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Autore: GiulyDeVilliers    06/07/2015    3 recensioni
Tessa è sempre vissuta nell'ombra e non è mai stata notata da nessuno. Ma va a un ballo in maschera. Lì, balla con William Herondale. Lascia solo due cose quando scappa da lui lasciandolo completamente confuso e ipnotizzato: la sua maschera e una collana a forma di angelo.
QUESTA STORIA E' UNA TRADUZIONE E NON APPARTIENE A ME MA A FLYINGER.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jessamine Lovelace, Sophie Collins, Theresa Gray, William Herondale
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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A TID CINDERELLA STORY

 

 

Capitolo 2

 

 

 

Tessa, Sophie e Jessie arrivarono esattamente alle 10,15. Tessa era sorpresa che ci avessero messo solo un'ora per prepararsi e per arrivare fino lì. Tra l'altro non sapeva quanto ci volesse per prepararsi a un ballo perché non era mai stata ad uno di essi.

Jessie scese le scale per prima. Sophie e Tessa invece rimasero nell'ingresso, aspettando l'arrivo del loro coraggio.

“Okay, andiamo giù insieme. D'accordo?” Sophie guardò Tessa, aspettando una sua risposta. Era alta un metro e sessantacinque con i tacchi, più bassa di Tessa di dieci centimetri.

Tessa annuì, “D'accordo.”

Jessie era già stata inghiottita dalla folla.

Quando Sophie e Tessa si avvicinarono ai primi scalini, Tessa rimase senza respiro. Era meravigliosa. L'intero pavimento della sala da ballo in affitto era in marmo. Le luci erano leggermente soffuse, ma non troppo e un DJ stava suonando musica classica.

L'intera sala era ricoperta di rose. L'alto soffitto ne era ricoperto, come i tavoli. Rosse, rosa, bianche, gialle, blu, viola. Era di tutti i colori immaginabili.

“E' bello.” Tessa sospirò in soggezione mentre osservava la sala.

“Um, Tessa. Le persone ci stanno fissando.” disse Sophie nervosamente.

Tessa distolse lo sguardo dal meraviglioso scenario e guardò giù verso la folla di persone.

Sì, era vero. Le persone le stavano fissando. E a lei non piaceva nemmeno un po'.

Sentì le sue guance diventare rosse e si vergognò immediatamente di come il vestito mostrava le spalle e dei suoi capelli che probabilmente erano aggrovigliati e sudaticci. Notò inoltre che anche con le maschere molte persone erano riconoscibili. Iniziò a domandarsi se le persone potevano vedere attraverso il costume. E se la avessero riconosciuta?

“Andiamo” Sophie spinse Tessa giù dai grandi scalini di marmo, avevano ancora gli sguardi di tutti che le seguivano.

Sentì Cecily Herondale che sussurrava a un altra ragazza: “Chi sono?”

L'altra ragazza scosse la testa. “Non lo so. Comunque sono bellissime. Frequenteranno l'Infernal High? E potrei uccidere per quel vestito blu.”

Tessa si rilassò. Non le avevano riconosciute. Probabilmente perché non sapevano chi erano.

Tessa raggiunse l'altro lato della sala da ballo e si appoggiò ad un muro.

“E' una tortura per i miei nervi. Cosa dovremmo fare adesso? Aspettare che qualcuno ci chieda di ballare?”chiese Sophie.

Tessa replicò: “Onestamente non lo so. Non sei tu quella che è già stata a una di queste cose?”

“Sì, ma di solito mi sedevo a leggere fumetti in un angolo.”

Sophie e Tessa sentirono una risata e si girarono entrambe per vedere Cecily e Will Herondale.

Cecily si fermò davanti a loro, portava un vestito rosso e fece un piccolo inchino.

“Ciao. E' un piacere conoscervi, io sono Cecily, questo è mio fratello Will. Volevo solo presentarmi, non credo di avervi mai incontrato.”

Sophie alzò un sopracciglio quando Cecily si inchinò e disse: “Um...hey.”

Era tipico di Sophie rispondere a una presentazione formale con un “hey”.

Tessa sbuffò.

“Pensavi davvero che mi sarei inchinata? Scordatelo.”

Cecily sorrise. “Quali sono i vostri nomi?”

Sophie si fece avanti: “Preferiamo non rivelare i nostri nomi. Vogliamo evitare una morte dolorosa e l'umiliazione sociale.”

Cecily sembrava confusa. “Non capisco. Diteci solo i vostri nomi. Nessuno vi giudicherà, lo prometto.”

Sophie sorrise. “Sì, giusto. Nessuno ci giudicherà. Ho passato i primi due anni delle superiori a mangiare nel bagno e tu dici che nessuno mi giudicherà. Sai cosa succederà se mi tolgo la maschera. Mi chiameranno sfigata. Andate via.” Il discorso di Sophie fu accolto dal silenzio. Dato che Cecily era in silenzio, Sophie continuò. “Bene. Volete sapere i nostri nomi? Eccoli. Io sono Melinda, Melinda Jones. E questa e mia sorella, Belinda Jones.”

Tessa ridacchiò.

Will, che era rimasto ad osservare tutto questo con un'espressione divertita sul volto, guardò subito verso Tessa. “Vuoi ballare?”

Tessa indietreggiò dalla mano che le aveva teso. “Cosa, scusa?”

“Ho detto, vuoi ballare?”

Tessa guardò nervosamente la mano di Will. “Um, io non ballo molto. Intendo, non so veramente come si fa.”

“Posso insegnarti.”

Sophie, che si era calmata non appena Will aveva teso la mano, disse: “Ahh, la mia bambina sta crescendo! Non posso crederci, il suo primo ballo! E' fantastico. Belinda, devi ballare.” si mise le mani sul cuore prima di prendere la mano di Tessa e di metterla su quella di Will.

“Be', cosa stai aspettando? Il ragazzo più carino della scuola ti chiede di ballare, quindi tu balli.”

Tessa arrossì quando inciampò su Will. Lui mise le mani attorno alla sua vita per non farla cadere.

“Scusala. E' solo uno spirito libero, tutto qui.”

Will rise mentre la accompagnava sulla pista da ballo. Mise una mano sulla sua vita e prese una delle sue nell'altra. Lei posò l'altra mano sulla spalla di lui. Will sorrise mentre diceva: “Sì, mi ricorda Cecily. Ti chiami veramente Belinda Jones?”

Tessa ridacchiò. “No”

“Allora, qual è il tuo nome? Mi piacerebbe molto saperlo.”

“Preferirei non dirlo.”

“Be' è un peccato.”

Ballarono tre canzoni consecutivamente prima che Will parlasse di nuovo.

“Hey, vuoi uscire da qui.”

Will indicò con la testa l'uscita.

Tessa sorrise. “Sì, grazie”

Will accompagnò la ragazza fuori, mano nella mano. Questo era così strano. Molto strano. Will non aveva idea di chi fosse lei. Come poteva essere così bella e andare nella sua stessa scuola, ma lui non l'aveva mai vista?”

“Allora, vai alla Infernal High?”

“Sì, è il mio quarto anno lì.”
“Ci siamo già incontrati?”

“Sì. Una o due volte credo.”

Will sospirò. C'erano 300 ragazzi nel suo anno. Questo voleva dire che c'erano circa 150ragazze se divisi equamente. Sarebbe stato impossibile. Decise di iniziare con un approccio diverso.

“Quali sono i tuoi libri preferiti?”

La faccia della ragazza si aprì in un sorriso. “Oh, amo Racconto di Due Città, è il mio preferito in assoluto. Ma mi piacciono anche Grandi Speranze, Piccole Donne, veramente tutti i classici. Mi piacciono anche alcuni libri moderni. Um, mi piacciono le Cronache di Narnia, il Signore degli Anelli e le favole dei Grimm. Anche se queste non sono molto moderne.”

“Wow, devi amare molto leggere.”

“Sì, ho dovuto cancellare un appuntamento molto importante con Orgoglio e Pregiudizio per essere qui oggi”.

Will rise silenziosamente e guardò le guance di lei colorarsi di rosa chiaro,

“Personalmente, non ho mai capito Racconto di Due Città. Non capisco perché Carton abbia rinunciato alla propria vita per una ragazza.”

La ragazza lo guardò scioccata. “Le aveva promesso che avrebbe protetto quelli a cui lei voleva bene e lui la amava. Non capisci? Lui voleva che lei fosse felice.”

“Credi nell'amore?” chiese Will.

“Credo nell'amore familiare, il tipo d'amore che lega le famiglie insieme. Ma non penso di credere nel vero amore.”

“Ah, anch'io ho sempre avuto dei dubbi a proposito. Come può esistere il vero amore?”

La ragazza stava pensando, mentre osservava il cielo stellato, e i suoi occhi grigi brillavano. Will non pensava che avrebbe mai dimenticato quegli occhi che oltrepassavano tutti i muri che lui aveva eretto.

“Ho le mie ragioni per non credere in quel tipo d'amore. Quali sono le tue?” disse Tessa.

“Non so dirlo. Perché non cambiamo discorso? Qual è il tuo colore preferito?” chiese lui.

Sembrò pensarci un attimo prima di rispondere. “Grigio. Mi piace il grigio. E il tuo?”

“Il blu. Mi piace molto.”

“Tutti i tipi di blu? Qual è il tuo preferito?”

“Odio il celeste. Mi piace il blu scuro. Veramente, mi piace il blu del tuo vestito.” Lui notò qualcosa attorno al collo di Tessa. “Che cos'è?” Mise un dito sul suo collo. La ragazza afferrò velocemente la collana e guardò da un'altra parte. “Era di mia madre.”

“E' stato carino da parte sua donartela.”

“Non me la ha donata. Me la ha lasciata.” Will rimase confuso per un paio di secondi prima che lei continuasse. “In eredità.”

Will trattenne il respiro. “Mi dispiace.”

Tessa si morse un labbro. “Non dispiacerti. Sono a posto. Vuoi tornare dentro?”

Will non voleva. Voleva stare fuori per sempre.

“Sicuro.”

Tessa gli lasciò la mani e camminò lentamente verso la porta della sala da ballo. Will notò che non indossava tacchi. Era molto alta. Circa 170 centimetri. Lui era un metro e novanta, quindi era più alto di lei. Bene. Doveva cercare una ragazza castana, con gli occhi grigio-azzurri, molto alta, e che indossava una collana con un angelo. Non sarebbe dovuto essere troppo difficile.

 

Sophie's POV

Sophie guardò Tessa lasciare la stanza con Will. Sembrava che si stessero divertendo. Sophie sorrise.

“Scusami, vuoi ballare?”

Sophie fu sorpresa dall'invito.

Guardò in alto e vide un ragazzo molto alto con una maschera nera. Le stava porgendo una mano. Era seduta su un divano decorato. Lui la condusse sulla pista da ballo mentre stavano suonando la canzone “Make you feel my love” di Adele.

Lui mise la sua mano enorme sulla vita di lei. Le mani di Sophie raggiungevano a mala pena il suo collo.

--------------------------------1 ora e 30 minuti dopo----------------------------------------------------------

Tessa era seduta su un divano nella sala da ballo. Era consapevole delle occhiate gelose che le lanciavano tutte le ragazze. Controllò l'orologio. Era mezzanotte. E lei doveva essere già a casa.

“Okay, signori e signore! E' mezzanotte. Adesso potete togliere la maschera del vostro partner. Scoprite chi è la persone sotto il travestimento!” disse il DJ sorridendo tutte le persone nella sala iniziarono a togliersi le maschere.

Will si girò verso di lei. Si avvicinò alla maschera ma Tessa sussultò e andò via.

“Mi dispiace. Devo andare. Grazie. Um...” Corse via.

Sophie era appoggiata a un muro, il ragazzo misterioso che aveva appena conosciuto vicino a lei quando il DJ fece il suo annuncio. Il ragazzo si girò verso di le. “Allora, posso toglierti la maschera?”

Sophie andò in panico. Non poteva vederla. Era meglio che lui non sapesse che lei fosse.

“NO!” sbottò lei energicamente e il ragazzo sembrò urtato da ciò.

Lui sciolse le stringhe della sua maschera lentamente a rivelare...

 

Will's POV

Will fece gli scalini correndo, seguendo la ragazza. Era sparita. Guardò dappertutto. Alla fine trovò sugli scalini la maschera che stava indossando. Doveva esserle caduta. La tirò su dolcemente e fu sorpreso di trovare, ingarbugliata nelle stringhe, una collana a forma di angelo.

Sophie's POV

“Gideon Lightwood?” Sophie sentì il respiro farsi più veloce. Stava iperventilando. “Tu sei Gideon Lightwood?” Lei iniziò a allontanarsi lentamente ma Gideon la vide e le mise un braccio attorno alla vita.

“Sì, sono Gideon Lightwood. Mi piacerebbe molto se mi dicessi il tuo nome. Vedi, mi piaci abbastanza.” Il suo accento inglese risuonava nelle orecchie di Sophie e lei gli diede uno schiaffo sulla mano quando si mosse per toglierle la maschera. Gideon la spinse così che la sua schiena fosse contro il muro. “Vedi, non ti obbligherò a fare niente che tu non voglia. Ma per favore, ho bisogno di saperlo.” Lo disse così gentilmente che Sophie iniziò a piangere, le lacrime che scendevano silenziosamente sul suo viso. Sapeva cosa sarebbe successo quando avrebbe tolto la maschera. La avrebbe vista. La cicatrice. La cosa brutta e terribile che la aveva tormentata da quando era in terza media.

Gideon guardò con sorpresa le sue lacrime. Si tirò indietro. “Vedo che ti sto sconvolgendo. Bene, non voglio il tuo nome stanotte. Ma ti prometto che scoprirò chi sei.

Sophie sobbalzò. Era così spaventata. Lui la avrebbe cercato. Durante tutto il resto dell'anno. Sapeva che non avrebbe smesso fino a quando non l'avrebbe trovata. Poi avrebbe realizzato che era brutta e disgustosa e che aveva sprecato un intero anno. Non sarebbe stato meglio affrontare subito la realtà? Finirla lì e non dover passare un anno a nascondersi tutte le volte che avrebbe visto la sua faccia? Si tolse la maschera.

Gideon guardò la ragazza che si toglieva la maschera a rivelare una fanciulla con profonde fossette che si mostravano anche se stava piangendo. Aveva occhi marroni molto grandi che erano molto profondi e scuri. Aveva anche una lunga cicatrice sulla sua guancia sinistra.

Non rovinava le sue caratteristiche ma storceva la sua pelle e si mostrava chiedendo a gran voce attenzione. Gideon la ricordava vagamente. Ricordava sua sorella Tatiana che la derideva perchè aveva vinto la corsa campestre di molto rispetto a lei. Il suo nome era- “Sophie Collins?” Chiese esitante.

La ragazza annuì. Chiuse la bocca che stava ansimando. Gideon la fissava. Era molto carina nonostante la cicatrice sul viso. E lui non era uno a cui importava l'aspetto. Perchè era così spaventata? Non sapeva di essere ancora bella?

“Quindi adesso lo sai e non c'è bisogno che mi parli ancora. Non c'è bisogno che mi guardi. Non c'è bisogno che mi pensi. Possiamo dimenticare quello che è successo. Mi dispiace di averti deluso. Capisco di non essere abbastanza bella per piacerti.” Corse via dalla stanza lasciando Gideon confuso e depresso nella sala da ballo.

  
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