati rossi a causa del sangue, gli occhi normalmente freddi e torvi, erano pieni di paura e tristezza.

"NonononoNONONONONONONO!"

Il corpo era diviso a metà e le braccia di lei erano imprigionate nella kagune di lui.

"No non può essere, ti prego...! T..."

Lei lo guardò, le sue labbra si aprirono a malapena, per tirar fuori una parola dalla sua gola. "Kaneki..."

"TOUKA-CHAAAAAAAAAN!"
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Kaneki si svegliò ansimante, il respiro pesante. Si guardò intorno e avvertì il suo stomaco torcersi per il disgusto del sogno, stava per alzarsi finché non sentì una 

mano afferrarlo per il polso, gentilmente. Lo studente universitario guardò accanto a sè, notando quegli stessi occhi che lo fissavano nel sogno, ma preoccupati. 

Riprese a respirare, non si era nemmeno accorto che aveva trattenuto il respiro fino a quel momento.

"Stai bene? Hai pianto per tutto il tempo quindi ho pensato che tu avessi bisogno..."

Non potè finire che Kaneki la abbracciò, con le lacrime che fuoriuscivano dai suoi occhi senza controllo. "Grazie a Dio. Grazie a Dio."

"Uhh." Touka rispose a disagio, mentre le sue guancie diventarono leggermente rosa. Dopo qualche secondo realizzò cosa stesse succedendo e considerò l'idea di spingerlo via e picchiarlo, ma vedendo lo stato del collega, decise di lasciar perdere...Per ora.

"Hai bisogno di qualcosa?" Gli chiese impacciata, quando Kaneki era ormai calmo.

La ragazza stava per ritrarsi quando l'abbraccio si fece più stretto "Grazie, Touka-chan." rispose flebilmente.

"Non dirlo nemmeno."

L'ukaku sospirò e fissò il ragazzo. "Se...Hai ancora problemi a dormire...Potrei farti stare a casa mia per un po', finché Hinami resterà qui con noi."

Poteva sentire il suo respiro sull'orecchio, e ciò la fece sentire ancor di più a disagio. "N-non star seduto così come un idiota."

Kaneki finalmente realizzò cosa stesse facendo e la lasciò subito andare, il volto gli bruciò per l'imbarazzo. "S-Scusa."

I due lasciarono la stanza e solo in quel momento il mezzo ghoul capì quanto avesse dormito. L'atmosfera era calma e l'unica luce presente era quella nella sala.

"Mi dispiace aver lasciato tutto il lavoro sulle vostre spalle."

"Non ti preoccupare, meglio così che avere te che collassi durante il lavoro e rompi tutti i bicchieri. Ora vatti a cambiare, veloce."

Kaneki annuì. Dopo cinque minuti riapparì di fronte a lei e si diressero verso l'appartemento di lei.

Il click della chiave nella serratura e il suono della porta che si apriva ruppe il silenzio della notte solo per qualche secondo. I due entrarono nell'appartamento di Touka e si tolsero con tranquillità le scarpe.

"Probabilmente Hinami sta dormendo, dobbiamo far piano." sussurrò Touka.

Kanekì annuì solamente e la seguì in soggiorno.

"Siediti, ti faccio un caffè, dovresti esser assetato." disse l'ukaku e velocemente si diresse verso la cucina.

Kaneki rispose flebilmente, non sicuro che Touka l'avesse sentito. Onestamente, si sentiva a disagio da quando avevano avuto quella conversazione a lavoro. Era la prima volta che Touka si mostrava così aperta con lui, era diventato imbarazzante per i due stare insieme quando nessun'altro era nelle vicinanze. Il ragazzo dai capelli corvini si mosse a disagio e guardò la stanza. Quella era la seconda visita a casa di Touka. La prima volta era stata quando la aiutò a sistemare la camera di Hinami. Finalmente si concesse di guardare verso Touka. La schiena di lei era rivolta verso il giovane, ma sembrava leggermente rigida.

Non aveva idea che lei si sentisse a disagio come lui, ma Touka provo in tutti i modi a concentrarsi sul caffè per tutto il tempo. Era già nervosa quando si trovava vicino a lui, ma dopo quell'abbraccio improvviso la sensazione era peggiorata. 'Non è colpa tua, non sei abituata agli abbracci, la colpa è solo di quell'idiota.' Provò a convincere se stessa. Non l'aiutò molto dato che sentiva lo sguardo di lui su di sè.

Quando il caffè fu pronto tornò nel soggiorno, e si sedette a gambe incrociate accanto a Kaneki. Entrambi bevvero lentamente, con una strana sensazione che ricordava quella che lei sentì qualche ora prima.

"Puoi usare il letto per il momento."

"Huh?" Kaneki guardò Touka con espressione interrogativa. "E te dove dormirai?"

"Sul divano, imbecille."

"Ma non sarà scomodo per te?"

"Ho dormito in posti peggiori." Rispose con disinvoltura. "Dopotutto, tu ne hai bisogno più di me al momento."

"...Mi dispiace...crearti problemi..."

Dio, la faceva incazzare. "Non me ne crei." Borbottò, cercando di controllare la rabbia che la stava invadendo. "Ti prendo qualcosa in cui dormire..."

Si alzò, guardando Kaneki dalla testa ai piedi. "Ma non credo che ti possano stare i miei vestiti, a causa della differenza di altezza."

"Ah, non è un problema."

Touka scomparì nella sua stanza e velocemente tornò indietro con una maglia nera e dei pantaloni. "Prova questi."

Il mezzo ghoul annuì e appena finì il suo caffè scomparì in camera di Touka. Touka riprese la sua tazza di caffè e decise di aspettarlo. Kaneki tornò dopo non molto. 

Sembrava leggermente imbarazzato mentre Touka lo controllava, la tazza di caffè tra le sue labbra mentre bevve un sorso da essa. Non stava male, sembravano leggermente più piccoli per lui, ma a prima vista non si sarebbe detto.

Kaneki si sentiva parecchio impacciato. Non perché stava indossando i vestiti di una ragazza, ma perché erano di Touka. Poteva sentire l'odore di lei su di essi. Non era troppo forte, ma era piacevole e non voleva che Touka lo trovasse a odorare i suoi vestiti, ne avrebbe guadagnato una bella pestata e si sarebbero sentiti ancora più a disagio.

La ragazza dai capelli corti gli fece un cenno, dandogli un nuovo spazzolino da denti. Finì poi il suo caffè, pulendo entrambe le tazze, e riponendole nel posto in cui appartenevano e disse a Kaneki di andare a dormire.
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Nelle prime due ore Kaneki ebbe parecchi problemi nell'addormentarsi. Ogni volta che chiudeva gli occhi sentiva le risate dei ghoul dal ristorante e alla fine vedeva Tsukiyama, con addosso la maschera a mezzaluna, sogghignare e dirgli quanto il suo profumo fosse delizioso, quanto volesse affondare i suoi denti nella sua carne. A differenza degli altri sogni, che finivano con lui urlante, che fosse per cose che succedevano a lui o ai suoi amici o, addirittura, quello che faceva lui ai suoi amici. Comunque non erano terribili come i precedenti, dato che l'odore di Touka lo calmavano persino nel sonno, quindi il massimo fu svegliarsi fradicio di lacrime.

Fu così per almeno due giorni, ma nonostante Kaneki provasse in tutti i modi ad atteggiarsi come se niente fosse successo, Touka, e persino Hinami, si accorse delle occhiaie sotto i suoi occhi arrossati, accompagnati da uno stanco sorriso.

"Onii-san sta bene?" Chiese un giorno Hinami, una volta che Kaneki se ne andò per andare all'università.

Touka guardò in su. Lei era occupata a prepararsi per le sue lezioni, ma dato che il suo appartamento era più vicino alla sua scuola che a quella di Kaneki, non doveva andarsene così presto. "Non sono sicura..."

"Lo sento piangere molto spesso la notte. A volte persino gridare."

Touka fece scendere lo sguardo, fissando pensierosa il pavimento. Era la stessa cosa di quando lo trovò sul divano in Anteiku, dopo il trasferimento qualche giorno prima. "Anche il manager si sta preoccupando..." L'ukaku sospirò.

Si alzò e si mise la giacca con le scarpe. Si fermò quando la propria mano stringeva il pomello della porta e guardò la giovane ghoul. Le donò un sorriso rassicurante. 

"Risolverò la situazione, ne sono sicura."
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"Cominciamo dalle gambe, che ne dici? O dalle dita. Ah oui! Sarebbero un ottimo antipasto! Trés formidable! Le braccia sono così delicate, protremmo cominciare anche da quelle."

Non aveva sensibilità agli arti, il suo corpo era pesante e dolorante. A volte riusciva a muovere le dita ma niente più. Lei sembrava una bambola rotta, quasi senza vita. Gli occhi erano colmi di lacrime e lui riusciva a malapena a vedere il suo petto muoversi per respirare. Era troppo debole per poter fare qualcosa...

"Dato che mi hai donato questo così prezioso momento di gioia, ti permetterò di scegliere; mi lascerai divorarla? O vuoi farlo tu?" Chiese Tsukiyama, maniacalmente, mentre calpestava la testa di Hinami. "Ti dirò, cose del genere capitano raramente, inoltre..." Disse sollevando da terra la testa di lei. "Sembra veramente ap-pe-ti-to-sa. Per non parlare di quanto dovresti essere affamato, dato che sopravvivi solo con quei cubi di bassa qualità. Che ne dici di un assaggio?"

Kaneki gemette, provando a chiamare a raccolta tutte le forze del suo corpo per respingerlo, ma non ce la fece. Dolore, troppo dolore, non aveva potuto proteggere Hinami come aveva promesso alla madre. Perché? perché questo doveva accadere a chiunque fosse accanto a lui. "I-io..." La sua voce era roca, flebile e con difficoltà riusciva ad articolare dei suoni coerenti...Aveva voglia di piangere. "Ti prego...Non farlo...Lasciala andare..."

"Cosa? Non riesco a sentirti."

"Lascia...andare Hinami-chan..."

"Sicuro, lo farò..."

Kaneki quasi sospirò di sollevo, quando il Gourmet diede un morso alle dita di lei, strappandogliele, facendola urlare in agonia. "Ma prima fammela assaggiare." Il ghoul leccò le sue dita piene di sangue. "Ah, merveilleux!"

Gli occhi di Kaneki si spalancarono dall'orrore, e un urlo fuoriuscì dalle sue labbra. Trovando finalmente un pò di forza si alzò e si scagliò verso Tsukiyama, che lo schivò facilmente. "Che espressione terrificante! Ti fa sembrare ancora più delizioso! voglio vedere quali altre espressioni possono farti diventare sempre più stuzzicante!"

Tsukiyama impalò Kaneki con la sua kagune senza alcuna difficoltà. "Allora, che ne dici di passare al nostro prossimo piatto?"

Prese Kaneki per il colletto e lo trascinò in un altra stanza, prendendo un altro corpo dai capelli e Kaneki perse ogni colore gli era rimasto in volto.

"No..." la frangia le copriva il volto, ma la riconobbe. "Per favore no..." Occhi chiusi, il sangue che usciva dalla sua fronte. "Fa che non sia..." La sua bocca era socchiusa, ma non era sicuro che stesse respirando. "Perché..." Il braccio sinistro era completamente distrutto, le sue ossa spuntavano da fuori la sua pelle. "T..." Le gambe ricoperte di sangue e posizionate in un modo che non poteva essere naturale per nessun essere vivente. "Touka..."

"Hmm, queste gambe sembrano buonissime!" Commentò Tsukiyama, prendendone una e tagliandola di netto con la sua Kougaku kagune.

"TOUKA-CHAAAAAAAN!"

"Vuoi...Assaggiarne...Un....Po'?"

Non riusciva più a vedere, la sua vista era diventata nebulosa, ma poteva ancora sentire l'odore. L'odore del sangue di Touka, quel dolce odore che riempiva le sue narici, e quando questo toccò le sue labbra...
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Kaneki si sveglio urlando, piangendo, dimenandosi, facendo qualsiasi cosa che potesse aiutarlo a far passare quell'orribile sensazione, ma i suoi movimenti erano impediti da qualcosa. Si fermò quando sentì un braccio intorno alla vita, una mano in una delle sue e un altra sulla sua testa, accarezzarlo delicatamente mentre una voce gli sussurrava dolcemente di calmarsi. Kaneki si voltò e incontrò gli occhi di Touka. Sembrava leggermente spaventata e preoccupata, ma rimaneva ancora il cipiglio annoiato che la caratterizzava. Il mezzo ghoul si calmò velocemente, rilassandosi. "Touka-chan...Io."

"Risparmia il fiato. Ci hai tenute sveglie con i tuoi lamenti." sbuffò. Il suo commentò non sembrava cattivo come poteva esserlo normalmente. "Ho detto ad Hinami di restare in camera, che io avrei pensato a calmarti...D'altronde non è colpa tua."

"Pensavo di avervi perso...Tu e Hinami-chan." singhiozzò il ragazzo.

Touka rimase in silenzio. Non era sicura di come rispondere, per quanto importasse per Kaneki. Non era abituata a queste situazioni, e non era nemmeno sicura se stesse facendo un buon lavoro nel consolarlo, ma per il momento poteva tenergli compagnia. Doveva proteggere quel puro, idiota e innocente ragazzo che era inciampato nel suo mondo, diventandone parte.

"Era solo un sogno, stiamo entrambe bene."

Kaneki annuì, ma non lasciò andare la ragazza.

Touka rimase ad accarezzargli la testa, come una madre che consola il proprio figlio. Dopo un po' Kaneki sollevò la testa e la mise a livello di quella della ragazza. Le sue gote divennero rosa, mentre prese a fissare gli occhi grigi del ragazzo. Sembrava stanco e assorto in qualcosa.

"Grazie...per essere qui per me." Sussurrò.

"U-huh..."

Chinò leggermente la testa, facendo paralizzare Touka dalla sorpresa e dalla confusione. Sentiva il suo respiro sulle sue labbra, mentre lei interruppe il suo. Stava per...? Ma perché? Lui non...o invece sì? Chiuse gli occhi, sperando di sfuggire all'emozione e per non guardarlo, perché diavolo non lo stava picchiando o rimproverandolo. Rimase così per qualche istante, finché non sentì un rumore trascinato e il peso della testa di Kaneki sulla sua spalla.

Si era addormentato...Quella testa di cazzo si era addormentato!? Dopo aver fatto una mossa del genere...Forse era solo stanco? Forse per quello che aveva chinato la testa, perché non poteva più contenere la sua stanchezza?

Un leggero russare confermò i suoi sospetti. Avrebbe ucciso quell'idiota! La ragazza si alzò appena, preparandosi a schiaffeggiarlo e a prenderlo a calci nelle budella per averla presa in giro, ma sentì la stretta intorno alla sua vita farsi leggermente più forte. "Per favore...Non voglio restare da solo..." Sentì mormorare dal mezzo ghoul.

Kirishima Touka era ferma, paralizzata nella sua posizione. Dopo qualche istante guardò Kaneki. Il suo volto non sembrava completamente rilassato, ma sicuramente lo era di più rispetto a prima. Afferrò il materasso del suo letto con forza e strinse i denti. "Stupida, stupida, stupida!" mormorò a se stessa. I suoi occhi si inumidirono, mentre ricordi ormai lontani riaffioravano nella sua mente.

Si asciugò gli occhi velocemente con la mano libera e riprese a fissare il mezzo ghoul. Dopo un sospiro sconfitto ritornò stesa accanto a lui e chiuse gli occhi.
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Kaneki aprì lentamente gli occhi. Finalmente era riuscito a dormire senza avere un incubo. Soddisfatto ma ancora leggermente intontito per alzarsi, decise di godersi il calore del letto ancora per un po', finché non sentì un leggero gemito. L'adolescente dai capelli corvini si irrigidì e girò lentamente il volto. Trovò Touka dormire pacificamente accanto a lui, con entrambe le sue mani intrecciante con una delle sue. Kaneki arrossì. Dire che la ragazza era adorabile mentre dormiva era un eufemismo. Sorrise e senza pensarci toccò con la mano libera una ciocca della frangia di lei e cominciò a giocarci; i suoi capelli erano così soffici e lisci. Spinse la ciocca di capelli dietro l'orecchio di lei, gentilmente, per guardarla in volto. Il ragazzo realizzò un po' troppo tardi cosa avesse fatto e velocemente si girò dall'altra parte. Cosa gli avrebbe fatto se si fosse svegliata in quel momento o se fosse stata sveglia per tutto il tempo? No, aspetta, se fosse stata sveglia per tutto il tempo avrebbe sicuramente detto qualcosa sul fatto che stessero nello stesso letto insieme, cosa che lo fece pensare, perché lei era lì? Pensava che Touka avrebbe dormito nel soggiorno come sempre. Forse era preoccupata? Non ricordava niente della nottata.

Touka cominciò a muoversi, cosa che smosse il ragazzo dai suoi pensieri. Le stava per prendere.

La ghoul si mise seduta e sbattè le palpebre un paio di volte, per poi strofinarsi gli occhi. Si guardò intorno, riordinando i suoi pensieri e memorie della sera passata. Quando finalmente trovò Kaneki, immobile, che aspettava una punizione.

"E' bello vedere che finalmente sei riuscito a dormire decentemente." disse lei.

Kaneki la guardò in confusione. "Uh?"

"Hai avuto di nuovo un incubo, quindi son dovuta venire a controllarti."

Il mezzo ghoul sbattè le palpebre quando le memorie della sera ritornarono a galla. "Mi...Dispiace..."

"Non ti preoccupare, non dipende da te."

"No, io intendo, mi dispiace esser stato imbrogliato da Tsukiyama-san, mi avevi avvertito eppure..."

"Ciò che è nel passato rimane in esso, non ha senso rimuginarci"

Kaneki annuì senza pensarci. Touka all'improvviso realizzò quando vicini fossero e si alzò velocemente dal letto. "Porta il tuo culo fuori dal letto! Faccio il caffè che oggi dobbiamo andare a lavoro." Gli ordinò, nonostante desse le spalle al ragazzo si coprì la faccia con le proprie mani, sperando di nascondere il rossore che le stava invadendo il volto. Uscì velocemente dalla stanza, lasciando uno studento universitario sconcertato.

Dopo un paio di minuti Kaneki si sollevò dal letto, immerso nei propri pensieri ed entrò nel bagno per farsi una doccia. Non ricordava molto dopo averla ringraziata, probabilmente il sonno lo aveva sopraffatto.Il ragazzo sentì il suo corpo rilassarsi quando l'acqua calda scrosciò su di sè e il suo sudore veniva lavato via. Si chiese se avesse detto qualcosa nel sonno che avesse convinto Touka a restare con lui. Un sorriso accompagnò un rossore sulle guance, ricordando il viso rilassato e pacifico della ghoul mentre dormiva. Sembrava così dolce e tranquilla, gli faceva venire voglia di tenerla stretta tra le sue braccia per sempre.

Kaneki sospirò e uscì dalla doccia, prese un asciugamano e cominciò ad asciugarsi i capelli. Probabilmente lo sapeva da sempre, ma non ci aveva mai pensato...Che si era infatuato di quella ragazza testarda, arrogante che si comportava come un maschiaccio...

Intanto Touka sbatteva ripetutamente la testa contro il muro fuori dal suo appartamento, provando in tutti i modi di cancellare dalla sua memoria gli avvenimenti della nottata e inoltre, perché diavolo si comportava come una stronza e aveva quella strana sensazione dentro di lei? Tutta colpa di Kaneki! Quella testa di cazzo le aveva fatto qualcosa. I vicini che passavano di lì, le diedero uno sguardo sconcertato, ma la ukaku era troppo assorta per farci caso, non che le importasse comunque.

"Ugh, è tutta colpa di quell'idiota!"
  
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