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Autore: Altair4    13/07/2015    1 recensioni
Due personaggi di questa storia vivono nella mia mente da tempo immemorabile, forse da dieci anni. Finalmente sono riuscita a metterli nero su bianco e ne sono estremamente felice! E’ stato difficile assegnare le caratteristiche giuste a tutto il racconto perché secondo me è un mosaico, infatti dal capitolo 23 diventerà un GIALLO! l’unico filo conduttore di tutti i suoi tasselli è la ricerca da parte della protagonista principale (mezza umana e mezza aliena) di se stessa. Senza Nome (anche detta I.113) è sospesa tra due mondi e non sa a quale appartiene veramente e soprattutto non sa quale sarà il suo destino. Ho cominciato dalle sue origini ma c’è un intero mondo parallelo, il mio mondo immaginario, da scoprire…
Genere: Introspettivo, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Era finalmente venerdì, Aliya quella mattina si era guardata allo specchio ed aveva notato con stupore che i suoi
 
capelli era già lunghi tre centimetri, dopo colazione aveva seguito le lezioni on line di una cariatide noiosa
 
dell’Università di Cambridge e a breve avrebbe incontrato il sostituto di Rook.
           
            -Sono il tenente Carlos Fuentes da oggi sarò io ad addestrarti, mi hanno detto che hai conciato per le feste il sottotenente Rook…so che sei un osso duro, che l’apparenza inganna e che sei cintura nera di karate….non male per una ragazzina di sedici anni!-
            -Anche io ho sentito parlare di lei, sembra che abbia avuto una vita avventurosa-
Carlos era un brasiliano alto, muscoloso ed una grossa cicatrice gli rigava il lato sinistro della faccia.
            -Sì, così avventurosa che ormai mi aspetto di tutto dalla vita, anche che una ragazzina possa battermi. Quindi non temere non ti sottovaluterò mai-
            -La ringrazio tenente…-
            -Molto bene, fammi vedere cosa sai fare, prima esegui un kata, scegline uno difficile dopo ci affronteremo, ma vorrei che misurassi la forza, infatti faremo come in una gara sportiva di karate, ci sarà tempo per farci del male-
            -Agli ordini-
 
Aliya si mise in posizione e cominciò ad eseguire il kata più difficile che ricordasse, come suo solito era rapidissima
 
ed agile, Carlos la guardava quasi incantato, ma appena lei ebbe finito assunse un’espressione neutra.
            -Molto bene, ti hanno insegnato la disciplina e questo è fondamentale, ma non credo che questo Rook sia stato il tuo insegnante…-
            -No, ho avuto un vecchio maestro di arti marziali, Rook doveva solo allenarmi a picchiare duro…ed io l’ho fatto!- Aliya sorrise soddisfatta.
           
            -Capisco…ma con me le cose cambieranno, per prima cosa tu devi essere consapevole del tuo potenziale e
 
saperlo governare. Mi hanno accennato a cosa sai fare, non dovrai mai mostrare la tua corazza per il momento, prima
 
devi imparare a combattere come un soldato normale e dopo sarai libera di usare le tue caratteristiche aliene. Quindi
 
ora faremo un incontro e anche se dovessi arrabbiarti devi mantenere la calma e quando mi colpisci devi sfiorarmi
 
appena, se mi farai del male sarà considerato errore e dovrai fare dei piegamenti alla fine dell’allenamento. Tutte le
 
volte che uno di noi colpisce e fa punto torniamo alla posizione di partenza. Ovviamente se non eseguirai le mosse in
 
modo corretto sarà considerato errore. Tutto chiaro?-
            -Sì signore!-
Si misero uno di fronte all’altro, stranamente Carlos non la guardava con sguardo da maniaco come Rook o come il
 
Dottorando, era molto concentrato e sicuro di sé, sarebbe stato un buon insegnante. Dato il segnale cominciarono
 
l’incontro, entrambi erano molto rapidi e Aliya notò subito la differenza tra lui e Rook, non era riuscita ancora a
 
colpirlo, anzi aveva rischiato varie volte che la sfiorasse.
            -Molto bene! Di solito ho la meglio subito…-
            -Anche io tenente…-
Per un po’ fu un gioco di scambi, poi Carlos riuscì a colpirla ad una spalla, ma il suo tocco fu rapido e non le fece alcun male.
            -Uno a zero-
            -Rimedierò prima possibile-
Aliya fu di parola e lo colpì leggermente allo sterno e gridò fiera:
            -Uno ad uno!-
            -Molto bene, ora si fa sul serio-
Carlos divenne ancora più rapido e la colpì in pieno tronco ma in modo così leggero che lei stava già contrattaccando, allora il tenete la bloccò.
            -Ti ho colpito e tu hai continuato a combattere, è un errore, alla fine dovrai fare dieci flessioni-
            -S-sì signore-
L’incontro continuò, ma Aliya non riuscì a colpirlo più, l’incontro finì tre ad uno.
            -Bene…hai fatto altri quattro errori…-
            -Quattro?-
            -Sì non hai eseguito lo mosse in modo pulito in quattro occasioni-
            -Caspita …non me ne ero accorta sul momento… ma a ripensarci…-
            -Infatti dopo che avrai fatto cinquanta flessioni dovrai riguardare il filmato del nostro incontro e mi dirai quali sono gli errori commessi. E’ tutto chiaro?-
            -Sì signore-
 
Aliya guardava l’orologio non voleva ritardare all’appuntamento, doveva anche farsi una doccia e scegliere qualcosa
 
di carino da mettere, quindi eseguì le flessioni in pochissimo tempo sotto gli occhi esterrefatti del suo nuovo
 
istruttore, poi andarono di fronte ad un computer e rapidamente riguardò tutti i momenti del combattimento,
 
fermandosi esattamente dove ricordava di aver sbagliato. La sua eccellente memoria l’aiutò come al solito, in poco
 
tempo trovò tutti e quattro gli errori di postura e spiegò come avrebbe dovuto eseguire i movimenti. Carlos era senza
 
parole e si sforzava di non mostrarsi sorpreso, ma non aveva mai conosciuto una recluta con un potenziale così alto.
 
            -Molto bene Senza Nome, non mi piace fare complimenti a nessuno ma credo che sarà molto interessante avere a che fare con te, cerca però di colpirmi più di una volta la prossima volta. Ora sei libera vai-
            -Sì signore! Grazie signore!-
 
Aliya sfrecciò via dalla palestra come se andasse a fuoco e corse a far la doccia nella sua stanza. Una volta di fronte
 
allo specchio non sapeva cosa indossare, aveva soprattutto T-shirt, leggings, tute da combattimento e da ginnastica.
 
Bussarono alla porta.
            -Barbie sono io, ti ho portato una cosina…-
Aliya aprì la porta, entrò Dorotea con in mano dei jeans ed una maglina fucsia con uno scollo a V molto sexy.
            -Tieni, questi sono per te, la minigonna la prossima volta…ti consiglio di non farti vedere troppo disponibile subito-
            -Oh Dorotea…ma non dovevi…non preoccuparti verrò visionata come al solito…non farò nulla di male lo prometto-
            -Dai su, provali, fammi vedere come ti stanno-
Aliya indossò subito gli abiti e si guardò allo specchio, su di lei anche dei normali jeans ed una maglietta erano perfetti.
            -Con il tuo fisico potresti andare all’appuntamento anche in tuta, gli piaceresti comunque, ma è bene che ti veda come una normalissima ragazza-
            -Tu come sapevi dell’appuntamento?-
            -Me lo ha detto William…cioè il Dottore…avevi assolutamente bisogno dell’aiuto di una donna, è il tuo primo appuntamento!-
            -Il Dottore è sempre carino con me…-
            -Sì, è proprio adorabile…-
            -Devo andare Dorotea…ti ringrazio così tanto…-
            -Non è nulla! Vai e divertiti, poi però mi racconti tutto ok?-
            -Contaci…ma come mi devo comportare?-
            -Sii te stessa e se ti bacia al primo appuntamento vuol dire che gli piaci davvero!-
Aliya divenne del colore del maglioncino, ma sperava tanto di essere baciata.
            -Vai adesso, andrà bene! Ricordati che sarà teso anche lui, non sei una ragazzina qualunque alla fine-
 
Aliya si sentì rincuorata da quelle parole, doveva stare serena e fargli vedere che non era una macchina da guerra, ma
 
nemmeno una sciocca ragazzina. Si avviò verso la stanza delle conferenze in perfetto orario e vide Alexei che
 
arrivava in quel momento con una rosa rossa in mano.
            -Ciao Aliya, questa è per te-
            -Grazie…è bellissima…-
            -Stai bene in abiti da civile-
            -Anche tu-
Alexei era un bel ragazzo prestante, i capelli castani chiari e gli occhi di un blu profondo, sembrava quasi un attore di
 
Hollywood, non era stato scelto a caso.
            -Vieni andiamo prima in mensa, un amico mi ha promesso che ci preparava i pop corn-
            -E’ fantastico! Adoro i pop corn e poi so che la gente normale li mangia al cinema!-
            -Sì, oggi siamo solo due ragazzi che vanno a vedere un film, niente di più-
Aliya era grata ad Alexei per il commento, si preannunciava un splendida serata.
            -Non sono mai stata alla mensa, mangio sempre da sola…-
            -E’ un peccato, dovresti poter venire anche te, non ti fa bene stare isolata-
            -Non credo che potrò mai e poi sembra che debba seguire una certa dieta…-
            -Puoi mangiare i pop corn?-
            -Sì certo, non è una dieta rigidissima, ma almeno una volta al giorno mi toccano delle alghe strane e poi devo sempre mangiare in modo equilibrato, cioè determinate quantità di proteine, grassi e carboidrati…più o meno-
 
Aliya si fece pensierosa e poi aggiunse:
            -Credo che mi abbiano permesso di vederti perché non sia sempre sola…lo sono stato troppo ultimamente, sono sicura che il Dottore non faccia nulla a caso e che ti abbia preparato, non è vero?-
Alexei rimase sorpreso anche se era stato avvertito, Aliya non era una teenager normale e quindi fu più sincero possibile.
            -Sì è vero, mi ha fatto un bel discorsino su come mi dovrei comportare…ma non ce ne era bisogno…so come ci si comporta con le ragazze carine-
            -Grazie…ma allora ha ragione la signorina Rott, sei un dongiovanni!-
            -Per la verità non proprio e non ho comunque molto tempo-
Alexei era un po’ arrossito, fu felice di aver raggiunto la mensa, il suo amico era lì.
            -Allora Alexei mi presenti la tua amica?-
            -Ciao Robert, lei è la famosa Senza Nome-
I due si strinsero la mano, Robert la guardava con curiosità ma non sembrava spaventato, forse non aveva capito chi fosse.
            -I vostri pop corn sono pronti, buona serata!-
 
Alexei con una mano afferrò i pop corn con l’altra stava per prendere quella di Aliya ma lei stranamente teneva le
 
distanze, allora non volle insistere, si diressero verso la sala congressi in silenzio, poi però il soldato espresse la sua curiosità:
            -Cosa c’è Aliya? Qualcosa ti turba?-
            -Mi sento molto strana…siamo qui dentro da soli…ma ci osservano…-
Lui si avvicinò a lei e le disse in un orecchio:
            -Quando avremo spento le luci non ci vedranno bene…-
Lei lo guardò arrossendo vistosamente, allora lui cercò di rimediare.
            -Non intendevo dire che ecco…quando guarderemo il film non ci vedranno…forse allora me la darai la mano?-
Alexei voleva assolutamente che lei vivesse tutto il romanticismo possibile in quella serata e non avrebbe mai fatto
 
nulla per turbarla. Aliya gli sorrise ed annuì senza aprire bocca.
 
Entrati nella sala scelsero i posti più centrali possibili, con l’ausilio di uno speciale telecomando il soldato spense le
 
luci e fece partire il film.
            -Normalmente fanno sempre vedere tanta pubblicità prima, invece qui possiamo vedere subito quello che ci interessa-
 
Aliya gli prese la mano e senza dire nulla si girò a guardare il film, il cuore le batteva così forte che temeva che lui
 
potesse sentirlo e sperava che anche lui provasse le stesse sensazioni. Alexei era un po’ agitato e fino ad allora aveva
 
recitato una parte, anche a lui il cuore batteva senza posa ma non sapeva se era paura o se era emozionato. La mano di
 
Aliya era fredda come al sua, capirono dal contatto che entrambi erano agitati, al soldato semplice fece quasi piacere,
 
forse in fondo lei era davvero una ragazza come le altre, prese quella mano all’apparenza delicata e la mise tra le sue
 
cercando di scaldarla. Anche se le loro mani non erano più fredde, Alexei continuava a carezzarla, il suo timore era
 
quasi scomparso, osservò il suo profilo senza farsi vedere, anche con i capelli corti era davvero bella, era tentato di
 
accorciare ancora di più le distanze, ma sapeva che non doveva farlo, Aliya era ancora una ragazzina inesperta anche
 
se fisicamente era una donna formata, doveva andarci piano, allora si avvicinò all’orecchio di lei e disse:
 
            -Ti va un po’ di pop corn?-
            -Sì grazie…ma ti prego non lasciarmi la mano-
            -Lo mettiamo qui in mezzo così potremo tenerci per mano e averne una libera per mangiarli-
 
Alexei ora si sentiva confuso ed intenerito, la richiesta di Aliya non era un tentativo di seduzione, era solo la richiesta
 
di calore umano, amicizia e fiducia, doveva essere stata tanto sola, lui doveva comportarsi meglio possibile.
            -Ti piace il film piccolina?-
            -Sì piccolino!-
            -Sei tu la più giovane! Solo io posso chiamarti così!-
            -Ti hanno detto che ho sedici anni non è vero?-
            -Sì…io ne ho ventuno…-
Aliya lasciò la presa, prese il telecomando e fermò il film.
            -Ti hanno mandato per farmi compagnia non è vero? A te sembro solo una bambina, dimmi la verità!-
 
Alexei doveva subito rimediare, era vero che lo avevano mandato, ma non certo perché fossero solo amici, la sua funzione era quella di far maturare Aliya.
 
            -No, non mi sembri affatto una bambina, credevo che fossi almeno maggiorenne, ma quando mi hanno detto
 
la tua età non volevo uscire con te…sono grande…però il Dottore ha detto che non dovevo preoccuparmi che tu sei
 
molto matura e vuole che ti comporti naturalmente. Mi piaci molto, voglio andarci molto piano e fare solo quello che
 
ci va veramente, non sono il tuo accompagnatore! Se vorrai saremo solo amici, se poi vorremo di più nessuno ce lo impedirà-
 
 
Aliya era rossissima in viso, adesso si vergognava tantissimo, il computer che proiettava andò in standby la luce dello
 
schermo si spense e loro rimasero nella penombra a fissarsi. Alexei le carezzò una guancia, sapeva esattamente cosa
 
doveva fare e non si sarebbe tirato indietro, aspettava solo il momento più adatto per baciarla. Le loro labbra si
 
avvicinarono, si sfiorarono, si dischiusero lentamente, le sensibilissime terminazioni nervose mandarono segnali ai
 
loro cervelli: entrambi si dimeticarono che erano in una base militare, che lui era un soldato semplice e lei un arma da
 
guerra temibile. Il bacio diventava sempre più coinvolgente, Alexei in quel momento avrebbe tanto voluto essere in
 
una situazione normale, toglierle la maglia, i jeans, accarezzare quella pelle morbida, aveva il fisico più bello che
 
avesse mai visto, poteva immaginare sotto i suoi seni perfetti e tonici, ma dovette controllarsi e piano piano si staccò da lei.
            -Sei dolcissima Aliya…-
            -Alexei…-
 
La ragazza sentiva il viso in fiamme e se non fosse stata controllata a vista lo avrebbe lasciato fare e questa cosa la
 
spaventava, era la prima volta che si lasciava andare così, solo nei momenti di rabbia nel combattimento aveva
 
lasciato libero l’istinto che era in lei, quel giorno stava succedendo qualcosa di ben diverso, forse più pericoloso, ma bellissimo.
            -Tutto bene?-
            -Non sono mai stata baciata prima…non sapevo fosse così bello-
            -Baci bene per essere una principiante…-
Disse lui sorridendo, era sincero ed in quel breve momento non aveva affatto recitato, ma dopo si era fermato per dovere.
            -Grazie…forse è meglio se continuiamo a vedere il film- disse Aliya.
            -Ho fatto qualcosa che non dovevo? Ho sbagliato qualcosa?-
            -Parli come se ti dovessi dare un voto!-
            -Era il tuo primo bacio era importante per te… forse mi sono fatto prendere troppo…- disse Alexei parlandole dolcemente.
            -Mi è piaciuto…non mi sarei fermata…-
            -Possiamo baciarci ancora, nessuno ce lo vieta-
 
Aliya non intendeva dire quello, ma non aveva il coraggio di spiegarsi, avrebbero avuto tutto il tempo, lui le prese le
 
il mento con la mano destra e le dette un bacio leggero, le mise il braccio intorno alle spalle e riaccese il film. Il
 
battito del cuore di entrambi cominciò a rallentare e si misero a commentare il film come se fossero davvero al
 
cinema in una serata normalissima.
            -Certo però… hanno risparmiato sugli effetti speciali, con la scusa che Prot per avere forma umana praticamente viene “ospitato” da Robert…-
            -Non ti piace la storia? A me non interessa solo vedere la nave spaziale in un film di fantascienza,  per esempio a me piace il rapporto strano che si instaura tra lui e lo psichiatra, diventano quasi amici anche se non hanno poi la possibilità di conoscersi veramente-
            -E’ vero non sei una normale ragazza di sedici anni…anche a me piace questa parte del film e allora accetto che non ci siano gli effetti speciali…-
            -Mi hai fatto vedere il film per mettermi alla prova?-
            -Forse inconsciamente…senti ci sono delle voci strane che girano sul tuo conto…dicono che sei mezza aliena è vero?-
Alexei aveva fatto un passo falso ma dopo quel momento di intimità pensava di poter fare qualsiasi domanda.
            -Non posso dirti come stanno esattamente le cose…-
            -Ricordi? Rook mi ha detto che ti ricopri di metallo…
            -Per ora posso dirti solo che non sono pericolosa per nessuno, a meno che non mi facciate arrabbiare…-
 
Non conveniva farla davvero arrabbiare, ma il compito di Alexei era sedurla ed abbandonarla, dopo sicuramente non
 
avrebbe più potuto mettere piede nella base, ma lo avrebbero ricoperto di soldi ed onori. Era questo che si era ripetuto
 
per tutto il tempo prima di baciarla, durante il loro contatto però aveva perso un po’ la cognizione del tempo e dello
 
spazio, ma tornato in sé ricordava benissimo la sua missione. Il film era finito e loro continuavano a parlare
 
rimandando il momento dei saluti.
            -Adesso devo andare…devo cenare e poi studiare…ho tanti compiti da finire-
            -E’ sabato domani, devi andare a scuola?-
            -Sì…o meglio ho la lezione on line…la signorina Rott se ne è andata non so per quale ragione…-
            -Allora la prossima volta dobbiamo scegliere il giorno in cui sei libera completamente…-
            -Cosa possiamo fare nella base?-
            -Faremo un picnic nel giardino interno, ci sei mai stata?-
            -No…lì ci sono telecamere?-
 
            -Non da per tutto…se entriamo nel piccolo boschetto forse non ci possono vedere…ma chiaramente non ci
 
possiamo assentare a lungo, ci verrebbero a cercare, sono sicuro che ci stessero visionando con gli infrarossi quando
 
si è spento lo schermo…allora quando sei libera completamente vorrei passare una giornata con te, potremmo anche
 
allenarci un po’ insieme…magari non mi spaccare le gambe…-
            -Va bene! Baci troppo bene per farti fuori…-
Lui le dette un piccolo bacio sul naso, era contento di passare il tempo con lei, era intelligente e, nemmeno lei sapeva quanto, affascinante.
            -Allora vado…mi accompagni alla mia camera?-
            -Sì certo…ma prima-
 
Alexei spense nuovamente tutte le luci l’afferrò, la tirò a sé e la baciò, Aliya pensava che sarebbe morta di cuore.
 
Quando si ritrovò sola nella sua stanza non poteva credere a quello che aveva appena vissuto, non poteva essere
 
successo a lei, per una volta non volle essere assennata e razionale, decise di fantasticare su quel soldato gentile che
 
le aveva fatto vivere un piccolo sogno. Il telefono squillò, la fece sussultare, rispose.
            -Pronto?-
            -Ciao Barbie sono Dorotea…allora? Che mi racconti? Ti ha baciato!?-
            -Sì…è stato bellissimo pensavo di morire di infarto…è così dolce e bello…non mi sembra vero…-
            -Allora gli piaci proprio! Ma ti ha baciato quando ti ha riaccompagnato alla stanza?-
            -No mentre guardavamo il film…-
            -Non perde tempo! Allora non gli piaci…-
            -Come non gli piaccio?-
            -Gli strapiaci!-
            -Io sono cotta a puntino ed un po’ mi spaventa…-
            -Perché?-
            -Perché non posso avere una storia con lui…-
 
            -Oh povera cara…tu sei speciale…è vero…ma cerca di essere positiva, goditi il tuo bello più che
 
puoi…credimi il matrimonio, i figli non sono tutte rose e fiori…ognuno di noi ha i propri problemi e gli aspetti
 
negativi. Ricordati che hai solo sedici anni, non devi pensare che questo ragazzo sarà l’unico della tua vita…-
            -Sì lo capisco…-
            -Su, sei giovane, hai tutta la vita davanti a te! Cogli l’attimo-
            -Lo farò- Aliya era tornata a sorridere ma sapeva che avrebbe sofferto.
 
Contemporaneamente era in corso un incontro segreto.
            -Ho visto che non hai perso tempo-
            -No signore…ma la ragazza era consenziente…-
            -Immagino di sì…il suo cuore ha raggiunto i centoquaranta battiti al minuto, mentre normalmente ne ha quaranta e non ti ha spezzato nessun arto quindi doveva essere contenta-
            -Quaranta al minuto?-
            -Sì ha un cuore molto potente…sembra che tu abbia davvero un grande effetto su di lei…ma ricordati è molto intelligente, e quando le menti devi sempre dirle una versione dei fatti molto vicina alla realtà…-
 
Il Dottore aveva un tono irritato quasi come se non fosse felice di come erano andate le cose, forse sperava che Senza
 
Nome resistesse di più a quel giovane che le diceva parole tenere solo per dovere e soldi.
            -Sì signore…è matura per la sua età…non sembra che abbia solo sedici anni-
            -Allora la prossima settimana farete un pic-nic? Che intenzioni hai? La porterai nel bosco?-
            -Ecco non lo so forse è troppo presto per…?-
            -Sì aspetta ancora un po’, quando sarà il momento vi darò la privacy di cui avete bisogno, so che non le piace essere osservata quando è con te ed è normale che sia così, per fortuna è molto equilibrata. E tu…sei sicuro che non sei interessato a lei?-
            -Non nascondo che è stato piacevole passare un po’ di tempo con lei, ma sono felicemente fidanzato-
            -Anche la tua Angelica ti fa battere il cuore a centottanta battiti al minuto?-
            -Stava monitorando anche me? Non serve, non mi farò coinvolgere, ma ammetterà che non si può rimanere indifferenti…nemmeno lei lo è…-
            -Va bene, basta così, ti puoi ritirare-
Alexei uscì dall’ufficio del Dottore ripetendosi continuamente quanto fosse innamorato di Angelica e che Aliya era solo un incidente di percorso.
 
P.S. Ciao a tutti!
Finalmente Aliya ha avuto il suo primo appuntamento ed il suo primo bacio quasi come una ragazza normale…quasi. Alexei non riesce a rimanere totalmente indifferente, ma del resto non è una macchina…sì lo so sono stata un po’ dura con i maschietti in generale e lo sarò ancora…il punto è che molti se lo meritano!! Comunque se continuere a leggere vedrete che ce ne sarà davvero per tutti, non ho risparmiato nessuno!
 
Per chi non avesse mai visto K-Pax… spiacenti vi ho un pò rovinato il film! :-P Resta   comunque un bel film di fanatscienza, se uno non è troppo fissato con atronavi e omini verdi!
 
Ringrazio coloro che mi stanno seguendo anche se è periodo di vacanza. Ovviamente spero sempre che recensirete perché mi farebbe piacere e mi servirebbe tantissimo per migliorare il mio modo di scrivere, anche perchè vorrei sapere se sto rendendo bene personaggi maschili e femminili.
Grazie di cuore se lo farete
Altair
 
   
 
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