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Autore: Cosmopolita    03/07/2015    2 recensioni
Questa raccolta è dedicata ad una coppia che mi piace molto: la Goten/Bra. Ogni capitolo avrà come fulcro centrale un dolce in particolare.
Spero di aver catturato la vostra attenzione.
Capitolo 1°: lecca-lecca
Capitolo 2°: ciambella
Capitolo 3°: cupcake
Capitolo 4°: caramella
Capitolo 5°: liquirizia
Capitolo 6°: gelato
Capitolo 7°: cioccolata
Capitolo 8°: zucchero filato
Capitolo 9°: muffin
-Tutto a posto? Ma che stavi facendo?- la prese per le spalle e, assicuratosi che non si era fatta nulla, l’abbracciò, il fumo piano piano stava cominciando a dissiparsi.
-Volevo… volevo farti solo una sorpresa… dannazione- la sentì tirare su con il naso, ma la voce era ferma, come se si stesse sforzando di trattenere le lacrime.
Con la coda dell’occhio, Goten sbirciò il contenuto del forno: al suo interno, era rimasta una teglia di muffin ormai nerastri e dall’aspetto poco appetitoso.
[raccolta Goten/Bra; accenni alla Trunks/Marron][La raccolta partecipa alla challenge "30 modi di amare, più qualche delizia", indetto da Eireen_23
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bra, Goten, Marron, Trunks | Coppie: Bra/Goten, Marron/Trunks
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciambella



Aprì gli occhi e, non appena si abituò alla luce che trapelava dalle finestre, con lo sguardo vagò per la stanza. Sapeva perfettamente a casa di chi si trovava, su cosa era seduta e, soprattutto che cosa aveva fatto poche ore prima: il problema era che non riusciva a credere che fosse accaduto sul serio, in così poco tempo.

Con il braccio ancora intorpidito per il sonno, tastò a tentoni l’altra parte del letto: era vuota. Al posto della persona che lei si aspettava di trovare c’era solo un piccolo solco, caldo, dai bordi leggermente irregolari: come se quel qualcuno, che prima era lì, si fosse appena svegliato.
Con la schiena, strisciò fino ad appoggiarsi contro lo schienale del letto; da quella posizione, riusciva a vedere i suoi vestiti abbandonati per terra e, se possibile, questo la fece sentire ancora peggio.
Sospirò, chiuse gli occhi: forse, il fatto che lui se ne fosse andato senza neanche avvisarla, voleva dire, senza dover essere troppo brutali, che la sua presenza prolungata era sgradita.
In fondo, si trovò a pensare, e non senza una punta di estrema umiliazione e rabbia, Goten è sempre stato un tipo molto popolare tra le ragazze. Non mi stupirei se si fosse comportato in questo modo con tutte.
Senza indugiare oltre, scostò con uno strappo brusco le coperte e cominciò a raccogliere i suoi vestiti; non le importava che fossero tutti sgualciti e che –orrore!- lei avesse decisamente bisogno di un bagno.
Doveva andare via di lì. Con Goten non voleva avere più nulla a che fare.
Eppure… eppure tutto sembrava così meraviglioso, poche ore prima! E lui, era stato così dolce e premuroso verso di lei.
Ma, in quel momento, Goten non c'era; se n'era andato via, come se quell'evento non fosse mai stato nulla di così eccezionale per lui.

Scosse la testa: come faceva suo fratello ad essere amico di un tipo che ingannava le ragazze in quel modo, era un mistero. Più ci pensava, più le saliva un nervoso indicibile, e cominciava a sentire caldo, ad avvertire le sue guance diventare rosse.
-Bra- sentì chiamare, inaspettatamente.
Si girò di scatto: Goten era fermo sull’uscio della porta, in mano un vassoio con sopra una ciambella e una tazza di caffè –Sei già sveglia?
-Sì, ma non preoccuparti: tolgo il disturbo.
-Cosa? No, aspetta, non puoi mica andartene!- con un cenno della testa indicò il vassoio –Sono andato a posta a comprarti una ciambella. E' alla fragola, so che a te piacciono così... e...- continuò a parlare a vanvera, come se non sapesse spiegarsi perchè lei stesse sul punto di piangere -Sì, insomma, se ne vuoi un'altra, basta chiedere, ne ho preso una busta intera.
I vestiti di Bra caddero di nuovo per terra. I suoi occhi, quasi lustri per l’apparente umiliazione subita, puntarono verso di lui –E’… è per me, quella?
Goten rise. E, parola d'onore, non aveva mai sentito altra risata più bella, gioviale e cristallina come la sua –Certo che è per te. Credevo ti andasse di restare... a me piacerebbe.
Improvvisamente, si sentì una sciocca, perfino più dello stesso Goten, che era rimasto imbambolato con in mano la loro colazione, chiedendosi probabilmente cosa mai avesse fatto di sbagliato nei suoi confronti.
La ragazza corse nella sua direzione e afferrò la ciambella con le mani, non importava che fosse tutta appiccicosa. Poi, si sporse al di là del vassoio e gli stampò un bacio sulla guancia: doveva smetterla di saltare a conclusioni affrettate.
-Sei un idiota!- sorrise radiosa, prima di ritornare a sedersi sul letto.



Salve a tutti! Ecco qui il secondo capitolo di questa raccolta, spero che vi sia piaciuto.
Ringrazio tutti quelli che hanno letto e che eventualmente recensiranno :)
A presto,
Cosmopolita
   
 
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