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Autore: __Lunatica    13/06/2015    3 recensioni
Nella vita ci sono sempre delle scelte da fare, non sempre si può scegliere la strada più semplice, ma sicuramente Ester scelse la strada più pericolosa. Ester è una ragazza come tante, ma è anche una grande amica del magico trio e di tutta la famiglia Weasley. Cosa può arrivare a fare una ragazza di appena sedici anni per tenere al sicuro le persone che ama? Cosa perderà a causa delle sue scelte? Chi le rimarrà accanto? Quali amicizie finiranno e quali inizieranno quasi per caso?
Questa storia si svolge durante il sesto anno del trio, che è anche il sesto anno di Ester e in parte seguirà gli avvenimenti della storia originale mentre alcuni dettagli saranno aggiunti o cambiati.
Genere: Fantasy, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro, personaggio, Draco, Malfoy, George, e, Fred, Weasley, Il, trio, protagonista, Nuovo, personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Ester: Tell You the Truth'
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Unforgettable kiss



Passarono diversi giorni e godetti della calma che l'universo aveva stranamente deciso di riservarmi. Ero seduta sotto un albero dell'immenso parco che circondava Hogwarts, amavo quel posto. Era abbastanza isolato e quasi nessuno passava da quelle parti e se mai succedeva erano solo di passaggio.
Stavo leggendo un libro babbano godendomi gli ultimi raggi di sole che presto avrebbero ceduto il posto alle nuvole. 
Due giorni dopo avrei partecipato alle audizioni per prendere parte alla squadra di Quidditch e in lontananza vidi qualcuno volare sopra allo stadio, sapevo chi fossero perchè li avevo salutati pochi minuti prima mentre si dirigevano al campo. Harry stava infatti dando una mano a Ron per allenarsi ed essere al meglio per le audizioni. 
Mi guardai intorno e vidi le foglie iniziare ad appassire, sugli alberi, e cadere spinte dal vento per terra. 
Ripensai alla me stessa di un anno fa, ero una ragazza qualunque che si divertita a fare scherzi con i fantastici gemelli Weasley ed aiutarli con le loro merendine marinare. 
Ripensai alla breve lettera inviata a Fred giorni prima, non era ancora arrivata nessuna risposta, che si fosse arrabbiato con me? 
Il solo pensiero mi fece perdere il buon umore, non avevo deciso di non salutarli era solo successo.
In più quello che sentivo per lui era diventato confuso da quasi un anno. Eravamo praticamente cresciuti insieme, quando ero piccola loro mi coinvolgevano negli scherzi che avevano, quasi sempre, come povero carnefice il piccolo ed indifeso Ron. Mi proteggevano quando qualcuno mi offendeva e mi consolavano quando mi facevo male o quando ero triste. Più di una volta ero piombata nella loro stanza nel cuore della notte a causa di un terribile incubo e loro mi avevano consolato. 
Mi mancavano.
Hogwarts era sempre stata la mia casa per me eppure sentivo che senza di loro mancava qualcosa, qualcosa di importante.
Chiusi il libro ormai consapevole che non sarei riuscita a leggere neanche un'altra riga, sbuffai rumorosamente e decisi di raggiungere i ragazzi al campo di Quidditch e allenarmi anche io. 
Li raggiunsi in pochi minuti e una volta lì presi una delle scope della scuola, dato che non ne avevo una personale, e raggiunsi i due ragazzi che mi guardavano sbalorditi. 
-Fate come se non ci fossi- dissi prima di fare dei giri veloci intorno al campo. 
Il vento soffiava forte e agitava i miei capelli, mi parve di essere libera e spensierata. Sembrava che il vento stesse scacciando tutti i pensieri e le preoccupazioni che avevo, doveva andare così, niente pensieri o distrazioni dovevo solo fare quello che avevo deciso mesi prima senza farmi distrarre da niente. 
Mi era mancato così tanto volare, sperai di non aver perso il mio tocco. Così, leggermente agitata e in preda all'emozione, liberai i bolidi e ne colpii immediatamente uno che sfrecciò nella direzione di Ron. Volai veloce per raggiungerla e, poco prima che potesse prendere Ron in testa, la colpii di nuovo, sotto lo sguardo meravigliato di Harry, cercando di dirigerlo verso l'anello centrale dell'altro lato del campo. Urlai di gioia quando esso attraversò l'anello centrale.
No, decisamente non avevo perso il mio tocco. 


-Allora- disse eccitata Ginny -Siete pronti?- 
Si, lo ero. Era arrivato, finalmente, sabato, anche conosciuto come il giorno delle audizioni per la squadra di Quidditch.
Avevo l'adrenalina a mille, non riuscivo a mangiare niente, ma ero sicura di me stessa, dovevo assolutamente entrare e prendere il posto di uno dei Weasley e niente e nessuno  me lo avrebbe impedito. 
Notai però Ron che aveva un colorito davvero pallido, non mangiava, cosa mai vista, e rimaneva zitto. 
-Non dovrei provare- annunciò all'improvviso il più piccolo e, da quel momento, il più stupido dei fratelli Weasley. 
-Ascoltami bene Ronald- dissi puntandogli il dito contro, in perfetto stile Molly Wealey, -Adesso tu mangi il tost che hai nel piatto, bevi un bel bicchiere di succo di zucca, ti alzi e mostrerai all'intera Hogwarts di cosa sei capace- e lui mi guardò sbigottito. 
-Si Ron- disse Harry mentre versava del succo di zucca in un bicchiere -Bevi e fai vedere chi sei- 
E dopo che Ron ebbe bevuto ci alzammo e iniziammo a dirigerci verso il campo. 

Quello che trovammo fu assurdo. Erano presenti decine di ragazzi, di tutte le età, pronti a sostenere le audizioni.
Hermione si ritirò felice sugli spalti, dove, notai subito, non c'erano seduti solo Grifondoro. 
Io, insieme a Ron e Ginny, rimasi qualche passo dietro ad Harry che cercava invano di riportare l'ordine sul campo, sembrava disperato. 
Stavo iniziando a seccarmi, quella situazione stava diventando assurda. 
-Adesso basta- urlai stupendo tutti e ottenendo un silenzio immediato e uno sguardo di ringraziamento da parte di Harry. 
-Voi sei- indicai dei ragazzini, sicuramente del primo anno, che aspettavano di fare i provini -Siete del primo anno giusto?- chiesi tanto per avere la conferma e loro annuirono -Perfetto,-dissi seccata -non potete entrare in squadra, sparite- e loro, forse impauriti, scapparono immediatamente e andarono a sedersi sugli spalti-
Poi mi rigirai e guardai il gruppo davanti a me -Assurdo- dissi con un tono esasperato -Ma siete tutti impazziti? Chi non è un Grifondoro non può entrare in squadra. Avete tre secondi per sparire da davanti ai miei occhi- e una decina di persone se ne andò con la coda tra le gambe. 
Mi voltai verso Harry -Ora tocca a te Capitano-
Harry si schiarí la voce -i cacciatori alla mia destra per favore, i battitori davanti a me e i portieri alla mia sinistra, grazie- così il gruppo iniziò a dividersi tranne un paio di stupidi idioti.
Harry li guardò confuso -voi non avete un ruolo?- chiese 
Il più stupido tra tutti fece un passo avanti e -siamo cercatori-
Alzai gli occhi al cielo, tutto questo era ridicolo!
-Pensate davvero di poter essere migliori di Harry?- intervenne Ginny 
-Ora schianto qualcuno- sibilai e Ginny mi guardò divertita 
-Se volete provare a battermi fate pure- la risposta di Harry mi sorprese. Conoscevo bene il mio migliore amico, se c'era una cosa di cui era sicuro era il suo talento nel Quidditch.
Nessuno di quei ragazzi senza cervello disse niente quindi lui si rivolse a me e -Ester libera il boccino, iniziamo noi-
Cercai di controllare il mio istinto omicida e feci come mi chiese. Aspettarono qualche minuto e poi cavalcarono le loro scope ed al segnale di inizo decollarono.
Inutile dire che, un paio di secondi dopo e senza alcuna difficoltà, Harry prese il boccino e io, insieme a Ron e Ginny, urlai entusiasta.
Fu il turno dei cacciatori, Ginny entrò in squadra e appena i suoi piedi toccarono terra la abbracciai calorosamente.
-Battitori tocca a voi- ci richiamò Harry 
Afferrai una delle tante scope della scuola e mi librai in aria.
-Queste sono le regole- iniziò serio Harry -i primi due che dalla metà del campo riusciranno a far entrare tre bolidi nell'anello centrale entreranno in squadra- feci un sorriso di scherno. Era fin troppo facile.
Prima di me toccò a tre ragazzi grossi quanto un gorilla ma nessuno riuscì a farne entrare tre, uno ne fece entrare due, gli altri neanche mezzo.
Quando fu il mio turno mi posizionai sicura sulla scopa e -pronta?- mi chiese Harry ed io annuii sicura. Il primo bolide iniziò ad avvicinarsi, lo aggiunsi in pochi attimi, lo colpii forte ed entrò nell'anello -liberane due- urlai ad Harry e così fece.
Vidi il primo puntare verso gli spalti e sfrecciai per raggiungerlo, dopo una virata forzata lo colpii sicura e anche questo entrò nell'anello. L'altro si trovava fin troppo vicino agli anelli dove avrei dovuto lanciarlo così decisi di tentare una mossa estrema.
Se dovevo farlo lo avrei fatto con stile.
Sfrecciai verso di esso mentre ruotavo su me stessa.
Dagli sparti si sollevarono grida di sorpresa, quella non era uno schema qualunque, era lo schema Weasley, inventato da Fred in persona.
Raggiunsi in pochi attimi il bolide e lo lanciai verso la direzione opposta del campo, facendolo entrare perfettamente nell'anello centrale.
Sentii un boato arrivare dagli spalti, ce l'avevo fatta. 

-Ce l'abbiamo fatta- urlò, forse per la millesima volta, Ginny
-Siamo stati grandi- le diedi man forte io 
-Quest'anno vinceremo sicuramente la coppa- continuò Harry. 
Stavamo tornando al castello, il sole stava calando e un vento iniziava a rendere l'aria leggermente fredda, ma a noi non importava, eravamo troppo felici e fieri di noi stessi per pensare al freddo. 
Io presi a braccetto Harry ed insieme iniziammo a saltellare come due idioti sotto lo sguardo divertito di Ron, Ginny ed Hermione. Insieme ridemmo e scherzammo per tutto il tragitto, eravano spensierati come tutti i ragazzi della nostra età avevano il diritto di essere. 
Arrivammo al settimo piano e fu per caso che intravidi una testa biondo platino svoltare l'angolo e sparire all'improvviso. 
-Dobbiamo festeggiare- annunciai all'improvviso cercando una scusa per allontanarmi da loro e seguire il serpeverde -Vado a prendere qualcosa, di alcolico, da bere nelle cucine va bene? Voi aspettatemi qui- e scappai nella direzione opposta alla loro, dove, ne ero certa, avrei trovato Malfoy. 
Presi la mia bacchetta dal mantello e mi resi invisibile continuando nel frattempo a camminare.
Perchè Malfoy era su quel piano? Era così lontano dall'usuale terreno dei vermi, cioè i sotterrani.
Passarono una manciata di secondi fino a quando lo vidi. Stava camminando davanti ad un muro.
Quel muro lo riconobbi subito, non era un muro qualunque, su quello appariva la porta per la stanza delle necessità. 
Mi posizionai davanti a lui e rimossi l'incanteimo di invisibilità. Lui sobbalzò sorpreso e mi guardò terrorizzato. 
-Cosa ci fai qui?- mi chiese cercando di riprendere la sua solita aria altezzosa
-Non sono affari tuoi- risposi prima di diventare nuovamente invisibile e spostarmi alle sue spalle -Malfoy non ti rendi conto in che guai ti stai mettendo andando in giro per i corridoi a fare qualcosa di sicuramente pericoloso a quest'ora, momento in cui decine di Grifondoro arrivano su questo piano per tornare nella sala comune?- gli sussurrai all'orecchio.
Lui si guardò intorno spaventato ed io ghignai divertita. Mi resi di nuovo visibile.
-Smettila con questi giochetti Burke, quello che faccio non è affare tuo- 
-E' proprio qui che ti sbagli- ribattei ghignando maligna -Io devo...- 
-Ester- mi chiamò qualcuno.
Dannazione, per le mutande più sporche di Merlino, era Harry. 
Agii velocemente, mi trasfigurai i capelli facendoli diventare da lunghi e castani a corti e neri, presi Malfoy per le spalle in modo da poter dare le spalle ad Harry. 
-Harry è qui?- chiesi a Malfoy che annuì sbarrando gli occhi -Baciami- sussurrai. 
Lui mi guardò confuso ed inorridito -Non ho nessuna intenzione di baciarti traditrice del t...-
E baciai quello stupido furetto senza cervello cercando di apparire il meno disgustata possibile e lui rimase immobile come una statua. Fu un'esperienza da brividi, brividi di disgusto. 
Dopo poco ci separanno e -se ne è andato?- chiesi. Lui mi guardò torvo e poi annuì di nuovo. 
-Cos'è ti hanno mangiato la lingua Malfoy?- lo presi in giro ma poi tornai subito seria -Non metterti strane idee in testa per questo bacio. Continui a farmi ribrezzo- sottolineai, non volevo malintesi
-Il sentimento è reciproco Burke- rispose lui. 
Trasfigurai di nuovo i miei capelli facendoli tornare al loro stato naturale e feci per andarmene ma Malfoy mi afferrò il polso e -Perchè mi hai coperto?- 
Mi liberai dalla sua presa indignata e -Quello che faccio non è affar tuo- lo imitai ma poi lo guardai dritto negli occhi e -Non tutto è come sembra- aggiunsi prima di rendermi nuovamente invisibile. 
Cinque minuti più tardi rientrai in Sala Comune con un sacchetto pieno di burrobirre ed un paio di bottiglie di Wisky Incendiario. 
-Ester, finalmente- mi accolse Ron e poi guardandosi intorno disse -Forse è meglio se queste le andiamo a bere nel nostro dormitorio- e io, notando che la sala comune era ancora troppo affollata acconsentii.
Fu così che ci ritrovammo in quattro seduti sul letto di Harry a bere e brindare dato che Ginny se ne era andata perchè doveva incontrare non sapevo chi non si sapeva dove. 
-A noi che siamo entrati in squadra, al nostro grandioso Capitano e alla nostra Hermione che ha un grande talento nel confondere le persone- dissi alzando un bicchere di Incendiario in aria e risi di gusto nel vedere Hermione arrossire. 
Guardai Ron, sperando che avesse capito la mia non troppo sottile allusione, ma, quel tontolone di un Weasley, era già bello che ubriaco e stava canticchiando qualche strana canzone. 
Harry invece parve avere un'illuminazione e -Ragazzi- disse mettendosi dritto con la schiena -Non sapete chi ho visto prima- disse ridacchiando
-Chi?- chiese ridendo Ron mentre io ero in preda all'ansia 
-Malfoy- disse e io ed Hermione alzammo gli occhi al cielo -Che si baciava con una ragazza- disse fingendosi inorridito -Una ragazza di Grifondoro- aggiunse
-Che schifo per Merlino- esclamai io ed ineffetti si, mi faceva proprio schifo ripensarci e quindi bevvi avida altri due sorsi di incendiario mentre Ron fece finta di vomitare ed Hermione scosse la testa come per scacciare quella immagine dalla sua testa. 
-Sicuramente quella ragazza è sotto Imperio- scherzai io e iniziammo tutti a quattro a ridere.
 

ANGOLO DEL TERRORE

Here i am. 
Puntuale come un orologio, mi merito un applauso gente. 
Comunque questo capitolo fa onestamente schifo, non succede praticamente e avrei anche potuto non pubblicarlo ma mi piaceva l'idea di dare un po' di tregua ad Ester. In pratica è uno di quei capitoli che molti chiamano di passaggio e che io chiamo ''facciamo finta che vada tutto bene anche se non è così''
Tanto per chiarire io adoro i Serpeverde, ma questa storia è vista e scritta dal punto di vista di Ester, che è una Grifondoro, quindi i commenti sui Serpeverde sono in qualche modo dovuti. 
Ci tenevo anche a dire che è deprimente non ricevere recensioni, davvero tanto deprimente, ma continuerò a scrivere questa storia per le poche persone che la seguono e perchè ci tengo. 
Adios, a sabato prossimo, magari se qualcuno recensisce aggiornerò anche prima, Ambvra. 
  
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