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Autore: Dimea    11/06/2015    4 recensioni
Clarke ha appena perso il suo migliore amico in un incidente. insieme a sua madre, si trasferisce a Detroit, nella speranza di ricominciare.
"La vecchia Mustang grigia si ferma davanti al viale della Ford High School.
Sospiri salutando tua madre, soffermandoti un secondo sullo striscione giallo e blu che recita " Bentornati Trojans!", prima di scendere dall'auto.
Attorno a te, gruppetti di ragazzi si ritrovano e salutano. Tu passi avanti, varcando la soglia della scuola e camminando per i corridoi costeggiati dagli armadietti color senape.
-250... 251... 252, Eccolo!- Lasci scivolare le dita sul lucchetto, facendolo scattare.
Svuoti lo zaino nell'armadietto, in silenzio.
Non hai molta voglia di festeggiare nonostante sia una delle settimane migliori a scuola.
-Ciao- una voce limpida dietro alla porta dell'armadietto, ti richiama dai tuoi pensieri.
Con un tonfo metallico chiudi l'anta, ritrovandoti davanti ad una ragazza poco più piccola di te, ad occhio e croce dovrebbe essere del secondo anno. Indossa un abitino striminzito in denim, con una giacca di jeans smanicata.
-Il mio nome è Ottavia Blake. Devi essere nuova, non ci siamo mai incontrate.- "

[Attenzione: AU! Highschool; Bellarke]
Genere: Commedia, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellamy Blake, Clarke Griffin, Octavia Blake
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Prologo


As long as she stands there waiting
Wearing the holes in the soles of her shoes
Now how many days disappear
When you look in the mirror
So how do you choose
Your clothes never wear as well the next day
And your hair never falls in quite the same way
You never seem to run out of things to say
[...]
I absolutely love her
When she smiles

[Absolutely (Story Of A Girl) - Nine Days]




L'idea di cambiare scuola non ti era mai balenata nemmeno nell'anticamera del cervello. Eppure, dopo la scomparsa prematura del tuo migliore amico, l'idea del trasferimento non ti sembrava più tanto malvagia.
Il lavoro di tua madre, per la prima volta, non ti era sembrato un peso e la sua promozione in un grande ospedale di Detroit era diventata la tua unica ancora di salvezza da una lenta agonia.
Senza Wells, quell'aula sarebbe stata gelida e vuota...
Così ti sei lasciata trascinare in auto, dirette a Detroit. Senza se e senza ma.
-Sei pronta al tuo primo giorno alla Ford?- Il tono pacato e rassicurante di tua madre ti fa alzare lo sguardo dalla tua tazza di caffè troppo calda.
Sorridi, senza rispondere. Lei ti capisce e non ha bisogno di porti altre domande. Ritorni a dedicarti a quella tazza dal fondo oscuro.
Sospiri.
Oggi comincia una nuova vita e tu stai cercando di risalire quella appena conclusa.
-Hai già guardato il programma della Homecoming Week?-
-Sì...- sai già quale sarà la prossima domanda.
-E qual'è il tema di oggi?-
Appunto.
-Mi sembra "denim"... o qualcosa di simile-
In cuor tuo cominci a sperare che tua madre non cominci ad insistere a farti seguire il programma, quindi cerchi di focalizzarti sul tuo caffè.
-Non indossi nemmeno i jeans...- ridacchia lei -Coraggio vatti a cambiare, hai ancora tempo. Questo è il tuo ultimo anno, goditelo.-
Perfetto...
Alzando gli occhi al cielo, trangugi fino all'ultima goccia il contenuto della tazza e ti alzi diretta verso camera tua.
-Denim. Ma che razza di tema è?!-
Spalanchi l'armadio sistemato pochi giorni prima. Sospirando afferri un paio di short a vita alta ed una camicia di jeans, buttandoti tutto addosso. Il risultato non è malaccio, in realtà, ma non ti convince. Infili le Vans in tessuto denim e sospiri, felice in cuor tuo di aver zittito tua madre.

La vecchia Mustang grigia si ferma davanti al viale della Ford High School.
Sospiri salutando tua madre, soffermandoti un secondo sullo striscione giallo e blu che recita " Bentornati Trojans!", prima di scendere dall'auto.
Attorno a te, gruppetti di ragazzi si ritrovano e salutano. Tu passi avanti, varcando la soglia della scuola e camminando per i corridoi costeggiati dagli armadietti color senape.
-250... 251... 252, Eccolo!- Lasci scivolare le dita sul lucchetto, facendolo scattare.
Svuoti lo zaino nell'armadietto, in silenzio.
Non hai molta voglia di festeggiare nonostante sia una delle settimane migliori a scuola.
-Ciao- una voce limpida dietro alla porta dell'armadietto, ti richiama dai tuoi pensieri.
Con un tonfo metallico chiudi l'anta, ritrovandoti davanti ad una ragazza poco più piccola di te, ad occhio e croce dovrebbe essere del secondo anno. Indossa un abitino striminzito in denim, con una giacca di jeans smanicata.
-Il mio nome è Octavia Blake. Devi essere nuova, non ci siamo mai incontrate.- Ti fissa con i suoi occhioni blu, sorridendoti e porgendoti la mano.
-Clarke Griffin- sorridi di rimando, accettando la sua stretta di mano - mi sono trasferita da qualche settimana da Sacramento.-
-Wow! Hai fatto parecchia strada... beh, benvenuta- Ti sorride ancora - Senti, visto che sei nuova, ti va di avere una guida?-
Qualcosa ti richiama verso di lei. Non conosci la scuola e nessuno degli alunni, e l'idea di passare da sola la giornata, non ti sembra più così allettante.
L'Homecoming Week è fatta per permettere agli alunni di fraternizzare, quindi non esistono lezioni da frequentare... L'idea di avere qualcuno, anche se più piccolo, che ti possa aiutare a capire il tuo futuro habitat non ti sembra tanto male.
-Grazie mille, non sai quanto mi faccia piacere questa proposta.- rispondi, visibilmente riconoscente, alla tua vicina di armadietto.
Ti afferra dolcemente per un braccio, sorridendo, e comincia a trascinarti per i corridoi, presentandoti a qualsiasi essere in grado di respirare.
Probabilmente deve essere una Cheerleader o qualcosa di simile, visto il suo numero di conoscenze. La situazione ti fa sorridere: fino a cinque minuti prima, non avresti immaginato che ti saresti lasciata trascinare tra la folla.
Mentalmente ringrazi tua madre, che ti ha spronato a cambiarti. A quanto pare alla Ford, ti spiega la tua Virgilio, la Homecoming Week è molto sentita.
-C...Ciao Octavia.- Sussurra una voce vicina a voi.
Ti volti, mentre la tua compagna salta in braccio ad un ragazzo alto e magrolino.
-Jasper! Che bello vederti!- Il moro arrossisce visibilmente, dietro gli occhiali, al contatto della ragazza -Vieni, vorrei presentarti Clarke, è dell'ultimo anno. Sai, è nuova- Octavia lo spintona verso di te, sempre con quel sorriso radioso stampato in volto.
Jasper sembra molto imbarazzato, ma cerca di non darlo a vedere.
-Piacere e benvenuta- sorride
-Clarke, lui è il mio migliore amico... -in quell'istante leggi la morte negli occhi del povero ragazzo  -Coraggio Jas, unisciti a noi. Stavamo andando a vedere la partita di dodgeball tra i ragazzi dell'ultimo anno e gli insegnanti!-
-Solo per vedere tuo fratello schiacciare il professor Collins- ridacchia il ragazzo, pregustando la scena - Lasciami solo chiamare Monty e Finn!-
Jasper vi saluta con la promessa di rivedervi poco dopo, direttamente sul luogo della partita, con tutta la compagnia.
Tu ed Octavia continuate il vostro percorso, aggiungendo al tuo bagaglio anche la conoscenza delle altre cheerleader. A quanto pare avevi ragione, non solo la tua nuova amica è nella squadra, è addirittura il capitano. Fortunatamente non ti sembra la figura stereotipata della ragazza popolare e snob, o peggio ancora, stronza.
-Sai,- ti spiega lei - non è facile emergere quando tuo fratello è Bellamy Blake.-
-In che senso?- domandi, curiosa
-Mio fratello è IL Playmaker dei Trojans- ti dice, mentre uscite dalla vetrata sul retro, che porta al campo.
L'erba smeraldina  ondeggia al vento, mentre i giocatori di entrambe le fazioni si riscaldano prima del match.
La popolarità della tua compagna, vi permette di guadagnare una buona posizione sugli spalti.
La ragazza ti indica uno dei giocatori, intenti nel riscaldamento, poco distante da voi.
-Lui è mio fratello!-
Bellamy è un ragazzo alto ed il suo capo è ricoperto di riccioli mori. Sentendo la voce della sorella, il ragazzo alza il capo con un sorriso sghembo stampato sulle labbra.
Per un istante incroci i suoi profondi occhi scuri.
Dietro di te, delle ragazzine sospirarono rumorosamente, alla vista del Playmaker.
Jasper, seguito da un ragazzo asiatico ed uno leggermente più basso di lui, arriva agitando le braccia nella vostra direzione, ed Octavia si sbraccia per segnalargli la vostra esatta posizione.
Il migliore amico della ragazza, ti presenta Monty, il ragazzo asiatico, e Finn. Ma ancora prima che tu possa aprire bocca, l'arbitro fischia e le due squadre entrano in campo.








Note dell'autrice
Salve a tutti!
Questa è la mia prima Bellarke e spero vi possa incuriosire.
Ok, stasera non sono molto loquace e mi dispiace.
Se vi fa piacere, fatemi sapere con un commento cosa pensate di questo prologo.
A prestissimo con il primo vero capitolo della storia.
Ci leggiamo presto.
Dimea.





   
 
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