Ciao! Sono in ritardo di un giorno... chiedo perdono, ma ieri sera sono andata ad una festa... Comunque ecco il quarto capitolo. Ringrazio naturalmente tutte le persone che hanno letto e commentato... grazie, continuate così!
CAPITOLO 4
NUOVA COPPIA
Si ritrovarono tutti nella hall, per poi andare nel ristorante dell'albergo.
Miroku spostò la sedia per far accomodare Sango.
- Prego! -
- Oh, gra… -
*SCIAFF!*
Miroku, spostando la sedia, aveva casualmente fatto scivolare la sua mano sul
fondoschiena di Sango. Tutti risero, Sango compresa, e Inuyasha non si trattenne
dal fare un complimento all'amico.
- Miroku, sei il solito pervertito! -
Inuyasha aveva una certa confidenza col ragazzo. Sesshomaru propose, dopo cena,
una passeggiata in riva al mare. Tutti erano d'accordo, quindi s'incamminarono.
La passeggiata si trovava vicino al luogo del palazzetto del ghiaccio, solo
un po' più avanti, e si estendeva in riva al mare lungo tutto il litorale,
fino ad arrivare in un piccolissimo porticciolo, che aveva tutta l'aria d'essere
stato, un tempo, un piccolo paesino di pescatori, dove si diceva facessero un
gelato buonissimo.
Kagome non riusciva a non guardare le spalle di Inuyasha, che in quel momento
era davanti a lei: indossava una maglietta a maniche corte elasticizzata e molto
aderente, che metteva in mostra il perfetto fisico del ragazzo, scolpito, ma
non troppo esagerato, e quelle braccia muscolose che sembravano richiamarla
tra loro. Quanto avrebbe voluto accarezzarle, e sentirle stringere la sua stretta
vita! Kagome lo guardava riflettendo, come a volerlo studiare a memoria "ha
delle spalle bellissime, larghe e dritte… e poi ha una vita stretta, non
ha un filo di pancia, e poi… ha anche un bel fondoschiena! E ha delle
gambe perfette e muscolose…".
Kikyo aveva notato come l'amica fosse persa nella paradisiaca visione che aveva
davanti, e la riportò bruscamente alla realtà.
- Kagome, d'accordo che Inuyasha ha un bel sedere, ma se continui a fissarlo
così va a finire che lo consumi! -
Kagome lanciò un occhiata assassina all'amica, arrossendo. Inuyasha si
girò di scatto, ed incrociò lo sguardo della ragazza, arrossendo
a sua volta. Ma allo stesso tempo era orgoglioso. Orgoglioso del fatto che una
ragazza lo fissava in quel modo… come lui fissava lei, nei momenti in
cui lei non poteva accorgersene.
Sesshomaru sorrise, prese Kikyo per mano e la portò avanti, insieme a
Sango e Miroku. Quest'ultimo, ogni tanto, provava ad allungare i suoi tentacoli
sulla ragazza, ma lei, sempre attenta, rispondeva con uno schiaffo.
Inuyasha e Kagome erano ancora fermi, a guardarsi mentre pensavano a come togliersi
da quella situazione, mentre gli altri si stavano allontanando. Tra loro c'era
chiaramente moltissimo imbarazzo, Inuyasha che non riusciva a non lanciare sguardi
all'abbondante seno della ragazza che sembrava volesse evadere da quella stretta
e cortissima fascia che lo copriva, e al suo ventre piatto, messo in evidenza
dal cortissimo top e dalla vita bassa dei pantaloni. Allo stesso modo, lei,
non staccava gli occhi dai pettorali e dagli addominali del ragazzo, trattenendo
l'incontenibile voglia di accarezzare quel corpo fantastico.
Ad un tratto, Inuyasha sembrò riacquistare lucidità.
- dobbiamo trovare gli altri -
- già… -
quindi si incamminarono.
- Inuyasha, rallenta… è così bello qui… si sta così
bene… vedrai che li troveremo, non è il caso di correre! Vorrei
godermi una passeggiata immersa nel profumo del mare! -
Il ragazzo non disse niente, ma rallentò. In quel momento era molto impegnato
a combattere con la sua "maschera" fatta di arroganza, che non ne
voleva sapere di essere indossata. Era più forte di lui. Kagome era lì,
bellissima e provocante, accanto a lui. Stavano passeggiando accompagnati dal
rumore e dal profumo del mare, in una notte stellata, e non riusciva proprio
ad essere freddo ed arrogante. Allora, per "autodifesa", preferiva
parlare il meno possibile.
"ma cosa mi succede? Perché vorrei solo prenderla per mano, abbracciarla,
baciarla… le sue labbra, devono essere così morbide… ed ha
un bellissimo collo… e le spalle… oh, insomma, sto diventando più
pervertito di Miroku!"
- Miroku, pensi che mio fratello riuscirà a capire che è cotto
di Kagome? -
- Beh… lo spero… perché se dovesse ancora negare, io comincerei
a pensare seriamente che gli piacciano gli uomini e comincerei ad allontanarmi…
-
- Come siete cattivi! -
Intervenne Kikyo. E Sango aggiunse:
- secondo me Inuyasha è un ragazzo timido e introverso, ed ha molta paura
dei sentimenti che può provare -
- in effetti è così. Mio fratello è rimasto un po' scottato
in passato, e ora ha molta paura -
Detto ciò, Sesshomaru si voltò verso Kikyo e le prese la mano.
Erano arrivati al piccolo paesino, col porticciolo, meta serale di moltissime
persone, e ora li aspettava un meritato gelato, col caldo che c'era!
Sesshomaru e Kikyo andarono a sedersi sugli scogli, e Miroku trattenne Sango,
che stava per seguirli, portandola a sedere in spiaggia.
- credo che sia meglio lasciarli un po' soli, ora… -
- già, hai ragione -
E poi, a Sango non dispiaceva rimanere da sola con Miroku… erano seduti
in questa spiaggia piccolissima, che formava un piccolo golfo, nel quale il
mare s'insinuava tra le due pareti di scogli che sembravano accoglierlo come
braccia aperte, era stupendo. E poi lì, con lei, c'era lui…
Inuyasha e Kagome continuavano a camminare, guardando il paesaggio intorno
a loro.
- guarda, Inuyasha, lì c'è una chiesa, forse siamo arrivati -
- mh -
seguendo la gente che li precedeva, passarono accanto alla chiesa, arrivando
in una piazzetta da dove si poteva scorgere tutto il litorale illuminato.
- guarda Inuyasha, che bello! -
- ma cosa c'è di tanto speciale? -
- non ti piace nemmeno un po'? -
In realtà tutto quel che Inuyasha vedeva appariva splendido anche ai
suoi occhi, solo che voleva tenersi distaccato da Kagome, e in quel momento
avrebbe voluto sprofondare sotto terra. Non c'era niente che odiasse di più
che rimanere senza parole, ma non sapeva che dire…
- vieni, scendiamo e prendiamo un gelato -
Kagome cominciò a scendere per la stradina, composta da ciottoli levigati
al centro a formare una discesa, e da piccoli mattoncini rossi ai lati, che
formavano degli scalini. Inuyasha la seguì, guardandosi intorno. La discesa
era costeggiata da casette variopinte, con quelle strane persiane verdi alle
finestre, sembrava di essere in un paesaggio giocattolo. Arrivarono in uno spiazzo,
molto pittoresco, con una piccola spiaggia che formava un golfo, che si prolungava
in mare tramite due pareti di scogli.
Tutt'intorno a loro c'erano "le casette delle bambole", come Inuyasha
aveva rinominato quelle casette da pescatori, ristrutturate e variopinte, a
non più di due piani.
Presero un gelato e, uscendo, Inuyasha notò qualcosa.
- vieni Kagome, là ci sono Miroku e Sango! -
Ma Kagome lo fermò prendendolo per mano. Quel contatto fece perdere un
battito al cuore di entrambi, e Kagome, un po' imbarazzata e terrorizzata al
pensiero che si potesse udire l'irrequieto battito del suo, sussurrò
la motivazione del suo gesto ad Inuyasha.
- non vedi che sono abbracciati uno all'altra? Non possiamo disturbarli! -
- e allora? Che restino pure abbracciati, io non mi scandalizzo -
- ma vorrei vedere se ci fossi tu al loro posto! Sei lì, in riva al mare,
con la persona che ti piace, vi state abbracciando, e tutt'a un tratto, compaiono
dei tuoi amici e ti disturbano. Non sarebbe divertente -
Inuyasha, mentre Kagome parlava, immaginò, inconsciamente, di essere
con lei al posto di Sango e Miroku. Poi si riprese, e mangiò velocemente
il gelato nella speranza che rinfrescasse la sua mente.
- vieni Inuyasha, andiamo verso gli scogli! -
- tsk! -
Inuyasha la seguì. Kagome iniziò a salire sugli scogli, e si spinse
fino ad uno degli ultimi, per poter vedere meglio il mare. Solo dopo essersi
seduti notarono, poco distanti da loro, due o tre coppiette, ma non ci fecero
caso.
- Sesshomaru… ci sono Kagome e Inuyasha… -
- Non preoccuparti, Kikyo -
- Ma… Inuyasha… -
- Tranquilla, ormai Inuyasha ha altro cui pensare -
E tornò a baciarla.
Inuyasha non sapeva cosa dire e fare, era in una situazione piuttosto imbarazzante,
ma guardandosi intorno, a un tratto s'irrigidì. Kagome se ne accorse
e gli chiese il motivo.
- lasciami stare, non ti riguarda -
- scusami tanto! Volevo solo sapere perché all'improvviso sei diventato
così cupo… avevo paura di aver fatto o detto qualcosa che non va!
-
- tu non c'entri -
- e allora che c'è? -
- niente, lasciami in pace! Fatti gli affari tuoi! -
Kagome c'era rimasta molto male, alla reazione del ragazzo. Era così
scontroso! Non se l'aspettava, era più freddo del solito, e sembrava
addirittura arrabbiato.
Kagome, inspiegabilmente, sentì pungere gli occhi, e capì che
le lacrime volevano a tutti i costi uscire dalla loro gabbia. La ragazza cercò
di trattenerle in tutti i modi, non capiva perché le veniva da piangere,
alla fine, si voltò dando le spalle a Inuyasha per non mostrare la sua
debolezza "no, non ora, non a lui. Non posso" pensava.
Il viso della ragazza cominciò a rigarsi di silenziose lacrime.
- Vieni Kikyo, torniamo in albergo -
- Si -
E, presa la mano del ragazzo, Kikyo si alzò. Ma nel tentativo di camminare
sugli scogli prese una brutta storta. Sesshomaru la prese in braccio. Né
Kagome né Inuyasha sembravano essersi accorti di nulla.
Kagome continuava a piangere, silenziosamente. Finchè, ripensando a
tutto quello che fino a quel momento era successo tra lei e Inuyasha, non riuscì
a trattenere un singhiozzo.
Inuyasha se ne accorse, le si avvicinò e le prese il viso, voltandolo
verso di sé, in modo da vedere se era come sospettava. Vide il viso di
Kagome rigato da moltissime lacrime. La ragazza a quel gesto non si trattenne
e scoppiò in sonori singhiozzi.
"oh, no, sta piangendo… io non posso vedere piangere una ragazza
così carina e simpatica… e poi… per colpa mia…".
Inuyasha le chiese timidamente perché stava piangendo.
- è colpa tua! Sei un deficiente, odioso e insopportabile! -
- cosa?? -
- si! Mi tratti sempre male, io mi preoccupo per te e il tuo ringraziamento
è rivolgerti a me parlando in quel modo insopportabile e arrogante! -
- Kagome… -
Quella era la prima volta che la chiamava per nome. Kagome sollevò leggermente
il viso e lo guardò negli occhi. Lei aveva uno sguardo triste, al ragazzo
faceva molto male. Inuyasha si avvicinò a lei, abbracciandola.
- scusami, hai ragione -
fu appena un sussurro, che servì però a calmare Kagome, che prima
cercava di divincolarsi dall'abbraccio del ragazzo, poi si lasciò andare
tra le forti braccia che tanto le piacevano, allontanando piano piano le lacrime
e i singhiozzi.
In quel momento Inuyasha voleva che il tempo si fermasse, voleva solo restare
il più a lungo possibile abbracciato a quella ragazza. Kagome appoggiò
la testa al petto dell'amico, e quest'ultimo pregò che non sentisse i
battiti accelerati del suo cuore. Ma anche la ragazza era nella stessa situazione.
Dopo che Kagome riuscì a calmarsi, si alzarono e lentamente tornarono
indietro, quando, a un tratto, Inuyasha si fermò e, prendendo Kagome
per mano, che rimase non poco sconvolta da quel gesto, andò a sedersi
su una panchina.
- ho deciso di spiegarti tutto, in fondo, forse tu mi capirai -
Kagome era perplessa… Inuyasha che la abbraccia, la prende per mano…
e che si sfoga con lei? Doveva essere certamente un sogno, no, non poteva essere
reale.
- vedi… sugli scogli c'erano varie coppiette… -
- le ho viste -
- e tra loro c'era anche mio fratello… -
- con Kikyo -
- esatto. Un po' di tempo fa mi innamorai perdutamente di lei, ma sembrava che
lei non avesse occhi che per mio fratello. Una sera li vidi baciarsi. Davanti
ai miei occhi, mio fratello che bacia la ragazza che amo… è stato
un duro colpo -
- immagino… e quindi, tu ami ancora lei e stasera ti ha dato fastidio
vederli insieme… -
- non proprio. Mio fratello, accortosi dell'errore, aveva detto chiaramente
a Kikyo che non potevano stare insieme. Evidentemente lui ha pensato che a me
ora sia passata, ed in effetti è così… però, in qualche
modo, mi ha dato fastidio -
- la ami ancora, Inuyasha… -
- no, non la amo -
- allora perché dovrebbe darti fastidio? -
- forse perché è tutto legato al passato, a quella bruttissima
serata… -
- in ogni caso, lei per te non è una comune amica -
- ma io… io non voglio più stare con lei… -
- rifletti, e capirai cosa realmente vuoi e cosa ti è successo stasera
-
detto ciò, si alzarono e tornarono in albergo.
Bene... com'è? Finalmente siamo arrivati alle prime complicazioni sentimentali... ma non solo... c'è anche qualche altra complicazione, che nel prossimo capitolo sarà molto più chiara ed evidente... Ciao, al prox cap!!