Once upon a time in Konoha
Capitolo 2
Sakura
si alzò con un forte mal di testa e la sensazione di essersi
dimenticata qualcosa di importante.
Quel
qualcosa le tornò subito alla mente quando, scendendo per
far
colazione, si imbattè in sua zia Kushina che le
lanciò uno sguardo
significativo.
"Mi
devi raccontare un po' di cose..." sentenziò con la stessa
espressione di Naruto e Sakura, ancora imbambolata, a stento si accorse
che
stava sorridendo soddisfatta con il cellulare in mano.
Fece
colazione in silenzio, con lo zio Minato che leggeva in silenzio il
giornale di fronte a lei. Naruto probabilmente era ancora a dormire...
allora perchè zia Kushina aveva fatto quel commento...?
Quando
finalmente fu sveglia (la zia la conosceva abbastanza da non
rompere il solenne rito della colazione, che tempisticamente verteva
tra i 10 e 15 minuti)
Kushina si affiancò a lei con sguardo malizioso.
"Allora??
Come ti è sembrato Sasuke?"
Sakura
fece un mezzo sorriso, ma cercò di cambiare discorso.
"Naruto
è già sveglio?"
"No,
se la sta dormendo alla grossa..."
"Allora
come fai a sapere che c'è qualcosa da raccontare?"
Zia
Kushina fece uno sguardo sinistro che faceva sorgere in Sakura sia
inquietudine che divertimento.
"Ho
ricevuto una certa foto molto interessante ieri sera... in cui
una certa nipotina era avvinghiata a quella meraviglia! Sai a me non
piacciono
i mori, ma conosco i tuoi gusti e ho riservato quel ragazzo per te, non
sei
contenta?"
Sakura
divenne bordeaux, rendendosi conto che quel particolare della
serata, ovvero essere paparazzata da Naruto, le era totalmente passato
di
testa.
"In
che senso me l'hai riservato? Lo hai tenuto prigioniero di
Naruto, costringendolo a non uscire con nessuna fino a che non mi
avesse
incontrata?"
"Più
o meno... " rispose Kushina, improvvisamente interessata
alle sue unghie.
"Zia...
cosa mi nascondi?"
"L'operazione
Kurama è appena iniziata... non ho tempo per
spiegarti! Piuttosto vai a svegliare tuo cugino che ha dormito
abbastanza per i
miei gusti!"
Sakura,
ancora perplessa, fece come richiestole dalla zia e andò a
svegliare Naruto, che stava sbavando sul cuscino ripetendo la parola
-Ramen-
estasiato.
"Svegliati
Naruto e fammi vedere quella maledetta foto!"
In
realtà, era divertita da quella situazione, per i seguenti
motivi:
1)
Sasuke era un gran pezzo di figo, inutile negarlo, ed era stato molto
gentile, anche se solo in qualità di amico di suo cugino;
2)
Vedere zia Kushina intenta nelle sue missioni in modalità
stalker era
impagabile;
3)
Quel mese si sarebbe rivelato più interessante di quanto
avesse
pensato all'inizio.
Per
queste ragioni risparmiò la vita di suo cugino quando le
mostrò la
foto compromettente, ridendoci quasi, dato che la sua espressione beata
da
ubriaca felice era non solo imbarazzante, ma anche tenera; inoltre,
Sasuke
sorrideva nella foto, il che era sintomo di non aver provato fastidio
per quel
contatto improvvisato.
Ad
ogni modo, quando quel pomeriggio si rividero tutti insieme, Kiba non
mancò di dare una gomitata a Sasuke con fare complice,
indicandola e facendola
arrossire fino alla radice dei capelli.
Ci
mancava solo che quell'idiota di Kiba iniziasse a fare le sue solite
battute.
Si
avvicinò a Sasuke un po' mortificata, lui con la bocca
piegata in un
sorriso impercettibile.
"Mi
dispiace per ieri sera... mi sono presa tutta quella confidenza
e a stento ti conosco... Naruto ci ha scattato anche
una foto!" si portò una mano dietro
al collo involontariamente, esplicando il suo imbarazzo e Kiba
precedette
Sasuke.
"Voglio
vederla questa foto!! Naruto ce l'hai tu?" chiese Kiba
raggiungendo l'amico a pochi passi dietro la cugina.
Rock
Lee e Neji stavano discutendo sulle arti marziali poco più
in là e
non li consideravano minimamente.
Kiba
strappò il cellulare di mano a Naruto e si
affrettò a far vedere la
foto a Sasuke, che commentò con un "Mpf", un sorrisetto
canzonatorio
che fece arrossire Sakura, se possibile, ancora di più.
Effettivamente
era meno propenso alla risata e alla dimostrazione di
emozioni in generale rispetto la sera prima.
"Mi
dispiace, non ti conoscevo nemmeno bene... oddio è
così
imbarazzante!"
Sasuke
la guardò con una scintilla di tenerezza negli occhi, senza
sorridere e la rassicurò.
"Non
ti preoccupare... eri ubriaca... e anche io ero piuttosto
allegro."
Sakura
si quietò a quella risposta, ma rimase un po' interdetta da
quel
cambiamento di atteggiamento e si chiese quanto fosse chiuso in
realtà.
Si
sentiva stranamente a suo agio in sua presenza, non provava quel moto
di costante ansia che era solita sentire, ma era tranquilla, posseduta
da una
inspiegabile pace interiore.
"Naruto
mi ha detto che fai Karate..." iniziò Sakura quando
iniziarono a passeggiare per Konoha.
"Sì,
ho iniziato da poco in realtà, da quando mi sono trasferito
qui."
"Deve
essere proprio liberatorio come sport... io facevo judo
qualche anno fa... mi piacciono molto le arti marziali."
Sasuke
le tirò un'occhiata indecifrabile, ma non riuscirono a
continuare
la conversazione, dato che Neji richiamò l'attenzione di
tutti.
"Ragazzi,
mi ha chiamato mia cugina Hinata... è sola a casa e ho
pensato di farla aggregare a noi, dato che Sakura è l'unica
ragazza, almeno ti
fa compagnia!" aggiunse poi verso di lei gentile.
Sakura
si stupì di quella premura e guardò Naruto,
dietro di lei, che
soffocò una risata.
Anche
Sasuke distese le labbra in un sorriso alla vista della sua
espressione stupita, cercando poi di nasconderlo, voltandosi di lato.
"Oh,
sarei lieta di conoscerla! L'ho vista solo una volta quando
era piccola, mi ricordo che fosse piuttosto timida all'epoca."
Neji
le si accostò , camminandole di fianco, cosa che
lasciò ancor più
interdetta Sakura.
"Non
è cambiata in quello, ma è una ragazza di cuore.
Non esce
spesso con noi perchè non è abituata alla
compagnia maschile, ma sapendo che ci
sei anche tu ha acconsentito."
A
quelle parole prese subito in simpatia Hinata, la quale andarono a
prendere sotto casa e arrossì subito alla vista di tutti
quei ragazzi.
Sakura
avrebbe giurato che il rossore si era intensificato quando il suo
sguardo si era posato su Naruto, ma decise di non esternare quel
pensiero, non
finchè non avesse avuto delle prove certe, perlomeno.
Hinata
la salutò a testa bassa con un "Piacere di rivederti Sakura
chan" e lei provò un moto di tenerezza per quella ragazza ,
che ora era
diventata molto più formosa di come ricordasse e anche
più bella.
Al
contrario di lei portava i capelli lunghi blu notte sciolti, la
frangetta ordinata appena sopra gli occhi così simili a
quelli di Neji, color
ghiaccio, ma al contrario di quest'ultimo non si poteva che leggere
dolcezza
nel suo sguardo.
"Anche
per me, Hinata chan... sei cresciuta tantissimo!"
esclamò, prima di iniziare a chiacchierare.
Non
aveva mai avuto difficoltà a instaurare un rapporto con le
ragazze,
a differenza dei ragazzi che le piacevano.
Parlò
molto con Hinata, scoprendo che le piaceva cucinare e che era
molto affezionata a suo cugino Neji, in un modo diverso rispetto al
rapporto
che Sakura aveva con Naruto.
HInata
le raccontò che ammirava suo cugino, le portava un gran
rispetto,
quando la andava a trovare gli preparava sempre il thè e lui
le raccontava di
come procedeva la sua vita.
Da
come ne parlava sembrava quasi avesse del timore reverenziale nei
suoi confronti e Sakura non riuscì a non biasimarla:
immaginò quegli di
ghiaccio in un’espressione tipo Terminator posati sulla
piccola Hinata e quasi
le venne da abbracciarla per comunicarle la sua empatia.
Sakura
capì anche che la ragazza doveva essere un'esperta
consigliera,
di quelle disinteressate che ti sapevano ascoltare per ore senza
sentire il
bisogno di dire la sua se non le veniva richiesto.
"Io e
Naruto abbiamo un rapporto molto diverso, ma anche io gli
voglio un bene immenso. Quando eravamo piccoli ci divertivamo a fare le
–pozioni
magiche- con il bagnoschiuma e lo shampoo di mia madre, facendola
imbestialire,
e scappavamo dietro zia Kushina che ci consigliava dove nasconderci e
diventava
nostra complice. Sai, mia madre e zia Kushina sono sorelle, ma sono
sempre
state rivali in qualche modo e tutt'ora la zia ama vedere mia madre
arrabbiata."
Hinata
fece un risolino, ascoltandola interessata , i ragazzi che
camminavano avanti a loro e facevano delle strane sfide.
"Rock
Lee hai perso la scommessa!" urlò Kiba "Ora come
promesso devi fare 100 giri della piazza, camminando sulle mani!"
Sakura
e Hinata si guardarono interdette.
"Non
lo farà davvero...?" iniziò Hinata, ma fu
smentita
dall'ottimismo di Rock Lee, che si mise subito in verticale e
iniziò a
camminare sulle mani.
"Il
maestro Gai sarebbe fiero di lui..." sentenziò Sasuke,
stupendola, dato che si era avvicinato a lei e HInata.
"...
a volte sembrano padre e figlio!"
"Chi
è il maestro Gai, il vostro insegnante di Karate?" chiese
Sakura.
Sasuke
annuì: "E' lui che propone sempre queste assurde sfide, ma
non viene mai meno alla penitenza nel caso in cui perda. Rock Lee ha
acquisito
la stessa abitudine e il suo stesso ottimismo..."
"E
tu?" chiese Sakura, mentre Hinata li ascoltava in silenzio.
"Io
non sono ottimista come Rock Lee e neanche così bravo... lui
è
cintura nera, ormai, io solo verde…”
“Ti
facevo una cintura nera!” esclamò Sakura.
“Come
mai?” chiese lui aprendosi in un sorriso.
Il
cuore di Sakura iniziò ad accellerarle, dato che era la
prima volta
che gli sorrideva apertamente senza che fosse ubriaco o senza che
Naruto
l’avesse avvertito.
“Non
lo so… sembri forte. Potrei quasi sfidarti, ma non mi
ricordo
granchè.”
“Neanche
il saluto iniziale?” chiese lasciandola un po’
interdetta.
Stava
forse accettando la sua sfida?
“Quello
sì…”
“E
allora… fatti sotto!” commentò lui,
stupendo ancora di più la ragazza
e fermandosi all’improvviso.
Sakura
non rispose, si mise in posizione di fronte a lui, per poi
inchinarsi e dire “Hajime” e poi avvicinarsi a lui
e colpirlo.
Lui
sorrise ancora e Neji, che aveva seguito la scena da lontano sorrise.
“Certo che ne ha di fegato”, esclamò lui
rivolto a Naruto.
“Non
per niente è mia cugina…” si era
pavoneggiato quest’ultimo.
Si
avvicinarono, quindi, per vedere meglio il
“combattimento”, che però
finì presto.
Dopo
aver assestato quattro colpi, che Sasuke si limitava a parare e di
cui uno solo era andato a segno (Sakura si era scusata due volte
perché non
intendeva tirarglielo davvero forte), lei smise di tentare gli affondi.
“Non
so nemmeno io cosa stia facendo. Il Judo è tutto
prese… il Karate è
totalmente diverso.”
Sasuke
annuì: “E’ vero…
però la forza ce l’hai.”
“Credo
quella sia dettata dalla rabbia… io ho tanta rabbia
repressa.” confidò,
prima di rendersi conto che si era nuovamente aperta troppo, almeno per
i
canoni tradizionali.
“Dovresti
comprarti un bel sacco da box… fanno miracoli per i nervi
tesi!” consigliò lui.
“Ci
avevo pensato, ma in casa non saprei davvero dove metterlo!”
“Vieni
da me! Io a casa ce l’ho un sacco da box, vero
Naruto?”
“Sì!”
esclamò subito l’interpellato
“L’abbiamo usato spesso io e Rock
Lee!”
“Anche
mio fratello Itachi lo usa qualche volta!”
“Itachi??
Ma se è sempre così calmo…”
commentò Naruto sorpreso.
“Tutta
apparenza…” commentò Sasuke
“Allora venite da me stasera? Tanto
per Konoha non ci sarà nessuno… la domenica sera
è sempre triste qui.”
“D’accordo…
però Hinata… vieni anche tu?”
Hinata
arrossì appena Sakura l’interpellò, ma
scosse la testa.
“Io
e Neji siamo a una cena in famiglia… è il
compleanno dei nostri
padri… sai, sono gemelli.”
“Che
peccato Hinata chan!” esclamò Naruto sinceramente
dispiaciuto
“Allora sei dei nostri domani? Sakura è sempre
l’unica femmina e mi dispiace
per la mia cuginetta!”
Hinata
arrossì ancora di più e fece un debole cenno con
la testa.
“D’accordo
Naruto kun…”
“Io
stasera ci sono, invece!” esclamò Kiba.
“Ok,
allora dico a mia madre di preparare anche per voi a cena! Rock Lee
ha gli allenamenti intensivi stasera, quindi sicuramente non ci
sarà!” esclamò
Sasuke, quasi più a se stesso.
“Oddio,
addirittura a cena? Sei sicuro che non siamo di troppo? Voglio
dire… mi dispiace per tua madre che deve preparare per tre
persone in più!”
esclamò Sakura preoccupata.
“Non
preoccuparti… credo che Mikoto sarà felice di
conoscerti!” esclamò
Naruto, dandole una pacca sulla spalla.
“Non
intendevo questo…”
“Tranquilla,
Sakura. A mia madre non dispiace avere ospiti a cena.” la
rassicurò Sasuke.
Sakura
arrossì quando la chiamò per nome, senza la
benchè minima ombra
di formalità e annuì, sconfitta o vittoriosa, a
seconda dei punti di vista.
“Sì,
pronto, Mikoto? Il piano Kurama sta andando alla grande!
L’hai
ricevuta la foto? Sì, stasera, a cena da voi… mi
raccomando, come da copione!”
Kushina
riattaccò con un sorriso sadico, soddisfatta nell’
aver trovato
degli alleati così validi.
Sakura
andò un po’ nel panico quando capì che
non sarebbero tornati a
casa prima di andare da Sasuke. Non poteva neanche aggiustarsi il lieve
trucco
sugli occhi e, quando confidò ad Hinata del suo disagio, lei
la lasciò
completamente di stucco.
“Ragazzi…
devo andare un attimo in bagno, ci fermiamo da Teuchi? Sakura
chan, saresti così gentile da accompagnarmi?”
Neji
annuì e Kiba le guardò allontanarsi con
un’espressione pensosa.
“Secondo
voi perché le ragazze vanno in bagno sempre a
coppia?”
Naruto
rise e Sasuke si accigliò, stupendosi di non aver mai
pensato a
quell’arcano.
“Grazie
Hinata chan, sei gentilissima, mi hai salvata!” disse Sakura
piena di gratitudine, tirando fuori un’armata di trucchi da
quella borsa di
medie dimensioni a cui la ragazza non aveva nemmeno fatto caso.
“Figurati…
vuoi anche dello struccante? Fazzoletti?”
“Hai
anche un gatto morto lì dentro?” chiese Sakura
allibita , facendo
ridere Hinata.
“No,
sono allergica, altrimenti sarebbe stato possibile!”
Sakura
rise e si affrettò a terminare la fase restauro benedicendo
la
borsa di Hinata, che avrebbe fatto invidia a Mary Poppins in persona.
“Naruto,
sono un po’ nervosa…”
confessò Sakura, dato che, nonostante la
tranquillità di cui la investiva la presenza di Sasuke, la
sua solita parte
interiore le urlava della figuraccia imminente che sicuramente avrebbe
fatto,
dato che era troppo spontanea e troppo facile da leggere.
Sarebbe
arrossita sicuramente alla vista di sua madre, se poi c’era
anche il padre ancora peggio o il fratello o il comodino o qualsiasi
cosa
facesse di cognome Uchiha.
L’ansia
stava prendendo il sopravvento, doveva solo fare un bel respiro
profondo.
Hinata
e Neji erano andati via, Rock Lee sicuramente stava ancora
finendo i suoi giri intorno alla piazza, e ora camminava sotto braccio
a suo
cugino che la guardava divertito.
“Non
ti preoccupare… sono tutti molto gentili… e poi
perché sei nervosa,
scusa? Quando hai conosciuto i genitori di Neji non eri così
in ansia, eppure
eri terrorizzata da lui” commentò Naruto a bassa
voce con un sorriso complice.
Sakura
gli tirò una botta sulla spalla poi rispose con un filo di
voce, di
nuovo rossa in viso: “Non ne ho idea… ho la
sensazione che farò una figuraccia…”.
Naruto
la tranquillizzò ancora, finchè si ritrovarono di
fronte il
portone di casa Uchiha.
Sasuke
suonò il campanello, Kiba del tutto rilassato al suo fianco,
mentre Sakura era un fascio di nervi, avvinghiata al braccio di Naruto
che
sghignazzava tra sé e sé.
Ciao!! Aggiornerò di Domenica in Domenica, per questo ho postato oggi il secondo capitolo. Spero continuerete a recensire e mi direte la vostra! Un bacione
-nemy1990-