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Autore: TheCalimer    09/06/2015    1 recensioni
Scritta da xxxDreamingflowerxxx. Fanfiction tradotta da me col suo consenso.
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"Non è strano." Kaneki disse a bassa voce.
"Hah?!" Touka si girò verso il mezzo ghoul, lanciandogli un'occhiata.
"Essere curiosi delle cose di cui non si può avere esperienza...Non è strano, anche gli umani hanno questo desiderio."
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaneki Ken, Kirishima Tōka
Note: Missing Moments, Raccolta, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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I secondi diventarono minuti, i minuti diventarono ore, le ore diventarono giorni. Touka sospirò e aprì la porta del bagno. Prima di uscirne si era controllata scrupolosamente allo specchio. Il dentifricio, che portava sempre con sè, aveva fatto il suo lavoro, fortunatamente. La faccia pulita da qualsiasi traccia di vomito o altro, era sicura di non attirare l'attenzione su di sè. Sospirò, dannata Yoriko, doveva sempre farle provare cose nuove e stava diventando sempre più difficile per il suo stomaco sopportare tutto quel cibo. Si fermò quando entrò in Anteiku e incontrò la faccia preoccupata di Kaneki. Cazzo, si era completamente dimenticata di lui!
 
"Touka-chan...Ti senti bene?"
 
"Sì sì." Borbottò la ragazza. "Ho solo mangiato qualcosa di cattivo."
 
"Hai di nuovo mangiato il cibo di Yoriko?"
 
La ukaku guardò il collega, accigliata. "E quindi?"
 
"Ammiro la tua forza di volonta nel mangiare i suoi piatti, ma non ti fa bene continuare a farlo. E se collassassi?"
 
Touka si sentì felice e allo stesso tempo frustrata che il mezzo ghoul si preoccupasse per lei, ma Dio, doveva smetterla! Non riusciva a spiegarsi perché si sentiva così a disagio vicino all'idiota. La liceale fece un respiro profondo. "E' un mio problema se mi ammalo, non tuo!"
 
Spinse gentilmente Kaneki da parte, pronta per cominciare a lavorare, ma Kaneki le afferrò una mano. Il suo volto era serio, anche se leggermente nervoso. "Almeno prendi questo...Probabilmente vuoi qualcosa di buono dopo aver mangiato il cibo umano."
 
Le lasciò la mano e tornò a lavorare. Touka rimase ferma, interdetta. Guardò la sua mano e la aprì, trovando un pezzo di carne. Il suo sguardo si ammorbidì e lo mise nella sua borsa. "Grazie per l'interesse...idiota..."
 
La carne la aiutò un po'. La sensazione nauseante era scomparsa, ma si sentiva ancora debole. Una volta arrivata a casa l'unica cosa che riuscì a fare fu dormire.
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"Hey Touka-chan, va tutto bene?"
 
L'ukaku sollevò la testa lentamente e guardò con disinvoltura la sua amica. "Sì sto bene. Solo che ho dormito poco in questi due giorni."
 
"Hmm." La bionda continuò a guardare l'amica sospettosa. "Potrebbe essere...un problema d'amore?"
 
"Cheeeee?!"
 
"Potrebbe essere quel ragazzo che stava a casa tua qualche settimana fa?"
 
Touka rimase in silenzio, certo si sentiva a....disagio accanto a Kaneki, ma non era la ragione del suo abbassamento di energie. "E' solo un collega di Anteiku." Protestò.
 
"Non ricordo che tu abbia mai invitato un ragazzo, collega o compagno di classe a casa tua."
 
"Questo perché quell'idiota si era offerto volontario...per aiutarmi con un problema che ho in una stanza."
 
"Beh, è stato gentile da parte sua. Sai che scuola frequenta?"
 
Touka guardò sospettosamente la ragazza, ma rispose comunque. "Credo sia uno studente di letteratura dell'Università di Kamii."
 
"Oh mio dio, Touka-chan, è sicuramente un tradizionalista!"
 
"Huh?"
 
"E' così difficile a quest'età trovare un ragazzo decente. Sicuramente non è un guardone, ma la personalità è importate e va in un'ottima università!"
 
"Cosa stai dicendo? Lui non mi interessa." 'Per di più è un maledetto idiota che sa solo farmi innervosire.' Non che potesse dirlo ad alta voce. Sentì il suo petto riscaldarsi ricordando le parole gentili del ragazzo, ma respinse velocemente la sensazione. "Comunque, cosa volevi dirmi?"
 
"Ah, mi stavo per dimenticare!" Yoriko dimenticò completamente la discussione e cominciò a parlare, entusiasta, con il sollievo di Touka. "Beh, l'altro giorno stavo guardando un programma a proposito del cibo occidentale. Sembrava tutto così delizioso, così ho deciso di farne un po' per conto mio!"
 
Touka deglutì, suonava male, molto male. "E...quindi...?"
 
"Per favore vieni da me e provane un po'!"
 
"Devo...lavorare oggi..."
 
"Okay...che ne dici domani? Dovresti essere libera, no?"
 
La sedicenne divenne nervosa. Non voleva ferire i sentimenti dell'amica, ma non aveva molta intezione di spendere altre ore nel bagno. "Io..."
 
Yoriko la fissò, sospettosa. "Mi stai nascondendo qualcosa? Odi così tanto la mia cucina?"
 
"No è solo...che ho preso altri impegni..."
Touka divenne più nervosa quando l'amica continuò a fissarla. Doveva escogitare qualcosa che potesse far cadere ogni sospetto. Qualsiasi cosa!
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"Ho bisogno che domani tu mi copra, nel pomeriggio!"
 
Kaneki rimase sconcertato dall'improvvisa e strana richiesta di Touka. Non era nemmeno sicuro di aver sentito bene. "Come?" Chiese.
 
"Yoriko vuole che io vada a casa sua, così posso provare la sua nuova cucina europea! Non credo di essere capace di sopravvivere a tutto ciò!" La ragazza rabbrividì.
 
"Sicuro...Ma cosa dovrei dire alla tua amica?"
 
"Che mi devi aiutare con una materia con cui ho problemi."
 
Il diciottenne stava per sorridere, ma lo sguardo della ragazza lo convinse a non farlo. Era solamente felice che dopo tutto l'imbarazzo lei aveva manifestato nelle ultime due settimane la distanza che si era creata tra di loro cominciava a diminuire.
 
"Non farti nessuna strana idea, pezzo di merda!"
 
"N-no...Non ne ho nessuna..."
 
Touka spinse il mezzo ghoul da parte e andò al piano di sopra.
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Un'altro giorno di scuola stava arrivando al termine e Touka provò in tutti i modi a star sveglia, dato che doveva prendere appunti, la lettura del giorno era importante per l'esame, sopratutto a causa di quello che avrebbe dovuto fare dopo scuola e per il fatto che avrebbe potuto evitare le sperimentazioni di Yoriko col cibo europeo. Tristemente, i suoi tentativi di concentrazione stavano fallendo miseramente.
 
La ragazza sentì qualcuno darle dei colpetti sulla spalla, quando la lezione finì. L'ukaku si lamentò quando vide la sua amica sogghignarle. "Ti ho dovuto coprire di nuovo."
 
"Grazie..." Cazzo, la cosa non suonava bene.
 
"Come ringraziamento, ho portato qualcosa con me così puoi assaggiare!" La ragazza sorrise ancor di più.
 
Già, era fottuta.
 
"Ah, ma almeno durante il weekend potresti venire da me."
 
Non c'era assolutamente nessun modo per scappare...
 
"Kirishima-san, c'è un ragazzo che ti sta aspettando al cancello."
 
Touka e Yoriko guardarono la compagna di classe dai capelli corti e poi fuori dal cancello. Touka non aveva idea se fosse sollevata o imbarazzata. 'Come ha fatto quell'idiota..."
 
Kaneki era fermo davanti al cancello, con disinvoltura, aspettando l'ukaku. Si sentiva un po' nervoso, dato che era passato un bel po' di tempo da quando non visitava un liceo.
 
"Non è il ragazzo dell'altra volta? Il tuo collega di Anteiku, giusto?" Chiese Yoriko.
 
"Quindi lo conosci?" Chiese la compagna di classe. Si voltò verso Touka, dai suoi occhi trapelava curiosità. "E' il tuo ragazzo? In che scuola va? Non indossa nessuna uniforme, è uno studente universitario?! Non posso credere che Kirishima Touka esca con un ragazzo! Sembra un tipo semplice però..."
 
Touka sospirò, si stava stancando di tutto ciò. "Sì, lo conosco, è un mio collega. Sì, è uno studente universitario, va alla Kamii. Sì, è un ragazzo semplice." 'E un idiota, pensò. "E no, non è il mio ragazzo." La ragazza dai capelli neri sentiva la sua pazienza diminuire, l'idea di lei e Kaneki insieme era...Strana, imbarazzante e qualcos'altro che non capiva, cosa che la fece sentire ancor più infastidita.
 
"Sicura che non uscite insieme?" Sussurrò Yoriko. "Non ti ho mai visto con un ragazzo prima, fino a una settimana fa, quando ti ho portato da mangiare. Se avessi saputo che saresti stata tutorata da lui avrei potuto portarne di più, così l'avreste mangiato insieme, come l'ultima volta.
 
Grazie al cielo non sarebbe accaduto.
 
"Sono sicura al cento percento." Disse Touka. Fissò la pietanza che Yoriko aveva preparato e sospirò. A quanto pareva, avrebbe speso il suo tempo nel bagno di Kaneki. Prese un respiro profondo e la aprì di fronte a Yoriko, ingoiando tutto in una volta.
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Sapore di spugna unta...Grasso e solo grasso...Sapore orribile...Vermi e molte altre cose che non poteva descrivere. Come le aveva chiamate Yoriko? Nemmeno ricordava.
 
"Blaaaaghr!"
 
Touka era all'interno del bagno di Kaneki da ormai mezz'ora, vomitando tutto il cibo che aveva dovuto ingerire, ma il suo corpo non era riuscito a sopportare e Kaneki...Era fermo davanti alla porta, aspettando che la ragazza accettasse finalmente dell'aiuto.
 
"Ti senti meglio?" Chiese il mezzo ghoul.
 
"Sì, mi sento fottutamente bene! Così bene che potrei prendere un altro assaggio di quella roba!" Abbaiò la ragazza prima di tornare china sul gabinetto.
 
"Lo sai che non sei obbligata a mangiarlo..."
 
Touka non rispose subito, stava ansimando troppo e onestamento, non le fregava niente, voleva solo che quella nausea terribile passasse. "Io...lo so!" Si fermò, sentendo un'altra ondata di nausea arrivate. "Ma non voglio...Ferire i suoi sentimenti...Yoriko vuole diventare uno chef e vuole la mia opinione da amica per migliorare, anche se non ne sono capace. Anche se non posso assaggiarlo perché...perché ha un sapore disgustoso...Mi basta che sia felice...." Riprese poi a vomitare e si lamentò a voce alta.
 
Kaneki rimase in silenzio e riflettè su quello che ragazza aveva detto. Poteva capire i sentimenti di Touka, ma tutto aveva un suo limite, giusto? Non si accorse quando il vomitare e ansimare finalmente finirono, nemmeno quando venne usato lo scarico del gabinetto. Solo quando la ragazza tirò fuori la sua testa dal bagno si riscosse dai suoi pensieri. Sembrava orribilmente esausta.
 
"Ti serve uno spazzolino? Penso di averne uno."
 
Touka annuì soltanto, troppo stanca per rispondere o altro.
 
Kaneki le porse lo spazzolino con il dentifricio e la ragazza scomparì di nuovo dentro il bagno, tornando dopo due minuti. "Grazie..." Disse impacciata. Si sentiva ancora uno schifo, ma meno di prima. "Inoltre, non ti permettere di venire di nuovo a scuola in quel modo!"
 
"...Ah, mi dispiace, pensavo che potesse sembrare più convincente..."
 
I due rimasero lì, l'imbarazzo e il disagio che aleggiava tra di loro nelle due settimane tornò, ancora più pesante di prima.
 
"A-Allora...Hai veramente delle difficoltà con una delle tue materie?" Chiese Kaneki per rompere il silenzio.
 
"Circa...Ma solo in matematica e letteratura. Questo perché la matematica è irragionevole e letteratura è difficile da capire oltre che noiosa...Ma credo che sia meglio del cibo europeo. Non capisco come la gente possa mangiare quella roba, è persino peggio della solita merda di qui!"
 
Kaneki ridacchiò. "Chissà...Non ho mai assaggiato prima il cibo europeo, solo quello americano dal mio vecchio ristorante favorito e la nostra...solita merda." Recitò goffamente. "Se vuoi, ti posso aiutare con letteratura, non sono granché con la matematica, come ben sai, quindi non potrei aiutarti molto, ma almeno i tuoi compiti per casa diminueranno."
 
"Sicuro, perché no. Non che abbiamo altro modo per ammazzare il tempo comunque."
 
Si sedettero uno accanto all'altro in soggiorno, le spalle che quasi si toccavano, mentre Touka prese la sua borsa scolastica e tirò fuori uno dei libri che aveva da studiare; Kagerō Nikki.
La storia conteneva le pagine del diario di una nobildonna che visse nel periodo Heian, in cui c'era scritta le sue abitudini di ogni giorno con suo marito e tutte le difficoltà della vita da sposati.
Per Touka era uno dei libri più noiosi, aveva problema a capire il concetto della storia e inoltre la scrittrice la innervosiva fino all'inverosimile.
 
"Ah, questo è veramente un bel libro!" Esclamò Kaneki.
 
L'ukaku si accigliò. "Huh, perché?"
 
"Perché è uno dei pochi libri che ti dà una minuziosa prospettiva della vita nobile dal punto di vista di una donna. I suoi pensieri, la sua routine. Puoi renderti conto di quanto sia cambiata la società nei secoli, dato che le donne raramente avevano voce in capitolo su qualcosa ai tempi."
 
"Io trovo la scrittice una debole, stupida donna che sa solo lamentarsi." Borbottò Touka. "Pensava di passarsela male? Non mi far ridere, lei aveva tutto, viveva nella ricchezza, non doveva aver paura di nulla, non aveva bisogno di nascondersi dal pericolo. Non sapeva cosa fosse il vero dolore e la vera sofferenza!"
 
Kaneki si girò e guardò la ragazza, capendo cosa volesse dire. "Ogni persona ha i propri problemi, le situazioni in cui si applicano sono solo differenti. L'autrice era impaurita che suo marito potesse perdere interesse in lei, dato che viveva in una relazione poligama, dove il signore ha più mogli che competono per avere la sua attenzione. La vita per la donna era molto solitaria, circondata solo da donne in competizione con lei. Non poteva fidarsi di nessuno, i servi erano al servizio del signore, obbedivano solo ai suoi desideri e quando il signore perdeva interesse per la moglie, nessuno poteva essere lì per lei. La sua famiglia non l'avrebbe sostenuta, i figli potevano confortarla fino ad un certo punto, ma nient'altro. Se avesse offeso o fatto arrabbiare il marito, avrebbe potuto perdere la vita...Era veramente una vita solitaria..."
 
"Wow, cosa sei tu, una donna?" Sbuffò la ghoul.
 
Kaneki arrossì. "Uhm, no, è solo che ho letto questo libro per conto mio quando ero al liceo e ci sono altre storie simili a questa. Sono tutte differenti ma tutte esprimono la sensazione di abbandono quando le leggi..." Rispose, mentre si grattava a disagio la nuca.
 
Touka lo fissò per un po'. Aveva già notato, dal momento che venne a lavorare da Anteiku, che nonostante il suo essere umano prima, non aveva mai menzionato niente della sua famiglia, nessun commento sull'essere preoccupato che loro potessero scoprirlo o che avrebbe potuto mangiare la sua famiglia, solo preoccupazioni a proposito di un amico idiota che provava a flirtare con lei ogni tanto. Abitava da solo, nessuna carta di credito o altro...Probabilmente perché non ne aveva una...Non si era mai preoccupata di chiedere, perché sapeva quando fosse doloroso l'argomento.
 
"...Almeno...E' buono che la nostra società sia cambiata...In meglio, dato che non siamo più forzati in ruoli del passato. E' più facile stare insieme a te, senza preoccuparsi delle conseguenze."
 
Il mezzo ghoul, guardò sconcertato la ragazza dai capelli neri dopo quelle parole gentili. Touka chinò la sua testa sulla spalla di lui, sospirando soddisfatta. Il cuore di Kaneki perse un battito, ma non disse nulla, lasciò che lei si godesse il contatto ravvicinato. Inconsciamente le loro mani si avvicinarono tra loro, toccandosi a malapena.
 
A differenza di Kaneki, Touka pensò che il suo cuore stesse per uscire fuori dalla cassa toracica. Sentiva la sua faccia rossa come mai prima di allora. Voleva muoversi, ma il corpo si rifiutava, era completamente immobilizzata. I suoi pensieri divennero nebulosi quando si accorse che Kaneki la fissava, gentilmente, premurosamente e, come sempre, con un dolce sorriso. I loro volti erano così vicini...Aspetta, cosa significava? Cosa significava? Lei non poteva essere...Credeva di odiarla, quella strana sensazione, di voler sfuggire da essa, ma non lo fece, nemmeno sentiva l'urgenza di picchiare, abbaiare o altre azioni violente.
 
"Touka...-chan..."
 
Più vicino, sempre più vicino, quando...
 
Touka si immobilizzò, improvvisamente la nausea si riaffacciò. Si alzò improvvisamente, facendo cadere Kaneki e velocemente corse verso il bagno. Porca puttana, cosa aveva messo Yoriko in quella roba!
 
"Blaaaaargh!"
 
Kaneki rimase per terra, guardando la porta del bagno. Si sentiva insoddisfatto e imbarazzato allo stesso tempo. Imbarazzato, dall'improvvisa mossa audace e perché le loro labbra si erano quasi toccate tra di loro, insoddisfatto perché erano così vicini e...
Kaneki sospirò, ooooh beh, succede, succede. Sentiva di nuovo Touka lamentarsi e vomitare.
 
Il mezzo ghoul si riscosse. Non poteva permettersi di sentirsi in quel modo, dato che Touka stava passando un momento peggiore del suo, ancora intossicata dal cibo. Il ragazzo si accorse di una nota sullo zaino di Touka e la prese, la aprì e lesse con curiosità.
 
'Spero ti piaccia, Touka-chan, ho avuto qualche difficoltà a decidere cosa fare, ma finalmente ho deciso in un mix di piatti di differenti paesi, con qualche ingrediente asiatico.
Escargot; (che sembrano delle lumache. Le ho provate e non sono male come potresti pensare.)
Grilli; (sì, non sapevo nemmeno che si potessero mangiare.)
Caviale; (ho speso quasi tutti i miei soldi per questo.)
Hassenpfeffer. (Questo qui è tedesco...Non so cosa significhi esattamente, ma credo sia carne di lepre...)'
 
Kaneki non si scomodò a finire la lista, appallottolò velocemente la carta e la lanciò via. Non c'era bisogno che Touka sapesse l'orribile verità sul piatto di Yoriko. Ma ora si spiegava le orribili condizioni della ragazza e il ritorno della nausea. Se avesse saputo la verità avrebbe potuto sentirsi peggio. Il ragazzo si alzò lentamente, sentendosi anche lui leggermente nauseato dopo aver letto quella nota. Non si sarebbe sorpreso se non solo ghoul, ma anche umani si sarebbero rifiutati di mangiarlo. Era sicuro che prima dell'incidente, sarebbe stato uno di questi.
 
Andò in cucina e preparò il caffè per lui e Touka e tornò indietro. Ci volle un'intera ora prima che lo stomaco di lei si calmasse e il caffè si era già raffreddato per la terza volta.
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Kaneki pensava che le cose sarebbero migliorate il giorno dopo, ma no. Quando arrivò ad Anteiku, per cominciare il suo turno, venne salutato dal sorriso tirato di Touka, che aveva un'altro contenitore sospetto davanti a lei. Non sapeva perché, ma aveva una brutta sensazione. "Ciao Touka-chan...Ti senti meglio?"
 
"Molto meglio rispetto a ieri." Rispose la ragazza.
 
"E' bello sentirtelo dire...Cosa c'è lì dentro?" Aveva l'impressione che non avrebbe dovuto chiederlo, ma lo fece comunque.
 
"Questo?" Touka prese il contenitore. "Ah, Yoriko e venuta e me l'ha dato...Vuole che io assaggi...Un'altra sua ricetta..." La faccia di Touka divenne leggermente verde, guardando il pranzo impacchettato. "Quindi devo mangiare anche questo...Inoltre mi ha chiesto qualcosa sugli ingredienti e se non fossero troppo strani. Non so perché comunque."
 
Kaneki si irrigidì, ricordando cosa c'era scritto sul foglietto. "S-sei veramente intenzionata a mangiarlo dopo quello che è successo? Anche Yomo-san ti ha detto di non farlo."
 
"Non voglio ferire i suoi sentimenti e ci ha messo tutto il suo impegno per darmelo, quindi varrà la pena sopportare."
 
Prima che Touka potesse dire qualcosa Kaneki prese velocemente il contenitore e corse nel retro del negozio. L'ukaku rimase dapprima sorpresa, ma divenne ben presto arrabbiata e seguì il suo collega.
 
"Che cosa cazzo stai facendo? Allontanati subito, testa di cazzo!"
 
Quando la ragazza arrivò nella sala dei dipendenti trovò Kaneki con il recipiente aperto. Prima che la ragazza potesse fare un passo, il mezzo ghoul ingoiò qualsiasi cosa in pochi secondi...O almeno ci provò, tossendo e bevendo bottiglia dopo bottiglia. Touka non può fare nulla, rimase lì ferma, immobilizzata dopo aver visto quella scena leggermente divertente, ma comunque una scena a cui non si aspettava di assistere.
 
Quando Kaneki finì, si girò verso l'ukaku, sulla bocca un sorriso rigido, sfigurato da leggeri spasmi, e prima che potesse fare qualcosa collassò.
 
"Kaneki!"
 
Tutti gli altri dipendenti, incluso Yomo e Yoshimura, entrarono nella stanza dopo aver sentito Touka. Tutti rimasero fermi, sorpresi quando videro Kaneki per terra. Nishiki cominciò a ridacchiare, per poi ridere ad alta voce.
 
"Oh cazzo! Non dirmi che quell'idiota si è mangiato quel merdoso pranzo che ti ha dato la tua amica umana!"
 
Touka rimase in silenzio, a disagio, e Nishiki crollò per terra, tenendosi lo stomaco, senza fiato.
 
Yomo scosse solamente la testa, e sollevò Kaneki. "Lo porto di sopra."
 
Yoshimura annuì e disse agli altri di tornare a lavoro.
 
"Hmm, chi avrebbe mai pensato che il nostro Kaneki avrebbe avuto le palle di ingoiare quella roba, dopo il suo tentativo fallito di dare un morso ad un sandwich." Rifletté Enji.
 
"Probabilmente passerà i prossimi due giorni a letto, vero?" Chiese Irimi.
 
"Quanto può essere stupido! Hahahahhahahah! Pensare che io credevo che il suo livello di stupidità avesse già toccato il livello massimo! A quanto pare avevo torto." Sogghignò Nishiki, che non aveva ancora finito di ridere.
 
Lentamente la stanza si svuotò e tutti i ghoul tornarono a lavorare, ad eccezione di Touka. Stava ancora fissando il punto in cui il mezzo ghoul era collassato, con espressione indecifrabile. Chiuse gli occhi e serrò la mascella. "Idiota, perché hai fatto una cosa del genere per me? Ti riempirò di calci!"
 
La ragazza sospirò e finalmente tirò su la testa, e improvvisamente i ricordi del giorno prima si riaffacciarono. Aveva completamente dimenticato a causa della nausea, ma ora ricordò il momento in cui si stavano per...Touka scosse freneticamente la testa, mentre il suo volto diventava sempre più rosso.
 
Non poteva essere, giusto? Lui era un idiota testa di cazzo che la faceva innervosire tutto il tempo.
 
"Arrrrghhh" Gridò Touka. Spinse via i suoi capelli corti da davanti e uscì velocemente dalla stanza.
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Dopo l'orario di chiusura Touka decise di controllare il suo collega. Kaneki era ancora dormiente, si chiese se c'entrasse qualcosa il cibo da lui ingerito.
La ghoul si sedette per terra accanto al divano, mantenendo lo sguardo sul ragazzo. Non sembrava dormire pacificamente, ma non sembrava nemmeno troppo agitato. La ragazza si ritrasse quando sentì l'odore di lui. Non era troppo forte, era un odore gentile, con un mix che poteva descrivere come dolce e qualcos'altro che non poteva ben identificare.
Touka si chiese se il suo odore c'entrasse qualcosa con lo strano atteggiamento he gli riservava. Spinse velocemente via i suoi pensieri e tornò a guardare Kaneki, che stava respirando regolarmente. Le sue labbra sembravano morbide e la stessa sensazione dell'ultimo giorno ritornò. Ricordava il suo respiro caldo sulla sua pelle e rabbrividì al pensiero di quanto fossero vicini.
 
Touka sospirò e si alzò, dando un'ultimo sguardo all'espressione leggermente turbata di Kaneki. Si ricordò la conversazione a proposito del libro che doveva leggere per scuola. Un sorriso si dipinse sul suo volto e si chinò, per posare le sue labbra sulla fronte di Kaneki, in un bacio. "Buonanotte, coglione." Sussurrò prima di lasciare la stanza.
 
Quando lei lasciò la stanza Kaneki aprì gli occhi, la faccia completamente rossa, ma sorridente. Si toccò la fronte, dove Touka l'aveva baciato.
 
"Buonanotte, Touka-chan."
  
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