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Autore: Stizziscitici_    28/06/2015    0 recensioni
La storia inizia con una sorta di flashback del protagonista sugli anni della sua infanzia fino al giorno in cui verrà catapultato in un misterioso tunnel con destinazione ignota.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Entrai in uno stato simile a quello del coma, sentivo i suoni che mi circondavano ma non riuscivo a capire dove mi trovavo. Dopo qualche minuto però, riuscii ad aprire gli occhi. Mi ritrovai davanti un bambino che mi fissava con aria preoccupata, riuscii finalmente a capire il posto in cui mi trovavo, era un parco stracolmo di vegetazione, vegetazione che non avevo mai visto prima in vita mia. Poi il silenzio dei miei pensieri si ruppe, il bambino voleva parlare con me. “Sta bene, signore?” “Si non ho niente stai tranquillo… come ti chiami?” “Luke signore, sono Luke. E lei come si chiama?” “Ok, Luke. Io sono Percy e non mi dare del lei ho solo vent’anni.” “Va bene, Percy. Perché eri svenuto?” “Non credo di saperlo con sicurezza. Puoi dirmi di preciso dove siamo?” “Siamo al Parco Nazionale. Tu da dove vieni? Non ricordo di averti visto mai a Fiordoropoli.” La mia mente cominciò a elaborare mille pensieri. Non c’è mai stato un Parco Nazionale nel mio paesino, e soprattutto ‘Fiordoropoli’, dove l’avevo già sentito? Un flash passò dentro la mia mente, era la sera prima e avevo il mio Gameboy in mano. “Luke, in che regione siamo?” “Percy, siamo a Johto, come fai a non saperlo?” Un brivido mi passò lungo la schiena mentre sentii pronunciare quelle parole dal ragazzo che avrà avuto poco più di 10 anni. Mi alzai e scrutai meglio il territorio, in cielo non vi erano presenti piccioni né rondini, tantomeno passeri, ma Pokèmon, Pidgey precisamente. E nel prato l’essere che stava abbaiando non era un cane come a prima vista poteva sembrare, ma un Growlithe che si stava divertendo a dare fuoco ai lacci del suo allenatore. Tutto questo mi mandò in tilt, insomma fui spaventato e compiaciuto dal nuovo mondo in cui entrai. Da una parte vi era la mia vita monotona e contemporaneamente felice, e dall’altra una nuova vita con creature misteriose e fedeli. D’un tratto mi accorsi della borsa di fianco me, aveva il mio nome stampato sopra così diedi un’occhiata a quel che c’era dentro. Trovai 3000 pokèdollari, qualche Pokèball vuota, un Pokèdex, una bicie delle pozioni. Poi notai che i miei pantaloni venivano retti da una cintura un po’ strana dove vi era attaccata una Pokèball un po’ più pesante delle altre. Così incuriosito la aprii e ne uscì fuori un Totodile che mi saltò sopra in cerca di qualche affettuosa coccola. In tutto quell’arco di tempo Luke mi fissava in attesa di qualche domanda a cui lui avrebbe potuto rispondere, così feci. “Luke mi porti a fare un giro in città?”
   
 
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