Anime & Manga > Saint Seiya
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Autore: Dro    24/06/2015    4 recensioni
Ok, lo dico fin dall'inizio così poi nessuno cercherà di uccidermi... Shun female!!!
L'idea è partita qualche anno fa sotto ispirazione di un commento di un'amica (Crystal eye)
Dal testo:
"Mi aggiusto una ciocca dietro l’orecchio e poi con entrambe le mani spalancate colpisco il vetro facendolo vibrare e gridando:- Ciao, Fratello! Spero di non averti deluso abbastanza! Il bello deve ancora venire!-"
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Andromeda Shun, Phoenix Ikki
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Gender Bender
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NOTE: pubblico in fretta perché è il conto alla rovescia prima dell'esame!!! Qui la storia la conosciamo un po' tutte, ma spero che questo punto di vista non la renda più scontata!!! ^^ ringrazio chi mi segue/legge/recensisce. E spero che la pioggia di pomodori non sia troppo fitta...

Mi risveglio che mi fa male la schiena. Ho dormito spalle all’angolo della stanza. Libero il braccio dalla coperta e mi strofino gli occhi. Lo stress mi ha fatto venire la nausea, e vorrei tanto andare in bagno. Avrei anche ragione. Capisco chi sta per entrare nella stanza ed impreco. Mi alzo, mi riallaccio il reggiseno e mi rassetto mentre entrano. Hyoga e Seiya. Ikki proprio non vuole farsi vedere. 
-Ti scortiamo in bagno.- mi dice il biondo, piatto, da lui non mi aspetto nessuna reazione. Seiya invece lo vedo fremere, è furioso.
Io gli sfilo davanti, non mi importa più quello che pensa. 
-Io mi fidavo di te.- dice a denti stretti.
- Questa è la differenza tra me e te, io distinguo la fiducia in una persona e la fiducia nelle sue capacità. Tu non sai tenerti un cece in bocca e sei l’essere più sessista che conosca.- dico atona. 
Lui mi fissa sconvolto. Hyoga mi apre la porta e mi porta nei bagni.
-Ci hanno detto di non perderti d’occhio.- mi informa.
Io guardo Seiya e poi di nuovo lui. Poteva venire mio fratello, questa è veramente una cattiveria, ma alla fine io loro li ho visti nudi, che si godano lo spettacolo.
Al lavandino mi lavo prima il viso, poi mi levo la maglietta e mi guardo. 
-Sei ingiusta a dire che non ti avremmo coperto.- dice Seiya.
- Lei ha fatto in modo che noi non venissimo coinvolti, ci ha fatto un favore.- gli risponde Hyoga lanciandomi un’asciugamano. Lo guardo da sotto di esso, una punta di rabbia, impercettibile per tutti, ma per me molto evidente.
Un conato di vomito non mi permette di rispondere. Mi chino  sul water e rigetto, è in un piccolo vano a parte,  diviso dal lavandino e dalla doccia da una porta.
Scarico e ritorno al lavandino, mi sciacquo la bocca.
-Stai male???- chiede Seiya.
- Ciclo. Non mi ucciderà, credo. Posso accostare la porta per...-
Hyoga annuisce. Finisco in bagno, mi rimetto la maglietta e faccio per uscire, ma lui mi prende per l’avambraccio.
-Mi dispiace.- mi dice.
Gli sorrido: - È andata meglio così, per te dico.- mi libero dalla presa e da sola torno nella stanza dell’interrogatorio.
Sul tavolo c’è del caffè latte e biscotti, il grande sacerdote è già seduto. Mi metto al mio posto afferrando un biscotto.
-Parlami della Galaxy War.-
- Il giorno in cui tornai era il mio compleanno, mi dissero che se volevo rivedere Ikki dovevo partecipare a quello stupido torneo, come se qualcuno non sapesse che possedere è diverso da poter indossare una gold, ma vabbè. Ho passato la giornata in camera mia alla villa. L’avevano preparata apposta per me.- comincio.
- Che hai fatto?- 
- Mi sono fatta bella per le telecamere, oddio  per quello che so fare io mi sono pettinata tantissimo, voi ragazzi non lo fate! Detesto questa cosa! Ci si riempie di nodi!!!- 
- Mai pensato di fregartene? Potevi pettinarti comunque...-
- Quando reciti da così tanto le paranoie ti tormentano, e farti chiamare ragazzina, beh... ti ci manda, in paranoia, meglio non aumentare le fonti di stress. Comunque io andai in battaglia dopo tre, quattro giorni, contro Jabu. Faccio una premessa, ancora oggi quello lo considero un regalo di compleanno, anche per come è andata dopo, quella comunque è una bellissima soddisfazione. E sì, se me lo chiedi mi sono sentita superiore, e soddisfatta, per poco perché il senso di colpa arriva sempre, ma non passo un brutto momento quando ci ripenso. Se penso alle ragazzine invece... sono ancora... inquietata. – accio un gesto di stizza con la mano - Sorvolando, la catena trovò il nemico ed Ikki si mostrò. Quando si tolse la maschera mi sentii così sollevata...Pensavo fosse finita, credevo che da quel momento tutto sarebbe andato bene. Invece mi colpì e mi disse che si vergognava di me. Lo sapevo, ma sentirselo dire non è stato carinissimo... –
- Shun- mi blocca il mio interlocutore – Se questa legge non esistesse io ti stimerei, sai.-
- Questa legge non ha senso!- tuono sbattendo le mani sul tavolo – Ho buttato 14 anni della mia vita, mi ucciderete a diciassette anni! E io ho affrontato tre fottutissime  guerre sacre!!! Tre!!! Come abbia combattuto neanche conta! Sono un ca**o di God saint, mi sono fatta possedere da Hades per voi! Per la terra e per Atena! Ed io ODIO combattere, ok? Lo ODIO, LO ODIO, LO ODIO!!!-  
Neanche mi accorgo di essermi alzata e non so come tutto è iniziato, mi calmo di colpo e mi risiedo. Il cuore mi batte all’impazzata. Devo stare calma.
- Comunque, qualunque cosa faccia non è abbastanza, né per mio fratello né per Atena, me ne sono fatta una ragione.- sospiro – Capii che, però, mio fratello non era del tutto fuori di senno, perché poteva dire che ero una ragazza e rovinarmi, cosa che non fece, forse perché era così preso dal male da volermi far soffrire, aveva capito quanto era pesante continuare quella sciarada. Lasciando perdere come mi sono sentita quando mi ha insultato appena mi ha rivisto, sorvolando sul fatto che questa- alzo la manica della maglietta mostrando la cicatrice sulla spalla – è la cicatrice più brutta che ho... La cosa peggiore è stata che lui mi ha tradito, non glielo ho fatto pesare, ma lo ha fatto!!! Io per la promessa ho fatto tutto quello che mi avevano chiesto! E lui no, mai! Quando poi è morto per la prima volta, mi sono sentita malissimo, perché alla fine ho avuto un momento in cui l’ho odiato.- mi metto le mani nei capelli e stringo le ciocche tra le dita stringendo gli occhi tanto forte da vedere le stelline blu – E nella mia testa il momento in cui quella frana lo travolge si è ripetuta miriadi di volte,- lo guardo negli occhi – Il paradosso? Se io non avessi avuto le bende che mi stringevano avrei fatto in tempo a tirarlo via di lì-
Il sacerdote trema:- Non lo puoi sapere...-
Alzo il mio cosmo, più di quando sono god, molto di più, ed ancora non ho bruciato vita. La porta si apre, con la coda dell’occhio riconosco Aiolia, Death e Camus allarmati, io abbasso la mia energia tornando al normale micro cosmo, poso la guancia sul gomito e con un sorriso a mezza bocca chiedo: - Ciao ragazzi, qualcosa non va?-
Vedo Aiolia distogliere lo sguardo rosso, Camus come il suo allievo resta freddo e distaccato, Death si lecca le labbra, mamma mia se non è inquietante!
-Tutto a posto ragazzi...- dice il mio  carceriere – Se voleva combattere non sarebbe qui ora. Complimenti, comunque, ma lo sapevo che era la punta dell’iceberg - allude al mio cosmo – Continua.-
- Mi credete tutti inconsapevole...- continuo io per un attimo mentre i tre se ne vanno – Comunque, dopo quella volta, avevo deciso di morire contro il primo avversario che mi fosse capitato, non si sapeva che Saori fosse Atene, non avevo ragioni per combattere seriamente.-
- E l’elmo?-
- Non si sapeva nemmeno se fosse vero od un falso!- mi lamento io – Quindi contro il cavaliere della fiamma neanche ci ho provato ad impegnarmi, ed era un bellissimo contrappasso, non ti pare? Morire nel fuoco, in molte culture era purificatorio, l’origine della vita,- piego la testa di lato - il “logos”, lo spirito del mondo, ed invece mio fratello è tornato in vita e mi ha salvato. Tanto per sentirmi nuovamente in colpa... Quando l’ho rivisto ero così felice. Era vivo, di nuovo, potevamo finirla, andarcene, fare qualcosa... Ne stavamo parlando. Mi stava dicendo che  avremmo trovato una soluzione per il mio tradimento. Poi Saori disse d’essere Atena e tutto cambiò.- mi mordo  le labbra cercando di trattenere un sorriso.
- Che c’è?-
- Quando si è scoperto ho riso per circa 40 minuti. Primo perché, beh... una che ti dice “Io sono una Dea greca!”- faccio tenendo il mento in su e la mano sul fianco bella ritta sulla schiena - fa già ridere... Ma poi il fatto che oramai ero fottuta, mi aveva reso un bel po’, isterica? Mi ricordo che dormii in camera con Ikki, lui non ci riusciva, era troppo simile alla morte. Io allora mi spostai nel suo di letto, provò a protestare dicendo che cominciava a diventare disdicevole, un modo carino per farmi capire che lo aveva fatto con una mia coetanea, ma io gli dissi che non c’è niente di strano in due ragazzi che dormivano nello stesso letto. – distolgo lo sguardo – Non ho pianto finché non si è addormentato, ma visto che feci  una tirata no-stop verso le cinque del mattino si svegliò e cercò di calmarmi, come se fosse possibile...- riguardo il mio interlocutore – Avevo appena realizzato che era finita nel momento in cui avevo varcato la porta dello studio del orfanotrofio dove stavo con le mie scarpette di vernice nera ed il mio vestitino azzurro. Quella notte me ne feci una ragione. Peccato che poi anche gli ormoni partirono...-
L’interrogatore si riscuote:- “Ormoni”?
Mi metto a ridere:- Ho già detto che mi piacciono i ragazzi, no? E poi parliamone... davanti a me diventano anche esibizionisti, vai a capire il perché... Comuuuuunque, con Perseus, per esempio, mi ricordo d’aver pensato qualcosa del tipo “Se sono tutti così, mi sa che passo al nemico...”- lui trattiene una risata – Peccato che poi fosse un ba****do, ed ha costretto Shiryu ad accecarsi...-
-Scusami, a questo punto una domanda te la devo fare per forza... ma tu e Hyoga?-
Alzo gli occhi al cielo :- Perché?-
-Beh...-
Lo guardo storto :- Frena, ammetto che dei Bronze è il più carino, non per altro, Seiya è normale e basso, a dire il vero, mi ha sempre dato l’idea d’essere un po’ maniaco, tanto per tornare al discorso dell’esibizionismo; Ikki è mio fratello; Shiryu era fidanzato e troppo, troppo serio, potrei scommettere che adesso che sa tutta questa storia mi avrà già disconosciuta... Quindi, o Hyoga o Tatsumi, meglio conosciuto come palla da bowling. Din! Din!!! Diiiiiin!!! Abbiamo un vincitore!!! – sta trattenendo un’altra risata, so di non avere tutti i torti – Mi ricordo la volta che finimmo da soli giù dal burrone. Che vergogna, mamma mia... poi però ho dovuto uccidere Agave, che bello...- distolgo lo sguardo per il tono sarcastico.
-Tuo fratello se ne era già riandato, giusto?-
- Già, ma non per i motivi che pensate voi...- dico – Credo che avesse capito che mi ero arresa, che avevo cominciato a seguire semplicemente la corrente che mi sbatteva di qua e di là, e non riusciva più a sopportarlo, credo... credo si senta in colpa...-
- Attualmente Dokho lo sta interrogando in un’altra stanza.- mi fa sapere.
- Lui non ha fatto nulla, sono io ad...-
- Il quadro che esce fuori per ora è quello di una ragazzina plagiata e disperata, niente a che vedere con...-
La rabbia monta, punto i palmi sul tavolo :- Potevo non essere consapevole di quello a cui stavo andando in contro, ma vuoi sostenere la tesi che alla fine di tutto questo qualcuno si fiderà ancora di me!!? Che in battaglia mi daranno retta? Che non si porranno davanti a me facendo i machi? No!-
Mi risiedo ed incrocio le gambe: -Le donne sono viste male qui... E quella cavolo di maschera non la metto.-
Mi risponde annuendo assorto.
Spalanco gli occhi, il sospetto di ieri sale, ma alla fine non lo potrei comunque confutare, quindi niente.
-Vai avanti...- mi esorta.
- Ho finito i silver? – è una domanda retorica – Cos’altro vuoi che ti dica?-
- Parlami dei gold...-
Tiro su la testa, un brivido mi percorre la schiena, ma comincio con calma.
-Mu lo conoscevo già, ed è stato gentile, mi ha aggiustato la cloth... E Kiki è un bambino... anche troppo sereno per la nostra realtà... Aldebaran, ehm, è un colosso. Simpatico... Gli piacciono i fiori... e per me il punto non sono le sopracciglia, dovrebbe tagliarsi i capelli... La casa dei gemini... ok, parlo solo di Saga perché Kanon lo facciamo rientrare nei Sea, giusto?- mi gratto la nuca – Bene, è stato più o meno il mio primo vero scontro... Hyoga ha detto sorridendo “ Shun, dài, noi andiamo di là, ti va?” ho pensato una cosa tipo “E se dico no che succede?”. Passiamo oltre, va’! Che le altre mie elucubrazioni  in quel momento non sono molto rilevanti...-
- Ormoni?- mi chiede.
- A cascata! Mi sono sempre domandata perché acclamassero me e non lui! Tornando a gemini. Ehm... Siamo entrati, io mi sono resa conto dell’illusione, ma Hyoga no! E visto che nessuno mi si fila quando dico le cose! Lui ha attaccato e quello ci ha travolto lanciandoci nell’altra dimensione, nulla di strano, per fortuna le catene hanno più o meno retto, per i loro standard, e Hyoga è stato risucchiato per testardaggine, che ansia, e che sensi di colpa, pure per quello...- sospiro – comunque, mi aiutò Ikki tanto per cambiare, ma alla fine da sola sono riuscita rompere l’illusione, ma non conta nulla, vero?-
- Credo che se tu non avessi dovuto nasconderti e ovviamente avessi un’altra indole... Saresti molto più quotata...-
- Non parlarmi di carattere!!! Davvero? Sono così anche adesso?- gli chiedo.
- Hai delle tendenze depressive, mangi poco.- allude al fatto che ho lasciato praticamente la colazione tutta sul tavolo – Sei repressa, in qualunque senso, i tuoi amici non ti capiscono, gli adulti non ti capiscono -
- Non parteggiare per il nemico, grande sacerdote!- gli consiglio sporgendomi dal tavolo – O ti ritroverai da questa parte del tavolo un giorno...-
- Non sai quello che dici...-
- Davvero?- scuoto la testa – Proseguiamo, è meglio! Alla quarta casa non ho trovato nessuno, ma se vuoi posso dirti che... Death mi mette i brividi!!! Sul serio, come fa ad essere un saint???- Mi giro e guardo verso il vetro con una faccia fintamente spaventata una risata si alza, quella del cancro – Sarà lui il boia??? –
- Shuuuun!-
- Aiola, di lui più che altro dico questo...- prendo un’aria quasi circospetta – Che gran fico! – comincio a gesticolare – No, sul serio! È fisicamente P E R F E T T O! Peccato che lo freghi che possiede lo stesso carattere di Seiya, meno pervertito, però!- un’altra risata di Cancer – Me ne andrò sapendo almeno di aver fatto ridere qualcuno!- 
La porta si apre e Death entra portando una bottiglia d’acqua ed una sedia. Mette con malagrazia l’acqua sul tavolo e si siede girando la sedia. Che bullo!
-Ti credevo completamente diversa, dolcezza, sono curioso, continua!- 
Io tiro fuori una pasticca di quelle che mi ha dato ieri Shaka e  la prendo con l’acqua. Gli sorrido.
-Sorvolo sul dolcezza solo perché sei inquietante.- 
- Bimbina. Io e te a saperlo prima saremmo stati una coppia perfetta! –esclamo.
- Non mi piace quel genere.- 
- Quale? –
- L’ S & M non mi attira... Tocca a Shaka?-
- AHAAHAHAH! Questa la voglio sentire. Vai.-
Il sacerdote lo guarda scandalizzato.
-Forte, deciso, voglio le sue ciglia ed il numero del suo parrucchiere... non perché mi importi qualcosa dei miei capelli, ma ha un riccio troppo innaturale! Ci ha steso subito in maniera davvero impietosa, e Ikki è morto.- mi fermo un attimo, ho remore a dirlo, ma a questo punto... – Di nuovo... E già cominciavo a disperarmi di meno a dir la verità. Shaka è  un ottimo insegnante, anche se non ho capito quanto paziente, in fondo mi dà dei compiti, mi spiega ed io li faccio.-
- Non fai mai domande?- mi chiede il sacerdote.
Storco il naso : - No, mi dice il perché, non mi serve...-
-Comprendi l’aramaico di quel santone???- mi chiede allibito Death -  Questa è pure intelligente! Sfido che...-
- Settima casa...-
- Hyoga era rimasto congelato e lo avevamo liberato dalla teca di ghiaccio, ma non si riprendeva...ho detto agli altri di andare...  ed ho tentato un’azione disperata, lo so, col senno di poi è apparsa...-
- Una molestia?! Ma sapendo che sei una ragazza, così carina poi! Non ne sarei stato contrariato al posto suo...- commenta il gold saint.
- Ti caccio, sappilo...-
Io ci penso, poi dico :-Non credo che lui abbia pensato male, mi ha trattato da principessa tutto il viaggio... Ottava casa! Milo, pure lì, io non ero cosciente, ed a dire la verità parla poco con me, è un tipoooo, scanzonato e simpatico, sì, pure lui non è male... saltiamo la nona casa, lì ho solo ripreso conoscenza. Decima, Shura sono io o lui è sempre sul piedistallo? Giudica la gente... pure lui starà bruciando le mie foto. Quando ho sentito il cosmo di Shiryu affievolirsi... È stato brutto, mi sono chiesta perché continuare, e sapete che motivo ho trovato? Che avevamo sacrificato troppo per fermarci lì. – mi rabbuio leggermente – Devo dire che Camus non lo amo troppo, è troppo freddo, e da quando Hyoga lo ha visto sembrava il ragazzino rapito dalla regina delle nevi... Però non sono affari miei...- alzo le mani- Vuoi davvero sentire la parte su Afrodite?- chiedo a Death.
-Non diresti nulla che non so già...-
- Quando Seiya ha detto “ Se è tanto forte quanto bello siamo messi male” mi è venuto da ridere, ma Afrodite di Pesci che mi dice che ho il viso da ragazza, quando si trucca... non ho riso solo per un discorso di rispetto. È stato brutto uccidere, era la mia seconda vittima, ma era la prima volta che usavo il mio potere, mi sentivo soffocare, ad ogni ansito mi veniva più voglia di morire, stavo soffocando. Quando la rosa mi  ha colpito, però, per un unico, magnifico istante mi sono sentita in grado di respirare, neanche ho controllato la potenza del colpo, mi sono lasciata travolgere. Ikki quando è risalito e mi ha sollevato per vedere se respiravo ancora ha detto “Hai lottato anche se sei un piagnone...”.- Sbatto il pugno sul tavolo – Non so se è peggio l’appellativo od il fatto che in quel momento mi sono accorta che non mi chiamava più al femminile nemmeno quando eravamo da soli.- mi mordo  le labbra – Perché state interrogando Ikki?-
- Tuo fratello è implicato quanto te.- mi risponde l’interrogatore  .
- Pensiamo che avrebbe potuto dirlo prima, e salvare il tuo bel...- lo blocco.
- Basta, finché interrogate lui io non parlo più, ok?- giuro.
- Non sei nella posizione...-
- IO NON HO PIÙ NULLA DA PERDERE.-
Il sacerdote si alza.- Falle portare il pranzo. E falle decidere il menu-
-Voglio delle caramelle alla fragola! – dico senza pensare.
- Come?- mi chiede Death.
- Sto per morire, posso almeno...- cerco di aggiustare il tiro.
- Concesso, ma tienila d’occhio.- 
Esce dalla stanza.
  
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