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Autore: vampire for sunshine    24/06/2015    6 recensioni
Storia ad OC < Iscrizioni chiuse >
AU HUMAN
Salve a tutti ed eccoci qui con questa nuova storia ad OC.
Questa storia narra di una ciurma di pirati che parte da un piccolo villaggio per trovare delle armi leggendarie che serviranno nel caso il mondo sia di nuovo in pericolo.
Ludo, Adline e le turtles fanno già parte di questo equipaggio. Perché non vi unite a loro?
Sunshine e Vampy
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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l'isola delle Sirene (parte 1)

-Accidenti! Ludo, come cavolo si pilota questo coso?- imprecò a gran voce Adline che stava muovendo a casaccio il timone di legno dai bordi d’argento e decorato con degli arabeschi color oro.
-Se non lo sai tu che hai un padre che è al timone ventiquattr’ore su ventiquattro, dovrei saperlo io?- gridò di rimando Ludo, sarcastica, che si trovava sull’albero maestro che lucidava una katana –E comunque, non sei tu quella che accompagnava suo padre in tutti i suoi viaggi?-
-Sì, ma è diverso! Io stavo sull’albero maestro a leggere insieme all’unica donna della nave, non vicino al timone! Giù era pieno di… uomini- urlò la mora facendo una smorfia di disgusto all’ultima parola.
-Eddai! Solo perché sei una Cacciatrice, non vuol dire che non puoi stare vicino agli uomini- sbuffò l’altra alzando gli occhi al cielo
-No ma non possiamo fidanzarci o altro, e i mozzi di mio padre pensano solo ad altro…insomma… hai capito- spiegò la Cacciatrice arrossendo notevolmente e facendo ridere l’altra
-Invece di stare lì a ridere, che ne pensi di fare cambio e venire tu a guidare?- la riprese lei.
-Ehm…-
-Grazie, sapevo che lo avresti fatto. Ora scendi- concluse Adline facendo sbuffare Ludo che cominciò a scendere la scalinata di corda e legno.
Quando arrivò alla fine, raggiunse l’amica che le cedette il posto da timoniere, incamminandosi verso la propria cabina per prendere un libro dalla copertina un po’ rovinata e con una scritta color oro che diceva “Apollo”, per poi andare verso il luogo più alto della nave
-Ma brava! Io sto qui a cercare di non farci affondare e tu ti metti a leggere le imprese di… di chi? Di solito non leggi di Artemide?- enfatizzò con un finto tono offeso e melodrammatico la ragazza dai capelli color cioccolato.
-Quello l’ho finito, dieci volte, quindi mi sembrava il caso di informarmi sul suo fratello maschilista- disse l’altra tranquillamente –Ora… Che cosa facciamo?-
-Innanzitutto direi di cercare un equipaggio, io direi di cercarlo nell’Isola delle Sirene, è a circa 10 minuti da qui…- consigliò l’altra tirando fuori una mappa
-Isola delle Sirene?-
-Isola delle Sirene-
-Mai sentita nominare-
-Ci credo! È una delle isole più piccole d’America-
-E perché andiamo proprio lì?-
-Un’amica del cugino del vicino di casa della sorella del nonno di un parente di un cameriere di una nave guidata dal fratello di…-
-Ah! Basta! Passa subito al sodo che mi stai fondendo il cervello!- urlò esasperata Adline tenendosi la testa tra le mani.
-Volevo dire che…- ricominciò Ludo guardandola in cagnesco –A quanto mi hanno detto su quell’isola abita un ragazzo, un certo William, che ritengo perfetto per questo viaggio, oltre ad altre ragazze-
-Ragazzo? Perché, devono esserci anche dei ragazzi sulla nave?- chiese delusa la ragazza che stava di vedetta, venendo in seguito colpita da un bastone lanciato dal timoniere.

-Terra in vista!- esclamò la mora indicando un’isoletta molto piccola in mezzo all’oceano, e, a quella notizia, la pilota sterzò velocemente per raggiungere il porto, con un sorriso a trentadue denti sul volto.
Attraccarono in quella baia, piccola, con un ponticello di legno rovinato e corto. Lì vicino si trovava una piccola baracca, con dentro un uomo anziano, che a prima vista pareva molto povero ma felice.
-Ehm, mi scusi, lei saprebbe per caso dove si trova un certo William Scott?- chiese timidamente Ludo
-William Scott? Sì, qui lo conoscono tutti, e il nostro unico giornalista, porta notizie da ovunque, come quella delle due ragazzine che partono alla ricerca di alcune armi che probabilmente neanche esistono. Che pazzia!- rispose lui e a quelle parole le ragazze arrossirono scambiandosi sguardi d’intesa.
-Già, ce lo può descrivere? Sa, dobbiamo incontrarlo per conto di… Mio padre, e non l’abbiamo mai visto…- mentì la Cacciatrice.
-Ha i capelli neri e gli occhi blu, ed è andato da quella parte, dalle parti della foresta- indicò l’uomo
-ok, grazie mille signore- lo ringraziarono in coro le due, per poi voltarsi per vedere l’isola: c’erano delle piccole case tutte bianche, alcune strade un po’ rovinate e si potevano vedere numerosi bambini che giocavano per strada a rincorrersi mentre le madri li tenevano d’occhio chiacchierando tra loro sedute su delle sedie, una strada però portava versa una foresta, dalla quale si innalzavano alberi come querce e faggi, con in basso molti cespugli con bacche di ogni tipo e fiori esotici di tanti colori. Le ragazze s'incamminarono verso il bosco, ammirando le piante di vario tipo
-Così, non lo troveremo mai, la foresta è troppo grande, dobbiamo dividerci, sentenziò Adline
-Hai ragione, io vado a destra e tu a sinistra, ok?- propose Ludo, che andò a est quando l’altra annuì.


Adline camminava tranquillamente nel bosco, fermandosi ogni tanto ad accarezzare degli animaletti e raccogliere fiori, ignara di qualcuno che la osservava.
-Scusami, volevo farti notare che un cerbiatto ti sta seguendo- esclamò una voce che proveniva dagli alberi, facendo sussultare la ragazza, che notò il cucciolo di cui parlava
-Fatti vedere!- lo intimò la ragazza tirando fuori l’arco e le frecce che si era portata dalla nave in caso di emergenza dalla fodera
-Ehi, calmati, non voglio farti niente di male- provò a rassicurarla lui, anche se ciò non fece altro che insospettirla di più, uscendo allo scoperto saltando da un albero e atterrando davanti alla mora: era un ragazzo sui sedici anni, alto, con dei capelli neri come il carbone e gli occhi blu come la notte. Indossava una semplice camicia e dei pantaloni neri.
-Scusa se ti ho spaventata, ma non volevo che facessi del male a lui…- le spiegò il corvino agitandosi sentendo lo sguardo della ragazza su di se
-Beh… io vado, addio- proferì lui provando ad andarsene, ma venne bloccato da una domanda della mora
-Sei William Scott?- chiese semplicemente lei, con una punta d'indifferenza nella voce e l’atteggiamento di qualcuno che volesse trovarsi ovunque tranne che lì
-Sì, sono io. Tu invece?-
-Adline, Adline Nightshade. Io e la mia amica ti stavamo cercando-
-Motivo?-
-Beh, ecco…- cominciò Adline, ma non terminò la frase perché un pallone la colpì in pieno
-Ahi! Chi è stato si faccia avanti o farà una brutta fine!- minacciò la mora con le fiamme negli occhi
-Sono stata io, scusa, mi allenavo- disse una ragazza alta e magra con gli occhi azzurri e i capelli castani/rossi vestita con una maglietta con il cappuccio e dei pantaloncini uscendo di corsa da un punto della foresta
-Ok, fa niente, ma fa più attenzione- la riprese la Cacciatrice riconsegnandole la palla
-Asia Smith, come mai da queste parti?- chiese con una punta di disprezzo nella voce William
-William Scott, potrei farti la stessa domanda- rispose totalmente indifferente lei
-Io cercavo notizie, sai, è il mio lavoro, tu invece?-
-Io mi allenavo nella foresta poiché qualcuno ha avvertito i miei degli “incidenti” e mi hanno impedito di allenarmi in città-
-Incidenti? Hai rotto le finestre di casa mia con il tuo pallone! Due volte!-
-Cose che capitano-
-Ehi ehi ehi! Fermi tutti! –li richiamò Adline –Innanzitutto, smettetela di litigare!-.
-Ok… ritornando a prima che lei ci interrompesse, perché mi cercavi?-
-Prima di tutto, ti piacciono le avventure?-
-E me lo chiedi? Ovvio! In fondo sono un giornalista, non posso vivere senza un pizzico di azione nella vita-.
-Bene, meglio così, che ne dici di partecipare a una grande avventura?-
-Certo!-
-Ehi! Anch’io voglio venire!- richiamò l’attenzione su sé Asia.
-Una mano in più non può fare che bene- sentenziò l’altra
-Che genere di avventura?- domandò William
-Io e una mia amica cerchiamo le armi leggendarie, hai anche scritto un articolo a riguardo…-
-Aspetta! Sei tu una delle due ragazze? Non ci credo, non vedevo l’ora di incontrarvi dal vivo!- gridò un’altra voce proveniente da alcuni cespugli, dal quale spuntò una ragazza: era alta e muscolosa, aveva lunghi e mossi capelli castani legati in una treccia che le ricadeva sulla spalla e gli occhi metà verdi e metà azzurri. Indossava una maglietta a strisce azzurra e bianca un po’ strappata e macchiata, pantaloni marroni larghi e logori con stivali dello stesso colore.
-Tu sei una delle ragazze quindi?- chiese la nuova andando verso Adline, che era rimasta interdetta dalla sua comparsa
-S-sì, sono una di loro-
-Fantastico! Posso venire anch’io?- domandò l’altra
-Sapessi almeno come ti chiami magari…-
-Oh, già, scusa. Piacere, Cristina Lewis- sì presentò stringendole la mano
-Io invece…-
-Adline Nightshade, lo so, ti ho sentito prima-
-A proposito, che ci facevi dietro al cespuglio?- la interrogò la mora facendola arrossire
-Oh beh io… Ho sentito la parola avventura, e poi armi leggendarie… e mi sembrava l’occasione giusta per fare un viaggio con qualcuno, e così…- spiegò timida Cristina, il che fece sorridere la Cacciatrice
-Beh, le ragazze sono sempre le benvenute sulla nostra nave, al contrario dei ragazzi, quindi è meglio che tu non faccia saltare fuori qualche tuo amico che si mette in testa di venire con noi, perché lo butto in acqua a calci, sopporterò te solo perché la mia amica ti vuole sulla nave, ma fai attenzione, se fai un passo falso farai una visitina agli squali, chiaro?- minacciò la ragazza William, con l’indice puntato sul suo petto e un espressione minacciosa e furiosa sul volto, che fece impallidire il ragazzo che annuì freneticamente -Benissimo, ora che è tutto chiaro direi che…-
-Aspetta! Non è meglio se andiamo in città a cercare qualcun’altro? Persone in più possono sempre servire, e poi devo avvertire i miei della mia scelta- la bloccò Asia, che fece riflettere la comandante che in seguito annuì seguendola.

Il trio condusse la ragazza, con il cerbiatto che non smetteva di seguirla, verso la città, che più che altro era un minuscolo paesino.
-Quella e la casa dei miei genitori, torno subito- annunciò la rossa con un po’ di amarezza
-Va bene, noi ti aspettiamo qui- le rispose il ragazzo –Ma fai in fretta perché… Adline, no! Attenta!- La avvertì William, senza successo, dato che Adline aveva già abbassato per sbaglio una leva. Quella azionò una serie di meccanismi che conducevano verso l’alto, e questo portò la vittima ad alzare lo sguardo: sopra di lei si trovava un enorme masso tenuto sopra da una corda, che l’avrebbe calata velocemente in basso quando quel processo sarebbe finito. La ragazza era terrorizzata dalla trappola, tanto da non riuscire più a muoversi, rimanendo li immobile a fissare con occhi spalancati dal terrore la roccia che in pochi secondi l’avrebbe schiacciata ponendo fine alla sua esistenza.
Una decina di centimetri prima che il macigno la raggiungesse, la Cacciatrice chiuse gli occhi preparandosi al peggio, che non arrivò: il blocco si era sospeso a mezz’aria.
-Vuoi un biglietto d’invito o ti sposti da lì da sola? Sai, non starà sù per molto altro tempo- la avvertì una voce femminile, riportandola alla realtà e facendola muovere. Quando fu fuori pericolo, quello cadde, provocando un grosso buco sul terreno. Adline si spostò per cercare la sua salvatrice, trovando, dietro un complicato marchingegno fatto di leve, corde e ingranaggi, una ragazza alta e snella, dai capelli castani con una ciocca a sinistra colorata di blu e gli occhi castani. Indossava una maglia bordeaux con sopra una camicia senza maniche bianca e blu con dei jeans corti.
-Stai bene?- le chiese, continuando a parlare dopo che la vittima annuì –Io sono Aicha Moore, piacere-
-Io sono…-
-Una che dovrebbe fare più attenzione forse?- tirò ad indovinare  un’altra ragazza che andò vicino ad Aicha: era alta, magra, abbastanza bella, aveva i capelli ricci color cioccolato con i riflessi rossi, che ricordavano ad Adline la sua amica, a differenza che questa ragazza ce li aveva più lunghi, gli occhi ambrati, numerose lentiggini e vestiva una maglietta con le maniche larghe gialla, dei jeans color cioccolato, una cintura rossa con infilato dentro un “rametto” e degli stivali che arrivavano fino a metà gamba color sabbia
-Io sono Zoey Charlotte Baston, e tanto per tua informazione sono una strega- si presentò Zoey con un sorriso a trentadue denti sul volto, prendendo la mano della mora e stringendogliela, sotto lo sguardo tranquillo della ragazza e quelli straniti di Cristina e William, che si scambiavano occhiate come per dirsi “questa qui è matta”
-Io Adline Nightshade, e tanto per tua informazione sono una  Cacciatrice di Artemide- si presentò finalmente la suddetta –E volevo proporvi una cosa-
-Cioè?-
-Io, una mia amica e quei tre siamo in viaggio alla ricerca delle armi leggendarie, e mi chiedevo se voi vorreste…-
-Venire con voi? Certo!- gridarono estasiate le due
-Frena! Perché hai scelto loro due? Per curiosità- domandò Cri
-Beh, credo che una con le capacità di Aicha potrebbero tornarci utili…-
-In effetti, intrufolarsi nel sistema di sicurezza della banca più protetta dell’Isola e riuscire a capire come bloccare, anche se per poco, il sistema antifurto non sia una cosa fattibile da tutti- si vantò la ragazza
-E una strega torna sempre utile- finì Adline
-Perché, vuoi farmi credere che sia sul serio una…- cominciò il ragazzo, prima di venire bloccato da un “pietrificus totalus” di Zoey che lo fece cadere a terra immobile.
-Ok ok, adesso però fa il contro-incantesimo che non ho voglia di portarlo in braccio fino alla nave…- Le ordinò la ragazza facendo segno ad Asia di venire con loro, la quale stava cercando di liberarsi dall’abbraccio di sua madre, in lacrime, dicendo cose come “mamma, così mi soffochi!” o “vorrei arrivarci tutta intera alla nave!”.
Quando il corvino si fu ripreso e la castana si fu liberata dall’abbraccio, il gruppo si diresse verso il veliero con appresso il cerbiatto, soprannominato Ariel da Zoey in onore della sirena, aspettando il ritorno di Ludo.


ANGOLO AUTRICI

Salve gente!
Ecco per voi il secondo capitolo
Nel prossimo finiremo l'incontro dell'equipaggio, e poi comincierà la vera e propria avventura!
Speriamo che il capitolo vi sia piaciuto
Baci, Vampy e Ludo

   
 
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