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Autore: _windowsgirls    27/06/2015    1 recensioni
Monaco, 1867.
Quando mise i piedi per terra, lasciò la gonna e si strinse le mani, camminando a passo spedito, mentre il padre la accoglieva con un braccio aperto e sua madre, composta al suo fianco, le sorrideva con un angolo della bocca. Accanto ai suoi genitori, c'era un uomo vestito di tutto punto, con un accenno di calvizia e gli occhi piccoli e rugosi. «Buongiorno, Altezza» disse con un accento diverso e strano, mentre si accovacciava in maniera buffa e affaticato per fare un inchino a Margot. Accanto a lui, c'era un ragazzo bellissimo che la ragazza si soffermò ad osservare: aveva i capelli ricci leggermente allungati e un vestito blu, con dei ricami dorati sul collo. Le fece un rapido sorriso con un angolo delle labbra, e si inchinò di fronte alla principessa senza distoglierle lo sguardo verde di dosso.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Nothing is like it used to be'
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Nothing is like it used to be




Giselle andò a recuperare Margot dopo un'ora che Harry se ne fu andato, trovandola rannicchiata e addormentata nell'angolo della cantina, con la coperta che le fasciava tutto il fragile corpo. La chiamò scuotendola per una spalla, e la principessa capì fosse successo qualcosa dallo sguardo di Giselle, completamente offuscato dalle lacrime, e da Zayn dietro di lei che la guardava con la fronte corrugata.
«Hanno preso Louis.»
Margot si stava alzando quando le arrivò la notizia e sarebbe crollata nuovamente se la ragazza non l'avesse sostenuta con le braccia esili. Un macigno le opprimeva i polmoni, impedendole di respirare, la stanza troppo piccola e il cuore che le martellava contro il petto come se fosse stato sul punto di scoppiarle. Zayn accompagnò entrambe a casa Horan, mentre Maura rialzava da terra un mobile rovesciato completamente distrutto. Margot rimase con lo sguardo perso nel vuoto, mentre Niall le si avvicinava e la stringeva tra le braccia.
Non c'era niente da dire, tutto era successo per colpa sua.
Margot si staccò da Niall e lo guardò negli occhi, quell'azzurro macchiato di rosso che si spostava piano su tutto il suo viso, accarezzandole delicatamente gli zigomi con i pollici. «Ho provato a fare qualcosa, ma..»
Giselle si inginocchiò a riprese a piangere, e Zayn le offrì la sua spalla, cullandola come un bambino che non aveva la benchè minima voglia di dormire durante la notte.
«Come..perché..»
Bob si mise alle spalle del figlio e gliele strinse per infondergli coraggio. «Non gli faranno niente, però lo terranno con loro fin quand-»
«-io non tornerò al palazzo» terminò Margot annuendo e stringendosi la coperta sulle spalle, mentre in mezzo alla strada la gente lasciava le loro case per verificare cosa fosse successo e perché il principe Harry fosse andato proprio dagli Horan.
«Andrà tutto bene» la rassicurò Niall dandole un bacio sulla guancia. «Non gli faranno del male.»
«No» Margot si staccò da lui e si avviò al piano di sopra, scansando mobili distrutti e capi di abbigliamento sparsi per il corridoio, fin quando non raggiunse quello che era rimasto della sua stanza. Erano state staccate le assi dei letti, degli armadi e distrutto il vetro della finestra, da cui entrava un aria gelida che congelò il sangue nelle vene della principessa. Si accovacciò in prossimità del letto e tirò fuori da un piccola botola - completamente invisibile agli occhi - tutte le lettere di Liam, trovando sul fondo un minuscolo foglio di carta. Prese il calamaio e la piuma che si erano riversati per terra e gocciolavano piano sulle assi di legno e si avvicinò le gambe al petto per poterci scrivere sopra. Strinse la piuma in un pugno, con la mano che le tremava.
Stava andando tutto male. Non aveva previsto che sarebbe successo quello, nè tantomeno che Louis ci andasse di mezzo. Il cocchiere l'aveva accompagnata da quando si erano lasciati Monaco alle spalle, non poteva pensare che Harry lo stesse tenendo in ostaggio per avere indietro lei. Chiuse con forza gli occhi, lasciando scivolare le lacrime che si erano accumulate nell'angolo degli occhi, libere di scendere e solcarle le guance arrossate per la frustrazione e per il freddo. Intinse la piuma nel calamaio quasi svuotato, e puntò la punta sul foglietto, quando Niall diede un calcio ad una cassettiera rovesciata ed entrò nella stanza, fermandosi ad osservarla.
«Che stai facendo?»
Margot tirò su con il naso, «Devo tornare.»
«No!» Niall si fiondò su di lei e le bloccò il polso a mezz'aria, squadrandola con quei due pozzi azzurri, i loro visi talmente vicini.
«Non posso lasciare che abbiano Louis con loro!» disse lei sputando fuori tutto quello che aveva dentro. «Non posso lasciare che tengano lui perché io non mi sto facendo trovare, lui non doveva andarci di mezzo!»
«Margot, lo vuoi capire che ora siamo tutti in mezzo a questa storia?»
«Per colpa mia!» Lasciò cadere la piuma e si portò le mani in faccia, coprendola e scoppiando a piangere. Si era lasciata Monaco alle spalle per cercare la normalità, per provare a vivere come la gente solitamente faceva. Aveva trovato un mondo completamente diverso da quello che aveva abbandonato, pieno di gente che faticava per procurarsi da vivere, gente che non aveva alcun lusso e che si ritrovava per strada ad elemosinare, gente che doveva risparmiare tutta la vita per potersi permettere gli studi, cosa che da lei era necessaria e assolutamente obbligatoria, quando lì, in città, tutti avrebbero voluto istruirsi, ma non avevano alcuna possibilità. Era entrata in contatto con nuove abitudini, modi di fare, linguaggi diversi, fin quando non aveva trovato delle persone che la stavano aiutando in quella che non era più un'avventura, ma un ostacolo che si era posta davanti volontariamente. Sentì la presenza di Niall al suo fianco, e mentre le lacrime le rigavano di nuovo le guancie, pensò al suo cuore occupato dalla presenza di quel ragazzo splendido, ma non potè fare a meno di pensare a quando tutto sarebbe finito.
«Ti ho detto che andrà tutto bene, deve essere così per forza.»
Margot si passò il palmo della mano sulla guancia, portandosi indietro anche il ciuffo allungato e i capelli che ormai le avevano superato le spalle. «Devo tornare, Niall. Non posso lasciare che Harry...»
«Quando è il tuo compleanno, Margot?»
Lei aggrottò le sopracciglia, tirando su con il naso. «Come?»
«Quando farai 18 anni?»
«Il 31 ottobre.»
Niall le si inginocchiò avanti, schiacciando una camicetta bianca di Giselle completamente sporca e stracciata. «E' praticamente tra una settimana e mezza.»
La ragazza fece un sorriso triste, «Già.»
«E tu dovresti sposarti con ..» Niall fece una smorfia al solo pensiero. «.. con quello, quando?»
«Poco tempo dopo.»
Niall fece un'altra smorfia, sbuffando. «Come puoi dire che sia buono?»
«Mi ha trattata benissimo al palazzo, e mi sento in colpa di averlo abbandonato quando lui non mi ha fatto niente.»
«Non è chi credi che sia.»
Margot spostò il foglio di carta e allungò le gambe, aggiustandosi addosso la coperta in pile. - Come fai a dire ciò?»
«Basta guardare come si comporta!» Niall sbottò lanciando le braccia in aria. «Non può essere una brava persona, Margot, per niente.» Prese ad elencare sulle dita della mano, con lo sguardo puntato sulla ragazza che non riusciva a capire dove volesse andare a parare.
«Uno, non avrebbe mai lasciato che delle guardie distruggessero una casa; due, nonostante abbia fatto la parte 'dello sfortunato innamorato', non avrebbe mai preso una persona in ostaggio senza avere dalla sua parte delle prove certe.»
Margot rimase in silenzio, con lo sguardo puntato sul ragazzo.
«Un principe non si sarebbe comportato così, Margot, c'è qualcosa che non va proprio.»
«Vuole che io torni a casa..» ma Niall la interruppe nuovamente.
«Non credo sia solo questo.»
Margot contrasse le labbra e riprese il foglio. «Devo avvisare Liam» disse semplicemente, riprendendo in mano la piuma. Non credeva che Harry fosse 'cattivo'... un principe non dovrebbe provvedere alla sicurezza del suo Stato? Margot era indispensabile per Monaco, e lui voleva solo che la futura regina facesse ritorno.
Niall storse il naso appoggiando le braccia sulle ginocchia sollevate, il capo chino in mezzo alla gambe. «Non puoi tornare adesso. Se dovessi partire per Monaco, le colpe cadrebbero anche su di noi e Louis, e non credo tu voglia far peggiorare la situazione.»
Margot prese un profondo respiro e iniziò a scrivere a Liam, sperando in un suo aiuto.

***

Una settimana dopo, la casa era stata ripulita di tutti i mobili distrutti e, grazie alla disponibilità di Yaser, riuscirono a rimediarne alcuni, almeno per contenere i loro vestiti e le pentole in cucina.
Margot era preoccupatissima per Louis, non riusciva a non pensarci. Avrebbe voluto fare ritorno, ma tutti gliel'avevano impedito. Se fosse rimasta a Londra, chissà cos'avrebbero fatto a Louis; se avesse fatto ritorno a palazzo, la colpa sarebbe caduta su tutti gli Horan. Insomma, tutta la situazione si era tramutata in un'arma a doppio taglio.
Maura e Bob erano altrettanto preoccupati, Giselle passava ormai tutto il suo tempo con Zayn perchè non riusciva a sopportare quel clima teso in casa, mentre Margot aspettava che Liam le rispondesse. A Londra si era diffusa la notizia che il principe scozzese fosse passato da loro, e ogni mattina a scuola venivano riempite di domande. Dopo due giorni, Margot aveva smesso di frequentare la scuola, perché ad Harry era stato detto che la cugina Chantal se ne fosse andata.
Ormai tutto si era tramutato in un incubo a cui Margot avrebbe voluto mettere fine. Ogni sera pregava che Liam le rispondesse, che Louis stesse bene e che ogni cosa si sarebbe risolta. Non poteva sopportare di essere segregata lì dentro, chiusa in quelle quattro mura senza poter far niente. Il pensiero di essere poi anche litigata con Louis la fece sentire ancora più in colpa.
Stava per iniziare a piangere per l'ennesima volta quando l'uomo della posta fece capolino dalla tenda. Margot si fiondò su di lui e aprì la lettera, divorandola come una persona che non mangia da parecchio tempo, con Niall che salutava l'uomo e si mise accanto alla sua ragazza.

Chantal,
ho cercato di risponderti il prima possibile, ma la situazione è preoccupante. Ci sono molte più guardie a palazzo, Harry ormai è sempre qui e ci gira intorno come se fosse un avvoltoio in attesa della prossima carcassa. Quando ho ricevuto la tua lettera ho avuto paura che ti fosse successo qualcosa, e ho perlustrato il palazzo per cercare di trovare Louis. Ho scoperto che è stato rinchiuso nelle segrete, ma non ho alcuna possibilità di raggiungerlo perchè Harry ha fatto posizionare delle guardie a controllare la sua sicurezza.
Questa situazione non mi piace proprio, e ho davvero paura che Harry sia fin troppo vicino a trovarti. Amanda si è ripresa, ma i tuoi genitori non appaiono più, è come se nel palazzo non esistessero, mentre il principe continua a girare in un circolo continuo.
Spero che ogni cosa vada bene, e che tu riesca a trovare una soluzione e a tornare quanto prima. So che la mia è una richiesta egoista, ma forse solo in quel modo tutti i tasselli andranno al posto loro.
Spero tu possa volutare la proposta. Confido in te.
Con sincero affetto,
Liam


«Lo dice anche lui» disse la ragazza indicando la proposta di Liam con l'indice. Louis era in prigione, doveva salvarlo, non meritava niente di tutto quello.
«Ma non sa che cosa sta succedendo qui, Margot. Ragiona un po'.»
La principessa si portò le mani alla testa, pensando attentamente. I suoi genitori stavano male, Liam e Louis erano in pericolo, Harry era perennemente al palazzo. Sicuramente perché voleva recare conforto ai suoi genitori in quel momento di debolezza...avrebbe resistito fino al suo compleanno, anche perché non poteva rischiare di fare una mossa falsa.
«Hai ragione» disse poi baciando Niall, nonostante fosse a conoscenza che tutto sarebbe finito in breve. «Devo aspettare solo un altro po'.»





Spazio autrice
Ciao a tutti, ecco il mio solito aggiornamento.
Prima di tutto volevo dirvi che i capitoli che si rincorreranno adesso saranno prettamente di passaggio (per i quali non impazzisco nemmeno), per cui credo proprio che durante il corso della settimana aggiornerò nuovamente. Quindi....stay tuned per mercoledì, 
Passando al capitolo.....
Adesso Margot vorrebbe tornare a palazzo, ma il tutto d'ora in poi potrebbe nuocere ambo le parti. La situazione si è totalmente ribaltata e la principessa avrà di fronte innumerevoli ostacoli da superare.
Non credo di avere altro da aggiungere, se non che Niall e Margot li adoro in ogni piccola cosa.
Ci vediamo mercoledìquando vedrete le due coppiette della storia in atteggiamenti molto teneri....ohw, quanto li amo, sia i Nargot sia i Gisayn. W le OTP.
Buon fine settimana.
Love you all, 
Elisa :)





 
  
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