TUTTO CALCOLATO

- Complimenti, rappresentante di classe - Valentina si ritrovò improvvisamente sormontata da una montagna dinanzi a lei, una montagna che le stava porgendo la mano. Come se ci volesse poi molto a superarla in statura. Impiegò qualche momento per capire che la persona davanti a lei era Pietro e che si stava congratulando con lei per il risultato delle elezioni, accompagnato dal suo solito sorrisetto sarcastico.
Rispose alla stretta di mano senza neanche tanta convinzione - Anche a te - farfugliò velocemente. Rimase delusa quando lui la superò per dirigersi verso il gruppetto vicino alla finestra, ma se l'aspettava.
Non si aspettava, piuttosto, che fossero proprio loro due i rappresentanti di classe, mentalmente si malediceva per aver dato retta a Flavia che le aveva consigliato di candidarsi. Ma lei pensava che, essendosi candidato Alessandro, sarebbe stata di certo superata! Ed ora, volente o nolente, avrebbe dovuto passare del tempo con Campagna, oltre alle ore scolastiche.
Il peggio era che non le dispiaceva per niente!
Come se lui potesse mai interessarsi improvvisamente ad una come lei...
In tutto questo pensare era rimasta a scrutare la sua mano, rimasta leggermente a mezz'aria da quando era stata lasciata da quella del gigante, senza accorgersi che il professore coordinatore di classe era ormai entrato nell'aula.
Si riprese quando lui poggiò la sua borsa sulla cattedra, provocando un piccolo tonfo sordo capace di richiamare l'attenzione della ragazza dai capelli castani.
Anche se nella sua testa continuavano a vagare solamente tre parole.
Assemblea di classe.
Seguite da altre quattro.
Obbligatoria per i rappresentanti.