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Autore: youlighttheskytranslation    27/06/2015    1 recensioni
In molti sono entrati nella vecchia Londra, ma mai nessuno è riuscito ad uscirne. Voci dicono che la bestia li abbia divorati. Quando sua sorella scompare, John si avventura nella dead zone al di là della barriera, dove incontra un uomo folle e brillante, vittima di una terribile maledizione.
Genere: Dark, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Quasi tutti, Sherlock Holmes
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: Violenza
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Note: Ed ecco, finalmente, la seconda parte! Pensavo di aggiornare prima, ma gli esami mi stanno distruggendo. Date la colpa all'università, non a me.
Più vado avanti con questa traduzione, più mi rendo conto di quanto sia difficile dare gli stessi sentimenti alle frasi, comunque. Come sempre, ogni vostro 'click' mi rende felice! Se lasciate un commento, ve ne sarò grata per sempre. Ci sto mettendo anima e corpo in questa traduzione, letteralmente. Spero di non aver fatto troppo casino con i verbi.
Baci e abbracci a sherlockly che cerca sempre di aiutarmi, leggendo le mie frasi senza senso.

Enjoy.
 


Il destino di ogni essere umano era segnato dalla comparsa di un ‘dono’, grande o piccolo che fosse.

Era semplicemente il modo in cui le cose avevano iniziato a funzionare sin dall’inizio del secolo; da quando streghe e demoni uscirono allo scoperto e influenzarono l’andamento delle due (tre, se si considera la guerra fredda) grandi guerre, che bagnarono il pianeta di sangue e lo macchiarono di ‘zone morte’.

Da allora i cieli non furono altro che grigi. Quella poca luce del sole che riusciva a raggiungere la terra era a malapena sufficiente per sostenere la vita delle piante. Le temperature si abbassarono, e da quel momento le nebbie divennero qualcosa da temere. Esse segnavano l'arrivo di maledizioni; a volte erano il preludio di una nuova zona morta: un luogo dove nessuno poteva inoltrarsi, se non demoni e persone maledette.

Quasi nessuno ricordava com’era fatto il sole, anche se John aveva sentito storie dagli ufficiali di alto rango, che lo descrivevano come puro calore sul viso.

(Ricordò di aver posto a sua madre una domanda a riguardo, una volta, quand’era piccolo, dopo la lettura di un libro di fiabe insieme. "Che cosa è la luce del sole?”
Sua madre cercò senza successo di trovare una risposta, e lui non glielo chiese nuovamente.)

Il mondo combatteva contro streghe e demoni da così tanto tempo che aveva dimenticato cosa significasse il calore. Era sempre e solo grigio. Era sempre e solo freddo. John Watson sapeva solo come guarire, come uccidere e sopravvivere.

I doni variavano da persona a persona. Alcuni li consideravano pene per crimini commessi in vite precedenti, mentre altri si riferivano a loro come ‘maledizioni’ (come quelle che potevano essere lanciate dalle streghe). John incontrò un uomo, una volta, che poteva sputare fuoco dalla bocca, che non amò e non fu mai amato. Un potere utile pensò John, in combattimento o quando si aveva bisogno di calore, ma era facile vedere e pensare ad adesso più come ad una maledizione.

Sua madre aveva il dono dell'empatia: poteva sentire ciò che gli altri provavano, ma non riusciva a distinguere le proprie emozioni dalle altre. Alla fine impazzì, e fece ricorso al bere, un esempio che Harry seguì negli anni successivi. Il cuore del padre di John si spezzò a vedere la sua amata in quel modo. Il suo dono era, letteralmente, il suo cuore: una volta dato ad una persona, non avrebbe potuto amare nessun altro. Non riuscendo a vedere Helen, sua moglie, consumarsi così, Gordon Watson si seppellì nel suo lavoro d’ospedale; un giorno, così assorto, non si accorse dell’incendio che stava divampando in tutta la zona e morì.

Harry? completamente un’altra storia. Il suo dono era sul piano mentale. Uno sguardo ai suoi occhi, e poteva convincere chiunque a fare tutto ciò che lei desiderava (se non immuni a queste cose, come John, con grande delusione da parte di Harry). Ma questo la rendeva ancora più insicura di se stessa. Le persone che la circondavano erano lì per amore o perché lei li aveva costretti? L’amore di Clara era vero? Una volta, John le propose di bendarsi per poterlo scoprire, ma dallo sguardo negli occhi della sorella, capì che Harry era troppo spaventata e non voleva perdere Clara.

Ironico, davvero, che proprio questa paura fu ciò che fece andare via Clara, alla fine. Harry incolpò comunque il suo così-chiamato dono, decidendo di passare alla bottiglia e non far più parte della società. Una volta arruolato, John non ricevette quasi mai lettere dalla sorella, se non biglietti di Natale mandati tre mesi in ritardo, firmati con uno scarabocchio, a dimostrazione di quanto fosse ubriaca mentre scriveva.

Alcuni doni sembravano innocui. Un bambino poteva cambiare i colori (fantastico, adorabile, fino al giorno in cui, lo stesso bambino, non cambiò i colori delle uniformi nemiche, facendoli sembrare degli alleati); un’anziana donna poteva cucinare piatti sempre e comunque deliziosi (John incontrò un altro uomo con lo stesso potere; gli fu raccontato delle misure drastiche da lui utilizzate in prigione, dove, lasciato morire di fame, aveva come ingredienti solo insetti).

Il dono di John era guarire.

Un paio di punti ed un tocco e la ferita spariva, portando con sé anche l’energia del soldato. Più grave la lesione, più energia (o forza vitale - definita così dai suoi mentori) veniva utilizzata in cambio. Era come morire ogni volta che salvava qualcuno, ma non gli importava. Il suo dono, però, non gli permetteva di guarire le proprie ferite.
 
Non definì mai il suo dono: per lui non era né una maledizione né una benedizione. Le cose stavano così e basta. In un mondo di tenebre perpetue, accettò solamente il suo destino.
 
Poi venne colpito.

Il suo mondo divenne freddo e grigio, come quello in cui aveva vissuto da quando la nebbia aveva inghiottito ogni cosa.

-

I dottori gli dissero che sarebbe tornato a casa, in Inghilterra. Gli spiegarono della ferita alla spalla e del tremito alla mano sinistra (quella che usava per i punti, ma non era importante, avrebbe potuto  utilizzare solamente il suo dono in cambio di più energia vitale). Zoppicava, ma non era stato colpito alla gamba. Disturbo psicosomatico quindi; dato dalla vista del corpo di Murray decapitato, pieno di morsi e senza una gamba.

Fu la nebbia a prenderlo. Nessuno sapeva cosa sarebbe rimasto una volta inghiottiti da essa. A volte non lasciava nulla. A volte le bestie, e i demoni che viaggiavano al suo interno, divoravano tutto, lasciando solo macerie e spazi vuoti. John non era mai stato così vicino ad una nebbia fino a questa missione.

Aveva portato via il suo più caro amico ed il suo mondo.

Si sentiva inutile. Ogni volta che provava a guarire, non ci riusciva. La calma, che gli permetteva di utilizzare il suo dono, era sparita. Al suo posto sentì solo voci ovattate di infermiere e ufficiali. Sei sollevato dal tuo incarico. Un altro modo per dire: sei inutile per noi adesso.

I suoi sogni portavano le voci dei suoi uomini che chiedevano aiuto invano, e successivamente venivano uccisi dalla nebbia. Vedeva le loro facce sanguinanti che lo fissavano in modo accusatorio, per poi sparire del tutto. La nebbia era sempre presente ed, in essa, John sentiva i sussurri. La nebbia lo raggiungeva, lo chiamava…

Una maledizione su di te, continuava a ripetere. Una meledizione su di te finchè non tornerai…
 
Urlava, si agitava nel sonno e si svegliava cercando qualcosa che non c’era, chiedendo alla nebbia di venirlo a prendere. Molti dicevano che urlava un nome (o una parola?) incomprensibile.
 
Non fu una sorpresa, quindi, quando fu mandato a New London una settimana prima del previsto; la prima persona che vide fu il suo nuovo terapeuta, appena assegnato.
   
 
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