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Autore: Restart    26/06/2015    1 recensioni
Zayn ha appena trentasei anni quando perde tutto: la fidanzata, il successo, i soldi. 
E la sua cosa più preziosa: la voce. 
Sarà compito di Emily rimetterlo in sesto e farlo sentire nuovamente amato. 
Perché loro si sono amati, si amano e continueranno a farlo per sempre.
Genere: Drammatico, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“My head is under the water,

But I am breathing fine.

You are crazy,

And I out of my mind”

-John Legend, All of Me

 

Emily POV

 

-Emily, è venti minuti che è in arresto. Devi farlo- Niall ripete queste parole con una particolare tranquillità. Ma non posso. Non mi posso arrendere. Non questo paziente.

-Emily dichiara il decesso- sta sussurrando, porgendo la mano verso di me.

-Dottoressa Ford faccia quello che il dott. Horan le consiglia di fare- Harry sta parlando, con quella meravigliosa voce rauca, ma che stona con il suo essere particolarmente antipatico. –Bene, visto che nessuno lo fa, lo farò io. Ora del decesso 18:42- e se ne va, con il passo sbilenco e la mano destra che cerca di sciogliere il nodo della mascherina.

-Emily, dobbiamo andare dai familiari- la voce dolce di Niall è l’unico suono che si sente nella sala operatoria. Le sue mani hanno stretto i miei polsi e li stanno prelevando da quella massa di sangue secco.

Quando le stacca completamente, urlo. Urlo con quanta aria nei polmoni. Niall, invece di lasciarmi, mi stringe ancora di più. Questo paziente non può essere morto. Non lui. Conosco tante persone che sarebbero dovute morire sotto i ferri, persone che non meritavano di vivere. Ma lui, questo ragazzo aveva lottato, seppur perdendo.

Questo ragazzo che era stato pestato a morte da l’amante della sua ragazza. Quello doveva morire. Quello stronzo.

Urlo ancora più forte e Niall mi stringe ancora più forte. Cerco di liberarmi dalla suo forte stretta, ma per me non c’è niente di più liberatorio di quello.

-Calmati! - mi grida, ammutolendomi. Non l’avevo mai sentito gridare. –Calmati- mi dice, ma con la pacatezza che gli appartiene.

Getto la mia testa sulla sua spalla e piango tutta la mia rabbia e il mio dispiacere. Lui passa la sua grande mano calda sulla mia schiena tremante. Le infermiere sono andate via su ordine di Harry, quindi siamo solo io, Niall e il ragazzo ancora aperto sul tavolo operatorio.

-Dobbiamo andare dalla famiglia, ma prima chiudiamo qui. Okay? - mi sussurra con voce leggera. Annuisco.

Ritorno al tavolo, cambio i guanti e finisco un lavoro mai iniziato.

Poi abbandono la sala, strusciando i piedi sul pavimento verdognolo. Quando vedo Harry e Niall parlare con la madre del ragazzo, sospiro. Ma non capisco se per il sollievo, o per il rammarico.

Pigio il pulsante dell’ascensore e quello arriva immediatamente. Salgo, ma prima che le porte si siano chiuse, una mano le blocca. Una mano sinistra fin troppo curata, ornata da un anello particolarmente brillante all’anulare. Una donna della mia età entra, ticchettando gli stivaletti, Gucci, sul pavimento. Sebbene abbia i tacchi è alta quanto me, che ho solo un paio di scarpe da ginnastica. Mi sorride, un sorriso sbilenco, privo di sentimento.

-A che piano va? – chiedo con gentilezza.

-Oh devo andare al piano di neurochirurgia, ma non so dove si trovi- la sua voce acuta è fastidiosa. La fisso per qualche istante, poi riconosco il suo volto. E’ Ellen Benjamin, la famosa attrice con cui Harry è andato a letto per qualche mese.

-Ce la porto io. Devo parlare col dott. Styles, anche lei? – sorrido, quasi maliziosamente. Lei annuisce, continuando a guardare la porta metallica dell’ascensore. Quella si apre improvvisamente, mostrando il piano desiderato. L’accompagno nell’ufficio di Harry e dopo aver bussato tre volte entro, come mia abitudine.

Harry sta leggendo l’articolo che gli avevo portato un paio di giorni di fa, un progetto importante, che aumenterebbe il prestigio del nostro ospedale.

-Harry ti volevo parlare dell’articolo, che come vedo stai leggendo, ma ho una persona in ascensore che gradirebbe il piacere della tua compagnia. Della ricerca ne parliamo prima dell’operazione di oggi pomeriggio- sorrido maliziosamente vedendo le facce di entrambi spiazzate. Lei si avvicina cautamente alla scrivania di Harry, e io le faccio l’occhiolino, sussurrando un “dicono che sia molto dotato” e le strizzo di nuovo l’occhio. Lei spalanca gli occhioni verdi, troppo truccati per i miei gusti. Esco silenziosamente. Prendere per il culo Harry è una delle poche cose che mi può sollevare. Ma appena varco le porte del mio piano, tutto ritorna triste.

-Dottoressa Ford, c’è un paziente che l’aspetta in camera 7. Dice che pretende la massima segretezza-

Lo specializzando dice ciò, biascicando un po’ le parole.

-Okay, vieni con me per mostrarmi il caso- dico dirigendomi verso la camera.

Appena entriamo Spencer inizia a blaterare.

-Zayn Malik, 36 anni, non sappiamo cosa abbia, ma è venuto qua senza un filo di voce e ha scritto che è sette mesi che è così. Presumo serva una ricostruzione delle corde vocali-

   
 
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