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Autore: skat3r_leso    20/01/2009    8 recensioni
Una demone dal passato oscuro, costretta ad uccidere per poter tornare finalmente libera... Un vampiro misterioso nemico mortale dei demoni sempre in lotta tra di loro... I loro destini si incroceranno in una notte di luna piena... Cosa accadrà? [commentate se volete il seguito, se la storia non piace verrà cancellata]
Genere: Drammatico, Sovrannaturale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kei Hiwatari, Nuovo personaggio
Note: Alternate Universe (AU), OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti gli intraprendenti che si fanno avanti a leggere questa storia penosa -.-“ Non pensavo di avere tanto successo O_O Devo ringraziare chi mi ha obbligato a pubblicarla allora XD
A parte questo ringrazio ancora tutti quelli che mi seguono e sono così gentili da lasciare commenti a dir poco stupendi che non merito ç_ç
La frase riportata alla fine è presa dal testo dei Paramore – Decode.
La traduzione:
j”Come faccio a decidere ciò che è giusto? Quando stai oscurando la mia mente... Non posso vincere la tua battaglia persa, tutte le volte... Come posso appropiarmi di ciò che è mio quando sei sempre sulla difensiva, ma non porterai via il mio orgoglio... No. Non questa volta... Non questa volta”
Dopo questo piccolo dettaglio passo a ringraziare tutti quelli che recensiscono, non smetterò mai di dirvi che vi adoro *-* Cosa farei senza di voi XD Mi sono perso Bibba88 e Heather91 per strada ç_ç Spero recensirete ancora ç_ç Ci conto per lo meno ç_ç
 
Helens: Che bello una nuova recensionista *-* Non ci posso credere che la mia storia piaccia così tanto da essere seguita ç_ç Grazie mille anche a te per aver avuto il coraggio di avere aperto questa penosa ff XD Spero continuerai a seguirmi, più siete più aggiorno velocemente XD Se non viene seguita non vale la pena di essere continuata, no? =) Anche io adoro i vampiriiiiiiiiiiii *-* Grazie ancora, spero continuerai a seguirmi, ci conto ^_- Ciau alla prossima kiss.
 
Padme86: Taooo!! Ma lo dico sempre che io scrivo da cane XD Sempre ammesso che un cane sappia scrivere O.O Mamma non pensare sempre al sadomaso =P Altro che Africa ti conviene scappare in Alaska per scappare dalla vendetta di chi sai tu =P Grazie mille dei bellissimi complimenti, spero tanto che anche questo capitolo ti piaccia XD In questo capitolo il rapporto dei due inizia ad avere seri traballamenti XD Il dialogo con Lucifero mi ha aiutato chi sai tu ç_ç Stavo sclerando con l'altro capitolo, mi ero incasinato e bloccato ç_ç Blocco dello scrittore =P Non merito così tanti complimenti ç_ç Ti lascio al capitolo, alla prossima, baci baci, il tuo fratellino, tvb =)
 
Siana: Salveeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee =) Non smetterò di ringraziarti per avermi aiutato con l'altro capitolo XD E non ti sei innamorata solo della storia U.U Grazie mille dei complimenti, se non ci fossi tu, questa storia probabilmente non sarebbe mai saltata fuori ç_ç Spero che anche questo capitolo ti piaccia, anche se ormai lo so già XD Alla prossima, baci baci, Dade XD
 
Nika_night: Che belloooooooooooooo la tua recensione arrivata subito *-* Me felice *-* Cos'è quella faccia ç_ç Se scrivo sempre peggio dimmelo così cerco di migliorare sigh ç_ç E poiiiiiii Babbo Natale è già passato =P Massimo la befana potevi fare XD In questo capitolo ci saranno confusioni sopratutto per Arlyne, verso il suo passato e verso Kai, spero ti piaccia, fammi sapere U.U Grazie mille per avermi corretto, errore di distrazione, chiedo venia in ginocchio ç_ç Se noti altri errori dimmeli grande sensei U.U Grazie ancora per la recensione, alla prossima, baci.
 
Nena Hyuga: Ciauuuu!! Non so più come ringraziarti per seguire la mia storia *-* Grazie infiniteeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee, ok la pianto e mi riprendo XD Se ti piace come descrivo le sensazioni della ragazza demone in questo capitolo ce ne saranno molte, e sopratutto confuse =) Per quanto riguarda Underworld... hai perfettamente ragioneeeee, prendo spunto da molti film che adoro, tra cui quello *-* Come "Lasciami entrare" che avrò visto 4 volte di fila XD "Constantine" e "Van helsing" film che adoro e da cui prendo spunto, quindi se troverai cose che riprendono alcune cose da certi film sai perchè *-* Grazie ancora e non smetterò di dirlo XD Alla prossima un bacione.
 
medea90: Ciau non ti vedevo più arrivare e mi stavo preoccupando ç_ç Pensavo che la mia storia fa tanto pena che non ti piace più *me va in un angolo a fare cerchietti sul pavimento* ç_ç Grazie per aver recensito alla fine =) Per quanto riguarda il fatto che Arlyne rifiuta Kai è un mistero XD Per ora =) Spero che anche questo capitolo non ti deluda, alla prossima, ciauz
 
Iria: Non ci posso credere che ce l'hai fatta a recensirmi, non smetterò mai di ringraziarti *-* Amo lo stile dark e gotico per quello la storia sarà incentrata molto su tutto quel mondo oscuro XD Grazie mille del bellissimo commento e dato che tu sei un esperta in questo genere di cose, se hai consigli o critiche da fare sono lieto di accettarle *-* Tu sei l'esperta da quanto ho visto con le tue ff io alle prime armi XD Spero di risentirti ancora, alla prossima, un bacione.
 
Aphrodite: Non so davvero come ringraziarti per aver recensito tutti e tre i capitoli e per seguire questa storia *-* Figurati se sei comparsa all'improvviso, l'importante è che non scompari all'improvviso XD Grazie mille per i bellissimi complimenti non mi aspettavo che mi seguivate in così tante, non so davvero come ringraziarti ç_ç Anche io amo il fantasy *-* Però misto all'horror U.U E sì puoi chiamare Arlyne demone perchè è proprio quello che è... un demone dall'anima sporca per qualcosa di ancora misterioso, respinta da Dio e serva di Lucifero XD Per sapere cos'ha combinato per diventare tale creatura non ti resta che leggere, se lo dico ora mi rovino la storia U.U Anche se in questo capitolo si accenna parte del suo passato. Spero di non dire troppo. Ma sai che non conoscevo affatto Revy di black lagoon O.O Non l'avevo mai sentito nominare O.O Se ti piace il modo in cui viene descritto il carattere di Arlyne in questo ce la vedrai molto confusa e allo stesso tempo attratta U.U Arlyne è piena di guai da quando conosce il vampiro XD Se no la storia sarebbe noiosa, no? XD Non posso rivelarti se Lucifero tiene ad Arlyne, fa parte del futuro, e se tutto questo ha uno scopo preciso U.U Come ho già detto non resta che leggere =) Grazie infinite per averla messa nei preferiti, e spero continuerai a seguirmi e scusa se la mia risposta è così lunga ma ci tenevo tanto a ringraziarti come ho fatto con tutti gli altri, rispondendo a tutti e tre i commenti, spero di non averti annoiata, un bacio.

 
 
 
Where           the          angels           are           hidden
 
 
 
Persa nei miei pensieri corro tra gli alberi come non ho mai fatto prima. Se potessi piangere, lo farei.
La luce del giorno ormai sta calando e con essa sorge la notte.
Tutti riposano. Non noi.
Noi esseri immortali, condannati ai nostri pensieri per l’eternità.
Non dormiamo mai... quanto mi manca poter chiudere gli occhi e iniziare a sognare.
A fantasticare su un altro mondo... migliore.
Da un ramo all’altro mi sposto con grazia innaturale. Libera di volare.
Di sentire il vento nei capelli. I miei piedi si muovono con perfetta sincronia e la meta si fa sempre più vicina. Come i ricordi.
Il cielo si tinge di rosso e blu. La sfera luminosa si abbassa dietro i monti lasciando spazio alla mia musa. La luna.
Percorro un lungo sentiero sterrato e mi sembra di udire ancora le voci allegre. Di vedere quei sorrisi affettuosi, che giocano nell’erba alta.
Mi guardo intorno e mi accorgo che niente è cambiato. Tutto è come prima.
Come l’ho lasciato.
Manchiamo solo noi.
Un nodo alla gola mi si forma ripensando ai giorni in cui guardavo lo stesso sole andare a dormire, seduta su quell’altalena che ora ondeggia da sola, mossa dai leggeri soffi di vento.
La osservo e la vedo... una bambina dal viso dolce... sorridente e felice... i suoi corti capelli sbarazzini al vento. Osserva il sole andarsene con gli occhi sognanti... felice di vivere... felice di poter sognare.
Si volta verso di me e mi guarda corrucciata. Gli occhi color caramello pieni d’energia... pieni di voglia di vivere.
Passano istanti e la bambina alza la manina soffice e paffutella, e il suo braccialetto verde smeraldo tintinna come tanti campanellini quando muove la mano per salutarmi.
Mi sorride. Divertita. Rassicurante.
Io... immobile. Come una statua.
Alzo leggermente una mano e la muovo per ricambiare i saluti.
Ed ecco i tanti campanellini riecheggiare nella prateria vuota.
E la bambina scompare sorridendo. Com’è comparsa, se ne va.
Lasciando la sua cristallina e innocente risata entrarmi nelle viscere che mi rimbomba nella testa. Inquietante.
Un soffio di vento mi pizzica sul viso e io sono ancora li... ferma a fissare il nulla.
Il nulla che per me aveva un senso.
Abbasso leggermente il mento e alzo il polso... ed eccolo li. Lo stesso braccialetto della bambina verde smeraldo consumato dal troppo tempo.
Lo stesso che mi ha regalato la mamma per i miei 6 anni.
Questa volta cammino verso la casa che mi si para di fronte a qualche metro di distanza.
Una volta, tutta bianca con la staccionata di legno. Ora... ammuffita e con le travi di legno in vista e la staccionata non si regge più in piedi.
Se solo papà vedesse com’è finita la sua adorata casa.
Passo attraverso quella che una volta era la porta d’ingresso e l’odore dei miei genitori m’inala le narici dandomi un senso di nostalgia... di famiglia.
Percorro la lunga scalinata di legno trascinando l’indice appoggiato alla parete verde acqua e mi torna in mente, quando da piccola correvo su e giù per quelle scale... quando Babbo Natale mi portava i regali e io inciampavo sempre di li.
O da adolescente che me n’andavo in camera mia sbattendo i piedi per sottolineare che ero arrabbiata.
Dio, quanti ricordi.
Il corridoio è sempre lo stesso se non fosse che è tutto bruciato.
Maledetto incendio. Maledette fiamme.
A questo pensiero mi scoppia un urlo in corpo che vorrei gridarlo a tutto il mondo.
Mi fermo davanti alla mia camera e il pavimento sotto di me scricchiola leggermente.
Non ce la faccio ad entrare in camera mia, un passo dopo l’altro, indietreggio con gli occhi umidi. Me ne voglio tornare per la mia strada.
Succede tutto troppo velocemente. Non mi accorgo di nulla, solo la mia schiena che va a sbattere contro una parete della casa e l’alito freddo di un vampiro sul mio collo.
Kai.
Non lo guardo negli occhi perchè siamo troppo vicini. Ma riconosco il suo dolce profumo.
Fisso le sue labbra pallide socchiuse dai sospiri gelati e i denti bianchi appuntiti.
Sensuale.
Maledetto vampiro.
 
< Che ci fai qui? > Il mio fiato si fa fin troppo corto e sospiro sulla sua bocca delicata.
Troppo vicini. Troppo a contatto con il ghiaccio.
E allora perchè mi sembra di andare in fiamme?
Non oppongo resistenza per qualche strana ragione e la mia schiena viene premuta con irruenza contro quella parete che cigola ad ogni nostro movimento.
Le sue mani, una posata delicatamente sul mio fianco esile e nudo, l’altra mi tiene stretta in quella presa contro il muro.
Le mie fremono della voglia di afferrarlo e sbatterlo contro il mio corpo.
NO! Maledizione ma che diavolo dico!
 
< Dovrei fare la stessa domanda… sei sparita > Risponde in un sussurro al mio orecchio.
Brividi percorrono la mia schiena e mi fanno venire la pelle d’oca, ma non smetto di andare a fuoco.
Allenta la presa su di me e mi permette di muovermi e di andarmene. O almeno, allontanarmi da lui.
Non so se sono io o il cervello che comanda il corpo, ma i miei piedi da lì non si muovono e il mio corpo continua ad essere attaccato a quello del giovane vampiro.
Si allontana lui quel poco che basta per guardarci negli occhi e quei diamanti color ametista mi catturano per l’ennesima volta.
 
< Non dovresti trovarti qui > Lo guardo negli occhi per qualche istante e una volta per tutte mi allontano da lui. Mi segue con lo sguardo.
Ad ogni mio passo i legni sotto di me cigolano ed emettono un rumore inquietante.
Il silenzio che cala lo è ancora di più, per quanto possibile è.
Sento i suoi occhi puntati sul mio corpo. Mi sento come una preda.
Ma se dovessimo combattere sarebbe ad armi pari.
Nessuna preda. Nessun cacciatore.
Solo due giovani ragazzi con istinti tutt’altro che umani.
 
< Neppure tu, dovrei ucciderti > Lo sento camminare dietro di me silenzioso. Segue i miei movimenti invisibili.
Un passo dopo l’altro ripenso a quello che ha appena detto.
Lui deve uccidermi.
Io devo ucciderlo.
Non dovremmo stare a parlare come stiamo facendo ora. Dovremmo ucciderci a vicenda.
Io non dovrei provare nulla di tutto ciò che mi fa provare quello stupido vampiro orgoglioso.
Lucifero mi ucciderà se saprà che sto conversando con la mia preda.
Con la SUA preda.
Lo odio per quello che fa alle altre persone immortali.
Odio chiunque.
Se lo avessi detto prima di conoscere il vampiro, ci avrei creduto... ora nemmeno io riesco a credermi.
 
< Ma non lo farai > Fermo i miei piedi saldi al pavimento e m’immobilizzo. Anche lui si ferma a qualche passo alle mie spalle.
Un vampiro qualsiasi mi avrebbe già attaccata in quella posizione.
Lui no.
Nessuno dei due parla e solo il silenzio prende il sopravvento nella casa. Solo lui sa cosa gli frulla nella testa. Solo io so cosa pensa la mia.
Sorrido all’idea di ciò che ho detto. Sembro così convinta di un vampiro nemico che nemmeno io riesco a credere che potrebbe uccidermi.
Appoggio delicatamente una mano sul legno che una volta era un tavolino e lo sento che si avvicina a me. Finalmente.
 
< Cosa te lo fa pensare? > Si avvicina lentamente alle mie spalle e appoggia il suo petto muscoloso alla mia schiena fragile in questo momento.
Niente di tutto questo è previsto nelle mie regole di sopravvivenza e questo stupido vampiro mi confonde dannatamente le idee.
Senza voltarmi mi allontano da lui ancora di qualche passo. Bruscamente e con troppa irruenza ma non m’interessa.
Mi volto verso di lui di scatto e lo guardo negli occhi per qualche istante.
Furiosa per il suo comportamento da menefreghista nato.
Io ho delle leggi da seguire e questo certamente non è consentito da Lucifero.
 
< Non lo so > Lo fisso negli occhi per qualche istante e capisce che è meglio non avvicinarsi troppo a me.
Non accetto che un semplice vampiro mi tocchi come se tra noi non ci fosse niente di diverso. Niente di terribile.
I suoi occhi sono confusi e non capisce perchè sono così irruente a volte. Altre così... confusa.
Comincio a scendere per le scale cigolanti saltellando come un piccolo gatto con agilità e lui rimane immobile in cima alle scale dove poco prima ero di fronte a lui.
Non voglio più avere niente a che fare con lui. Mi sto convincendo troppo di quello che non è.
Mi sto convincendo del fatto che lui è un essere buono.
Maledizione lui è un vampiro.
... un vampiro.
 
< Ho seguito il tuo odore che mi ha portato qui talmente è forte > Sento la sua voce veloce come un sibilo di un serpente e con disinvoltura salta per le scale. Invisibile. E molto sensuale.
Si acquatta di fronte a me per il salto e si rimette in posizione eretta sistemandosi la felpa bianca.
Sbuffo sonoramente e mi volto dalla parte opposta e faccio per cambiare direzione di marcia.
Un passo.
Due passi.
Tre pas...
Ancora lui! Si mette di fronte a me e si appoggia allo stipite della porta accennando un sorriso sghembo facendo scoprire i suoi canini.
M’immobilizzo stupita per la sua testardaggine e lo guardo con un sopracciglio alzato.
E’ impossibile questo vampiro.
Menefreghista. Testardo. Orgoglioso e arrogante.
 
< Strano che non ti abbia portato negli inferi > Gli ringhio contro e mi volto ancora una volta in una direzione dove lui non sia nel mio perimetro di vista.
Questa volta i passi non sono tre. Bensì cinque. E ancora eccolo li.
Immobile che sorride fissandomi divertito seduto sul tavolo della sala ormai da buttare.
Dondola le gambe giocose. Immobile come una statua tutto il resto.
Il suo sorriso come un lampo a ciel sereno mi colpisce in tutto quello che sembra orribile alla vista.
Muri neri e ormai ammuffiti, tappezzerie ormai da buttare, mobili bruciati e così anche tutto il resto. Tutto in questa vecchia catapecchia è da dimenticare.
Come i miei sentimenti.
 
< Devi sapere che un demone ha lo stesso odore di quando era umano solo 200 volte più intenso > Si alza leggiadro da quella posa da Dio e si avvicina sulle punte. Mi gira intorno come un leone che aspetta la mossa falsa della sua preda.
Non lo seguo con lo sguardo, fisso la specchiera di fronte a noi nel vecchio armadio una volta usato dalla mamma per controllarmi, quando giocavo da sola in sala, mentre lei cucinava.
Mi guardo allo specchio e mi osservo centimetro per centimetro.
La mia pelle così soffice pronta per essere addentata dal vampiro che mi gira intorno. I miei occhi dal taglio così orientale color della luna. I lineamenti così apparentemente dolci ma così orgogliosi e determinati e il mio corpo... semplicemente quello di una 18 enne a cui è stata stroncata la vita da un giorno all’altro.
 
< E con questo? > Sussurro una volta che il giovane vampiro si è fermato alle mie spalle. Lo guardo attraverso lo specchio e le mie labbra s’incurvano leggermente in un sorriso quando mi domando se i vampiri si possono riflettere nello specchio.
Lui non guarda lo specchio è troppo preso ad osservare ogni millimetro del mio collo. Scosta leggermente i capelli color della notte appoggiati delicatamente sulle spalle nude e sento il suo respiro gelato su di esso.
Abbassa delicatamente il viso verso la mia pelle e scopre i denti non minacciosamente... ma come assetato.
Non ho paura di lui per qualche strana ragione.
Mi sfiora con assoluta calma studiata con le labbra sensuali e lo lascio fare, mentre lo osservo.
Perso nei suoi pensieri e troppo preso da quel contatto.
 
< Nulla…> Sospira impercettibile all’udito. La sua voce si fa più bassa e vellutata del solito e lo vedo chiudere gli occhi.
Sale leggermente dalla spalla fino al collo e le sue mani come neve sul fuoco mi fanno risvegliare dai miei pensieri.
Le posa sulle mie braccia immobili a penzoloni sui miei fianchi e il contatto si fa troppo vicino per me. Non posso. Non devo. Non voglio.
Questa volta non lo spingo via, mi volto verso di lui e lo guardo intensamente negli occhi.
Questa volta tocca me farlo confondere. Farlo impazzire.
 
< Che cosa vuoi da me? > Gli domando a qualche centimetro di distanza. Da quanto è alto mi tocca alzare leggermente il mento verso di lui per guardarlo negli occhi.
Sbarazzini mi fissano curiosi. Si fa serio in pochi secondi per la domanda che gli ho appena posto.
Nemmeno lui sa cosa ci sta accadendo.
Allungo la mano verso il suo petto e ora è il mio turno. Appoggio l’indice caldo come lava e lo faccio scorrere verso la sua cintura dei pantaloni.
La mia bocca si fa più vicina al suo collo e quella che mostra i denti ora sono io.
Ma lui non si muove, respira solo a fondo per qualche strana ragione.
Il suo petto invece è immobile come una tavola di legno, anche se il suo respiro si fa sempre più irregolare.
 
< Non lo so neppure io > Delicatamente posa due dita sotto il mio mento e mi alza il viso che è dannatamente vicino al suo.
Il suo respiro si decide a calmarsi e solo dopo pochi secondi mi accorgo che non sta per niente respirando.
La mia bocca, forse fin troppo rossa e carnosa per l’eccessivo trucco, aggressiva, a pochi centimetri da quella fine e sensuale di lui, così sinuosa e immobile.
Non sento altro che il mio battito del cuore.
Nient’altro.
Succede troppo velocemente. Il mio labbro superiore si arriccia e un odore famigliare si avvicina. Mostro i denti furiosamente e lui si allontana di qualche passo per la paura che stessi attaccando lui.
Non è suo l’odore a disgustarmi.
Demoni.
 
< Demoni…devi andartene > Spaesata e impaurita cerco di capire a quanti chilometri di distanza sono ancora quei maledetti demoni.
Se lo scoprono qui lo ammazzano.
E per ragione a me ancora oscure io non voglio che ciò accada. Lui è una mia preda.
Sarò io ad ucciderlo.
Mi avvicino a lui velocemente, quando mi accorgo che il tempo a nostra disposizione non basta per sparire nel nulla.
Stringo le mie dita in quelle ibernate di lui e lo trascino al piano superiore correndo a velocità umana.
Non capisco il motivo del mio gesto, ma lo sto facendo. E’ come se il mio corpo prendesse decisioni proprie senza ascoltare il cervello.
 
< Di nuovo? > Mi domanda cercando di correre il più lentamente possibile.
Stringe delicatamente la presa sulla mia mano, mentre corriamo sulle scale e lo sento fremere di vendetta per i suoi simili uccisi dal demone di Lucifero.
Non è il momento.
Se Lucifero viene a sapere che sto aiutando un vampiro mi ucciderà con uno schiocco di dita e stranamente quello che mi preoccupa ancor di più è che ucciderà anche Kai.
Svoltiamo l’angolo velocemente ed entriamo in camera mia.
Un’ondata del mio profumo da ancora viva m’invade i pensieri.
Scuoto la testa e mi rincuoro del fatto che dei demoni ci stanno per venire ad uccidere.
Ancora.
 
< Hanno sentito il tuo odore > Prendo velocemente un pezzo di trave tutto bruciato dalla mia vecchia scrivania e lo lancio contro il vetro della finestra già rotto.
Pezzi di vetro sporgevano troppo dalle travi e almeno sono volate via impedendo al vampiro di farsi male. Non voglio un animo innocente sulla coscienza.
Si copre il volto voltandosi verso di me per l’impatto, ma l’apertura non è abbastanza grande.
Le due ante sono unite per la colatura della plastica a causa delle fiamme e le ha rese inseparabili.
Inizio a trafficarci troppo ansiosamente e per questo non riesco a concludere niente.
Si avvicina lui spostandomi delicatamente per i fianchi e con un semplice pugno divide le due ante.
Io immobile lo guardo ad occhi aperti.
Maledizione ci sarei riuscita anche io.
Se solo ci avessi pensato.
 
< Non ti lascio da sola > Si volta verso di me e mi prende per le spalle guardandomi negli occhi.
L’odore di quei maledetti demoni si fa più intenso. Come la mia paura d’altronde.
Sentiamo un rumore di vetri rotti e i rantolii agghiaccianti farsi più forti nel salone.
Ci voltiamo verso la porta in assoluto silenzio e ascoltiamo i passi. Non sono più di sette. Ma nemmeno meno di quattro.
Contro due non possiamo niente.
A me risparmiano perchè sono un demone. Sono venuti qua per lui.
Per ucciderlo e nutrirsi del suo sporco sangue.
 
< Vattene o ti uccideranno > Sussurro in modo che non ci possano sentire e lo spingo delicatamente verso la finestra. Sale agilmente e con grazia innaturale e si acquatta sulle travi di legno.
Si volta verso di me e ci fissiamo negli occhi intensamente.
I passi e i versi di quelle creature si fanno più udibili anche ad orecchio umano. Salgono le scale. Seguono il suo odore e muoiono dalla voglia di nutrirsi di sangue.
Ci dobbiamo dire addio?
Probabilmente questa sarà l’ultima volta che lo vedrò.
Ma so che non sarà così.
Ne sono dannatamente certa.
 
< Ci vediamo piccola Arlyne > Mi fissa ancora negli occhi e io sono immobile di fronte a lui. Ascolto ogni singolo rumore e so per certo che gli mancano solo qualche secondo per scappare.
Si deve muovere se vuole vivere.
Velocemente e invisibile mi prende il volto fra le sue mani delicate all’apparenza ma dure come una roccia e mi avvicina a lui.
Posa le sue labbra così fredde alla mia fronte per poi voltarsi verso la foresta e sparire con uno slancio degno di un pipistrello.
Pochi secondi dopo, contati con battito di cuore accelerato, entrano i demoni.
Delusi di trovare solo me.
Gli avviso con un ringhio che il maledetto vampiro è riuscito a scappare.
E’ riuscito a mettersi in salvo anche per questa volta.
E finché io esisterò lui ci sarà.
 
How can I decide what’s right? When you’re clouding up my mind, I can’t win your losing fight, all the time... How can I ever own what’s mine, when you’re always taking sides, but you won’t take away my pride... No, not this time... Not this time...
  
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