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Autore: DamnedLuna    16/07/2015    1 recensioni
Ho imparato a non mettermi in mezzo a relazioni strane, a quei rapporti sospesi, diradati, che però ci sono ancora, pronti a dare del filo da torcere sia a chi vorrebbe che quel rapporto finisse che a chi vorrebbe sopprimerlo per costruirne uno nuovo. E voi?
Questa è la mia storia.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mancavano pochi rifiuti da raccogliere ormai, io e la ragazza stavamo pulendo la stessa zona.
“Manca poco” La sentivo sussurrare.
Poi, dal nulla, si è rialzata e mi ha detto: “Vuoi un passaggio dopo? Sono in macchina. Comunque scsami, non mi sono presentata, mi chiamo Sonia.”
Sonia, Sonia… 
Avevo capito. Forse, era lei, la fantomatica ex di Valerio.
Non mi sono fatta intimorire e con garbo ho rifiutato la sua proposta dicendole che ero venuta in bicicletta, e ho ricambiato la presentazione.
“Sei venuta qui in bici per darci una mano, che carina!” Mi ha detto poi. “Tu e la tua amica siete state proprio brave, il giardino è praticamente a posto.”
“Si beh, mi avevano detto che c’era da dare una mano.” Le ho risposto.
E’ andata avanti a conversare dicendomi:  “Anche io venivo in bici gli anni scorsi quando ero da Vale.”
Non ho fiatato. Aveva detto il suo nome. Era lei, per forza.
“Conosci  Valerio, no?” Mi ha chiesto. “Un tipo alto, con gli occhi azzurri chiari… Fa un po’ di tutto durante la festa.”
Sono convinta che lei sapesse già chi sono. Oppure, semplicemente, le mancava così tanto Valerio che non riusciva a non parlare di lui con qualcuno.
“Ah.. Sì” Ho risposto, facendo la gnorri come sospettavo stesse facendo lei. Ma non ho voluto farmi prendere per ingenua, e anche io ho calcato la mano.
“Il tuo ex…  No?” Le ho sussurrato.
“Ah, ma lo sapete proprio tutti voi nuovi di quest’anno!” Ha esordito lei con una risata sarcastica alla fine.
“Comunque sì, sono la sua ex.”
Era fata: l’aveva ammesso. Come sospettavo…
“Sì sono io, la sua ex brutta e cattiva” Scherzava lei. “Chissà cosa dice in giro di me…”
“Io non so nulla” ho mentito subito. “So solo che siete stati assieme per molto tempo, che l’hai lasciato tu, e ora quasi non vi parlate.”
Se lei volesse intimorirmi, credo di essermi difesa.
“Eh, è così.” Ha detto sospirando. “Se ci ripenso ancora mi dispiace davvero molto: riaffiorano i s sensi di colpa. Mi è dispiaciuto davvero, davvero tanto, ci siamo anche rovinati l’HW dello scorso anno, per colpa mia… E’ stata una bella storia, ma ci siamo feriti così tanto che siamo diventati consanguinei.”
Sono rimasta colpita da quella frase. Ho capito che il loro legame è molto forte di quanto pensassi.
“E come si può volere male ai propri consanguinei… Anche se il sentimento svanisce l’affetto rimane” ha concluso.
Sono rimasta senza parole, impotente. Probabilmente il posto che avevo cercato di ritagliarmi e che avevo poi abbandonato nella vita di Valerio, era già vacante in partenza.
Poi ho deviato il discorso dicendole : “Comunque è molto meglio con i guanti…  Così si evita qualche strana malattia mortale almeno! Non si fa mai caso a dove si mettono le mani”
“Sì, infatti! Io mi strofino la fronte sulle dita quando sudo…”
“Anche io!”
Abbiamo continuato a raccogliere immondizia per un altro quarto d’ora, scambiandoci poche parole giusto per conversare.
Mi è sembrata semplice e socievole, non una stronza manipolatrice.
E’ anche attraente e particolare come si dice in giro. Ha l’età di Valerio, e gli occhi di un colore raro come i suoi.
Però mi ha fatto effetto sentirla parlare di Valerio con me. Forse era lì che voleva andare a parare. Magari è davvero una fredda calcolatrice.
Successivamente, lei  ha dichiarato che non c’era più nulla da fare in giardino, e che le cose pesanti come i cestini della spazzatura pieni di bottiglie di vetro li avrebbero portati via i ragazzi.
Credo volesse invitarmi a tornare verso la casa con lei, ma non volevo parlarle oltre. Non per via di valerio, pa perché trovavo la situazione un po’ assurda.
Così le ho risposto che avevo dimenticato un mucchietto di rifiuti che divideva il terreno della casa dal bosco vero e proprio, e lei mi ha salutata sempre sorridendo.
Ho aspettato un altro quarto d’ora, ho chiesto a un gruppo di ragazzi che ristorava sul portico se l’avessero vista, e uno di loro, offrendomi una lattina di tè alla pesca, mi ha riferito che era tornata a casa e sarebbe tornata l’indomani.
Ho ringraziato e annunciato che anche io me ne stavo andando, quando Valerio sbuca dalla porta-finestra .
Non l’avevo più visto dalla sera scorsa. La sera abbiamo scambiato due chiacchiere, c’è stato qualcosa ma niente di che, e poi lui è andato via, perché doveva partire per le vacanze con un amico, anch’esso organizzatore della festa.
Mi a salutata e subito gli ho domandato cosa ci facesse qui.
“Non dovevi partire?” Gli ho chiesto.
“Sì, lascia stare, il mio amico è stato male ieri, credo partiremo domani mattina. Oggi non s’è visto, imamgino”
“Non l’ho visto” ho confermato. “Ma potrebbe essere ovunque, questa casa è grande…”
Poi Valerio è passato oltre.
“Ho visto che parlavi con la mia ex.” Mi ha detto a bruciapelo. “Che ti ha detto?”
“Mah, nulla, a parte che venivate qui assieme per preparare e smontare la festa.. Oh, e che ti vuole ancora bene. Questo lo ha fatto capire. ”
“Che palle con questa storia.” Mi ha detto lui. “Tanto non sarà mai come prima. Non voglio averci niente a che fare.”
L’ho fermato subito, perché ero io quella che non voleva averci niente a che fare. Già mi ero staccata in precedenza da questo nostro strano rapporto, perché avevo notato che, come lui non era completamente preso di me, io non lo ero di lui. Tutto questo perché io non sarò mai come la sua ex.
Non penso di essere meno carina o interessante, siamo diverse, e basta. In un modo o nell’altro, qualsiasi persona si trovino diversi da loro stessi, quei poveracci che proveranno a fare breccia nei loro cuori si ritroveranno con il culo per terra, finchè non risolveranno la loro ambigua situazione. Io per fortuna me ne sono resa conto da subito, facendo le cose a distanza.
Si cercano tramite gli altri, traggono informazioni da Facebook, si mandano un sms ogni tanto per gli auguri delle feste comandate o dei loro compleanni.  Hanno un modo tutto loro di metterci una pietra sopra.
Forse ha ragione Sonia quando ha detto che non si può non volergli più bene. Io cosa ne posso sapere, che l’ho frequentato piano pano per qualche mese?
Non avevo voglia di parlare di quel che restava della loro relazione, così me ne sono andata salutandolo e augurandogli buone vacanze.
Lui i ha scritto via Facebook la sera stessa scusandosi per avere fatto domande sulla sua ex e per averla nominata. Mi ha scritto che voleva vedermi una volta tornato dalle vacanze.
Io gli ho risposto che non doveva scusarsi e gli ho dato la buonanotte.
 
Il giorno seguente non sono tornata a sgomberare la casa. Non so se l’anno prossimo tornerò a quella festa.
Non ho più visto la ex di Valerio, e nemmeno Valerio stesso, perché era in vacanza.
Però stasera, guardando su Facebook, è saltata fuori una foto di Valerio e la sua ex insieme.
Non so se sono di nuovo una coppia e non lo voglio sapere.
So solo che io mi sono tolta di mezzo e che non ho più nessuna intenzione di ficcarmi in situazioni del genere.
Se mai un ragazzo fresco di rottura dovesse provarci con me, gli dirò di girare al largo e sistemare la sua incasinata vita sentimentale senza tirare in ballo anche la mia.
Per fortuna la lezione non è stata dura, perché da subito ci sono andata piano.
Valerio è un ragazzo carino, interessante, dinamico e ha un bel carattere, mi piaceva.
Ma io non faccio per lui.
Chissà se sono tornati assieme.
E se ancora hanno quello strano rapporto, chissà chi sarà in terzo incomodo.
Io, per mia fortuna, sono fuori.
  
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