Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: ElisynaUchiha    14/06/2015    1 recensioni
Questa storia è una specie di esperimento, vi avverto.
Ruoterà tutto intorno alla musica, come si può intuire dal titolo.
Ogni capitolo sarà letteralmente basato su una canzone che aiuterà a capire meglio la storia.
"Due ragazzi con un passato difficile alle prese con la sfida più grande: superare i propri limiti e le proprie paure.
Ci riusciranno?"
Genere: Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Chapter II – Get it right
 
Get it right – Glee Cast*
 
PLAY
 
Era passata una settimana e ancora non avevamo trovato nessun artista decente da scritturare. Ero così frustrato che, per cercare di calmarmi un po’, presi la mia audi e andai a fare un giro, ma nemmeno quello servì a molto.
Mio padre era capace di trovare ottimi artisti velocemente ed era famoso per le sue ottime scelte. Ed io dopo una settimana in cui abbiamo, per la prima volta nella storia della Casa Discografica, aperto le porte a chiunque, non ero ancora riuscito a trovare nessuno. Erano tutti cantanti, cantautori, suonatori mediocri che non trasmettevano niente.
Maledizione.
Inchiodai al primo pub che mi trovai sulla via.
Dovevo assolutamente bere qualcosa o non sarei sopravvissuto ad un’altra settimana del genere. Si, perché visto che ancora non avevamo trovato nessuno abbiamo dovuto prolungare le audizioni.
Sbuffai.
Accidenti a me.
Non sarò mai all’altezza di mio padre.
Strinsi i pugni ed entrai nel locale.
“Un whiskey, senza ghiaccio.”
 “Subito.”
 
Subito la tristezza venne sostituita dalla rabbia.
Quel pomeriggio avevo deciso di uscire a fare un giro e, entrando in un supermercato, m’imbattei in degli uomini vestiti di nero che parlavano con il proprietario.
“Ha per caso visto questa ragazza? Si chiama Clarie Anderson.” mostrarono una foto.
“Mmm, si mi pare che passi di qui ogni tanto.”
Il respiro mi si mozzò in gola, lasciai tutto quello che avevo preso facendo il più piano possibile ed uscì alla svelta dal supermercato.
Mio padre mi stava cercando.
Mio padre stava mettendo a soqquadro la città per riuscire a trovarmi.
Era in questo modo che mi aveva fatto licenziare da ben altri 5 lavori diversi ed ora avevo paura che scoprisse anche Shiang e Ming. Avrebbe potuto farli cadere in rovina, ma che dico, avrebbe addirittura potuto farli deportare, rapire e, nella migliore delle ipotesi, ucciderli velocemente.
Che dovevo fare?
Non potevo continuare a scappare così, soprattutto non quando ci andavano di mezzo altre persone.
Ora come ora non sarebbe stato saggio tornare dai coniugi Lee. Avrei solo peggiorato la loro situazione.
Avevo persino paura a tornare al mio appartamento.
Camminando piena di frustrazione arrivai davanti ad un locale e senza pensarci molto su, entrai. Era sabato sera quindi era abbastanza pieno, ma sembrava un posto piuttosto tranquillo. Ordinai un drink e mi sedetti su una sedia davanti al bancone guardandomi intorno.
Infondo al locale c’era un palco e dei ragazzi stavano suonando. Non erano niente male.
“Bene, questi erano i Dirty Socks. Chi altri si vuole esibire? Avanti, non siate timidi!”
Il presentatore incitava i ragazzi seduti ad andare a suonare qualcosa.
“Tu suoni?” mi voltai verso il bancone.
Era stato il barista a parlare, accennando alla chitarra che portavo legata alla schiena.
Sembrava un tipo apposto, certo ci voleva molta immaginazione per riuscire a capire come fosse la sua faccia sotto tutti quei piercing, ma chi ero io per giudicare.
“Si, più o meno.”
“Beh potresti salire sul palco al prossimo turno.”
“Non so. Non credo sarebbe il caso.”
“Qui vengono in molti ad esibirsi. Così, per passione, senza ricevere niente in cambio. Potresti provare, non costa nulla.”
“Ci penserò su.”
Mi alzai e mi avviai verso il palco con il mio drink per osservare più da vicino il ragazzo che stava cantando. Era abbastanza grande e un po’ stonato, ma nessuno commentava.
“Allora com’è andata alla Evans Corporation? Hai fatto il provino?”
“Si, hanno detto che mi avrebbero fatto sapere. Speriamo bene.”
Erano due ragazzi vicino al palco che stavano parlando.
“Eeh si. Accalappiarsi quella Casa Discografica sarebbe come vincere alla lotteria.”
“Sicuro. Hanno lanciato un sacco di band famosissime ed ora a dirigere tutto è il figlio che, a quanto si dice, è molto più bravo del padre. Io ci credo, sai. Quello è più giovane, ne capisce sicuramente di più di musica. Poi tutti questi anni ad osservare il padre gli devono essere serviti molto.”
“Già. Ma tu credi che sia stato lui ad ucciderlo?”
“Ma no! E’ stata sicuramente la mafia russa. Ho sentito dire che si era invischiato in un brutto giro di droga.”
“Droga? No, io ho sentito che riciclava soldi o qualcosa del genere.” S’intromise un altro.
“Per me il figlio sa qualcosa. Si capisce dalla faccia che fa quando gli porgono delle domande. Sempre sulle sue, non risponde mai. Non la racconta giusta.”
“Beh, oddio, con un padre come quello chi potrebbe dargli torto!” ribatté l’altro.
Poggiai il drink finito al primo tavolo libero che trovai.
“Chi è il prossimo a salire?” il presentatore interruppe i ragazzi.
“Magari tu, ragazzina? Si, tu con la chitarra. Avanti sali su!”
Ci misi un po’ a capire che parlava di me.
“Io…no. Non…”
“Andiamo non fare la timida!” mi trascinò sul palco e tutti si zittirono immediatamente.
Mi schiarii la gola e mi guardai intorno notando che avevano anche un bellissimo piano.
Optai per suonare quello, così poggiai la chitarra in un angolo.
“Ehmm.” Il microfono fischiò facendomi esplodere le orecchie e causando bisbigli e risatine generali.
Lo aggiustai sopra il piano e riprovai.
“Questa è una canzone che ho scritto io.”
 
What have I done
Wish I could run
Away from this ship going under

 
“Adesso basta ragazzina! Non avrai mai un futuro scegliendo la musica! Questa è casa mia, sono tuo padre, tu mi obbedirai e non si discute!”
“MAI! Non ti lascerò manipolare la mia vita!”
“Non osare contraddirmi!”
“Non mi comanderai a bacchetta! Io ho già deciso e non tornerò indietro!”
“Se non farai come dico io tu…non sei più mia figlia!”
“Bene! Me ne vado di casa!”
“Come osi! E cosa pensi di fare? Come pensi di vivere? Nessuno ti vorrà, io impedirò che ti assumano per qualsiasi lavoro! Impedirò che ti ospitino o che ti affittino qualsiasi tipo di locale. Per cui pensaci molto attentamente!”
“Preferisco morire da essere libero che vivere una stupida vita schiava della tua prepotenza!”
“Non ti sopravvalutare troppo, tornerai da me strisciando chiedendo il mio perdono. Non resisterai due giorni la fuori senza un soldo.”
“Addio, padre.”
“Sei una delusione.”
 
Just trying to help
Hurt everyone else

 
“Penny, Tesoro.”
“Si, Ming?”
“Sono passati degli uomini che stavano cercando una ragazza che ti assomigliava molto, c’è qualcosa che dovrei sapere? Sai noi ti abbiamo accolta come se fossi nostra figlia e non ti abbiamo chiesto mai nessuna spiegazione. Ma forse è arrivato il tempo che tu ci dica da cosa stai scappando. Quegli uomini sembravano molto intenzionati a trovarti.”
“Vi hanno…vi hanno minacciato?”
La donna sorrise.
“Oddio…io…mi dispiace così tanto. Sparirò! Non dovete preoccuparvi di nulla. Voi avete fatto così tanto per me, ma è meglio che non sappiate nulla di…di quello che mi è successo. Lo dico per il vostro bene, davvero.”
“Penny.”
“Si, Shieng?”
“Scappare dai problemi non è una buona soluzione. Ti accorgerai che questi avranno sempre gambe più lunghe e resistenti delle tue e utilizzeranno molte scorciatoie, in un modo o nell’altro, ti raggiungeranno sempre.”

Now I feel the weight of the world is on my shoulders
 
Che farò adesso?
Dove andrò?
 
What can you do
When your good isn't good enough
And all that you touch tumbles down
Cause my best intentions
Keep making a mess of things
I just wanna fix it somehow

But how many times will it take
Oh how many times will it take
For me to get it right ,to get it right

 
Rientrai nel locale dopo essermi fumato una sigaretta e, di punto in bianco, una voce venne in mio soccorso.
 
Can I start again
With my faith shaken
Cause I can't go back and undo this

 
“Sarà all’altezza del padre?”
“Non credo. Ho dato la fiducia al ragazzo solo per rispetto al grande Mike, ma ho paura che ci deluderà.”
“E’ passata una settimana…hanno trovato qualcuno da scritturare?”
“No.”
Una parte di me sperava che la dipartita di mio padre portasse via con se tutti i confronti, ma li ha addirittura accentuati.
Adesso mi toccherà vivere nella sua ombra per sempre.
 
I just have to stay
and face my mistakes
But if I get stronger and wiser I'll get through this

 
Ho solo bisogno di tempo. Gliela farò vedere io a quelli se sarò all’altezza di mio padre. Lo supererò. Il suo nome sarà soltanto un lontano ricordo.
Una parte di me rideva a questo pensiero. Mi chiamava illuso e mi gridava che non ce l’avrei mai fatta.
Finora non avevo combinato niente di buono, che assicurazioni avevo che da ora in avanti le cose sarebbero andate diversamente?
 
What can you do
When your good isn't good enough
And all that you touch tumbles down
Cause my best intentions
Keep making a mess of things
I just wanna fix it somehow

But how many times will it take
Oh how many times will it take
For me to get it right?

 
Perché mio padre era morto? Avrebbe dovuto guidarmi lui, darmi consigli. Avrebbe dovuto rivelarmi i segreti del suo successo e adesso sono nella tomba con lui.
Rabbia, delusione, frustrazione e…lei.
 
So I throw up my fist throw a punch in the air
And accept the truth that sometimes life isn't fair
Yeah I'll send out a wish yeah I'll send up a prayer
And finally someone will see how much I care

 
Mi riscosse dai pensieri del mio passato per concentrarmi in quelli del mio futuro.
Perche ancora non era detta l’ultima parola.
Perché avevo trovato la mia nuova stella.
I can see how much you care.
 
What can you do
When your good isn't good enough
And all that you touch tumbles down
Oh my best intentions
Keep making a mess of things
Just wanna fix it somehow

But how many times will it take
Oh, how many times will it take
To get it right, to get it right?

 
Riaprii gli occhi, mi alzai e mi inchinai leggermente agli spettatori che battevano le mani urlando apprezzamenti sulla mia voce e sulla canzone.
Sorrisi, recuperando la mia chitarra e scendendo dal palchetto.
Era per questo che avevo voltato le spalle a mio padre e alla sua società.
Era per questo che ero scappata di casa.
Per questo mi nascondevo e soffrivo e lottavo.
Per questo.
Per la mia musica.
Per la mia vita.
Aspettando il momento in cui qualcuno l’avrebbe finalmente capita e mi avrebbe detto…
“Tu. Sei. Perfetta.”
Beh non era proprio ciò che mi ero immaginata.
Mi voltai in direzione di quella voce e mi ritrovai davanti un ragazzo, sicuramente poco più grande di me, alto e ben piazzato.
“Tu saresti?”
“Ti dispiace se ne parliamo qua fuori?”
Lo squadrai un attimo come a valutare l’ipotesi.
Potevo fidarmi?
“Tranquilla.” Alzò le mani “Sono molto innocuo. Resteremo qua fuori la porta del locale. Potrai rientrare in qualsiasi momento.”
Annuì, non molto convinta.
“Mi chiamo Chris Evans.” Si presentò, una volta usciti dal locale.
Sgranai gli occhi e feci un passo indietro.
“Si, quel Chris Evans. Sono il direttore della Casa Discografica Evans e ho deciso che sarai tu la mia nuova stella. Ah proposito qual è il tuo nome?
“Io sono Penny.”
“Bene Penny, sono interessato a scritturarti. Sai, avrai il tuo CD, fama, concerti, e tutto quello che ne deriva.”
“Oh, mi dispiace, ma non sono interessata.” Dichiarai, osservando il suo viso perdere quella sfrontatezza che sembrava caratterizzarlo.
“Forse non hai capito.” Sorrise, come se stesse spiegando le addizioni ad una bambina piccola.
“No.” Lo interruppi “Ho capito benissimo. Ma, vedi, la mia musica non è in vendita.”
Lui rise.
“Tutto è in vendita in questo mondo, piccola. Prima lo impari, meglio è.” Si avvicinò ghignando.
“Beh, la musica è mia, ne ho il pieno controllo ed ho deciso che non la venderò.”
“E allora perché la componi?” sembro indispettito.
“Ma per me stessa, è ovvio. E per le persone che la apprezzano nella sua forma più pura e naturale. Senza titoli, senza CD, senza limitazioni. Solo…musica.”
“Mi prendi in giro.” Sbottò, facendomi saltare.
“No, è così. Per cui grazie, ma non sono interessata.” Feci per andarmene, quando lui mi bloccò per un braccio guardandomi intensamente.
“Allora saresti, ad esempio, interessata a sentire cantare me?”
“Sentirti cantare?”
“Si. Il prossimo venerdì, ci troviamo qui, stesso orario. Spero che tu venga.”
 
Magari con lei avrei potuto fare qualcosa per il verso giusto.
Sorrisi, mentre la sua figura spariva tra le braccia della notte.
 
STOP
 
Next Track: Glad you came.

NDA
* cantata da Lea Michele
Ce ne saranno tante di canzoni del Glee Cast sia perché sono (ero, ormai che la serie è finita *sob*) una grande fan, sia perché tutti loro hanno delle voci fantastiche e rendono veramente giustizia alle canzoni di cui fanno le cover.
Comunque specificherò anche l’artista originale delle canzoni, in questo caso è proprio una canzone loro quindi non ce n’è bisogno.
 
L’espressione “I can see how much you care” (io posso vedere quanto ci tieni) è una specie di risposta al pezzo della canzone in cui lei dice “and finally someone will see how much I care” (e alla fine qualcuno vedrà quanto ci tengo).
L’ultima frase “Magari con lei avrei potuto fare qualcosa nel verso giusto” è anch’essa un riferimento alla canzone che dice “How many times will it take for me to get it right?” (quanto tempo mi ci vorrà per farlo bene?).
Il “Spero che tu venga” si rifà un po’ alla canzone del prossimo capitolo “I’m glad you came” (Sono felice che tu sia venuta).
 
INFO DI SCRITTURA:
Il corsivo si riferisce ai ricordi. (Si vede bene la differenza tra corsivo e scrittura normale?)
Il grassetto sono le canzoni.
 
Spero che la storia vi incuriosisca, almeno un pochino.
Fatemi sapere cosa ve ne pareJ
 
Posterò almeno una volta a settimana, magari anche due.
La storia è già finita, però sentitevi liberi di dare consigli o opinioni!
 
Un bacio a tutti,
Elise.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: ElisynaUchiha