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Autore: zaynseyes_    15/07/2015    1 recensioni
"Tu--tu non assomigli ad un angelo" esclamai stupidamente. Il ragazzo aveva tatuaggi lungo le braccia e un abbigliamento poco consono all'aspetto di un angelo. Che poi, come diavolo si vestiva un angelo?
Lui fece spallucce "Che ti aspettavi? Non tutti gli Angeli sono uguali"
"E a me doveva capitare quello che assomiglia al tatuatore in fondo alla strada?"
*
Si avvicinò e mi sfiorò la guancia con il naso, accarezzandomela delicatamente e respirando pesantemente sulla mia pelle.
"Sei la persona più bella che abbia mai visto in tutta la mia vita" le parole mi uscirono dalla bocca senza il mio consenso.
La logica e il corpo di Zayn più vicino del dovuto, a quanto pare non andavano molto d'accordo.
.
.
| Dove Zayn è un Angelo Custode un pò particolare e Charlotte una ragazza molto realista e affatto sicura di se stessa |
#Accenni Larry, se non vi piace il genere evitate di leggere o in alternativa di saltare le parti inerti ad esso. Grazie dell'attenzione.
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Sbuffai e mi tolsi per l'ennesima volta una ciocca di capelli davanti il viso. Camminavo lungo il corridoio con i libri stretti al petto e lo sguardo basso.

Non riuscivo a guardare negli occhi le persone e quindi molto spesso abbassavo lo sguardo sul pavimento. Era una cosa che mi metteva a disagio e in imbarazzo, pensavo che non meritassero di vedere una ragazza come me. Come se io non valessi la pena di essere guardata. Come aveva detto Zayn, forse avrei dovuto incominciare a guardare negli occhi le persone, ma proprio non ci riuscivo. Non meritavo di essere osservata o di essere al centro dell'attenzione dei ragazzi.

Con questi pensieri che mi vorticavano in testa, sentì delle calde lacrime pizzicare agli angoli degli occhi.

"Charlotte, non osare nemmeno pensare a quello che stai pensando, te lo proibisco. Non è assolutamente vero, credimi" mi sussurrò Zayn all'orecchio.

Sobbalzai spaventata. Zayn era ritornato dopo giorni di assenza e l'unica cosa che riuscivo a provare era rabbia. Come osava ritornare così, come se non fosse successo nulla?

Mi guardai intorno e notai che nessuno lo aveva sentito, quindi supposi che io ero l'unica a poter sentire i suoi sussurri.

Scossi la testa impercettibilmente. Cosa diamine ci fai ancora qui? Mi sembrava di essere stata abbastanza chiara.

Lo sentì sbuffare "Non posso e non voglio andarmene via. Sono il tuo protettore e non ti lascerò. Dove pensi che sia stato in questi giorni? Sempre accanto a te. Non una sola volta mi sono allontanato"

Non volevo ascoltarlo e senza accorgermene accelerai il passo, come se Zayn mi stesse seguendo ed io cercavo di fuggire da lui.

"Charlotte, vuoi tenermi il muso ancora per molto?"

Sbuffai seccata e continuai a camminare-- o meglio dire correre-- scendendo le scale e svoltando l'angolo.

"Charlotte?"

Repressi un urlo frustrato. Non hai altri umani da infastidire?

"Mi dispiace, ma a me piace infastidire te" lo sentì ridacchiare.

Ti ho detto che non voglio avere più niente a che fare con te, se osi ancora rivolgermi la parola giuro che- mi interruppi dopo aver sbattuto come una deficiente contro un gruppetto di ragazzi.

Arrossii fino alle punte delle orecchie, alzando timidamente lo sguardo e scusandomi frettolosamente per la mia sbadataggine.

"Non preoccuparti. Si vedeva che eri immersa nei tuoi pensieri. Capita a tutti, tranquilla" sorrise gentile una ragazza dai capelli ramati, agitando la mano incurante.

Di riflesso le sorrisi anch'io. Sembrava molto simpatica e gentile come ragazza. Notai poi altri due ragazzi che mi guardavano e di istinto abbassai lo sguardo.

"Scusate ancora, io-- devo andare" dissi frettolosamente, cercando di sfuggire dai loro sguardi.

"Ehi aspetta, io sono Rachel." disse lei, fermandomi con la sua delicata e sottile voce e regalandomi un raggiante sorriso "E loro sono Liam e Niall" indicò i due ragazzi.

Il primo era moro con gli occhi castani ed un sorriso smagliante. Sembrava il tipico ragazzo della porta accanto, molto dolce e affettuoso. Il secondo invece era biondo con gli occhi più azzurri che avessi mai visto e mi guardava con un semplice sorriso accennato. Sembrava un tipo abbastanza diffidente, ma non ne ero molto sicura. Neanche lo conoscevo.

Entrambi mi mettevano in imbarazzo e perciò arrossii un'altra volta prima di far ritornare lo sguardo su Rachel. Quasi mi stavo dimenticando di presentarmi.

"Io sono Charlotte" risposi timidamente.

"Che splendido nome" affermò il ragazzo dagli occhi scuri, Liam credevo si chiamasse.

"Grazie" distolsi lo sguardo sugli studenti che ci passavano accanto, evitando di incrociare lo sguardo dei ragazzi che avevo di fronte a me e non fargli notare il rossore sul viso.

"Mi sembri una ragazza adorabile. Mi piacerebbe vederti di nuovo in giro" affermò lei, con un sorriso affettuoso.

"S-si, anche tu sembri simpatica." ammisi "Adesso meglio che vada o farò tardi in classe. È-è stato un piacere vedervi, o meglio scontrarvi." aggiunsi frettolosamente, ridacchiando nervosamente "Ciao" conclusi flebilmente, salutandoli e correndo via.

Sentì che mi salutarono in lontananza, probabilmente con dei visi sconcertati. Ero un disastro nelle relazioni sociali. Sospirai e scossi la testa, delusa come sempre da me stessa.

"Sei stata fantastica! Sono così fiero di te e di com-- ehi, cosa c'è che non va?"

Mi scappò un singhiozzo e mi coprì la bocca con una mano. Cercavo di trattenere le lacrime che cercavano di sfuggire al mio controllo. Non avevo mai pianto così spesso come avevo fatto in questi ultimi giorni. Mi sentivo così fragile e debole. Entrai nel bagno più vicino e mi chiusi in una cabina, mettendomi le mani sul viso.

Sono un disastro. A malapena riuscivo a spiccicare due parole consecutive e sicuramente adesso mi prenderanno per una stupida.

Qualcuno mi prese le mani e me le allontanò dal viso. Mi scontrai con gli occhi incredibilmente luminosi di Zayn e trattenni il respiro.

Vederlo dopo due giorni di assenza era stato strano. Sembrava così diverso, mentre invece non era cambiato di una singola virgola: i capelli erano sempre tirati all'insù da un ciuffo, i tatuaggi erano sempre lì, la sua pelle era ancora ambrata, la sua barba sempre incolta e le sue ciglia sempre incredibilmente lunghe.

Per un momento mi dimenticai di tutto quello che mi aveva detto un paio di giorni fa, del tono che aveva usato contro di me. Anche se non lo avrei mai ammesso ad alta voce, mi era mancato.

Mi prese le mani tra le sue e mi guardò dritto negli occhi.

"Io invece credo che pensino che sei la ragazza più carina e dolce che abbiano mai visto. Nessuno potrebbe mai non volerti bene" disse, baciandomi il dorso di una mano.

Arrossii e puntai lo sguardo su un punto alle sue spalle. La sua vicinanza di certo non aiutava per niente a farmi pensare ad una risposta logica e sensata. In fondo ero pur sempre una ragazza e lui era pur sempre un gran bel ragazzo, dovetti ammettere a me stessa.

Abbassai lo sguardo e velocemente lo rialzai, incontrando nuovamente gli occhi di Zayn.

"Lo pensi davvero?" gli chiesi. Speravo solo che non mi dicesse quelle parole affettuose e dolci solo perché era obbligato.

Sorrise "Per quanto possano valere le mie parole, posso assicurarti che sei la ragazza più bella che io abbia mai visto in tutta la mia vita, sia terrena che non" mi disse sinceramente.

"Oh" riuscì solamente a pronunciare.

"E non credo che sia l'unico a pensarlo" roteò gli occhi infastidito.

Aggrottai le sopracciglia "E chi altro dovrebbe pensarlo? E non mi rispondere 'tutta la scuola' perché giuro che ti schiaffeggio" affermai stizzita.

"Quel ragazzo dal sorriso a trentadue denti, Laim o come diavolo si chiama" incrociò le braccia al petto, lasciando la presa sulle mie mani.

Inarcai un sopracciglio "Sei geloso? E per la cronaca, si chiama Liam"

"Si, si, quello che è." alzò gli occhi al cielo "E comunque io non sono geloso. Sono solo...infastidito, ecco"

"Di cosa?" chiesi ingenuamente.

Lui vacillò per un pò, per poi agitare la mano incurante "Non importa"

Annuì insicura. Ci guardammo poi negli occhi, senza aggiungere un'altra parola. Nonostante quel giorno era stato un completo stronzo, avevo sentito la sua mancanza. Volevo abbracciarlo, ma non volevo fargli capire che avevo già dimenticato tutto e che lo avevo perdonato. Non si sarebbe fatto perdonare così facilmente.

Zayn, leggendomi molto probabilmente nel pensiero, allargò le braccia e mi spinse tra le sue braccia. Sospirò nei miei capelli e mi strinse forte al suo petto. Io appoggiai la testa vicino l'incavo del suo collo, respirando il buon profumo dei suoi vestiti.

Aggrottai poi le sopracciglia ed alzai lo sguardo verso di lui, non staccandomi dal suo abbraccio "Ma voi non vi cambiate mai i vestiti?" chiesi curiosa.

Lui rise leggermente e scosse la testa in negazione "Noi non sudiamo e di conseguenza non abbiamo bisogno di cambiarci. A me sta bene così" rispose facendo spallucce.

Storsi il naso in disapprovazione "Ma è noioso stare sempre con gli stessi abiti!"

"Ma questi sono i miei vestiti preferiti" rispose lui, facendo il broncio e spostando le mani sui miei fianchi.

Lo osservai-- per quello che potevo-- dalla testa ai piedi. Portava una giacca di pelle nera con sotto una maglietta grigia di un tessuto molto leggero e dei semplici pantaloni strappati.

Alzai un sopracciglio. Non avevano niente di speciale quei vestiti "Sembri uno spacciatore" affermai.

"Beh, grazie. Sei la prima persona che me lo dice" rispose ironico, stringendo la presa sui miei fianchi.

Feci spallucce "Non credere però che questo," dissi, indicando il nostro abbraccio "cambi qualcosa. Sono ancora piuttosto incazzata"

Lui sospirò e chiuse brevemente gli occhi "Lo so e mi dispiace così tanto. Ero solo-- non so, forse ero solo stanco di tutte le persone che ho incontrato che non si rendevano conto di quello che erano in realtà e che si basavano su quello che gli altri dicevano di loro. Ognuno dovrebbe apprezzare quello che c'è di buono in se stessi, non scoraggiarsi e lasciare che gli altri dicano quello che siamo. Purtroppo molto spesso non ci rendiamo conto delle nostre qualità o capacità, e gli idioti lì fuori lo sfruttano a loro vantaggio. Tu hai tante cose dalla tua parte, non hai motivo di lasciarti abbattere così, senza prima combattere. Prendi ad esempio quella ragazza, Rachel, ha parlato con te per tipo un minuto e ti ha trovato adorabile. Non è una cosa da poco. E non le do tutti i torti. Se ti facessi conoscere per quello che sei, tutti ti giudicherebbero in quel modo. Apriti con il mondo, Charlotte, o resterai per sempre chiusa nel tuo, di mondo. E quando poi proverai ad uscirne, sarà molto più difficile del previsto e probabilmente io non sarò al tuo fianco per aiutarti o esserti amico. Di fronte a te c'è una possibilità, coglila prima che possa essere tardi. E quei ragazzi sembrano delle brave persone. E forse dei buoni amici " marcò la parola 'amici' più del dovuto ed io gli sorrisi.

"Tranquillo Zayn," gli sorrisi roteando gli occhi "nessuno mi salterà addosso o mi dichiarerà amore eterno"

"Sarà meglio per loro" borbottò lui, affatto sicuro della mia rassicurazione.

Riluttante mi staccai dall'abbraccio e cercai poi di riscaldarmi le braccia con le mani. Stare a contatto con il corpo gelato di Zayn per così tempo aveva fatto abbassare la temperatura del mio corpo. Non riuscivo ancora a credere che il ragazzo di fronte a me fosse davvero morto e perdipiù che fosse stato ucciso con una stupida droga messa in un drink. Un velo di tristezza mi coprì il volto mentre guardavo Zayn.

Quest'ultimo notò il mio malumore e intuì i miei pensieri "Non essere triste, sono cose che capitano tutti i giorni. Io ormai l'ho accettato da tempo, cosa che dovresti fare anche tu. Non mi piace vederti con quel muso lungo e quello sguardo accigliato" rispose dolcemente, allungando le mani verso il mio viso e portando due dita agli angoli della mia bocca, curvandoli poi in un sorriso.

Sorrisi sincera per il suo tentativo di non farmi pensare a quello che ne era stata la sua vita. Zayn di riflesso sorrise sghembo.

"Devo andare. Ma ricorda: non ho ancora dimenticato un bel nulla" socchiusi gli occhi minacciosa verso di lui.

"Oh, andiamo! Pensavo che il mio discorso ti avesse fatto cambiare idea" rispose lui, mettendo il broncio.

"Forse non mi conosci poi così bene" gli risposi, guardandomi con noncuranza le unghie della mano e sorridendo malefica.

Alzai lo sguardo su di lui e lo trovai a guardarmi con un sopracciglio inarcato.

"Devo preoccuparmi?" chiese ingenuamente.

"Forse si, forse no" feci spallucce "Paura, ali candide?"

"Ali candide? " chiese stranito lui.

"Da adesso ti chiamerò in questo modo, e tu non potrai fare nulla per farmi cambiare idea"

Sbuffò "Si, come dici tu. Basta che il discorso si chiuda qui e ti dimentichi della nostra conversazione"

"Perfetto." sorrisi raggiante "Adesso vado prima che ritardi a lezione. Ci vediamo"

Risi leggermente prima di aprire la porta della cabina e uscire definitivamente dal bagno.

"Ecco, voglio che tutti gli altri vedano questo lato di te. Quello rompipalle e stron- stupido. So che ce la puoi fare anche da sola. Quindi mi aspetto da te che alla ricreazione vai a cercare quei ragazzi e che ci parli, d'accordo?"

Sbuffai seccata "Okay, ali candide"

Sentì la risata di Zayn-- avrei scommesso che fosse quella con la lingua tra i denti-- e malamente cercai di trattenere un sorriso.
 

________________

Spero vi sia piaciuto il capitolo!

Un bacionee <3
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P.s: riguardando le foto di Zayn mi sono resa conto per l'ennesima volta che mi manca come l'aria, non posso farci niente. Okay, adesso me ne vado, adieu.
  
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