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Autore: New Red Eyes    16/07/2015    2 recensioni
Sette chiavi planetarie.
Sette nuove guerriere.
Sette nemici da sconfiggere.
Una nuova storia sta per cominciare; la Terra è nuovamente in pericolo e solo Lei può salvarla. Ma per risvegliarla dal suo sonno millenario serviranno tutto il coraggio, la forza d'animo, la scaltrezza, lo spirito di sacrificio, la pazienza, l'abilità e la testardaggine delle nuove Sailor.
Un ringraziamento speciale a PinkPhanterLady, per la sua pazienza, i suoi consigli e l'aiuto, ma soprattutto per l' idea dei Vizi Capitali.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chibiusa, Nuovo personaggio | Coppie: Chibiusa/Helios
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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-Spero davvero che  questa storia sia vera, o finiremo in un mare di guai.-
In risposta, Inori emise uno strano verso, a metà tra una risata divertita e uno sbuffo esasperato :-Dai, Miruno! Cos’ è, adesso ci invertiamo i ruoli?-
La sedicenne arrossì appena affrettandosi ad aggiungere, un po’  sulla difensiva :-No, giammai! Il ruolo di brava mammina calza meglio a te. Comunque, lo dicevo specialmente per te, io sono abituata a cacciarmi nei guai…e a venirne fuori più o meno illesa.-
La maggiore delle sorelle Hase le strinse le spalle con un braccio, attirandola a sè con fare affettuoso :-Lo so, lo so. Però ci tenevo  davvero ad accompagnarti.-
Fece una pausa, mentre svoltavano per l’ennesima volta lungo il vialetto, che spiccava candido tra le siepi e i roseti dell’immenso giardino del palazzo di cristallo.
Quel posto, irradiato dall’argentea luce lunare, era carico di una bellezza  misteriosa e dolce, perfetta per quella serata di inizio maggio.
Passato una graziosa fontanella  in pietra, ornata dalla statua di Princess Neptune, avvistarono una decina di figure illuminate da decine e decine di piccole fiammelle volanti.
Fuochi fatui o qualche trucchetto tecnologico?!, si ritrovò a pensare Miruno più incuriosita che spaventata mentre allungava il passo per raggiungere quelle che parevano proprio le sue amiche.
 Si trovavano in piazzetta rotonda, soprelevata rispetto al resto del giardino tramite un paio di scalini e contornata da una folta siepe per proteggerla dagli sguardi indiscreti.
Era di un bianco abbacinante, eccezion fatta per quattro spesse fasce di marmo colorato che indicavano i punti cardinali: sodalite blu appena spruzzata qua e là di nero e bianco, a ricordare le onde del mare, per l’ est; diaspro di Sicilia di un bel rosso intenso per il sud; verde imperiale striato da  venature  più scure per il nord ed infine una scintillante  striscia color giallo brillante, picchiettato di arancio, di onice orange nuvolato  per l’ovest.
Da esse si ergevano altrettante colonne del relativo colore, mentre al centro se ne ergeva una quinta di colore bianco, rialzata da un gradino circolare.
 Sul limitare del vialetto vi erano proprio le altre componenti del gruppo, impegnate a chiacchierare o a studiare altre quattro figure, poste sul lato più interno della piazzetta, ammantate dall’ ombra del colonnato.
Come la videro arrivare, ognuno lasciò perdere le proprie attività per posare l’attenzione su entrambe le nuove arrivate.
Melania  rivolse loro un piccolo sorriso che  celava a malapena l’agitazione della ragazza, ma che fece molto piacere alle sorelle. Kelly si limitò ad un cenno col capo, mentre Caroline e Rin si limitarono ad un semplice ma cortese  “Ben arrivate!”.
Miru  corse per i pochi metri che le separavano, e subito le altre le si fecero vicine, sommergendola di  domande e occhiate.
-Ti aspettavamo! Senza di te la squadra non è completa!- saltò su Caroline col fare tipico del suo carattere schietto e un po’ irruento, facendola sorridere d’ orgoglio.
-Già, così almeno ci aiuterai a tenere testa  a quella vanitosa di Raito.- aggiunse Kelly con un sogghigno, dandole una pacca sulla schiena. - A proposito, chissà dov’è! A quest’ ora dovrebbe già essere qui.- aggiunse Rin un po’ preoccupata, facendo sbuffare la ragazza dagli occhi verdi :-Vedrai, adesso arriva, adesso arriva!-
Melania invece  preferì  rivolgersi a Inori, leggermente spaesata da tutto quel che stava succedendo :-Vedrai che andrà tutto bene, torneremo…tornerà prestissimo, te l’assicuro!-
La rossa le rivolse un sorriso appena forzato, osservandola per bene :-Mi raccomando, state attente. Mi sento una vecchia  a parlare così, ma…-
La quindicenne la interruppe con calore :-Ma no! Hai perfettamente ragione!-
Inori lanciò una lunga occhiata alle figure in disparte, di cui a causa dell’ombra era difficile vedere i volti; poi alla sorella e alle altre ragazze, che praticamente abbracciò con lo sguardo.
-Vorrei poterla proteggere da tutto…avrei dovuto proteggerla anche prima, ma…-
La voce le tremò, e Melania saltò su nuovamente, poggiandole una mano sull’ avanbraccio :-Tu sei stata bravissima con lei, non hai niente da rimproverati! Va bene così, davvero. Ci penseremo io e le altre a riportartela a casa tutta intera!-
Inori annuì, poi l’abbracciò stretta stretta mormorando un accoratissimo  “Grazie”.
In quel momento arrivarono Raito, la migliore espressione menefreghista del suo repertorio sul volto, e Mari, stranamente  più ‘rilassata’ del solito.
-Eccola qua, parli del diavolo…- ridacchiò sottovoce Caroline, beccandosi un’ occhiata indignata di Rin :-Ma dai! Ti pare il caso?-, e un’ affettuoso rimbotto  da Miru :-Ehi! Solo io posso fare battute su Boccoli d’oro!-
-Allora, pensate di  aiutarmi a salvare il mondo, questa volta, o dovrò arrangiarmi come al solito?-,
chiese sprezzante la bionda, avvicinandosi ancheggiando al gruppetto.
-Oh, ecco che ricomincia la litania!- disse Kelly, roteando gli occhi al cielo in un’ottima interpretazione della ragazza che aveva appena parlato e facendo sorridere le presenti.
-Io farò del mio meglio…per esserti d’intralcio, ovvio!- aggiunse il più seriamente possibile Miru, una mano sul cuore e una risata all’angolo della bocca.
La bionda fece per protestare, ma una voce impaziente e quasi venata di rabbia la bloccò :-Basta scherzare, ragazzine! Non è proprio il caso!-
Si voltarono  in direzione delle quattro figure, chi carica di curiosità, chi lievemente impaurita e chi con la solita aria di sfida, ma tutte rimasero in silenzio.
Esse si erano avvicinate fino a raggiungere il centro della piazzetta ed erano quindi ben illuminate, rivelando volti più o meno noti alle presenti.
Al centro, la snella e graziosa shiluette di Céline, incorniciata dai lunghi, lisci capelli rosa e rivestita di una fuku giallo e magenta. Di lato, un passo più avanti, quella più piccola e paffuta di Athina, i fiocchi blu della divisa celeste appena mosse dal vento; dietro di lei Estella in rosso  e nero si mordeva le labbra per aver sbottato poco prima.
Per ultima, sulla sinistra, vi era Juno vestita dei colori della foresta, con il marrone della gonna e il verde oliva dei fiochi che stonavano in tutto quel tripudio di colori.
-Sailor Senshi! Non   ci è possibile tollerare un comportamento così  frivolo e infantile. E’ assolutamente inappropriato alla situazione.-, stabilì  duramente la maggiore della quattro sorelle, nonché capo della guardia reale della regina, scrutandole  con un espressione indecifrabile.
-Sailor Cerere ha ragione. Siete scelte per una missione importante e ci vuole la massima concentrazione.- aggiunse la donna dalle treccine verde scuro, addolcendo appena sguardo e tono.
-Dovreste trasformarvi.-  suggerì con fare amichevole Athina, inclinando appena il viso su una spalla pur senza staccar loro gli occhi di dosso. –Dovrebbero essere già trasformate!- ringhiò Estella, il tono velato di  impazienza, spostando il peso da una gamba all’altra con evidente nervosismo.
-E’ una notevole mancanza da parte vostra. Del resto, non me ne stupisco…- riprese Céline con fare altezzoso, alzando appena il naso al soffitto  in un gesto po’ snob.
-Ehi, principessina, io non…- cominciò Kelly con aria bellicosa, decisa a far valere le sue ragioni, quando una voce maschile la interruppe :-Inner Senshi, Asteroid Senshi! Non è questo il modo migliore per iniziare una collaborazione.-
Davanti allo sguardo incredulo delle ragazzine e di Inori, fecero la loro comparsa Neo King Helios e Neo Queen Chibiusa, con Diana in versione umana alle spalle.
La maggiore delle quattro sorelle sprofondò in un inchino, seguita a ruota dalle presenti, poi spiegò :-Stavo insegnando loro come ci si comporta a palazzo…ma ammetto di aver voluto anche saggiare il loro carattere.-
Athina sorrise divertita verso le nuove arrivate, perplesse e un po’ imbarazzate :-Dovete avere pazienza, Céline si comporta sempre in modo un po’ antipatico con le nuove reclute!-
-Non è antipatica, è solo altezzosa, puntigliosissima e vanitosa!- rincarò la dose la rossa, un ghigno stampato in faccia, facendo ondeggiare la lunga treccia ingioiellata.
Prima che la maggiore potesse ribattere o che Juno potesse intromettersi a sua volta, il re le fermò con un’ occhiataccia :-Apprezzo il vostro desiderio di sdrammatizzare, ma il tempo è poco e dobbiamo partire al più presto.-
-Partire…?- mormorò Rin, seguita a ruota da Miruno, che già rialzava la guardia :-Nell’ olomesaggio non si faceva riferimento a nessun viaggio.-
-Vi prego, ditemi che non si tratta di un aereo!- esclamò Caroline, bianca come uno straccio, con un’ espressione di puro terrore negli occhi. Subito Melania la strinse a sé, seguita dalla rossa e dalla corvina che si fecero vicine all’amica.
Helios sembrò sorpreso; Diana invece era inequivocabilmente preoccupata :-Cosa c’è? Se è per il viaggio, non preoccuparti…-
-Sono solo brutti ricordi.- disse la ragazza, riprendendo il controllo e scrollando il capo nel tentativo di allontanarli.
-Ci teletrasporteremo sulla Luna, più precisamente tra le rovine del Silver Millennium; sarà un viaggio comodo, veloce e probabilmente vi piacerà pure, considerato il panorama. Lì ci divideremo, Diana vi condurrà nei sotterranei dove  sarete messe alla prova.-, intervenne Chibiusa a rassicurarla,  paura e determinazione a farle brillare degli occhi di rubino.
-Partiremo subito. Le Asteroid Senshi proteggeranno la Terra in nostra assenza, mentre le Outher  Senshi e i Generali ci scorteranno fino al punto-base e ci copriranno le spalle da lì.- concluse rapidamente il re, mentre le quattro sorelle si posizionavano ognuna davanti alla propria colonna e si inginocchiavano, rivolte verso quella centrale.
La colonna di preghiera!, capì la sedicenne, leggendo la conferma negli sguardi incuriositi e affascinati delle compagne.
-Credo sia meglio che lei  vada, ora.-  le disse dolcemente Diana, stringendole appena una spalla.
Inori sospirò, annuendo e facendo un passo indietro :-Avete perfettamente ragione. Me ne vado. Miruno?!- , aggiunse, lanciando un’occhiata carica di preoccupazione alla sorella.
La giovane  rispose con un sorriso coraggioso e sprezzante, ma negli occhi aveva un’ ombra :-A dopo, Ino-chan.-
-Andiamo.- disse dolcemente  Chibiusa, mentre formavano un cerchio attorno alla colonna; lei, Helios e Diana compresi.
Per qualche istante non accadde nulla, poi dalle quattro Senshi inginocchiate si sprigionarono quattro luci dei loro colori emblematici che salirono fino alla Luna, lucida e piena sopra di loro.
La colonna brillò di un bianco accecante che le avvolse e furono costrette a chiudere gli occhi, mentre Chibiusa ed Helios gridavano qualcosa.
Quando Miru aprì gli occhi, si trovavano sospese in una sorta di enorme  bolla dorata, sospesa migliaia di kilometri sopra le Terra, che potevano ammirare in tutta la sua maestosa bellezza.
-Siamo ancora vive?- pigolò Caroline senza avere il coraggio di aprire gli occhi. –Avevi dubbi?- s’ intromise Kelly, che era stata la prima a riprendersi assieme alla rossa.
-Io sì.- sbuffò Raito, stringendosi nelle spalle e guardandosi attorno un po’ preoccupata, mentre Melania e Rin si facevano tutte occhi e quasi gridavano :-E’ magnifico! Indescrivibile, fantastico!- . Mari si limitò ad un sorriso; un vero, emozionato e bellissimo sorriso che valse più di mille parole.
-Fa sempre quest’ effetto a chi “ci sale” per la prima volta.- disse Diana, seguita da Helios che aggiunse :-Beh, no. C’è anche a chi viene il mal di spazio!-, che strappò una risata a tutte loro.
Dopo qualche secondo, la sfera si rimise in moto e in pochi istanti si ritrovarono a calpestare il suolo lunare, imbrattandosi gli stivali di polvere biancastra.
-Come facciamo a respirare?- chiese di getto Rin, più incuriosita che spaventata.
-Merito della vostra natura di Senshi!- rispose Diana con un sorriso, mentre si avviavano con passo sicuro verso le macerie, seguita dalle ragazze.
-Il vostro Star Seed vi ha ‘caricate’ di magia, che vi permette di fare un bel po’ di cose fuori dall’ordinario. Ma senza esagerare!- continuò  Chibiusa, alzava un lembo del vestito e scavalcava quel che restava di una colonna  aiutata da Helios.
Continuarono a camminare per un paio di minuti, finchè non raggiunsero quella che pareva l’ennesima maceria sbreccata.
Chibiusa alzò lo scettro reale, posizionando il Cristallo d’ Argento  al centro del muro, poi mormorò qualcosa in una lingua che le ragazze non riuscirono a riconoscere.
Lentamente, sulla superfice marmorea  comparvero delle sottili linee irridescenti che andarono ad allungarsi e ad inspessirsi fino a formare la sagoma di una porta, sormontata da un ellisse con all’ interno una mezzaluna.
La donna si voltò e sorrise :-Le nostre strade si dividono qui. Non posso dirvi nulla sul conto della mia missione, ma sappiate che cercherò di aiutarvi e sostenervi anche se lontana.-
Fece un paio di passi indietro e Helios la prese sottobraccio, sorridendo a sua volta :-Buona fortuna, Inner senshi!- , poi entrambi sparirono nel nulla.
-Siamo sole.- disse Kelly, dando voce al pensiero di tutte.
–No.-
Si voltarono tutte verso Mari, che stava facendo saettare gli occhi scuri da un posto all’altro senza motivo apparente. Quando riportò lo sguardo su di loro le fece tremare.
-Ci sono anche loro.-






*Mensola dell’Autrice*


Scusate il ritardo e il capitolo piuttosto corto! Ma tra la fine della scuola e quindi l'ultimo sprint finale per venirne fuori bene, il primo mese di vacanze e altre tremila cose da fare, scrivere è stata un'impresa!
Per quanto riguarda le 5 pagine scarse di questo cap., beh, non ho molte scuse: l'ispirazione andava e veniva, le scene a seguire sono piuttosto lunghe e tagliarle sarebbe stato impossibile & il codice html in questo periodo mi sta facendo dannare...questi più o meno sono i motivi per cui ho deciso di abbreviare.
E' quindi un capitolo "di passaggio", però spero vi piaccia lo stesso e che si percepisca quel po' di supance che ho inserito nelle ultime battute...anche se non è paragonabile ai dobbi pazzeschi dei primi capitoli!
I tipi di marmo li ho scelti io personalmente, basandomi sul "catalogo" di Payanini: tutti i tipi di marmo nominati, per assurdi che possano sembrare, esistono veramente.
*Quando si fissa sui dettagli…*
A presto, e grazie mille per il vostro sostegno e le vostre recensioni! <3

Note:
-Per decidere le direzioni da assegnare alle varie strisce di marmo, rappresentanti le quattro Guardian Senshi, mi sono basata sulla tabella relativa ai I Siling di Wikipedia. I Siling  sono le cinque bestie guardiane della mitologia cinese, note nell'onmyodo giapponese col nome Shishin o Shijin . I Quattro Animali sono  creature mitologiche nelle costellazioni cinesi e ognuno di loro rappresenta un punto cardinale e una stagione dell'anno, associate alle direzioni del cielo.
- Colonna di preghiera: avevo letto qualcosa a proposito sulla Sailor Moon Wiki, ma adesso quella pagina sembra essere svanita (ho cercato per tutto il web e l’unica traccia è in una fanfiction di qualche anno fa).
Comunque sia, nella fic  si tratta di una sorta di “catalizzatore” che assorbe l’energia delle Senshi che lo usano e ne amplifica fortemente i poteri, permettendo loro di teletrasportarsi o di creare una barriera protettiva attorno alla Terra (anche se non potente quanto quella creata dal Cristallo d’ Argento di Chibiusa).
Ah, la scena del teletrasporto è ispirata a quella vista su Sailor Moon Crystal nell’ episodio/atto 10.
 

 
  
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