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Autore: nemy1990    21/06/2015    3 recensioni
Sakura va a trovare suo cugino Naruto a Konoha per le vacanze estive, non sapendo che alla sua solita cricca (i fantastici quattro) si è aggregato Sasuke Uchiha, figlio di una amica di vecchia data di sua zia Kushina.
Kushina, che immagina già la felice unione dei due, ingaggia Naruto per la missione: far mettere insieme la sua adorata nipotina con lo strafigo di turno.
Riusciranno i nostri eroi nell'impresa?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kushina Uzumaki, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'SasuSaku'
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Once upon a time in Konoha

Capitolo 2

 

Sakura si alzò con un forte mal di testa e la sensazione di essersi dimenticata qualcosa di importante.

Quel qualcosa le tornò subito alla mente quando, scendendo per far colazione, si imbattè in sua zia Kushina che le lanciò uno sguardo significativo.

"Mi devi raccontare un po' di cose..." sentenziò con la stessa espressione di Naruto e Sakura, ancora imbambolata, a stento si accorse che stava sorridendo soddisfatta con il cellulare in mano.

 

Fece colazione in silenzio, con lo zio Minato che leggeva in silenzio il giornale di fronte a lei. Naruto probabilmente era ancora a dormire... allora perchè zia Kushina aveva fatto quel commento...?

Quando finalmente fu sveglia (la zia la conosceva abbastanza da non rompere il solenne rito della colazione, che tempisticamente verteva tra i 10 e 15 minuti) Kushina si affiancò a lei con sguardo malizioso.

"Allora?? Come ti è sembrato Sasuke?"

Sakura fece un mezzo sorriso, ma cercò di cambiare discorso.

"Naruto è già sveglio?"

"No, se la sta dormendo alla grossa..."

"Allora come fai a sapere che c'è qualcosa da raccontare?"

Zia Kushina fece uno sguardo sinistro che faceva sorgere in Sakura sia inquietudine che divertimento.

"Ho ricevuto una certa foto molto interessante ieri sera... in cui una certa nipotina era avvinghiata a quella meraviglia! Sai a me non piacciono i mori, ma conosco i tuoi gusti e ho riservato quel ragazzo per te, non sei contenta?"

Sakura divenne bordeaux, rendendosi conto che quel particolare della serata, ovvero essere paparazzata da Naruto, le era totalmente passato di testa.

"In che senso me l'hai riservato? Lo hai tenuto prigioniero di Naruto, costringendolo a non uscire con nessuna fino a che non mi avesse incontrata?"

"Più o meno... " rispose Kushina, improvvisamente interessata alle sue unghie.

"Zia... cosa mi nascondi?"

"L'operazione Kurama è appena iniziata... non ho tempo per spiegarti! Piuttosto vai a svegliare tuo cugino che ha dormito abbastanza per i miei gusti!"

Sakura, ancora perplessa, fece come richiestole dalla zia e andò a svegliare Naruto, che stava sbavando sul cuscino ripetendo la parola -Ramen- estasiato.

"Svegliati Naruto e fammi vedere quella maledetta foto!"

 

In realtà, era divertita da quella situazione, per i seguenti motivi:

1) Sasuke era un gran pezzo di figo, inutile negarlo, ed era stato molto gentile, anche se solo in qualità di amico di suo cugino;

2) Vedere zia Kushina intenta nelle sue missioni in modalità stalker era impagabile;

3) Quel mese si sarebbe rivelato più interessante di quanto avesse pensato all'inizio.

Per queste ragioni risparmiò la vita di suo cugino quando le mostrò la foto compromettente, ridendoci quasi, dato che la sua espressione beata da ubriaca felice era non solo imbarazzante, ma anche tenera; inoltre, Sasuke sorrideva nella foto, il che era sintomo di non aver provato fastidio per quel contatto improvvisato.

Ad ogni modo, quando quel pomeriggio si rividero tutti insieme, Kiba non mancò di dare una gomitata a Sasuke con fare complice, indicandola e facendola arrossire fino alla radice dei capelli.

Ci mancava solo che quell'idiota di Kiba iniziasse a fare le sue solite battute.

Si avvicinò a Sasuke un po' mortificata, lui con la bocca piegata in un sorriso impercettibile.

"Mi dispiace per ieri sera... mi sono presa tutta quella confidenza e a stento ti conosco... Naruto ci ha scattato  anche una foto!" si portò una mano dietro al collo involontariamente, esplicando il suo imbarazzo e Kiba precedette Sasuke.

"Voglio vederla questa foto!! Naruto ce l'hai tu?" chiese Kiba raggiungendo l'amico a pochi passi dietro la cugina.

Rock Lee e Neji stavano discutendo sulle arti marziali poco più in là e non li consideravano minimamente.

Kiba strappò il cellulare di mano a Naruto e si affrettò a far vedere la foto a Sasuke, che commentò con un "Mpf", un sorrisetto canzonatorio che fece arrossire Sakura, se possibile, ancora di più.

Effettivamente era meno propenso alla risata e alla dimostrazione di emozioni in generale rispetto la sera prima.

"Mi dispiace, non ti conoscevo nemmeno bene... oddio è così imbarazzante!"

Sasuke la guardò con una scintilla di tenerezza negli occhi, senza sorridere e la rassicurò.

"Non ti preoccupare... eri ubriaca... e anche io ero piuttosto allegro."

Sakura si quietò a quella risposta, ma rimase un po' interdetta da quel cambiamento di atteggiamento e si chiese quanto fosse chiuso in realtà.

Si sentiva stranamente a suo agio in sua presenza, non provava quel moto di costante ansia che era solita sentire, ma era tranquilla, posseduta da una inspiegabile pace interiore.

"Naruto mi ha detto che fai Karate..." iniziò Sakura quando iniziarono a passeggiare per Konoha.

"Sì, ho iniziato da poco in realtà, da quando mi sono trasferito qui."

"Deve essere proprio liberatorio come sport... io facevo judo qualche anno fa... mi piacciono molto le arti marziali."

Sasuke le tirò un'occhiata indecifrabile, ma non riuscirono a continuare la conversazione, dato che Neji richiamò l'attenzione di tutti.

"Ragazzi, mi ha chiamato mia cugina Hinata... è sola a casa e ho pensato di farla aggregare a noi, dato che Sakura è l'unica ragazza, almeno ti fa compagnia!" aggiunse poi verso di lei gentile.

Sakura si stupì di quella premura e guardò Naruto, dietro di lei, che soffocò una risata.

Anche Sasuke distese le labbra in un sorriso alla vista della sua espressione stupita, cercando poi di nasconderlo, voltandosi di lato.

"Oh, sarei lieta di conoscerla! L'ho vista solo una volta quando era piccola, mi ricordo che fosse piuttosto timida all'epoca."

Neji le si accostò , camminandole di fianco, cosa che lasciò ancor più interdetta Sakura.

"Non è cambiata in quello, ma è una ragazza di cuore. Non esce spesso con noi perchè non è abituata alla compagnia maschile, ma sapendo che ci sei anche tu ha acconsentito."

A quelle parole prese subito in simpatia Hinata, la quale andarono a prendere sotto casa e arrossì subito alla vista di tutti quei ragazzi.

Sakura avrebbe giurato che il rossore si era intensificato quando il suo sguardo si era posato su Naruto, ma decise di non esternare quel pensiero, non finchè non avesse avuto delle prove certe, perlomeno.

Hinata la salutò a testa bassa con un "Piacere di rivederti Sakura chan" e lei provò un moto di tenerezza per quella ragazza , che ora era diventata molto più formosa di come ricordasse e anche più bella.

Al contrario di lei portava i capelli lunghi blu notte sciolti, la frangetta ordinata appena sopra gli occhi così simili a quelli di Neji, color ghiaccio, ma al contrario di quest'ultimo non si poteva che leggere dolcezza nel suo sguardo.

"Anche per me, Hinata chan... sei cresciuta tantissimo!" esclamò, prima di iniziare a chiacchierare.

Non aveva mai avuto difficoltà a instaurare un rapporto con le ragazze, a differenza dei ragazzi che le piacevano.

Parlò molto con Hinata, scoprendo che le piaceva cucinare e che era molto affezionata a suo cugino Neji, in un modo diverso rispetto al rapporto che Sakura aveva con Naruto.

HInata le raccontò che ammirava suo cugino, le portava un gran rispetto, quando la andava a trovare gli preparava sempre il thè e lui le raccontava di come procedeva la sua vita.

Da come ne parlava sembrava quasi avesse del timore reverenziale nei suoi confronti e Sakura non riuscì a non biasimarla: immaginò quegli di ghiaccio in un’espressione tipo Terminator posati sulla piccola Hinata e quasi le venne da abbracciarla per comunicarle la sua empatia.

Sakura capì anche che la ragazza doveva essere un'esperta consigliera, di quelle disinteressate che ti sapevano ascoltare per ore senza sentire il bisogno di dire la sua se non le veniva richiesto.

"Io e Naruto abbiamo un rapporto molto diverso, ma anche io gli voglio un bene immenso. Quando eravamo piccoli ci divertivamo a fare le –pozioni magiche- con il bagnoschiuma e lo shampoo di mia madre, facendola imbestialire, e scappavamo dietro zia Kushina che ci consigliava dove nasconderci e diventava nostra complice. Sai, mia madre e zia Kushina sono sorelle, ma sono sempre state rivali in qualche modo e tutt'ora la zia ama vedere mia madre arrabbiata."

Hinata fece un risolino, ascoltandola interessata , i ragazzi che camminavano avanti a loro e facevano delle strane sfide.

"Rock Lee hai perso la scommessa!" urlò Kiba "Ora come promesso devi fare 100 giri della piazza, camminando sulle mani!"

Sakura e Hinata si guardarono interdette.

"Non lo farà davvero...?" iniziò Hinata, ma fu smentita dall'ottimismo di Rock Lee, che si mise subito in verticale e iniziò a camminare sulle mani.

"Il maestro Gai sarebbe fiero di lui..." sentenziò Sasuke, stupendola, dato che si era avvicinato a lei e HInata.

"... a volte sembrano padre e figlio!"

"Chi è il maestro Gai, il vostro insegnante di Karate?" chiese Sakura.

Sasuke annuì: "E' lui che propone sempre queste assurde sfide, ma non viene mai meno alla penitenza nel caso in cui perda. Rock Lee ha acquisito la stessa abitudine e il suo stesso ottimismo..."

"E tu?" chiese Sakura, mentre Hinata li ascoltava in silenzio.

"Io non sono ottimista come Rock Lee e neanche così bravo... lui è cintura nera, ormai, io solo verde…”

“Ti facevo una cintura nera!” esclamò Sakura.

“Come mai?” chiese lui aprendosi in un sorriso.

Il cuore di Sakura iniziò ad accellerarle, dato che era la prima volta che gli sorrideva apertamente senza che fosse ubriaco o senza che Naruto l’avesse avvertito.

“Non lo so… sembri forte. Potrei quasi sfidarti, ma non mi ricordo granchè.”

“Neanche il saluto iniziale?” chiese lasciandola un po’ interdetta.

Stava forse accettando la sua sfida?

“Quello sì…”

“E allora… fatti sotto!” commentò lui, stupendo ancora di più la ragazza e fermandosi all’improvviso.

Sakura non rispose, si mise in posizione di fronte a lui, per poi inchinarsi e dire “Hajime” e poi avvicinarsi a lui e colpirlo.

Lui sorrise ancora e Neji, che aveva seguito la scena da lontano sorrise. “Certo che ne ha di fegato”, esclamò lui rivolto a Naruto.

“Non per niente è mia cugina…” si era pavoneggiato quest’ultimo.

Si avvicinarono, quindi, per vedere meglio il “combattimento”, che però finì presto.

Dopo aver assestato quattro colpi, che Sasuke si limitava a parare e di cui uno solo era andato a segno (Sakura si era scusata due volte perché non intendeva tirarglielo davvero forte), lei smise di tentare gli affondi.

“Non so nemmeno io cosa stia facendo. Il Judo è tutto prese… il Karate è totalmente diverso.”

Sasuke annuì: “E’ vero… però la forza ce l’hai.”

“Credo quella sia dettata dalla rabbia… io ho tanta rabbia repressa.” confidò, prima di rendersi conto che si era nuovamente aperta troppo, almeno per i canoni tradizionali.

“Dovresti comprarti un bel sacco da box… fanno miracoli per i nervi tesi!” consigliò lui.

“Ci avevo pensato, ma in casa non saprei davvero dove metterlo!”

“Vieni da me! Io a casa ce l’ho un sacco da box, vero Naruto?”

“Sì!” esclamò subito l’interpellato “L’abbiamo usato spesso io e Rock Lee!”

“Anche mio fratello Itachi lo usa qualche volta!”

“Itachi?? Ma se è sempre così calmo…” commentò Naruto sorpreso.

“Tutta apparenza…” commentò Sasuke “Allora venite da me stasera? Tanto per Konoha non ci sarà nessuno… la domenica sera è sempre triste qui.”

“D’accordo… però Hinata… vieni anche tu?”

Hinata arrossì appena Sakura l’interpellò, ma scosse la testa.

“Io e Neji siamo a una cena in famiglia… è il compleanno dei nostri padri… sai, sono gemelli.”

“Che peccato Hinata chan!” esclamò Naruto sinceramente dispiaciuto “Allora sei dei nostri domani? Sakura è sempre l’unica femmina e mi dispiace per la mia cuginetta!”

Hinata arrossì ancora di più e fece un debole cenno con la testa.

“D’accordo Naruto kun…”

“Io stasera ci sono, invece!” esclamò Kiba.

“Ok, allora dico a mia madre di preparare anche per voi a cena! Rock Lee ha gli allenamenti intensivi stasera, quindi sicuramente non ci sarà!” esclamò Sasuke, quasi più a se stesso.

“Oddio, addirittura a cena? Sei sicuro che non siamo di troppo? Voglio dire… mi dispiace per tua madre che deve preparare per tre persone in più!” esclamò Sakura preoccupata.

“Non preoccuparti… credo che Mikoto sarà felice di conoscerti!” esclamò Naruto, dandole una pacca sulla spalla.

“Non intendevo questo…”

“Tranquilla, Sakura. A mia madre non dispiace avere ospiti a cena.” la rassicurò Sasuke.

Sakura arrossì quando la chiamò per nome, senza la benchè minima ombra di formalità e annuì, sconfitta o vittoriosa, a seconda dei punti di vista.

 

“Sì, pronto, Mikoto? Il piano Kurama sta andando alla grande! L’hai ricevuta la foto? Sì, stasera, a cena da voi… mi raccomando, come da copione!”

Kushina riattaccò con un sorriso sadico, soddisfatta nell’ aver trovato degli alleati così validi.

 

Sakura andò un po’ nel panico quando capì che non sarebbero tornati a casa prima di andare da Sasuke. Non poteva neanche aggiustarsi il lieve trucco sugli occhi e, quando confidò ad Hinata del suo disagio, lei la lasciò completamente di stucco.

“Ragazzi… devo andare un attimo in bagno, ci fermiamo da Teuchi? Sakura chan, saresti così gentile da accompagnarmi?”

Neji annuì e Kiba le guardò allontanarsi con un’espressione pensosa.

“Secondo voi perché le ragazze vanno in bagno sempre a coppia?”

Naruto rise e Sasuke si accigliò, stupendosi di non aver mai pensato a quell’arcano.

 

“Grazie Hinata chan, sei gentilissima, mi hai salvata!” disse Sakura piena di gratitudine, tirando fuori un’armata di trucchi da quella borsa di medie dimensioni a cui la ragazza non aveva nemmeno fatto caso.

“Figurati… vuoi anche dello struccante? Fazzoletti?”

“Hai anche un gatto morto lì dentro?” chiese Sakura allibita , facendo ridere Hinata.

“No, sono allergica, altrimenti sarebbe stato possibile!”

Sakura rise e si affrettò a terminare la fase restauro benedicendo la borsa di Hinata, che avrebbe fatto invidia a Mary Poppins in persona.

 

“Naruto, sono un po’ nervosa…” confessò Sakura, dato che, nonostante la tranquillità di cui la investiva la presenza di Sasuke, la sua solita parte interiore le urlava della figuraccia imminente che sicuramente avrebbe fatto, dato che era troppo spontanea e troppo facile da leggere.

Sarebbe arrossita sicuramente alla vista di sua madre, se poi c’era anche il padre ancora peggio o il fratello o il comodino o qualsiasi cosa facesse di cognome Uchiha.

L’ansia stava prendendo il sopravvento, doveva solo fare un bel respiro profondo.

Hinata e Neji erano andati via, Rock Lee sicuramente stava ancora finendo i suoi giri intorno alla piazza, e ora camminava sotto braccio a suo cugino che la guardava divertito.

“Non ti preoccupare… sono tutti molto gentili… e poi perché sei nervosa, scusa? Quando hai conosciuto i genitori di Neji non eri così in ansia, eppure eri terrorizzata da lui” commentò Naruto a bassa voce con un sorriso complice.

Sakura gli tirò una botta sulla spalla poi rispose con un filo di voce, di nuovo rossa in viso: “Non ne ho idea… ho la sensazione che farò una figuraccia…”.

Naruto la tranquillizzò ancora, finchè si ritrovarono di fronte il portone di casa Uchiha.

Sasuke suonò il campanello, Kiba del tutto rilassato al suo fianco, mentre Sakura era un fascio di nervi, avvinghiata al braccio di Naruto che sghignazzava tra sé e sé.



Ciao!! Aggiornerò di Domenica in Domenica, per questo ho postato oggi il secondo capitolo. Spero continuerete a recensire e mi direte la vostra! Un bacione

-nemy1990-

   
 
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