Laß mich träumen…sechs
“Mein
Gott!!!”
Gettandomi sul sedile del
pulmino, finalmente ricomincio a respirare. Tom,
seduto sul sedile accanto, tace, un secondo, anche lui senza fiato, mentre il
pulmino, velocemente, riparte.
Un secondo.
Mio fratello, mi si avvicina,
sorridendo per un secondo, accattivante, per poi sporgersi in avanti, per
parlare con David.
“Non possiamo andare un
po’ più veloci?” domanda, la voce tranquilla.
Io, batto le palpebre, un
po’ allibito.
Non che Tom sia un ritardatario, ma non l’avevo
mai sentito domandare una cosa del genere. Lui, per la maggior parte del tempo,
è della politica che valga la pena sbattersi solo per
le cose davvero importanti.
Un secondo.
David annuisce e Tom, il sorriso ancora sulle labbra, si risiede al mio fianco.
Un secondo.
Ricomincia a ridere,
apparentemente senza motivo.
“Accidenti!” esclamo
subito, iniziando a tirare la manica della felpa extralarge
che indossa “Deciditi a dirmi cosa trovi così divertente! Così, ridiamo in due!!!”
Mio fratello, limitandosi a
sorridermi, tace ed io, irritato, sbuffo. Deciso ad ignorarlo, prendo l’ipod.
Sbuffo ancora, mentre il
paesaggio fuori dal finestrino, scorre rapidamente.
Chiudo gli occhi, sospiro.
Chissà come sta andando
l’intervista a See…
“15 minuti di pausa!!!”
Dopo aver sentito il
regista esclamare queste parole, io, piena di energia,
salto in piedi, urlando “Evviva! Ero davvero stanca di stare seduta in questa
posizione!”
Un secondo.
La presentatrice e Bushido si scambiano un’occhiata, per poi scoppiare a
ridere. Ovviamente, anche io mi unisco alle risate generali.
Solo la mia manager,
continua a fissarmi, il volto preoccupato.
Sentendo il suo sguardo su
di me, ricomincio a sospirare.
So, che lo dice per il mio
bene, che dovrei darmi una controllata. So di essere
un personaggio pubblico e che esistono molte persone che non vedono l’ora di
vedermi fallire, ma non posso farci nulla. E’ più forte di
me. Non sono più in grado di reprimermi. Ne va della mia felicità.
Sospiro
ancora, poi mi viene da sorridere.
Chissà come sbiancherebbe,
se sapesse che ho un debole per Bill!
“14!”
Esclama di nuovo il
regista, interrompendo il filo dei miei pensieri. Io, sbatto un secondo le
palpebre, poi mi volto di scatto verso il mio amico.
“Bushi!
Andiamo a fumare?” domando, socchiudendo gli occhi e sorridendo, in quel modo,
che il mio primo ragazzo, aveva gentilmente reso con l’espressione “fare la
carina con qualcuno per avere qualcosa in cambio”.
Un secondo.
Bushido, che nei miei confronti
ha un atteggiamento strano, tanto che la presentatrice poco prima gli ha
addirittura domandato se era innamorato di me, facendoci così scoppiare a
ridere come due idioti, immediatamente si alza, sorridendomi.
Facciamo un paio di passi,
verso la porta che da sul piccolo cortiletto interno,
dove tutti gli artisti e non, vanno a fumare per sfuggire agli sguardi
assillanti dei paparazzi, quando, dopo un secondo, il mio amico si ferma,
voltandosi verso un addetto.
“Amico, fai sparire una
sedia, ok?” dice, indicando il
posto dove, fino a poco prima stavamo registrando.
Il ragazzo lo guarda
allibito, poi sbianca, preoccupato, probabilmente temendo che uno di noi abbia
intenzione di andarsene, senza avvertire nessuno “Ma…ma…” balbetta.
Bushido, alza le sopracciglia, concludendo con voce irremovibile “Falla sparire. Punto.”
Dopo di che, appoggia una mano sulla mia spalla, conducendomi lentamente verso
il cortiletto.
Usciamo.
Il cortiletto, al cui
interno ci sono diverse panchine di cemento e numerose piante, è deserto.
Io e Bushido
continuiamo a camminare, finché non raggiungiamo il
posto più lontano, che da le spalle alla porta. Ci sediamo.
Io, tiro
le gambe sulla panca, girandomi verso di lui.
Bushido estrae una sigaretta,
accendendosela, per poi porgermi il pacchetto. Ne estraggo
una, poi attendo, in silenzio, che lui me la accenda.
“Oh! Che
bello! La pausa sigaretta!!!” esclamo poi,
stiracchiandomi.
Bushido, intanto, mi getta
un’occhiata. Sogghigna.
“Come ti senti?” domanda,
all’improvviso, senza motivo.
Io, sbatto le palpebre,
per poi aggrottare le sopracciglia. “Bene…perché?”
Il mio amico si passa la lingua sulle labbra, sogghigna di nuovo.
“Bushi?!?”
Un secondo.
Per non parlare, si
accende un’altra sigaretta.
“Bushi!
Accidenti! Devi dirmi qualcosa, vero?!?”
Il mio amico annuisce,
però continua a tacere.
Io, getto il mozzicone,
iniziando a scuoterlo, impaziente “Dimmelo!!! Daiiiii!!! Voglio saperlooooo!!!”
Il rapper, ovviamente,
continua a ridere finché, all’improvviso, entrambi non sentiamo uno strano
rumore ed io, realizzando di cosa si tratta, non torno a sedermi, lasciandolo
stare.
Bushido estrae il cellulare dai
pantaloni. Guarda il display. Sorride, poi se lo porta
all’orecchio.
“Tutto ok”
dice soltanto, poi ride, di nuovo.
Io lo fisso, ancora più
curiosa.
“Studio A” esclama poi ed
io, finalmente, capisco che sta dicendo a qualcuno dove ci troviamo, anche se
non so a chi.
Un secondo.
Bushido ride ancora “Certo,
certo, perché no?!? Solo un secondo!”
Lo fisso, mentre,
lentamente, allontana il cellulare dal suo orecchio e si volta verso di me. Mi
sorride, porgendomelo.
“E’ per te…” dice.
Io, lo fisso, ancora più
interdetta, consapevole che nessuno delle persone che conosco, telefonerebbe mai a Bushido, per
parlare con me.
Rimango immobile, a
fissarlo.
Bushido riporta
la cornetta al proprio orecchio “Aspetta ancora un secondo, è rimasta di
sasso…”
Un altro secondo.
Mi tende di nuovo il
cellulare.
Anche stavolta, io resto
immobile, allora lui, chiaramente esasperato, mi apre una mano, mettendoci
dentro l’apparecchio telefonico.
Ora, la mia attenzione, si
sposta sul contenuto della mia mano.
Un altro attimo.
Bushido si alza, allontanandosi.
“Bushi!
Ma chi è?” domando, riscuotendomi finalmente dalla mia
condizione di statua di marmo.
Bushido che cammina, le mani in
tasca, si ferma un secondo. Si volta verso di me, sorride.
“Rispondi, per saperlo…E ricorda, che prima hai detto che stavi bene…Mi aspetto
che tu, dopo, stia ancora bene, e in grado di formulare frasi di senso
compiuto…”
Ricomincia a camminare. Io
lo osservo, sbalordita.
Un momento.
Si ferma ancora. “Anche
se…” ricomincia “…l’idea di vedere andare fuori dai
gangheri la tua manager…è molto allettante!” conclude, scoppiando a ridere, per
poi uscire dal cortile.
Sola.
Il cellulare in mano.
Dal quale non sento
provenire nessun suono.
Sospiro, fissandolo,
cercando di calmarmi, senza nemmeno sapere per quale stupido motivo, ora sono così nervosa.
Sollevo il cellulare.
Un secondo.
Leggendo il nome sul
display, deglutisco.
Non può
essere…, penso, deglutendo, ora
completamente terrorizzata.
Un altro secondo.
“Hallooooo?!?” esclama un secondo dopo quella che riconosco subito
essere la voce di Tom.
Per lo spavento, lascio
improvvisamente andare il cellulare per poi, iniziare a fare il giocoliere in
aria, per evitare che si schianti per terra.
Lo afferro di nuovo
saldamente.
Deglutisco.
“Halloooo?”
ripete la voce di Tom.
Io deglutisco ancora, per
poi iniziare a tremare.
Inspiro, cercando di
calmarmi.
Non fare la stupida! Se
hai questa reazione con lui, pensa con Bill!!!!
Sospiro ancora.
“Pronto?” esclamo poi,
senza sapere, come e quando, ho portato il cellulare all’altezza dell’orecchio.
Dall’altra parte,
silenzio.
Io sospiro, realizzando che Tom,
probabilmente, si sarà stufato di aspettare.
Un secondo.
“See”
Un altro secondo.
Sgrano
gli occhi, spalanco la bocca, completamente spiazzata.
Bill
E’ lui.
Lo so.
Deglutisco ancora.
“See…”
ripete la voce un po’ tremante di Bill.
Io, chiudo gli occhi,
lasciando scivolare piano il cellulare fuori dalla
mano, i brividi che mi attraversano il corpo.
Clack.
Il
cellulare tocca
il suolo.
Io, completamente
immobile, fisso il muro di fronte a me.
“See…”
sento ancora.
Inspiro di nuovo, in un
ennesimo inutile tentativo di tenere a freno il mio cuore.
“See…”
Espiro.
“See…”
La sua voce.
La voce di Bill.
Mentre fisso il muro, attraversata
da brividi, sono consapevole che non è più necessario il cellulare di Bushido per sentire la sua voce.
Sospiro ancora.
Il cuore che batte
all’impazzata, mi volto.
Bill, un cellulare in mano,
rosso in volto, dall’altra parte del cortile, abbozza un leggero sorriso.
Continua…
Per Angeli
Neri: Hallo!!! Grazie mille perché mi recensisci!
Ammetto che, se non fosse per te, probabilmente non avrei più aggiornato,
perciò, grazie! Poi, volevo chiederti scusa per il ritardo, ma è un periodo in
cui devo assolutamente studiare! Cmq…Innanzitutto,
sono contenta che il mio Bill ti faccia ridere!!!^^! Per il fatto che Tom ride… Ahaha! Io adoro il modo
in cui si muove nella mia testa Tom!!!
Ahahah! Lui è uno che sa il fatto suo… Diciamo che è
uno da cui, io, mi aspetterei qualsiasi cosa! Sarà anche per questo che lo adoro!!! Grazie ancora e a prestoooo!!!