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Autore: Gemad    15/07/2015    1 recensioni
"La luce dei raggi solari attraversa pigramente la finestra della camera di un giovane addormentato. Quando si fosse svegliato, da lì a poco, avrebbe realizzato che quel giorno era una data speciale, quella della partenza per Hogwarts."
Provate a pensare ai figli di Harry Potter e dei suoi amici, anzi, ai figli dei loro figli. Ci siete? Bene, ora aggiungete un pericolo incombente, un pericolo che per Harry e i suoi amici è impossibile affrontare. L'unica soluzione possibile per loro è comunicare con i pronipoti, sempre che riescano a trovare un modo per mettersi in contatto con loro.
Genere: Avventura, Azione, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio, Voldemort
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Capitolo 16


I giorni stavano passando e di Sinister, non se ne vide più nemmeno l’ombra e, probabilmente, Jackson rimase piuttosto stizzito della cosa. Non avrebbe nemmeno presidiato alle estrazioni del calendario di Quidditch. Era un grande evento che era molto sentito all’interno del Castello da parecchi anni. Tutta la scuola era riunita in Sala Grande e guardava interessata l’urna. All’interno di essa stavano i quattro nomi delle quattro Case scritte sopra un foglio di papiro.
Al di sopra di quest’urna, simile ad un piccolo barile di metallo, veniva applicato un incantesimo che faceva comparire un fuoco che avrebbe deciso le combinazioni; il meccanismo era simile a quello del Torneo Tre Maghi e al Calice di Fuoco utilizzato decenni fa.
Tutti gli studenti e giocatori delle squadre del Castello stava seduto sopra alcune sedie in legno, mentre i Capitani e gli insegnanti restavano nel palchetto presente nella Sala Grande. Il fuoco venne appiccato dal professor Richardson, tornato il giorno stesso dal San Mungo, aiutato dal professor Newton. Si attese qualche istante prima che a prima squadra fuoriuscisse dall’urna: Corvonero.
I giocatori erano ansiosi di conoscere i loro primi avversari: tutti tranne il loro nuovo Capitano e Cacciatore. Radja Nainngolan restò impassibile, eretto e composto. Ha sorpreso tutti il fatto che il direttore della Casa di Corvonero, il professor Turpin, professoressa di Trasfigurazione, avesse scelto il ragazzo per guidare la squadra nonostante fosse al suo primo anno nel Castello. Sicuramente il disagio mostrato dall’ex capitano Anthony Caldwell fu enorme, ma decise di essere il più sportivo che poteva e accettò la cosa. Sostenne i provini come ogni giocatore, superandoli, e diventando nuovamente il portiere della sua squadra.
L’avversario uscì ed era Grifondoro. James non rimase felice della cosa; i Corvonero hanno vinto il campionato due anni fa lottando aspramente con i Grifondoro fino all’ultimo e, proprio due anni fa, la prima sfida era Grifondoro-Corvonero. E poi, non conosceva nulla di Radja e la cosa lo preoccupava molto. Dunque, la prima giornata sarebbe stata Grifondoro contro Corvonero e Serpeverde contro Tassorosso.
Molti dei presenti sollevarono qualche fischio di disapprovazione siccome volevano Serpeverde-Grifondoro dalla prima giornata. La seconda giornata stava per essere svelata ed il primo nome fu quello dei Tassorosso. Quest’ultimi, si erano qualificati terzi per dieci anni di fila e avevano grandi ambizioni: volevano fare il salto di qualità e, magari, vincere il titolo di Campioni di Hogwarts dopo quasi cinquant’anni di assenza.
Il secondo nome, fu nuovamente quello dei Grifondoro e, stavolta, James tirò un sospiro di sollievo visto che questa era la squadra più abbordabile del Torneo anche se l’anno scorso avevano miseramente perso contro di loro finendo ultimi, in fondo alla classifica. Quindi, il seguente match, fu Corvonero-Serpeverde. L’ultima giornata, dunque, sarà composta dalle sfide tra Tassorosso contro Corvonero e Grifondoro contro Serpeverde.
Quell’ultimo match era un vero e proprio suicidio per chi lo avrebbe disputato sul campo: colpi, pugni, calci, bolidi, disarcionate dalla scopa, insomma, sarebbe stata una battaglia. Ma, ora, arrivava il momento più emozionante della giornata ovvero il momento in cui l’urna avrebbe tentato di pronosticare la classifica di fine Torneo. Tutti rimasero col fiato sospeso prima che videro il primo nome che uscì: Corvonero. Immediatamente uscì il numero due.
Una serie di applausi piuttosto trattenuti uscì dalla zona in cui erano seduti gli studenti della Casa di Priscilla Corvonero. Il secondo nome fu nuovamente quello dei Grifondoro; Jackson, Jonathan, Amir, Michael, Eddie, Danny ma soprattutto James erano restati con i polmoni pieni di ossigeno per diversi secondi che sembravano ore. L’orrore nei volti di tutti i Grifondoro si manifestò nelle loro facce quando il numero quattro accostò il nome della loro Casata ed una marea di fischi piombò nelle loro teste e nelle loro orecchie da parte dei Serpeverde.
Jonathan stava per scattre, ma Jackson lo tenne. –Non vorrai farlo davanti agli insegnanti?- gli chiese il giovane Potter.
Il terzo nome fu quello dei Tassorosso. Quando comparve il numero tre, la gioia dei ragazzi della Casa di Salazar esplose quando videro che l’urna diceva che loro sarebbero arrivati primi nel Torneo con i Grifondoro ultimi, nelle parti più basse della classifica. Quest’ultimi gli lasciavano fare, perché comprendevano il fatto che se fossero stati nei loro panni, si sarebbero comportati nello stesso modo.
Non sopportarono il fatto che incominciarono a prendere di mira i Grifondoro stessi: c’era un limite a tutto! Jonathan guardava negli occhi Jackson e gli mostrò la boccetta di Polvere Buiopesto Peruviana e Gas Strozzante. Gliene mise una in mano, senza che approvasse la cosa, senza che gli dicesse esplicitamente di sì. Bastava uno sguardo, bastava quello sguardo.
Fecero la stessa cosa con Eddie, Michael e tutti gli altri Grifondoro. Qualcuno rimase fermo, facendo grandi cenni negativi con la testa, alcuni lo dicevano esplicitamente con le loro corde vocali o con il loro indice. Ormai erano decisi. Tutti gli interessati si alzarono e scattarono verso i Serpeverde. Il primo a sferrare il pugno fu lo stesso Jackson che mise a tacere Brolingbroke che non la voleva smettere di lanciare occhiatacce e gestacci ai Grifondoro.
Si era scatenato una pandemonio, si era scatenata un’altra guerra. Tutti i Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde che non erano minimamente interessati alla cosa, soprattutto le ragazze, tornarono indietro cercando di allontanarsi dalla zona calda dove almeno sessanta ragazzi “se le stavano dando”. Jackson sentiva che si era beccato una marea di calci e pugni in varie zone del suo corpo ma l’adrenalina gli impediva di provare dolore e di rallentare le scariche elettriche che attraversavano il suo corpo che gli permettevano di continuare a spaccare qualche muso di qualche “testa di Serpente”.
In quel preciso istante, con una mano teneva la camicia di Phil Summerby e con l’altra gli dava pugni in faccia ed in pancia ad intervalli irregolari. Poi, venne atterrato da un gigante di Serpeverde che non aveva mai affrontato ma l’intervento pronto e repentino di Jonathan che dopo aver distrutto una sedia spaccandola in testa al ragazzo rivale, lo atterrò con facilità. Il ritmo riprese, con gli insegnanti che rimasero fermi e stupiti; l’uno guardava l’altro, aspettando che l’altro facesse la prima mossa, ma nessuno sembrava riuscire a muoversi dallo shock.
Radja e gli altri capitani rimasero a guardare la scena come spettatori ad un incontro di lotta libera, tranne James che stava morendo dalla voglia di intervenire ed aiutare i suoi compagni ed i suoi amici. Intanto, Jackson aveva atterrato con un calcio un altro Serpeverde lasciandolo fermo e privo di sensi, steso sul pavimento. Poi, sentì una sedia che gli venne addosso e provò una forte sensazione di dolore al di sopra del bacino e credette che per lui era il momento di ritirarsi perché il dolore era abbastanza insistente. Poi, un fumo nero si levò in tutta la stanza spargendosi velocemente fino al soffitto incantato. Tutto era nel buio più totale e Jackson sentì una mano che lo prese per il braccio e lo trascinò fuori dalla stanza.
–Ma che ti prende?- gli chiese una voce femminile. “Andrew non la vuole smettere più” pensò il ragazzo che rimase del tutto contradetto quando vide che la ragazzo non era la Grifondoro ma Kaendra.
–Ehi!- gli disse lei schioccandoli un dito davanti alla faccia –Allora?-.
–E-ecco, i-io- balbettò il ragazzo.
–Oggi è venerdì, o te lo sei dimenticato?- lo rimproverò.
–Scusami- disse Jackson assumendo una faccia da cane bastonato.
–Dai vieni, ti sistemo quella faccia-.
Lo portò in cima alla Torre di Astronomia e, dopo aver chiuso la porta di una classe, si sedettero vicini e tirò fuori dalla sua borsa una serie di fazzoletti. Lei, dopo averli bagnati in una bottiglietta d’acqua, incominciò a tamponare le ferite ancora vive sulla faccia ed asciugando quel sangue ancora caldo. –Guarda che lividi- aggiunse lei prendendogli il mento ed alzandogli la faccia in modo da poter rendere evidenti i segni violacei sul collo.
–E questa?- chiese lei vedendo che nella camicia era presenta un grossa macchia di sangue.
–E’ tutto a ok, stai tranquilla- rispose con un sorriso il Grifondoro.
–No che è tutto ok Jackson. Togliti la camicia forza-. Il giovane Potter esitò per un momento; non si era mai denudato, seppur per metà, davanti alla ragazza e la cosa lo metteva un po’ in imbarazzo.
–Non hai paura di scatenare una rissa nel bel mezzo della Sala Grande davanti a tutta la scuola e tutti i professori e hai paura di toglierti una camicia?- chiese lei stupita.
–I-io- riprese a balbettare Jackson.
–Ho capito- rispose la Serpeverde.
Il ragazzo credeva che lei avesse compreso la sua timidezza in questa cosa ma non esitò a sbottonargli la camicia lentamente. Jackson non sapeva che fare e rimase completamente immobile, non sapendo come dovesse comportarsi in queste circostanze. Così, dopo qualche secondo, si poté intravedere il fisico del ragazzo di Grifondoro; è vero, non aveva mai giocato a Quidditch, ma questo non gli vietava di non fare qualche esercizio da solo durante l’estate, perciò i suoi muscoli erano ben delineati.
Lei vide una scheggia che era penetrata per metà dentro la pancia del ragazzo. –E tu dicevi che non era nulla- lo rimproverò Kaendra.
Prese un paio di forcine dalla tasca sinistra e, dopo essersi presa qualche secondo di preparazione, estraete la scheggia di legno. Jackson stava per protestare ma lei era stata rapida e veloce nel togliere il pezzo di legno e nell’appoggiarci un fazzoletto nella ferita che incominciava a perdere sangue più vistosamente di prima.
–Perché fai questo?- gli chiese Jackson ammaliato dalla figura femminile.
–Pensi che non mi preoccupi per voi Grifondoro? Pensi che non sia contro le vostre “guerriglie”? Io sono preoccupata quanto gli altri Jackson e se vedo una persona a cui tengo molto che è messa male, è ovvio che la soccorro immediatamente-.
–A cui tengo?- chiese il ragazzo che premeva più fortemente il fazzoletto sulla pancia ancora scoperta.
–Sì, ho detto così- rispose la Serpeverde che stava mettendo a posto le sue cose nella sua grande borsa.
–Bevi- aggiunse porgendogli la bottiglietta d’acqua.
Il Grifondoro prese e mandò giù una buona quantità d’acqua che gli permise di rinfrescarsi e di idratarsi.
–Io non so come ringraziarti per quello che hai fatto- disse Jackson timido. Si guardarono negli occhi; due occhi perfettamente identici pieni di quel verde che indicava perseveranza, solidità, stabilità e forza.
Quel verde simile alla vegetazione, alla natura e, forse, anche alla vita stessa.
Quel verde che, però, indica invidia, negatività, putrefazione e veleno che andavano perfettamente in contrasto con il fatto che il verde simboleggia anche Venere, la Dea dell’amore e della fertilità. Jackson appoggiò anche uno sguardo sui capelli lisci che ricadevano con dei graziosi boccoli; essi erano viola, simbolo della metamorfosi, della magia e dell’immaturità che andavano in forte contrasto con il negativo nero dei capelli di Jackson.
Il ragazzo portò la mano graffiata e pestata sulla testa della ragazza ed incominciò ad accarezzarla dolcemente sentendo la perfezione e la calma che trasmettevano. Kaendra, invece, levò la mano del ragazzo dai suoi capelli ma soltanto per poterla tenere fra le sue: così morbide e così delicate.
Il battito del cuore era accelerato e veloce e continuò ad esserlo quando lei portò una delle sue mani sulla guancia del ragazzo, levandogli una goccia di sangue che fuoriusciva da un graffio provocato dai suoi stessi compagni di Casata. Era una sensazione che Jackson difficilmente provava con altre persone, perché era molto più che un semplice incontro fra amici.
–E allora non farlo- rispose la ragazza avvicinandosi lentamente al Grifondoro.
Il ragazzo chiuse gli occhi perché non aveva bisogno in quel momento di quel senso: aveva bisogno solamente del tatto e del gusto. Tatto per poter sentire le sue labbra entrare in contatto con quelle di Kaendra e gusto per poterle assaporare. Quelle labbra erano morbide, quelle labbra lisce e setose.
Poteva rimanerci attaccato per ore, senza mai stufarsene. E poi, quando le loro due lingue si incontrarono, diedero vita ad una battaglia, ma non era una battaglia come quelle che Jackson combatteva con i calci e con i pugni nonostante stesse lottando con una Serpeverde. Era una lotta piacevole, era una lotta che avrebbe avuto perdenti, perché tutti e due ne sarebbero usciti vincitori.
Era un momento intimo, che i due vissero a pieno, senza interruzioni, senza fastidi, senza che nessuno potesse disturbargli.
Jackson aveva appena scoperto Kaendra Chambers.  





Angolo dell'autore: Devo dire che l'idea dell'urna mi è venuta all'ultimo istante pensando al metodo con cui le squadre di calcio venivano smistate nei gironi della UEFA Champions League, acconstandolo al Calice di Fuoco. E poi, ho scelto questo metodo perchè mi serviva anche una causa scatenante per la rissa tra i Serpeverde ed i Grifondoro e spero che tutti voi siate curiosi di sapere come andrà a finire il torneo, tanto quanto me che lo sto scriverò.
Spero, infine, che abbiate apprezzato l'episodio piuttosto tenero tra Jackson e Kaendra che, secondo me, sono una copia inusuale e carina :)
Recensite e fatemi sapere cosa ne pensate grazie, a presto! :) 
   
 
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