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Autore: Yumeha    01/07/2015    7 recensioni
E anche quest'anno ho intenzione di partecipare alla NaLu Week! Spero di riuscire a far qualcosa di perlomeno decente. xD
Day 1: Wander
Day 2: Gratitude
Day 3: ???
Day 4: ???
Day 5: ???
Day 6: ???
Day 7: ???
Bonus day 8: ???
Buona lettura! ♥
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy, Heartphilia, Natsu
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Wander
 
 
[Tradotto con uno dei significati meno considerati con questa parola: allontanarsi]
 

Genere scelto: Malinconico, Sentimentale
Tipo di coppia: Het
Avvertimenti: Spoiler!
 
« Tchù! »
Lucy non fece in tempo a portarsi le mani davanti alle labbra a causa della velocità con cui lo starnuto la colse. Arricciò il naso, guardando in cagnesco il mucchio di polvere che le stava davanti. Era allergica e pulire la soffitta sicuramente non era stata la migliore delle sue trovate.
Eppure era l’unico modo per riuscire a trovare tutto ciò che l’aveva legata a Natsu finora.
Il Master era stato costretto a sciogliere Fairy Tail e rendere libera quella fata che era stata per tanto tempo un emblema, un rifugio, una speranza per ogni membro di quella Gilda. Eppure Lucy non riusciva ancora a capacitarsene, sfiorava il marchio sul dorso della sua mano ogni volta, solitamente senza nemmeno accorgersene, era diventato un gesto così naturale per lei.
Allontanarsi dai suoi amici, o meglio, dalla sua famiglia fu la prova più difficile a cui lei si sentì sottoposta. Non c’era giorno a cui non rivolgeva un pensiero a quei ragazzi che erano stati in grado di donarle e insegnarle così tanto.
Eccezion fatta per Natsu.
A lui non bastava un solo pensiero; Lucy gli dedicava ogni minuto della sua giornata.
Aveva provato a cercarlo e contattarlo, ma mai che uno dei suoi sforzi fosse stato appagato. Lui si era allontanato da Lucy, l’aveva lasciata sola, però lei non riusciva ad odiarlo, non poteva, ma soprattutto non voleva.
Sfiorò una fotografia che la ritraeva insieme a lui, a quel ragazzo con i capelli rosa perennemente spettinati. Lui le stava terribilmente vicino, le labbra stese in un sorriso radioso, le braccia muscolose a intrappolare il corpo della bionda. Gli occhioni scuri della ragazza puntati in quelli del Drago di fuoco, uno sguardo da cucciolo indifeso. Le gote leggermente imporporate e una mano ancorata sul bicipite del ragazzo, che cercava inutilmente di respingerlo, quando era lampante che il suo vero desiderio era quello di averlo più vicino.
Non era una novità che mente e cuore reagissero in modo totalmente contrastante. Se uno desiderava qualcosa, l’altro voleva esattamente l’opposto.
E in quel momento per Lucy valeva lo stesso discorso: il suo cuore lo voleva vicino, la sua mente no, a causa del rancore che provava nei suoi riguardi. Non avrebbe dovuto abbandonarla.
Non dopo tutto quello che avevano passato.
Non dopo tutto quello che avevano condiviso.
Non dopo che il loro rapporto si era evoluto in quel modo.
Sorrise davanti alla foto, decidendo di metterla in uno scatolone che avrebbe poi portato nel suo appartamento.
Mise le mani in quello che doveva essere un vecchio baule e cominciò a frugare, muovendosi piuttosto velocemente.
« Ah! » strillò all’improvviso, ritraendo di scatto l’arto.
Lo guardò e per un attimo la vista le si annebbiò quando vide un grosso taglio sul dorso, esattamente dove c’era il marchio rosa, squarciato da un grosso taglio, dal quale fluiva del denso liquido rossastro.
Guardò all’interno del baule e vide tante schegge di cristallo, ne prese una e ricordò cosa fosse. Era un elefantino, dono che le aveva fatto Natsu di ritorno da una missione. Quando però aveva saputo che lui si era allontanato da lei, ciò che la spinse a reagire in quel modo fu decisamente incontrollabile, si era pentita del gesto nell’attimo dopo.
 
***
 
Andato.
Se ne era andato.
Lucy dovette respirare a pieni polmoni per un po’, cercando di far passare più aria possibile. Ad ogni boccata d’ossigeno però il battito aumentava d’intensità, aggiungendosi anche la consapevolezza del fatto che quello che stava vivendo era tutto vero e questa volta il suo Drago non sarebbe tornato.
Perché l’aveva fatto?
La loro amicizia valeva così poco? Era una cosa di così poco conto?
Un moto di rabbia s’impossessò della bionda, incanalando il tutto in un urlo gutturale e disperato. Si scagliò contro il comodino che si trovava affianco al letto e afferrando un elefantino di cristallo abbastanza grande, lo gettò con tutta la forza che possedeva sul pavimento. Osservò l’animaletto infrangersi contro il parquet, insieme alle innumerevoli schegge che invasero la sua camera, producendo tintinnii e ricoprendo gran parte della superficie.
Il sole che stava tramontando fuori, lasciò penetrare alcuni dei suoi ultimi e timidi raggi all’interno della stanza, riflettendosi sui frammenti del regalo e donando all’ambiente circostante uno strano gioco di luci.
Quel giorno l’elefantino non fu l’unica cosa a rompersi e a finire in mille pezzi.
Il cuore di Lucy fu attanagliato da una morsa che strinse fin quando non si ritrovò senza respiro. Le lacrime sgorgarono copiose e veloci lungo le guance arrossate della ragazza. Si appoggiò contro il muro dietro di sé, le braccia a penzoloni lungo il corpo, che veniva percosso da continui e insistenti singhiozzi.
 
***
 
Lucy afferrò sospirando una scheggia, puntandola poi verso una zona luminosa della stanza, sperando di riuscire a simulare un piccolo arcobaleno. Sorrise debolmente quando lo vide proiettarsi sul muro davanti a sé.
Sentii un fruscio d’aria dalla finestra alle sue spalle e socchiuse gli occhi, beandosi quel venticello fresco che sembrava donarle un po’ di respiro in quella giornata di caldo torrido.
« Che peccato, avevo faticato tanto per riuscire a regalartelo »
Lucy sobbalzò.
La scheggia finì a terra, producendo un rumore fastidioso.
Si voltò di scatto, scorgendo la fonte del suo male interiore: Natsu.
« Tu! » sbottò, alzandosi in piedi e puntandogli un dito contro.
La bionda schiuse le labbra per riprendere l’argomento, in modo anche piuttosto colorito, ma il ragazzo fu più veloce di lei mettendola a tacere con la sua bocca.
Natsu sbatté il corpo della ragazza contro il muro, senza preoccuparsi di essere delicato. La testa di Lucy cozzò contro la superficie dura, voleva lamentarsi, urlare, picchiarlo e cacciarlo fuori a calci. Ma tutto ciò che riuscì a fare fu infilare le dita fra i capelli sbarazzini e rosa del Drago e ricambiare quel bacio che di romantico aveva ben poco, ciò che traspariva prevalentemente da quel gesto era l’urgenza di entrambi.
Quando Natsu si staccò la guardò intensamente, mostrandole un piccolo pacchetto mal incartato.
« Promettimi che questo non lo distruggerai »
Lei sorrise. « Solo se tu prometti di rimanermi sempre accanto »
Lui le sfiorò una guancia col polpastrello dell’indice. « Non lo farò più »
« Allora questo non farà una brutta fine » ridacchiò.





Yumeha's Corner
Buonasera a tutti! ♥
Spero che la OS vi sia piaciuta e di aver fatto un buon lavoro. ^^ Mi farebbe piacere un vostro parere. :3
Non ho molto da dire, stranamente. Quindi mi dileguo subito.
A domani col secondo prompt! :*
Un bacione.
   
 
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