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Autore: Ipainteditblack    11/06/2015    0 recensioni
Harry Styles è un ragazzo di vent'anni, con tutti i vizi e i difetti di un ragazzo della sua età. Dentro di lui, però, giace un dolore straziante che lo divora giorno dopo giorno, fino a consumarlo. Tutto quello che gli da la forza di andare avanti è un diario. Il diario di Louis. DISPONIBILE ANCHE SU WATTPAD https://www.wattpad.com/136732499-faithfully-larry-capitolo-1
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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14 settembre 2013
 
"Dio...si!"

 
Furono le ultime parole che sussurrò Harry prima di uscire velocemente dal ragazzo gemente piegato di fronte a sè e raggiungere un intenso orgasmo macchiando del proprio seme la sua schiena mascolina. Era uno dei tanti ragazzi che quel giorno, come tutti i giorni, assecondavano gli ordini di Harry. Lo facevano per pena? Per attrazione? O forse solo per soddisfare i loro bisogni? Nemmeno loro lo sapevano. Ma quel ragazzo era il suo preferito. Non si fermava solo al sesso, gli dava un sacco di attenzioni che a lui -anche se non lo dava a vedere- piacevano.
 
"Sei stato bravo, sai Zayn? Hai fatto tutto quello che ti ho detto" sussurrò all'orecchio del ragazzo accasciandosi poi al suo fianco, ancora gocciolante di sudore. Zayn rispose con un sorrisetto soddisfatto delle sue parole, ripulendosi dal seme del ragazzo che gli colava lungo la schiena. "Potresti venire ad abitare con me, difficilmente rimarrai vestito" disse Zayn facendogli l'occhiolino, mentre osservava il ragazzo riccio rivestirsi velocemente.
"Uhm...devo pensarci su" rispose distrattamente. "Ehi...dove vai così di fretta? Non ti fermi per il pranzo?" "No...devo andare da un altro ragazzo" "A fare cosa?" "Secondo te?" rispose, prima di mordersi il labbro inferiore nel suo solito modo provocante, facendogli capire quello che intendeva.

 
Un'espressione delusa si dipinse sul volto di Zayn, che Harry notò subito dopo. "Che c'è? Sei geloso per caso?" chiese ridacchiando. "Mmh, può essere" rispose mantenendo un'aria indifferente.
Alle sue parole, Harry alzò le spalle e iniziò a incamminarsi verso la porta della camera, per scendere poi al piano terra a passo lento. Zayn si alzò dal letto e indossò velocemente i boxer e, una volta raggiunto Harry, avvolse istintivamente le braccia attorno al suo bacino stringendolo in un dolce abbraccio.
Harry si irrigidì immediatamente liberandosi con violenza da quella stretta sbattendo con rabbia il ragazzo contro il muro stringendo una mano attorno al suo collo. Era così teso che riuscì a sentire i tendini contratti. "Ti ho detto. Che non devi. Toccarmi." sussurò a denti stretti scandendo ogni parola a pochi centimerti dal viso di Zayn, che iniziò a sudare freddo.

 
"S-Scusa" balbettò " non lo farò più". "Ti conviene, altrimenti sai come finisce" mormorò a bassa voce liberando la presa dal collo del ragazzo, che annuì appena tremante. Gli voltò le spalle ed estrasse dal secondo cassetto della credenza un diario.
Il suo diario.
Lo aprì e iniziò a sfogliare lentamente le prime pagine non preoccupandosi minimamente della presenza del ragazzo. Ogni volta che sfogliava quelle pagine, che ne sentiva l'odore, o anche solo quando faceva scorrere la punta delle dita sulla copertina di pelle, era come se tutto il resto del mondo sparisse.
C'erano solo lui e quell'ammasso di pagine rilegate.
"Sono proprio curioso di vedere cosa c'è scritto" disse Zayn allungando un braccio verso di lui prendendogli dalle mani il diario con un movimento fulmineo. Harry si infuriò. Odiava quando gli venivano tolte le cose dalle mani. Un'improvvisa ondata di rabbia invase il suo corpo e lo colpì su uno zigomo con tutta la forza che aveva in sè, tanto forte da farlo cadere a terra.
Si inginocchiò e riprese immediatamente il diario e lo strinse al proprio petto come se volesse proteggerlo.
"Non devi permetterti mai più, chiaro?" urlò il riccio.

"Ma si può sapere che cazzo hai? Era solo un fottutissimo abbraccio. Ogni volta che provo ad abbracciarti o a coccolarti reagisci in questo modo. Tu...tu lo sai che io sono innamorato di te, sono stanco di essere trattato così...e quello stupido diario? Eh? Come fa a essere così importante?"
"Non lo saprai mai. Nessuno lo saprà mai. E smettila di dirmi di essere innamorato di me, sai benissimo che non potrai mai essere ricambiato." rispose in tono di rimprovero "Sei un coglione...non puoi ancora credere a queste cose. L'amore è una stronzata, non esiste la favoletta del 'e vissero per sempre felice e contenti' ". "Lo so, ma...quando facciamo l'amore, io..." "L'amore?" lo interruppe Harry, ancora rosso in viso "Noi scopiamo, Zayn, facciamo sesso, non l'amore" continuò avvicinandosi al ragazzo.

 
"Ma per me non è così, e lo sai" disse con la voce tremolante per via delle lacrime copiose che iniziarono a rigargli il viso. "Sai cosa voglio sapere?" "Che cosa?" rispose Harry infastidito. "Voglio sapere qual è il tuo problema". Harry si voltò verso di lui e disse con rabbia "Vuoi sapere qual é il mio problema?". Zayn esitò, pensando che forse non voleva saperlo davvero. "Si", disse infine.
Il timore nella sua voce era palpabile. "E va bene...come vuoi" disse il ragazzo riccio estraendo il telefono dai suoi pantaloni. Scrisse un messaggio rapidamente, cancellando l'impegno con il ragazzo dal quale sarebbe dovuto andare dopo. Harry non ne aveva mai parlato con nessuno, non si era mai nè aperto nè sfogato. Aveva sempre tenuto tutto per sè, condivideva tutto solo con quel diario. Non sapeva nemmeno lui il motivo di quello che stava per fare, ma in fondo forse, lo sapeva eccome.

 
Nel frattempo Zayn corse al piano superiori e si rivestì, indossando degli skinny jeans neri e una maglia dei Nirvana.
Scese velocemente al piano inferiore rischiando più volte di inciamparsi raggiungendo così il ragazzo. "Ecco fatto...andiamo" disse Harry prendendo energicamente il ragazzo da un polso trascinandolo fuori cas.
"Dove mi stai portando?" chiese urlando. "In un posto" Zayn alzò gli occhi al cielo, per l'ovvietà della risposta, ma non disse nulla.
Attraversarono di corsa il parco e corsero, corsero senza sosta. Fortunatamente le strade erano tutte in discesa. "Eccoci" disse Harry dopo circa dieci minuti di corsa sfrenata, rallentando e ansimando per la fatica.
"Perchè mi hai portato al molo?" chiese con il fiato corto e si liberò dalla sua presa appoggiando le mani sulle ginocchia. "Perchè voglio raccontarti una storia" rispose Harry, prendendo a camminare lentamente lungo il molo. "La tua st..." "Una storia" lo interruppe, puntando le sue iridi verdi su quelle color nocciola di Zayn.

 
Si sedettero entrambi alla fine del ponticello del molo facendo ciondolare le gambe, che si riflettevano perfettamente sulla superficie dell'acqua. "Allora..." disse Zayn, guardando Harry con la coda dell'occhio "ti ascolto".
Harry fece un lungo sospiro, mantenendo lo sguardo fisso sull'orizzonte, dove il cielo quasi si confondeva con il mare. "Era luglio del 2011" iniziò a raccontare Harry sdraiandosi sul molo seguito subito dopo da Zayn "c'era un ragazzo che veniva sempre qui con la sorellina e il nonno. Ci veniva volentieri, amava suo nonno, e questo posto lo rilassava tantissimo. I suoi genitori non lo amavano molto, anzi...non facevano altro che ripetergli che era un errore, per questo passava molto tempo con lui. Il loro nonno aveva una piccola barca che legava proprio qui" indicò un punto non molto distante da loro, che Zayn seguì con lo sguardo, annuendo per accennargli che aveva capito.

 
Usava questa barca per andare a pesca, ma era un tipo piuttosto avventuroso il vecchietto" aggiunse ridacchiando " a volte si spingeva lontano dal molo, e la sera raccontò ai nipoti tutto quello che aveva visto. Nello stesso periodo, un altro ragazzo veniva spesso qui, ma non aveva una barca. Lui veniva qui e portava sempre un diario con sè, ma nessuno sapeva cosa ci scrivesse sopra." "Un po' come fai tu" disse Zayn sorridendo, notando piacevolmente l'espressione rilassata e serena sul volto di Harry, un'espressione che non aveva mai visto sul suo viso.
"Un po' come faccio io" ripetè Harry, sorridendo appena. "Continuava a chiedersi cosa potesse farci un bel ragazzo così tutto solo in un posto come questo, così sai cosa fece?" "Cosa fece?" chiese interessato. "Prese l'iniziativa e si presentò. Era imbarazzatissimo. 'Louis', gli rispose il ragazzo dagli occhi blu."
   
 
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