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Autore: Anakin Solo    06/06/2015    2 recensioni
[Idee minori sono state prese da "Pokémon: the PAL Chronicles" con il permesso dell'autrice];
[Longfic] [Coppie: Het] [Avvertimenti: What if?] [Genere: Avventura/Azione] [Contesto: Anime];
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Cinquemila anni fa, una creatura è stata sconfitta. Da essa, hanno avuto origine nove pietre: le Pietre del Potere. Esse sono le forze primordiali degli elementi. Divise, sono forti. Insieme, sono invincibili. E incontrollabili. Nascoste dalla razza umana, erano destinate a non essere mai trovate. Ma non fu così. E ora, l'intero pianeta è in pericolo.
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Ash Ketchum è stato tradito da tutti coloro che amava. Fuggito, si ritrova in una regione misteriosa, senza il suo migliore amico: Pikachu. E' affranto, ma determinato. Partirà per un nuovo viaggio. E la usa più grande avventura avrà inizio.
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Dynamis è una regione che solo pochi conoscono. E' stata nascosta per un motivo: celare il segreto più pericoloso della storia. Ma ora, il più grande torneo internazionale mai creato si svolgerà lì. E' il momento di tornare alla luce per la regione. E con essa, anche il suo passato. Tradimenti e bugie verranno a galla, misteri saranno svelati e l'amore fiorirà dove meno lo si aspetta. E la Prima Leggenda sarà compiuta.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
Capitoli:
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OOOOO | Pokèmon : Le Pietre del Potere | OOOOO
 
Introduzione
 
“Villa Lega” era la residenza dei Superquattro e del Campione della regione Dynamis.
Si trovava sul Monte Paradiso, nel nord-est della regione, protetta da una catena montuosa in cui si faceva strada Via Vittoria.
Nonostante tutte le altre montagne della zona fossero occupate da grandi tempeste di neve quasi tutto l’anno, Monte Paradiso non ne aveva alcuna.
Era, infatti, la montagna più rigogliosa della zona: verde con alberi e cespugli, i quali producevano frutta squisita, blu, a causa delle numerose cascate e ruscelli che la attraversavano, e bianca, a causa della poca neve che si trovava sul picco della montagna.
E in mezzo a tutto questo, nella zona in cui si fondevano i diversi paesaggi, si trovava Villa Lega.
Chiamarla “villa” era quasi un eufemismo; l’edificio era infatti costruito in pietra e legno e in una grande radura verde, molto spaziosa.
La casa aveva tre piani, con piscina e vasca idromassaggio sul retro e un grande giardino davanti. C’era anche una seconda piscina al di fuori del secondo piano.
Tutta la costruzione era circondata da alberi e natura della montagna, delimitando il giardino.
Villa Lega era, quindi, la casa dei Superquattro e del Campione. I sovrani della regione.
C’era poi l'Elite Palace, edificio in cui si svolgevano le lotte contro allenatori sfidanti che cercavano di reclamare il titolo di Campione della regione.
L’edificio era costruito alla base del Monte Paradiso, su una delle pianure che circondavano il breve tratto tra la montagna e il resto della catena di monti.
Era un palazzo di forma rettangolare, con un giardino gigantesco e statue di marmo bianco sparse.
La Via Vittoria conduceva esattamente all’ingresso del palazzo. Ma ora, questo non ci interessava.
Ora dovevamo vedere cosa stavano facendo i proprietari di questi posti: i Superquattro e il Campione.
 
OOOOO | Pokèmon : Le Pietre del Potere | OOOOO
 
Capitolo 1

“Presentazioni”
 
Era quasi il momento.
I Superquattro della regione di Dynamis, insieme al loro Campione, stavano preparando le valigie.
Perché? Semplice.
Si stavano preparando per partire alla volta di Atlantopoli, la più grande città di Dynamis, per il Torneo Invictus, una competizione interregionale a cui avrebbero partecipato gli allenatori più forti da tutte le regioni, compresi i vari Campioni e Superquattro.
All’interno di Villa Lega, l’atmosfera era molto indaffarata. Grida e domande volavano tra i corridoio e tra le mura bianche della casa, mentre tramite le ampie vetrate del salotto filtrava una luce splendente, che illuminava tutti gli arredamenti interni e il pavimento in parquet di legno scuro.
Persino i pokèmon che abitavano vicino alla casa guardavano l’edifico con curiosità. Non si poteva dar loro torto, però, dato che sembrava che all’interno delle quattro mura si stesse svolgendo un omicidio di massa.
Esclamazioni come “Alyssa, dov’è il computer?!”, “Qualcuno ha visto le mie scarpe?!”, “Ce l’ho io il computer, Jude! E non te lo darò!”, “La mia spazzola è sparita! Chiamate l’OUT, voglio subito la mia spazzolina cara!”.
All’ultima frase, si sentirono quattro tonfi dalle varie parti della casa. Se qualcuno avesse vistola scena, avrebbe notato quattro persone cadute in stile anime, con le gambe all’aria.
– Ok – disse un ragazzo entrando nell’ampio salotto. – Io ho finito.
Il ragazzo sembrava avere circa vent’anni. Aveva capelli corti castani e occhi verdi. Gli occhi avevano un luccichio malizioso, che avvertiva di stare alla larga o essere vittime di qualche scherzo. Indossava dei jeans blu e una t-shirt bianca con scritto in corsivo elegante “I’m the best” in lettere blu.
Era il primo dei Superquattro, ovvero colui che gli allenatori avrebbero sfidato una volta completato il percorso di Via Vittoria. Possedeva anche il titolo di duca di Dynamis.
– Davvero, Michael? Non hai trovato una maglietta migliore da indossare? – chiese una ragazza seduta sul divano, con un computer color argento sulle gambe.
La ragazza sembrava circa la stessa età del ragazzo (ma con le femmine non si può mai dire). Aveva dei lunghi capelli biondi dorati che le arrivavano alla schiena, legati in una fantasiosa e complicata treccia. I suoi occhi erano di un colore giallo dorato che assomigliavano proprio a due lingotti d’oro massiccio, anche se non erano spaventosi, anzi, erano molto ipnotizzanti.
Indossava una gonna corta di colore azzurro pastello e una maglietta rosa a maniche corte e con una sola spallina, che esponeva la pelle abbronzata della giovane donna.
Il suo portamento, ovvero spalle dritte e mento alto, le davano un’aria molto regale, probabilmente dovuto alle molte ore di storia del galateo che lei e gli altri quattro membri della Lega dovettero studiare nei primi mesi del loro regno.
Ella era la leader dei Superquattro nella regione di Dynamis, ovvero quella che gli sfidanti avrebbero affrontato prima di andare dal Campione e che avrebbe preso il controllo della Lega in caso gli capitasse qualcosa. Era anche la principessa, una dei due regnanti della regione.
– Ha ragione Alyssa, Michael. Tanto lo sappiamo che quello che c’è scritto sulla tua T-shirt è una bugia – disse un’altra voce, questa volta maschile, proveniente da una camera vicina.
– Anche tu Jude? – chiese disperato Michael, vedendo che erano tutti contro di lui e la sua povera maglia.
Il ragazzo in questione uscì dalla stanza poco dopo. Aveva capelli neri un po’ più lunghi di Michael, che si fermavano agli zigomi, e molto disordinati, ma che gli davano un aspetto “sexy”, come descritto nelle molte riviste di moda della regione. I suoi occhi erano d’argento scintillante, come la luna piena durante la notte.
Indossava una maglietta a maniche lunghe blu, che mostrava il contorno dei suoi muscoli, e dei pantaloni marroni con delle scarpe rosse.
Era il terzo dei Superquattro, ovvero appena sotto la loro leader, Alyssa, che al momento era comodamente seduta sul divano. Possedeva il titolo di duca di Dynamis.
– Ti prego Helena, almeno tu, dimmi che sei dalla mia parte! – pregò Michael, rivolgendosi con fare teatrale e melodrammatico alla ragazza che stava guardando la scena appoggiata allo stipite della porta.
Qualcuno di estraneo avrebbe avuto uno spavento enorme nel notare che Helena si era come materializzata sul posto: non c’era stato il minimo rumore che indicasse la sua presenza. Ma i suoi amici si erano ormai abituati alla cosa, la ragazza poteva essere scaltra quando lo voleva.
– Non tiratemi dentro, odio le discussioni. E faresti meglio a cambiarti: la moda potrà essere per tutti, ma la tua è un’eresia – rispose lei, con un sorriso divertito.
Aveva capelli neri corvini che finivano con delle punte rossicce, quasi di fuoco, e dei profondi occhi blu mare. Indossava una canottiera nera di cotone, che lasciava intravedere entrambe le spalle e le braccia, con una gonna gialla canarino e un basco (cappello francese) di colore anch’esso nero.
Era la seconda dei Superquattro, tra Michael e Jude, e la duchessa della regione. Nonostante il suo atteggiamento, ora serio, solitamente era quella che potrebbe essere chiamate la “svampita” del gruppo, ovvero che aveva quasi sempre la testa tra le nuvole.
E la sua ossessione era lo shopping.
– Qualcuno di voi sa dove si trova il Campione? – chiese Jude, guardandosi intorno per vedere se fosse in vista.
– Vado a cercarlo – disse Alyssa, chiudendo il portatile sulle ginocchia e cominciando ad alzarsi dal comodo divano.
Al momento la leader dei Superquattro stava scrivendo un importante articolo pubblicitario sul torneo, che sarebbe stato poi pubblicato sul sito della Lega Pokèmon e, per quanto desiderava finire il lavoro, sapeva che doveva cercare il suo migliore amico.
Soprattutto perché i suoi tre altri amici non erano capaci di farlo. Ci fu una volta in cui Helena, Michael e Jude ebbero bisogno del suo aiuto, quindi lo cercarono per tutta la casa, ma non riuscirono a trovarlo. E cercarono per due ore intere.
Alla fine, per pietà, Alyssa consigliò loro di cercare nella stanza del Campione. Indovinate dove lo trovarono? Già, proprio lì.
– Non c’è n’è bisogno, sono qui – disse una voce maschile dal corridoio, interrompendo l’uscita della ragazza bionda.
Tutti si girarono verso la porta, da cui entrò poco dopo niente meno che il Campione stesso, Ash Ketchum.
– Ah, eccoti Ash. Dobbiamo partire tra poco – lo informò Alyssa, avvicinandosi al suo migliore amico e co-regnante di Dynamis.
Il campione aveva circa di ventuno anni. I suoi capelli erano di colore castano chiaro e indisciplinati, un po’ più corti di quando iniziò il suo viaggio pokèmon. Aveva degli occhi di colore rosso rubino, affascinanti come quelli dei suoi quattro amici, con pelle abbronzata a causa del sole.
Indossava una camicia bianca, sovrastata da una felpa rossa. Un paio di jeans azzurri e delle scarpe nere completavano il look, insieme a una cintura su cui si trovavano sei pokèball rosse e bianche.
Se si prestava attenzione, però, si poteva notare una cordicella sottile che fungeva da collanina, collegata ad una settima pokèball, nascosta dalla camicia.
Tutto sommato, se non si avesse conosciuto la sua vera identità, non lo si avrebbe riconosciuto a causa di tutti i cambiamenti, che lo facevano sembrare una persona diversa. Le piccole Z sulle guance erano sbiadite con la crescita, completando l’opera.
– D’accordo, Aly. Era ora che Helena finisse di fare le sue valigie – disse, rivolgendosi alla ragazza in questione con un sorriso scherzoso. – Non sono anormalmente grandi? – le chiese, prendendola in giro.
– La moda non può essere limitata – ribatté la ragazza, come se quella frase svelasse tutti i segreti dell’universo.
– Siete tutti pronti? – chiese Alyssa alzando gli occhi, ignorando Helena, la quale si era messa in una posa da supereroe (braccio destro alzato in aria, il sinistro sul fianco, mentre le gambe erano leggermene divaricate e lo sguardo puntava al cielo … o il soffitto, immagino).
Un coro di risposte affermative è stato ascoltato.
– Bene – commentò Ash. – Se tutti avete preso le vostre valigie, possiamo partire.
Tirò poi una delle pokèball, rilasciando il pokèmon che si rivelò essere Mewtwo, il leggendario tipo psichico.
– Mewtwo, teletrasportaci ad Atlantopoli, per favore – ordinò Ash al pokèmon, con voce gentile.
I Superquattro, borse in spalla, si avvicinarono al Campione. La maggior parte di loro avevano delle smorfie insoddisfatte, sapendo che il teletrasporto causava sempre mal di testa e nausea, ma non commentarono.
Pochi secondi dopo, una luce invase la stanza e, una volta scomparsa, la rivelò vuota.
 
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Nel prossimo capitolo …
 

– Ragazzi venite! Siamo arrivati! – li informò Lucinda e, procedendo verso la passerella della nave, cominciarono il viaggio verso il Centro Pokèmon della città, per registrarsi al torneo.


Ash aggrottò la fronte, leggermente preoccupato per la ragazza, prima di avvicinarsi a lei e usare un po’ della sua Aura per attenuare il dolore che provava.
La leader dei Superquattro arrossì leggermente alla vicinanza con il bel Campione, prima di tentare di nasconderlo. Non era professionale da parte sua e poi … insomma, era il suo migliore amico!


Nel silenzio, però, cominciò a ripensare al passato. E questa non era una buona cosa, dato che gli portava solo dolore e tristezza.
Ma ormai, era troppo tardi. La sua mente ripassò gli eventi di quella giornata di cinque anni fa, e Ash non poté fare nulla se non rivivere il suo tradimento.

 
 
Al prossimo capitolo con tutto questo e altro:

“L’inizio di tutto”
 
 
 
 
 
Ciao a tutti,
Ehi, eccoci al primo capitolo!
Ed ecco comparsi i nostri personaggi principali: Alyssa, Jude, Michael, Helena e Ash!
Non metterò delle foto, quindi dovrete immaginarveli voi! Vi metto adesso, però, le immagine riguardanti i luoghi descritti sopra.
Spero vi sia piaciuto questo capitolo!
Villa Lega:
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Giardino Retro di Villa Lega:
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Elite Palace:
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Alla prossima,


Anakin Solo
 
Aggiornato: 5/6/2016
   
 
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