Film > Pirati dei caraibi
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Autore: 50shadesofLOTS_Always    23/06/2015    1 recensioni
Jack é senza la sua Perla Nera. L'uniche cose che gli sono rimaste sono Gibs e la mappa per la Fonte dell'Eterna Giovinezza. Ma non é il solo a volere la prodigiosa acqua...
(Storia da collocarsi alla fine de "I Pirati dei Caraibi- Ai confini del mondo").
Genere: Avventura, Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elizabeth Swann, Hector Barbossa, Jack Sparrow, Un po' tutti, Will Turner
Note: Lemon, Movieverse, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Due giorni dopo...

Mancavano poche ore all'alba quando Elizabeth aprí gli occhi. Avevano superato una lunga notte di burrasca e solo da poco,la tempesta aveva smesso di scuotere la nave. Avevano rischiato più volte di ribaltarsi a causa delle enormi onde,generate da un vento impetuoso e gelido,che avevano quasi trascinato via gli uomini della ciurma. Si accorse di essersi addormentata vicino al timone,dopo aver stabilizzato la rotta del vascello. Uno strano trambusto le arrivò alle orecchie,svegliandola e si mise in piedi,osservando gli uomini che correvano sul ponte per affacciarsi sulla balaustra di babordo. Prese il cannocchiale e lo allungò in direzione di un altra nave. Il suo cuore perse un battito << É l'Olandese Volante! Fermi! >> urlò in tono di comando. 

<< Nave a babordo! >> gridò la vedetta dalla cima dell'albero maestro dell'Olandese. Il Capitano Turner scese dalle scalette,afferrò una cima e si arrampicò sulle sartie per poter vedere meglio. I suoi occhi si sgranarono alla vista di Elizabeth al timone << Gettate le ancore! >> urlò Will scendendo dalle sartie,saltando sulle assi del ponte mentre gli uomini presero a smaniare attorno a lui. 

Le due navi si affiancarono mentre i primi raggi di sole illuminavano la distesa di un intenso color cobalto. Un uomo barbuto posò una lunga asse come passerella mentre i due Capitani si fissarono sui fronti opposti. Jack uscí da sottocoperta,svegliato dal trambusto con la sua solita andatura,facendo ondeggiare le treccine tintinnanti dei suoi capelli mentre si sistemava il tricorno,usurato dal tempo e dalla salsendine.  Sbarrò gli occhi alla vista di quella nave maestosa e Will sul ponte,con in testa una bandana e con indosso una camicia bianca,un paio di pantaloni marroni e degli stivali. Armato di una coppia di pistole,appese al cinturone,insieme ad una sciabola. Fissava Elizabeth,immobile anche lei sul ponte in attesa forse di una conferma a ciò che stava accadendo. Will mise un piede sulla passerella e cominciò a camminare verso di lei,allargando le braccia per equilibrarsi. La raggiunse saltando sul ponte,a pochi centimetri da lei. Si sorrisero,ancora increduli di essere cosí vicini. La attirò a sé,stringendole i fianchi prima che le loro labbra si incontrassero a metà strada. I marinai sollevarono ovazioni di gioia e fischi di congratulazioni. Will la guardò sorpreso,appoggiando la fronte contro quella della moglie << Che ci fai per mare? >> le chiese quasi confuso mentre riprendeva fiato << Sono venuta a cercarti... >> gli disse con un sorriso largo,stampato in faccia e carezzandogli le guance rese ispide per il principio di barba,che dava a Will un'aria un pò più invecchiata. Jack ballonzolò vicino a loro,dividendoli con un gesto delle mani << Mi spiace interrompere questa bella e commovente riunioncina amorosa,ma qui c'é qualcuno che vuole trovare la Fonte! >> disse rivolto soprattutto alla giovane capitana,che per tutta risposta lo fulminò con uno sguardo infuocato << Non sei tu che prendi decisioni... >> ringhiò. Fra sguardi rabbiosi,ovazioni per i capitani e comandi ferrei,Will invitò Elizabeth e Jack nella propria cabina privata sul millenario Olandese Volante. Mentre entravano,alcuni marinai squadrarono Jack in modo a dir poco amichevole. Si sedettero attorno ad un tavolo ligneo,modesto ma comunque di pregio mentre sul ponte,regnava il silenzio interrotto dal chiacchiericcio dei marinai << Allora é vero... - esordí rivolgo a Sparrow,che già si era scolato metà bottiglia di rum sequestrata ad un uomo dell'Olandese - Sei alla ricerca della Fonte dell'Eterna Giovinezza... >> << Se lo dicono in tanti,dev'essere vero - rispose con puntigliosa ed ironica non curanza,prima di sollevare l'indice della mano non occupata a tenere la bottiglia - Però sono costretto a condividere il bottino con la tua adorabile donzella,che ha mentito sul fatto di essere qui per te >> sbottò puntandole il dito anellato contro. Aveva compreso il motivo del loro incontro: la cosa he bramava di piú il Capitano Swann era il marito. E la bussola aveva svolto appieno il prorpio dovere. Will rivolse lo sguardo perplesso ad Elizabeth << Voglio arrivare alla Fonte per stare con te... - posò una mano su quella del marito - Non posso aspettare dieci anni. Io voglio vivere con te,per mare... >>. Il Capitano Turner non poté fare a meno di sorridere,adagiando la propria mano su quella della compagna << Ho fatto un patto con Calypso... - Jack lo fissò con gli occhi sgranati ed il sorso di liquore ancora in bocca - Se fra dieci anni,mi vorrai ancora lei scioglierà la maledizione e potremmo tornare a terra. Vivere una vita normale,come abbiamo sempre desiderato... >>. Lei abbassò lo sguardo << Non puoi... >> mormorò avvilita << Che vuol dire che non posso? >> << C'é una taglia su di te. Il nuovo Governatore ha perfino ucciso Mr Brown,il tuo vecchio capo fabbro. Chiunque abbia avuto un qualsiasi tipo di rapporto con te,subirà la pena di morte... Non possiamo più tornare a Porta Royal >>. Dei brividi inquietanti percorsero la spina dorsale di Will,che restò profondamente turbato da quelle parole. 

****

La luna piena era sorta da un pezzo ormai e le due navi,ancorate il mezzo al blu del mare,dondolavano leggermente,in un moto sopporifero,per le placide onde spinte dalla leggera brezza notturna. Jack tracannava rum,sorvegliato da Gibbs che deteneva il controllo della nave al posto di Elizabeth,che invece avrebbe soggiornato presso l'Olandese Volante. Si sentiva un pò a disagio mentre rientrava nella vecchia cabina di Davy Jones,con lo stesso forziere che gli era appartenuto e che adesso,nascondeva il cuore pulsante di Will << Credevo che ci avessi ripensato... >> esordí con un lieve sorriso,facendola quasi sobbalzare per la sorpresa << Certo che no >> finse un tono offeso,poggiando il forziere sulle travi del legno,appena sotto ad un mobile. Un posto nascosto e sicuro. Lui la osservò muoversi per la cabina fino dietro ad un separé,che aveva fatto predisporre precedentemente. Voleva farla sentire a casa,nonostante l'aspetto sempre trasandato della nave. Si chiese come fosse riuscita ad ambientarsi cosí facilmente ad un luogo umido,salmastro,con scarsa igiene e rado rispetto per le donne. Mentre la sua mente era invasa da tali pensieri,si slacciò il cinturone con le pistole e lo lasciò appeso ad un gancio sulla parete. Elizabeth intanto si preparava per la notte con un forte dubbio << Sicuro che non ti darò fastidio? >> gli chiese agganciandosi l'ultimo bottoncino della sottoveste. Will sorrise dando un veloce sguardo all'amaca << No,sta' tranquilla... >> rispose tranquillo pentendosi però di non averle preparato un giaciglio migliore. Si sfilò la camicia,un pó logora sulle maniche e la appoggiò sullo schienale di una sedia,ignaro della lunga occhiata che gli stava concedendo la compagna. Osservò le spalle,rese più forti dal duro lavoro,da sempre parte della sua vita. Il suo sguardo indugiò sulla schiena scoperta,dove ancora si intravedevano le cicatrici delle frustate a causa di Jones. Si riscosse quando Will si voltò a guardarla << Tutto bene? >>. Lei annuí prima di avvicinarsi con passo sicuro. Si perse in quegli occhi scuri come il cacao,profondi come pozzi,scrutando ogni minimo particolare di quel volto tanto caro che adesso,le distava a pochi centimetri. Will sorrise sornione mentre Elizabeth gli scostava la bandana,liberandogli i capelli riccioluti << Vedi qualcosa che ti piace? >> la stuzzicò giocosamente,posandole le mani sui fianchi << Sei un pirata davvero affascinante... >> sussurrò lei prima di stampargli un dolce bacio sulle labbra << Ne sono lusingato,Signora Turner ma sono ancora ben memore del vostro bisogno di riposo... >>. Si chinò,sollevandola come una sposa per poi adagiarla sull'amaca. Con estrema agilità,si sistemò nel lembo di stoffa facendo in modo che Elizabeth,dovesse stringersi a lui per non cadere << Siete un manigoldo... >> lo scherní,lasciandosi abbracciare dal marito. Erano cosí vicini che non c'era bisogno di parlare ad alta voce. << Dormi... >> le mormorò a bassa voce,facendole posare la testa sul proprio petto. Lei obbedí,accoccolandosi vicina a Will. Lo sguardo le cadde sul pettorale sinistro, dove ancora era ben visibile la cicatrice. D'istinto,la sfiorò con la punta delle dita << Ti fa' male? >> chiese con un fil di voce. Will abbassò lo sguardo sulla moglie,che teneva una guancia premuta sulla sua spalla << No... Ti infastidisce? >>. Elizabeth scosse la testa,posando una mano sul suo petto << Mi ricorda che sei mio,sotto ogni punto di vista... >>. Gli sorrise timidamente prima di chiudere le palpebre ormai pesanti ed addormentarsi,cullata dalle carezze di Will,che ancora faticava a prender sonno. La guardò scrupolosamente e assaporando il calore che riusciva a dargli,fino a che stremato non cadde anche lui in un sonno profondo.

   
 
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