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Autore: kairifenicia96    09/06/2015    1 recensioni
// Sequel di "Fullmetal Alchemist a modo mio!", non è necessario conoscere la prima stagione
Il Padre è stato sconfitto, il viaggio dei fratelli Elric è finito...
Il viaggio dei fratelli Enrick però continua!
Due forze contrastanti si affrontano....
I sacrifici avranno un nuovo ruolo all'interno di una battaglia fra dei...
Riusciranno i fratelli Enrick ad aiutare la dea dell'Armonia....oppure la dea della Distruzione assieme ai suoi alleati trionferà?
Scopritelo in questa storia!!!!!
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Winry Rockbell | Coppie: Edward/Winry, Roy/Riza
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Fullmetal Alchemist a modo mio - saga'
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Capitolo 2: Coloro che non osservano il cielo
 
Central City – Ufficio del Generale Mustang
 
In un ufficio molto familiare si sentivano risuonare, fra una parete e l’altra, le voci del team Mustang, che ovviamente stava a discutere del più e del meno, mentre il povero generale, veniva minacciato dal tenente e la sua fidata callibro 9..
Sicuramente, era tornata l’armonia e la pace ad Amestris.
“è così silenzioso questo ufficio senza Edward, ormai è già partito verso Ovest…” disse Riza con un tono dispiaciuto, mentre metteva dei documenti in un cassetto, tenendo sott’occhio il gruppo.
Breda e Havoc stavano fumando delle sigarette, Fulman stava a discutere con Fuery, mentre dei passi si sentivano provenire dall’ingresso.
“GENERALEEEEEEEE!!! SONO VENUTA A TROVARLAAA!” urlava allegro Braven entrando nell’ufficio, mentre dei brividi percorrevano il moro.
Braven sapeva essere veramente assilante, esattamente come Hughes, ma almeno non assillava con le foto…
Tutto il team se ne era andato a gambe levate, mentre il povero moro, assieme al tenente, sopportavano quell’uomo.
“Braven…..che bellezza vederti” disse Roy con un tic nervoso nell’occhio destro, mentre Riza faceva il saluto militare all’uomo,  l’uomo si avvicinò con passi attenti, porgendogli dei documenti.
“Ecco a te, il comandante supremo te li ha rifilati e vuole che li firmi TUTTI” disse Braven evidenziando attentamente la parola ‘tutti’ mentre il moro fissò il carico di documenti con un espressione shockata, fra tutte le persone a cui poteva rifilarle, perché a lui???
Era ciò che pensava disperatamente, mentre il tenente gli fece segno di cominciare.
Quindi prese per la mano la sua fidata penna e cominciò a firmare, sempre con lo stesso sguardo annoiato.
“Ho l’impressione che il comandante c’è l’abbia con me…” borbottò fra sé e sé Roy mentre firmava, d’altronde non aveva nemmeno torto, il comandante supremo gli affidava gli incarichi più assurdi negli ultimi due anni…
In un certo senso, invidiava i due fratelli Enrick che stavano chissà dove per Amestris e non dovevano firmare nulla, anche se non li vedeva da parecchio..
Dal giorno della promessa, quei due erano scomparsi.
Davide accettava varie missioni per telefono e quando loro gli chiedevano spiegazioni, lui rispondeva Stiamo svolgendo una ricerca molto importante, la terremo informata appena finito
Quello che il moro si chiedeva era…che ricerche stanno svolgendo? Perché devono essere così segrete?
Al pensarci, gli veniva voglia di chiamare Edward e di urlargli CHE CAZZO STA FACENDO TUO FRATELLO!?!?...ma sicuramente non saprebbe dare una risposta concreta…
“Generale? Tutto ok?” chiese il tenente con un tono preoccupato, riportando alla realtà il moro, infatti era da parecchio che aveva smesso di firmare, lasciandosi quindi trasportare dai suoi pensieri.
“Diciamo…Vorrei capire che diavolo sta combiando quel nano di Metallo…” rispose Roy con un tono serio, ma divertito nell’immaginarsi la reazione del biondo, mentre si sentì il rumore di un ricaricatore.
Infatti era il tenente che aveva ricaricato la sua fedele calibro 9, pronta a sparare con tanto di aura violacea attorno e uno sguardo che diceva perfettamente tutto.
“Le conviene tornare a firmare…” disse Riza con un tono poco rassicurante, facendo venire i brividi al moro, a Braven e il team che si era nascosto in un angolo remoto dell’ufficio.
“R-Ricevuto! Lo faccio immediatamente!!” disse alla svelta Roy per poi firmare velocemente i documenti, con una velocità impressionante..
 
 
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Dei passi si sentivano nei freddi corridoi dei sotterranei.
La donna aveva i capelli lunghi e ondulati di un color viola scuro, dove i pochi raggi del sole andavano a risplendere, mentre si muovevano grazie alla camminata aggraziata della donna.
I suoi occhi erano di color rosso sangue, da far gelare il sangue a chiunque osasse guardarla negli occhi, tenendo espresso uno sguardo divertito, sadico e poco rassicurante..
Delle labbra rosse dello stesso colore degli occhi, tenendo stampato sul volto, un enigmatico sorriso, mentre ogni tanto si leccava le labbra con la lingua..
Indossava una maglietta scollata nera, con un giacchino a maniche corte, tenendo il petto, le braccia e la pancia scoperte, mentre i suoi pantaloni le inquadravano tutte le sue forme, con dei lucenti stivali neri.
Un abbigliamento abbastanza dark e provocante…
La donna, una volta arrivata alla grande sala, ex rifugio dove dimorava il Padre e i suoi homunculus, si sedette su un masso, godendosi quel silenzio assillante e dannato, all’improvviso una voce attirò la sua attenzione.
“Vedo che te la stai prendendo comoda, cara Sharon” disse il ragazzo appoggiato sul muro, dall’altra parte della sala, mentre la donna ormai era attenta ad osservarlo.
Il ragazzo non sembrava molto alto, indossava degli abiti in pelle.
Indossava una giacca nera e il volto era coperto dal cappuccio nero, dove si intravedevano appena gli occhi.
“Vedo che tu non perdi tempo, Pain” disse Sharon alzandosi, con un tono annoiato, mentre si avvicinava al ragazzo, che andava incontro alla donna.
“Mi pare che la nostra somma padrona ti avesse dato degli ordini ben precisi…” disse Pain con un tono serio e accattivante, mentre sul volto della donna comparve un sorriso compiaciuto.
“è vero, non è un segreto questo,  tu invece non fai nulla, eh? Piuttosto, sai dove sono Mark e Reynold?” rispose Sharon per poi porgere la domanda al ragazzo che parve pensarci su, quindi volse di nuovo lo sguardo sulla donna.
“Stanno informando i nuovi arrivati, non capisco cosa avessero di interessante.…” rispose il ragazzo, ponendo anche la sua opinione con un tono espressivamente infastidito, mentre la donna violacea accennò ad un sensuale sorriso.
“Sono curiosa di vedere che sanno fare….Molto curiosa…” terminò Sharon compiaciuta, allontanandosi dalla sala, accennando un saluto al ragazzo che rimase lì e alzò lo sguardo verso il buco stato chiuso.
Quel posto l’avrebbero usato per un po’, anche se non era quella la loro base, serve solo per delle cosette che la loro padrona ha ordinato di fare..
Due anni di attesa avrebbero dato i loro frutti.
 
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I due fratelli erano entrati nella città, sembrava abbandonata.
Tutti gli edifici avevano l’aria di non essere sistemati da tempo, le stalle sembravano poter crollare da un momento all’altro, i negozi avevano le finestre rotte…
Inoltre lì non si usavano auto, ma carrozze.
A parte quello, la città sembrava anche molto grande, non si vedeva nessuno, era probabile che fosse una città abbandonata, o almeno lo pensavano prima di sentire una voce.
“ABBIAMO VISITATORIIIII” urlò la voce di una donna, sembrava essere emozionata, quindi i due fratelli videro uscire dalle case, negozi, bar o altri posti, tutti gli abitanti della città, circondando i due.
La gente borbottava fra loro, sembravano essere emozionati, forse non avevano visitatori da chissà quanto tempo…
Una donna anziana si avvicinò ai due ragazzi, con un sorriso stampato sul volto, allargando le braccia ai due visitatori.
“Benvenuti a Bendervill! Città conosciuta per i migliori allevatori di tutta Amestris! Vi diamo il benvenuto nella nostra città, io sono Madame Gradis, il sindaco della città!” si presentò Madame Gradis sempre con un sorriso, trascinando quindi i due ragazzi a fare un giro della città, mentre tutti gli abitanti ritornarono ai loro affari, certamente però la città si era messa in moto e diffondeva un’aria di allegria .
I due fratelli si guardarono un po’ perplessi, come mai prima erano chiusi nelle loro case e la città sembrava deserta? Era così che facevano loro?
Qualcosa non quadrava molto in quella città…
“Mi scusi, Madame..mi sa dire dov’è un bar?” chiese il biondo alla donna, mentre l’armatura osservava ben attentamente la città, notando anche dei bambini che giocavano fra loro.
“Certo, vi accompagno immediatamente!” disse madame Gradis facendo cenno di seguirli, lì portò nel bar migliore della città, quindi si salutarono e i due ragazzi entrarono.
Il bar sembrava parecchio movimentato, fra gente ubriaca o che giocava a carte, i due andarono al balcone, così per ordinare da bere, lì c’era un uomo sulla quarantina d’anni.
L’uomo aveva i capelli neri, occhi del medesimo colore, era molto robusto e indossava una maglia bianca a maniche corte e dei pantaloni verdi, assieme a lui, seduta per i fatti propri, c’era una ragazzina sui 14 anni.
La ragazzina aveva i capelli rossi, molto accesso come colore, occhi verde-acqua, dove risplendevano di una luce intramontabile nei suoi occhi, era molto snella ed aveva un fisico molto sviluppato.
Indossava una maglietta azzurra, a maniche semi corte, con dei jeans e delle scarpe sportive.
Sembrava molto annoiata ed arrabbiata, infatti sfogliava una rivista con molta rabbia.
“Buongiorno, viandanti! Cosa volete da bere?” chiese l’uomo ai due, sembrava essere di buon’umore, al contrario della ragazza.
“Ordinerò del succo d’arancia, grazie” rispose il biondo nel modo più educato che conoscesse, quindi l’uomo gli preparò il succo per il ragazzo, osservandolo ogni tanto.
“Siete facce nuove qui…come vi chiamate?” chiese l’uomo ai due ragazzi che si osservarono per un attimo, quindi si misero d’accordo e decisero di presentarsi.
“Io mi chiamo Davide Enrick e lui è mio fratello minore Alexander Enrick” rispose semplicemente Davide, mentre tutti si bloccarono e fissarono increduli il ragazzo, persino la ragazza di poco prima lo fissava con un espressione indecifrabile.
“Davide Enrick…l’alchimista di Metallo!!” disse balbettante la ragazza dai capelli rosso rubino, indicandolo, mentre l’uomo si accesse una sigaretta e lo sguardò divertito.
“Abbiamo una celebrità a quanto pare, allora ti porto qualcosa da mangiare, tranquillo offre la casa!” disse l’uomo andando nella cucina del bar, mentre la ragazza si sedettè ai due ragazzi.
“Quindi voi due siete i famosi fratelli Enrick, giusto?” chiese la ragazza abbassando il tono di voce, così che soltanto loro due potessero sentirla parlare.
“Esatto, tu invece chi sei?” chiese il biondo con un tono poco educato, sembrava anche nervoso, infatti non voleva attirare troppa attenzione, voleva arrivare in fretta a Ovest City, così avrebbero potuto continuare le ricerche..
“Lo perdoni per la sfacciataggine…potremmo sapere il suo nome, per favore?” chiese Alexander gentilmente, usando un tono formale ed educato, mentre la ragazza sorrise.
“Mi chiamo Mary Gardanon, provengo da Creta e sono venuta qui ad Amestris clandestinamente…” si presentò Mary, mentre i due la guardavano sorpresi, una clandestina proveniente da Creta??? Che significava ciò??
“A cosa dobbiamo la visita di un abitante di Creta qui ad Amestris?” chiese serio Davide, la osservò attentamente e non più a malavoglia come poco prima, infatti quella ragazza era riuscita ad attirare la sua attenzione..
“Mio padre era un soldato di Creta, mentre mia madre una sacerdotessa di un santuario, dove si usa l’Artem, un alchimia sviluppata dai sacerdoti ed usata nei santuari per curare i viandanti oppure come arma difensiva…il santuario dove viveva la mia famiglia fu attaccato e i miei genitori morirono, quindi io venni qui ad Amestris” spiegò Mary seria, mentre i due ragazzi ascoltarono attentamente, quella ragazza non aveva di certo avuto una vita facile, nemmeno loro la ebbero…
Nonostante volesse saperne di più, il biondo fece una sola domanda, una domanda che lasciò sorpresa la rossa e alla quale fu costretta a rispondere…
Che succede in questa città?
 
ANGOLO DELL’AUTRICE:
 
SALVEEEEEEEEEE!
Eccomi di ritorno con il secondo capitolo!
Qui ne accadono di cose eh???
Nel prossimo capitolo, i fratelli Enrick dovranno fare i conti col passato!
Nel prossimo capitolo!
 
Capitolo 3: Un dolce sorriso!
 
ALLA PROSSIMAAAAA
 
Kairifenicia96
   
 
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