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Autore: AliceMiao    30/06/2015    2 recensioni
Felix e Demetri sono grandi amici. Le loro 'avventure' si trovano qui!
Dal primo capitolo:
"Ha detto che se il colpevole confessa di sua spontanea volontà la punizione inflitta sarà minore. Consideralo un favore che ti faccio. Credimi, se fossi in te andrei da lui immediatamente", mi disse prima di sparire.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Demetri, Felix, Volturi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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~~(Felix)
"Mi dica, cosa posso fare per lei?", chiese una ragazza.
Ero in un negozio da mezz'ora e stavo cercando un regalo per una persona. Il giorno seguente sarebbe stato il suo onomastico e avevo in mente di regalarle qualcosa, ma cosa?
"Stavo cercando un regalo per una ragazza, è importante", dissi.
Dovevo assolutamente trovare un regalo che fosse perfetto. Sapevo che c'era un altro vampiro, un certo Enrique, che voleva conquistare la mia Renata e quindi io dovevo trovare un regalo migliore del suo.
L'avevo sorpreso mentre comprava un regalo per lei. Un bracciale con su il suo nome.
"Capisco... Aveva in mente qualcosa in particolare?", chiese la ragazza.
"Beh, a dir la verità no. Non mi intendo di cosa piace alle ragazze", dissi.
"Posso consigliarle un gioiello, oppure un vestito", mi propose.
"Gioielli ha detto?", chiesi. Giusto! Perchè non ci avevo pensato prima?! Il braccialetto di Enrique era da due soldi, l'aveva comprato in un negozio dove vendono tutto ad 1€. Io le avrei regalato un gioiello di quelli veri!
Ringraziai la commessa e andai verso la gioielleria che di solito usano i Signori per comprare gioielli alle mogli.
Appena arrivai davanti alla vetrina vidi Caius al suo interno. Evidentemente stava scegliendo l'ennesimo regalo per la moglie.
Entrai, consapevole che lui mi avrebbe sentito.
"Ah Felix, vieni qui. Immediatamente!", mi disse. Ecco che inizia ad urlare. Non c'è nessuno che ha dei tappi per le orecchie?
"Cosa pensi stia meglio sulla mia dolcissima moglie? I diamanti o gli smeraldi?", mi chiese.
E che ne so! Mica sono una donna! Che vuoi che ne sappia di pietre preziose?!
"Beh... Secondo me gli smeraldi...", dissi. Temevo un'altro urlo, ma rimase calmo. Sembrava che stesse riflettendo, cosa che non avviene praticamente mai.
"Ho deciso, prenderò i diamanti! Il verde in effetti non le dona. E poi il verde non si abbina molto bene con il rosso del suo meraviglioso vestito", disse il biondo.
Cosa?! Adesso si intendeva anche di moda? Temevo avesse avuto una crisi di identità. Voglio dire, di solito sono le donne che fanno caso a queste cose. Però alla sua età una crisi potrebbe anche essere possibile.
Uscì allegramente dal negozio ed io mi avvicinai alla commessa.
"Cosa posso fare per lei?", mi chiese.
"Devo regalare un gioiello alla mia ragazza, o meglio spero che voglia essere la mia ragazza dopo che le avrò regalato quel gioiello", le dissi.
"Quindi è importante! Dunque... io le consiglierei una bella collana. Con quali pietre la vuole?", mi chiese.
Giusto, con quali pietre? "Voi cosa avete?", chiesi.
"Beh di tutto, diamanti, smeraldi, rubini, zaffiri, oro, argento...", mi disse.
"Avete l'opale?", chiesi. 
"Certo! Abbiamo questi modelli", disse prendendo una serie di collane.
“Mi dia quella", dissi. Era una collana semplice: la catena era d'oro, mentre il ciondolo era una pietra di opale.
"Ottima scelta! Vedrà che le piacerà!", mi disse.
Quando vidi il prezzo quasi mi venne un infarto. Beh, tanto non pagavo io, ma avevamo un fondo in comune.
Salutai la commessa e mi diressi verso la mia camera. Avrei dovuto nascondere il regalo fino a mezzanotte, ovvero fino all'ora in cui avevo dato appuntamento a Renata.
Il tempo sembrava non passare mai, finchè non arrivò la tanto attesa ora.
Mezzanotte e non arrivò. Mezzanotte e dieci minuti e non arrivò. Mezzanotte e mezza e non arrivò. Stavo iniziando a perdere le speranze quando sentii bussare alla porta: la mia Renata!
"Scusa il ritardo, ma Enrique mi ha trattenuta. Diceva che aveva qualcosa di importante da darmi e alla fine mi ha trattenuto più del dovuto. Credimi, sono veramente dispiaciuta", mi disse.
"Non importa. Ho qualcosa per te", le dissi porgendole una scatola.
"Non sarà un altro braccialetto con il mio nome sopra spero. Quello che mi ha regalato Enrique fa veramente schifo", mi disse prendendo in mano la scatola.
Quando la aprii le si illuminarono gli occhi. "Oh Felix! È bellissima! Come facevi a sapere che vado matta per l'opale?", mi chiese.
Wow! Avevo fatto centro! Felix 1 - Enrique 0.
"Beh... Chiamalo intuito maschile", dissi.
 Lei scoppiò a ridere. "Me la metteresti?", mi chiese.
Una volta indossata stava benissimo! Era perfetta. "Ti sta molto bene", le dissi.
"Già! Grazie!", disse lei.
Le suonò il cellulare. Dopo aver parlato per qualche secondo chiuse la chiamata.
"Devo andare purtroppo. Aro vuole fare una passeggiata e devo accompagnarlo", mi disse.
Si avvicinò con il suo viso al mio. Dai, voglio quel bacio! Un bacio arrivò, ma sulla guancia...
"Grazie ancora", mi disse.
"Aspetta! Buon onomastico!", le dissi.
"Grazie!", mi disse e uscì dalla stanza.
Appena chiuse la porta feci un sorriso a 32 denti e felice come una Pasqua andai a farmi una bella doccia.

Note:ecco un altro capitolo!
Baci AliceMiao

   
 
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