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Autore: Alixy_    23/06/2015    2 recensioni
'Draco Malfoy, famoso cantante diciassettenne, è stato chiaro. “Voglio essere un ragazzo normale”ha detto ad una conferenza stampa. “Penso di trasferirmi e ricominciare il liceo”. Le fan distrutte dalla notizia.'
E se il Mondo Magico non esistesse?
Hermione Granger è una normale adolescente alle prese con una migliore amica pazza, due amici stupidi e i normali problemi di tutte le teenager.
Draco Malfoy è un famoso cantante che però decide di abbandonare la musica e si trasferisce a Londra. Incontrerà Hermione, una strana e simpatica ragazza che lo tratta come fosse una persona normale e non una celebrità.
Tra sguardi colmi di significato, parole non pronunciate e baci rubati, una storia di amicizia, dolore, famiglia e amore.
[AU School Dramione]
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Lavanda/Ron
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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Capitolo 7
Hermione alzò di scatto lo sguardo quando la porta della classe si aprì, rivelando un Ron piuttosto imbarazzato, date le guance arrossate. Si infilò la maglia nei pantaloni, lanciando un’occhiata di scuse alla prof e raggiungendo il banco di Hermione.
Si sedette vicino a lei, sotto lo sguardo attento della ragazza e del’insegnante, cominciando a tirare fuori i quaderni e i libri necessari per quelle due ore di storia.
“Perché ultimamente arrivi sempre in ritardo?” sussurrò Hermione e lui sbuffò, come stufo di quella domanda.
“Me l’hai già chiesto Herm e ti ho risposto che ho la testa fra le nuvole” disse secco e lei abbassò lo sguardo, dispiaciuta di averlo stufato con le sue stupide domande.
Insomma, non era la sua ragazza – anche se lei avrebbe tanto voluto esserlo – e non aveva il diritto di assillarlo in questo modo. Eppure, aveva la strana sensazione che lui vedesse un’altra ragazza, e che magari fosse quello il motivo dei suoi ritardi.
Poi però, quando Ron le prese dolcemente la mano, sorridendole, i suoi dubbi svanirono, lasciando posto ad una specie di venerazione per il ragazzo davanti a sé.
Era così bello che faceva male guardarlo. Faceva male perché lui non l’avrebbe mai notata, perché lei era solo una secchiona.
Avrebbe voluto distogliere lo sguardo da quegli occhi magnetici, ma non vi riuscì, rimanendoci incastrata, desiderando ardemente che quelle labbra rosee e così vicine si posassero finalmente sulle sue, desiderose di loro.
“Herm” bisbigliò lui, senza staccare gli occhi dalle labbra di lei. “Vorrei così tanto baciarti” mormorò, sfiorandole il labbro inferiore con il pollice. Hermione chiuse gli occhi a quel tocco lieve e magico. “Chiedi di andare in bagno e aspettami in corridoio” ordinò secco e lei non se lo fece ripetere due volte. Distogliendo a fatica gli occhi da quelli dell’altro, alzò la mano, chiedendo il permesso di andare al bagno e uscendo dalla classe.
Dopo qualche minuto Ron la raggiunse e, senza dire nulla, la spinse contro gli armadietti, facendo uscire un gemito dalle labbra di lei che però fu subito soffocato dalla bocca del rosso sulla sua. La baciò avidamente, con passione, mentre le sue braccia le cingevano la vita in modo possessivo. “Sei così fottutamente eccitante” mugugnò lui, infilando la lingua nella bocca di lei.
“Ron” gemette, mentre le loro lingue si intrecciavano in un gioco senza fine e portava le sue braccia tra i capelli di lui, tirandoli leggermente.
 Ed Hermione sapeva bene che, dopo quel commento e quel bacio, lei sarebbe stata completamente in suo potere.
 
 
Draco non amava Hermione.
No, lui non l’amava affatto, su questo non c’erano dubbi.
Ma allora perché in quel momento, mentre fissava il soffitto bianco della sua camera, si sentiva così triste e inutile?
Perché, per la prima volta da molto tempo, aveva dovuto trattenere le lacrime?
Perché Hermione con una semplice frase era riuscita a ferirlo così tanto?
E soprattutto, perché sentiva la mancanza della ragazza?
Non riusciva a trovare risposta, mentre un acquazzone si abbatteva su di Londra,
Erano passati ormai otto giorni dall’ultima volta che Draco aveva visto Hermione. Da quando Hermione gli aveva fatto capire che non si ricordava di nulla. E al biondo, la Granger mancava  terribilmente.
Come può qualcuno che conosci da così poco mancarti?
Non lo sapeva, ma gli mancavano i suoi capelli ricci, quel suo naso perfetto, gli occhi accesi e curiosi, la voce acida ma dolce, quelle bellissime labbra che lui avrebbe voluto baciare ancora e ancora…
“Basta, cazzo Malfoy. Svegliati” si rimproverò ad alta voce, alzandosi dal letto e cominciando a camminare avanti e indietro per la stanza. Quando il suo sguardo incontrò la chitarra appoggiata alle pareti bianche, un sorriso spontaneo gli spuntò in volto, mentre la raccoglieva e si sedeva sul letto, strimpellandone le corde.
Improvvisò una melodia semplice, per poi cominciare a suonare una delle vecchie canzoni che aveva pubblicato, mentre la marea in tempesta nella sua mente si calmava.
Suonare lo calmava da sempre. Aveva cominciato con l’imparare a  suonare la batteria – perché suonare la batteria faceva figo, soprattutto quando avevi 10 anni ed eri un fenomeno del web. Poi aveva continuato con la chitarra, il piano, scoprendo di avere anche una bella voce. E così, dopo un anno e otto milioni di iscritti su Youtube, Ralph Moore lo aveva trovato, trasformandolo da semplice tredicenne a una star mondiale.
E così erano iniziati i concerti, le interviste, le tournée, gli autografi, i meet e tutte quelle cose che un adolescente vorrebbe vivere. Quelle cose che ti cambiano la vita.
Il fatto era che, quelle cose, gliel’avevano cambiata troppo.
Non usciva più con gli amici, non stava più con Ban e la madre, non si divertiva più, non amava più fare tutto quello.
Così aveva mollato. Scelta da codardi? Forse. Sapeva che con la sua decisione aveva fatto star male milioni di persone in tutto il mondo, ma se non lo avesse fatto, al posto di quei fan ci sarebbe stato lui. Sarebbe stato lui quello depresso, quello che faceva tutto ciò solo perché era obbligato. Sarebbe stato lui quello che non trovava più sé stesso.
Aveva deciso di ricominciare. Difficile? Ovviamente. Impossibile? Non proprio.
Aveva conosciuto persone davvero simpatiche come Theodore, Daphne  e Hermione.
Ed ecco che il suo cervello ricominciava a pensare a lei.
Alzò lo sguardo dalla chitarra, frustrato, mentre le sue dita continuavano a muoversi.
E fu lì che la vide.
Hermione che accovacciata davanti alla porta che lo guardava rapita. Draco si schiarì la gola, fissandola e lei spalancò gli occhi. Si alzò lentamente, aprendo la porta e rimanendo ferma sull’uscio, imbarazzata. Approfittando del suo sguardo fisso a terra, il biondo ne approfittò per guardarla.
I capelli ricci erano legati in una coda alta, alle orecchie portava dei semplici orecchini con un brillante, gli occhi ambrati erano un po’ spenti e le guance rosse per l’imbarazzo di essere stata scoperta a spiarlo, mentre il suo corpo snello era coperto da una gonna fino al ginocchio blu e una canot tiera verde acqua.
“Perché mi stavi spiando?” chiese duramente, senza preoccuparsi di sembrare antipatico.
“Scusami, solo che tu…” mormorò lei, bloccandosi paonazza.
“Solo che io cosa?” domandò ancora seccamente l’altro.
“Solo che tu mi stai evitando e io non capisco cosa diavolo ti ho fatto!” sbottò Hermione, stringendo i pugni e serrando gli occhi, colmi di lacrime. “Io non ti ho fatto nulla e tu non puoi trattarmi male in questo modo senza dirmi perché!” disse ancora, con voce un po’ più bassa ma comunque elevata. “Se ho fatto qualcosa di male che ora non ricordo, ti prego di dirmelo” implorò, riaprendo gli occhi dorati rossi e lucidi.
“Tu non te lo ricordi!” urlò allora il ragazzo, stufo di quella situazione. Stufo del suo cuore che tremava vedendo quegli occhi diventare lucidi a causa sua. “E’ questo il problema!” sputò. “Tu. Non. Te. Lo. Ricordi.” ringhiò a denti stretti, gli occhi grigi pieni di rabbia. Con un urlo di frustrazione buttò a terra la chitarra, facendola a pezzi con diversi calci mentre la ragazza rimaneva muta e spaventata davanti a quello sfogo di rabbia.
Era sorpresa. Non pensava di aver fatto qualcosa di così grave da farlo infuriare così tanto. E ora si sentiva terribilmente in colpa, nonostante non sapesse ancora cosa avesse fatto.
“Draco?”
La voce flebile di Ban interruppe i borbottii arrabbiati di Draco. Il biondo alzò lo sguardo, fissando la bambina che, strofinandosi gli occhi, lo guardava spaventato.
“Io… Ban…”
La sorella lo interruppe, correndo verso di lui e abbracciando le sue gambe. Il ragazzo sentì le lacrime salirgli agli occhi mentre prendeva in braccio Ban stringendola al suo petto. Dopo qualche secondo qualche lacrima gli rigò il volto pallido, e lui strinse tra le sue braccia il corpo di Rastaban che, scossa da singhiozzi, piangeva sulla sua spalla.
“Non essere triste” mormorò la bambina, respirando nell’incavo del collo di Draco, facendolo rabbrividire. Lui scosse la testa, accarezzandole piano la schiena.
“Shh, Ban sta’ tranquilla” bisbigliò. Alzò lo sguardo dalle spalle di Ban, con l’intenzione di incontrare gli occhi dorati di Hermione, ma non la trovò.
Se ne era andata poco prima, senza capire il motivo delle lacrime che le avevano rigato le guance.


Harry sorrise alla ragazza di fronte a sé.
“Sei bellissima” mormorò, scostandole una ciocca di capelli dal viso.
Lei arrossì, portando una mano al viso bollente. “Ma che dici…” sussurrò imbarazzata. “Mi sei mancato oggi”
“Anche tu, tantissimo” rispose Potter prendendole entrambe le mani di lei e stringendole tra le sue. “Voglio uscire allo scoperto” disse a brucia pelo, osservandola spalancare gli occhi e poi socchiuderli con aria triste.
“Anch’io, Harry, davvero” cominciò il solito discorso, che avevano già affrontato mille volte. “Io ti amo, ti amo così tanto” gli accarezzò una guancia pallida. “Ma non possiamo dirlo a nessuno. Sai come impazzirebbero? Ci riempirebbero di dubbi e… ho paura che ci allontanerebbero.” I suoi occhi incontrarono quelli verdi del ragazzo e fece un piccolo sorriso. “Non posso, Harry. Ti prego di capirmi e, se mi ami solo un po’ di quanto io ti ami, aspettami”.
“Sempre” sussurrò lui, unendo le loro labbra.


{SpazioAutrice}
SWASH! Benvenuti su MBG!
Okay no.
Corto e schifoso. Lo so.
Mi sembra di dire sempre le stesse cose, mi dispiace troppo, ma ho una buona scusa. Ho appena finito di scriverlo e lo sto postando, rischiando anche di perdere l'aereo lol. Perchè, ebbene si, parto per due settimane, quindi niente aggiornamento! Sorry, davvero. Prometto che quando torno ne posto due!
Così, Harry ha una fidanzata segreta... uhm. Secondo voi, chi sarà?
Un bacione, recensite, recensite, recensite!

_Alixy
   
 
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