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Autore: eleCorti    17/07/2015    0 recensioni
Ma si sa nulla è immutabile e, specie durante l’adolescenza, le cose cambiano, si inizia a vedere il tutto da un punto di vista diverso, con un altro tipo di pensiero, si hanno dei dubbi su cosa una persona rappresenti per te, se la scelta che hai fatto sia giusta oppure no. Questo stava accadendo a Sora.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sora Takenouchi, Taichi Yagami/Tai Kamiya, Yamato Ishida/Matt | Coppie: Sora/Tai
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente la pace a Digiworld era stata ristabilita e i digiprescelti potevano riposarsi e condurre una vita normale. Tutto scorreva normalmente tra scuola e casa e allenamenti, per chi praticava sport, i sei amici non si erano persi di vista, anzi la loro amicizia cresceva sempre di più e a loro si erano aggiunti i digiprescelti più grandi ed insieme formavano un bel gruppo, che tutti invidiavano.
Erano anche sbocciati i primi amori, come per Sora e Matt, che formavano una coppia felice e Tai, da sempre innamorato della sua amica, aveva preso la cosa bene, era felice per la ragazza, insieme formavano proprio un bel trio.
Ma si sa nulla è immutabile e, specie durante l’adolescenza, le cose cambiano, si inizia a vedere il tutto da un punto di vista diverso, con un altro tipo di pensiero, si hanno dei dubbi su cosa una persona rappresenti per te, se la scelta che hai fatto sia giusta oppure no. Questo stava accadendo a Sora, ma per capire meglio facciamo un salto indietro nel tempo, qualche mese dopo la sconfitta di MalomMyotismon.
Un’altra giornata volgeva al termine, il sole stava per tramontare, tutti i ragazzi stavano rincasando, tutti tranne una. Sora Takenouchi stava passeggiando e aveva l’aria assente, per lei quella giornata era stata piuttosto strana, per cominciare non era riuscita a staccare gli occhi di dosso a Tai, e non capiva il perché, e poi aveva litigato pure con Matt, in quanto gli aveva risposto male, e non sapeva il motivo, dato che le aveva posto solo una semplice domanda.
E tutto ciò per colpa di Tai! Quel ragazzo era proprio uno stupido, si ripeteva, e subito un sorriso si fece largo tra la sua bocca e di colpo arrossì al solo pensiero del suo amico, il suono del telefono la riportò alla realtà.
“pronto” disse, mettendosi il cellulare all’orecchio.
“ciao Sora” rispose la voce.
“ciao mamma” replicò la ragazza.
“senti potresti fare un salto al supermercato?” chiese la madre.
“certo mamma ci vado subito” disse la ramata e riattaccò.
Almeno così non avrebbe pensato a Tai e all’orribile giornata. Arrivò al supermercato e prese tutto ciò che le serviva, lì incontrò Yolei, visto che lì lavorava la sua famiglia.
“ciao Sora” disse la prescelta tutta contenta.
“ciao Yolei” rispose la digiprescelta dell’amore, abbozzando un sorriso.
“come va?” chiese l’amica, non sapendo che l’altra avrebbe preferito un’altra domanda.
“bene, grazie” rispose difatti fredda.
Si diresse alla cassa, pagò e se ne andò, non vedeva l’ora di arrivare a casa.
Camminava, facendo attenzione a non far cadere le pesanti buste, aveva fretta, voleva chiamare Matt per chiedergli scusa e dirgli che non era sua intensione rispondergli in quel modo. Non si accorse, però, che qualcuno le stava venendo contro e l’impatto fu inevitabile.
“mi scusi, si è fatta male?” chiese una voce, mentre le tendeva una mano, per aiutarla a rialzarsi.
“no, è tutto apposto grazie” rispose la giovane, prendendo la sua mano e rialzandosi.
Il suo cuore perse un battito, non appena vide chi era il proprietario della voce, e arrossì.
“Tai!” esclamò sorpresa la ragazza, mentre lasciava la sua mano.
“Sora che ci fai ancora in giro?” chiese il castano, ancora più sorpreso dell’amica.
“ero andata a fare la spesa e stavo tornando a casa” rispose la ramata, poi trasalì, un momento la spesa! Si disse. Notò le buste per terra e si mise a rimettere le cose dentro, e Tai le diede una mano.
“mi dispiace, non mi ero accorto che mi stavi venendo in contro” disse il prescelto.
“non è colpa tua, nemmeno io mi ero resa conto che tu mi stavi venendo addosso, meno male che non si è rotto niente comunque” replicò lei, prendendo le buste.
“sembrano pesanti, ti aiuto a portarle” esclamò il ragazzo prendendo le buste e incamminandosi verso casa dell’amica.
E Sora lo seguì. Era davvero dolce, pensò la ramata, e iniziò a osservarlo, i sui capelli ribelli, tenuti su dalla solita fascia blu, gli stavano davvero bene, si disse la ragazza arrossendo, le spalle larghe e le braccia un poco muscolose, le gambe atletiche, il torace… insomma Tai era diventato proprio un bel ragazzo ed era anche molto corteggiato.
Alla sola idea di vedere Tai con altra, si arrabbiò e non si spiegò il perché, Tai era il suo migliore amico e lei doveva essere felice per lui, come lui lo era per lei e Matt. Già Matt, doveva chiamarlo e chiedergli scusa.
“ecco siamo arrivati” la voce dell’amico la riportò alla realtà.
“grazie Tai sei stato gentilissimo” disse la prescelta, prendendo le buste.
Ma prima di andarsene fece una cosa che mai avrebbe pensato di fare, diede un bacio sulla guancia a Tai, che rimase sorpreso per il gesto dell’amica, che subito dopo sparì dietro la porta.
Tai rimase per qualche minuto immobile davanti alla porta dell’amica e aveva poggiato la mano sulla guancia destra, dove aveva ricevuto il bacio, e pensava. Che cosa significava quel gesto? Sora non lo baciava in guancia da tempo ormai, da quando gli aveva confessato che aveva un debole per Matt, ed ora perché lo aveva fatto? Si chiedeva questo mentre s’incamminava verso casa sua.
E le stesse domande se le poneva pure la ragazza dai capelli ramati, perché lo aveva fatto? Sì era solo un bacio in guancia, ma lei è fidanzata con un altro non può certo baciare chiunque, anche se si tratta del suo migliore amico, anche se sapeva che Matt non era per niente geloso del digiprescelto del coraggio.
Decise di chiamare Matt e chiarire con lui.
“pronto” rispose il ragazzo.
“Matt sono Sora, senti io ti volevo chiedere scusa per averti risposto male, non era mia intenzione” disse lei.
“tranquilla lo avevo capito che eri nervosa è tutto apposto” rispose il biondo.
“grazie Matt, ci vediamo domani” replicò lei.
“a domani” e riattaccarono.
Almeno con Matt aveva chiarito, si disse la giovane, ma come fare con Tai, che cosa le stava accadendo?
Il giorno dopo Tai andò a scuola con l’intensione di chiedere a Sora il motivo di quel bacio, doveva saperlo a tutti i costi, stava impazzendo.
Ma quella mattina gli risultò difficile parlare con la migliore amica, perché lo evitava, ogni volta che lui si avvicinava, lei biascicava qualche parola incomprensibile e scappava, e questo insospettì il ragazzo, che le avesse fatto qualcosa? Ma no, si disse, anzi lo aveva pure ringraziato per averla aiutata a portare la spesa a casa! Allora cosa poteva essere?
All’uscita da scuola la incontrò insieme a Matt.
“Sora!” gridò, mentre correva per raggiungerli.
La ragazza s’irrigidì e si voltò e lo vide, arrossì di colpo e iniziò a sudare, che cosa le stava accadendo?
“Sora aspetta non scappare, io ti devo parlare” esclamò il leader dei prescelti.
“ecco… io…” tentò di dire la ramata, ma qualcosa le impediva di parlare.
“qualcosa non va?” chiese il castano, mettendo una mano sulla spalla dell’amica.
E Sora trasalì, lo guardò negli occhi e si perse in quel mare color nocciola, questa scena l’aveva già vissuta…
Sì ora ricordava, la sera in cui Tai la spinse a dichiararsi a Matt, ricorda di avere provato la stessa sensazione quando Tai le mise la mano sulla spalla, ma allora non ci diede peso, ma ora, ora era diverso, ma perché? Si chiedeva.
“no” riuscì a dire la ragazza con un sussurro.
“allora perché è tutto il giorno che mi eviti?” chiese il prescelto.
Già, perché lo evitava? Si chiese la ramata, perché non riusciva a fare un discorso sensato alla presenza di Tai?
Non rispose. Non ci riusciva, sia perché non usciva alcun suono dalla sua bocca, sia perché non aveva una risposta alla sua domanda. Ingoiò, inspirò e si decise a rispondere.
“scusa, devo andare” e scappò via, lasciando i due amici alle sue spalle.
“ma si può sapere che le prende?” chiese il castano.
“non lo so è da ieri che è strana” rispose il biondo.
“le donne non le capirò mai!” esclamò il digiprescelto del coraggio.
“già nemmeno io” lo asserì.
E si avviarono ognuno verso la propria strada.
Questo era l’inizio di tutto…
 
   
 
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