Videogiochi > Dragon Age
Ricorda la storia  |       
Autore: SumoNessuno    21/07/2015    1 recensioni
Hawke, sei sicuro di volere questo?
Merrill, voglio stare con te.
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anders, Hawke, Merrill, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Ciao Hawke!
-Ciao Merrill!
-Ci siamo anche noi margheritina…
-Varric! Isabela! Che piacere vedervi qui!
-è un piacere vedere questa casa così piena di vita pelosetta… mi ricorda la stiva della mia nave…
-Per il Temibile Lupo! Scusate per i topi, ma non so come scacciarli…
-Non è un problema Merrill… Tu rendi sempre accogliente questa casetta…
-Ehm… Grazie? Non fa caldo qui dentro? *arrossisce*
-Beh un po’…
-Varric, andiamo a vedere la bancarella qui fuori.
-D’accordo Isabela. A dopo Hawke! Ciao margheritina!
-Ah sì ciao!
 -Devo parlarti Merrill
-Anche io Hawke, devo mostrarti una cosa.
Entrambi si spostarono nella camera da letto dove, in un angolo, si trovava qualcosa di alto coperto da un pesante lenzuolo, ingrigito dalla polvere.
-Dai ti mostro a cosa sto lavorando!
Merrill si avvicinò a quel misterioso oggetto, afferrò un lembo del lenzuolo e lo tirò via, spargendo polvere per la stanza.
-*Coff coff*, Merill, *coff coff* non potevi toglierlo più lentamente?
-*coff coff* forse era meglio.
Quando la polvere si posò, Hawke aprì gli occhi e osservò quello strano oggetto. Era un grande specchio, con avvolti attorno dei rami contorti e sopra una testa di una capra. Non rifletteva nulla e sembrava molto antico.
-C-cos’è?
-Questo è l’eluvian. Un antico manufatto elfico che sto riparando.
-Ma non riflette niente.
-Lo so… ho provato a farmi aiutare da quello spirito, ma mi serve ancora un attrezzo che la Guardiana Marethari possiede.
-Ma non vuoi andare a chiederglielo, giusto?
-Esatto! Quando arriverò nella tribù lei mi guarderà in maniera severa e probabilmente mi sgriderà…
-Vuoi… che ti accompagni?
-Hawke, lo faresti veramente?!
-Per te, tutto.
-Ehe… allora quando vuoi andiamo.
-Anche ora, se ti va.
-Veramente?
-So che è importante per te. E prima affronterai la guardiana, prima ti sentirai meglio.
-Grazie Hawke, sapevo di poter contare su di te.
 
I due uscirono dalla capanna di Merrill, e trovarono Isabela e Aveline bisticciare vicino ad un mercante.
-Devi smetterla di comportarti così!
-E chi sei te per dirmi questo, Pel-di-carota?!
-Sono il capitano delle guardie di Kirkwall.
-… ok, questa volta hai vinto tu, rossa.
-restituisci la merce rubata.
-tieni il tuo fottuto anello, vecchio.
-Isabela!
-uff… mi scusi, signore.
-Come mai il capitano delle guardie intervenuta per questo furtarello?
-Ah buon giorno Serah Hawke! Sono di pattuglia qui. Ciao Merrill.
-Salve Avel..
-Tutto ciò è mooolto interessante, certo, ma tu Hawke sei riuscito a concludere qualcosa?
-Non preoccuparti Isabela, anzi ti unisci a noi per andare a monte spezzato? Mi servirebbe anche l’aiuto di un guerriero, Aveline.
-Monte spezzato?  Mi sono sempre piaciuti quegli orecchi a punta…
-Hawke, se aspetti la fine del mio turno sarò felice di accompagnarvi.
-D’accordo, allora ci vediamo all’uscita di Kirkwall tra…
-2 ore.
-Bene. Ci vediamo là.
-A dopo!
Hawke, Merrill e Isabela si diressero verso l’uscita di Kirkwall, parlando del più e del meno, e ovviamente Isabela non mancava di raccontare le sue “avventure” tra i mari in cerca di naufraghi bellocci e avvenenti. Merrill sembrava divertita, rideva arrossendo alle allusioni di Isabela “lui sì che sapeva issare le vele! Mi riempiva bene la stiva! Sapessi quanti alberi maestri ho visto…”, invece Hawke era in imbarazzo, completamente rosso in viso e non tratteneva dei sorrisi e delle grosse risate. Ma più che altro, Hawke osservava Merrill: seduta su una pietra, a gambe incrociate, i tatuaggi sul suo viso delicato sembravano danzare quando rideva, e i corti e disordinati capelli neri che si muovevano alla leggera brezza che veniva dalla montagna. Si era innamorato, pensava sempre a lei e cercava in tutti i modi di farglielo capire, persino questa missione era un modo per flirtare con la giovane dalish.
Dopo un paio di ore arrivò Aveline, indossava la sua pesante armatura da capitano, con lo scudo di suo marito Weasley sulla schiena e la spada nella fodera attaccata alla cintura.
-Allora partiamo?
-Sì Aveline, ti stavamo aspettando. Ora possiamo incamminarci verso monte spezzato.
-Hey Hawke, ti sei accorto che sei in mezzo a tutte donne? Potremmo saltarti addosso da un momento all’altro…
-Ma così non cadrebbe per terra?
-Isabela, sei sempre la solita sgualdrina. Io sono sposata!
-Sì con quella guardia con i paraocchi. Ma avevi anche un marito templare no? Ah, giusto, è morto.
-Signorine, calmatevi.
Hawke passò il viaggio che li separava da monte spezzato a cercare di evitare che scoppiasse una lite tra Isabela e Aveline, anche se più di una volta aveva riso alle battutacce che si tiravano dietro. Dopo quasi un’ora di incessanti litigi, raggiunsero l’accampamento dalish. Vicino al focolare, la Guardiana Marethari osservava il gruppo venire verso di lei, e in particolare Merrill. Sperava che tornasse nel clan, ma sapeva bene che la sua decisione era definitiva. Aveva il suo solito sguardo severo, gli occhi che fissavano in cerca di un qualche cedimento, la bocca serrata e le braccia conserte sul petto, per i Dalish lei era la massima autorità. Sebbene I suoi occhi la rimproverassero, Merrill sapeva di non essere odiata dalla guardiana, leggeva una vena di amarezza e delusione nei suoi occhi. Sì, era delusa, ma non di Merrill, bensì da sé stessa, la giovane elfa era la sua prima e avrebbe dovuto proteggerla, quasi come una figlia. E invece non ci era riuscita.
-Benvenuti Sha’mlen, Da’len come mai sei qui?
-Guardiana… io…
-Dai Merrill, ce la puoi fare.
-Guardiana, voglio l’aulin’horn, so che potete darmelo in cambio di una prova.
-Da’len… Stai invocando una antica tradizione per riparare quel maledetto strumento, vero?
-L’eluvian è parte della nostra storia. È antecedente alla…
-Alla caduta di Arlathan, lo so bene, ma ha causato troppi problemi al nostro popolo e a tutti gli abitanti di queste terre.
-Lo sapevo che non avreste capito… sto cercando di studiare e salvare le nostre antiche tradizioni e la nostra storia!
-Guardiana Marethari, so che non centro molto in questa storia, ma ora che Merrill ha preso la sua strada e che sa cosa sta facendo, non dovreste sostenerla?
-Serah Hawke, voi mi sorprendete sempre di più. *sospira* D’accordo Da’len, avrai l’aulin’horn, però prima dovrai uccidere un varterrall che ha ucciso alcuni dei nostri cacciatori. Poi ti darò l’aulin’horn.
-Grazie mille Guardiana! Andiamo allora!
-Grazie guardiana.
-Andate ora.
Il gruppo si incamminò verso la tana del varterrall, salendo per le pendici di monte spezzato. Arrivarono all’entrata di una caverna, ci entrarono e cercarono nel buio una strada da seguire. Hawke accese una fuocherello magico e scoprirono che la grotta era un labirinto: molte strade si incrociavano, altre erano dei vicoli ciechi; si sentiva una forte puzza di morto, e ad un certo punto Merrill inciampò in qualcosa. Era il cadavere di un cacciatore. Il corpo era stato dilaniato, e la pelle aveva un colore violaceo innaturale.
-Ragni. – disse Merrill - Il varterrall è sempre circondato da ragni.
-Quindi la guardiana ha mandato i cacciatori a morire qui dentro? – Esclamò Aveline
-Di solito il Varterrall non è aggressivo, non ha mai attaccato i Dalish, però qualcosa deve averlo innervosito. Tanto.
-aiuto! Aiutatemi!!!
Da un vicolo spuntò un giovane elfo, un cacciatore. Correva, continuando a guardarsi le spalle. Era impaurito, anzi terrorizzato.
-Pol! Sono io Merrill!
-M-Merrill?! Stammi lontana!
-Pol..? ma che ti succede?? Sembra che tu abbia visto un fantasma
-Non avvicinarti a me! Aiuto!
-Pol!!! Non scappare !!!
-Seguiamolo.
Il gruppo rincorse il giovane Dalish, che era fuggito tornando nel vicolo da cui era uscito. Raggiunsero un grande spiazzo, illuminato dai funghi delle profondità e da qualche strano insetto. Era come essere all’aperto, tanta la luce che c’era. In mezzo, Pol era immobile.
-Pol! Scappa!
Il ragazzo si voltò di scatto, e dietro di lui comparvero una decina di ragni giganti, sbucati fuori dall’oscurità. Gli saltarono addosso, atterrandolo, e conficcarono le loro zanne nella sua schiena. In pochi attimi, la sua pelle divenne di un colore violaceo, e non si mosse più. Hawke trattenne Merrill, che sarebbe corsa subito da lui. Da dietro un angolo, una gigantesca creatura che si reggeva su quattro esili zampe si avvicinava al cadavere del giovane elfo, era come un ragno, ma aveva la testa molto piccola attaccata ad un corpicino con due zampette corte, aveva solo quattro zampe che lo sollevavano da terra di almeno tre metri. Era il Varterrall.
-Non toccarlo!!!
Merrill si liberò dalla stretta di Hawke, corse verso il mostro e gli lanciò una raffica di fulmini che colpirono in pieno corpo. Il Varterrall emise un forte urlo, e tutti i ragni cominciarono ad attaccarla. Aveline si mise davanti il suo scudo che utilizzò come un ariete, liberando la zona da quelle schifose creature. Hawke prese il suo bastone e incendiò il corpo del gigantesco mostro. Merrill si spostò nelle retrovie, al fianco del campione, a lanciare ripetuti incantesimi, Aveline continuava a parare le zampate del mostro, senza subire danni, Isabela comparve dal nulla e affondò con un salto i suoi pugnali nella schiena del mostro. Il varterrall emise un forte urlo di dolore, e cominciò a dimenarsi, sbattendo violentemente le zampe a terra. Aveline corse il più lontano dal mostro, mentre Isabela veniva disarcionata dalla sua schiena, cadendo a terra. Riuscì a rialzarsi appena in tempo, poiché un grosso masso crollò dal soffitto di pietra. Sembrava un terremoto: la caverna tremava, e rocce sempre più grosse cadevano dall’alto. Riuscirono a evitarle, poi Merrill cadde a colpa di una forte scossa. Vide sopra di sé un enorme sasso caderle addosso, e seppe che quella era la sua fine; chiuse gli occhi, aspettando il buio, ma sentì il masso rompersi contro qualcosa. Era circondata da una barriera luminosa, e lì vicino Hawke cercava di tenerla in piedi il più a lungo possibile. Nella caduta, Merrill aveva perso il suo bastone, e ora era alquanto indifesa.
-Hawke attento!!!
Il  campione stava reggendo la barriera su cui continuavano a piovere massi, e non potè proteggersi dalla roccia che gli cadde addosso. La barriera si dissolse, e Merrill rrotolò su un fianco per schivare gli ultimi sassi.
-Hawke!!!!
Un enorme masso aveva schiacciato Hawke dalla vita in giù, e ora era svenuto. Sul viso aveva un’espressione di dolore, eppure sembrava dormire.
-Hawke…. No… ti prego svegliati Hawke!!!- disse Merrill, mentre grosse lacrime solcavano le sue guance.
-Merrill uccidiamo il Varterrall e poi occupiamoci di Hawke!
-Ma così morirà!
-Piccola, se non uccidiamo questo coso moriremo tutti!
Merrill, tra le lacrime, si alzò in piedi, prese il bastone magico di Hawke e si preparò a combattere.
il Varterrall ora le stava puntando, prese la rincorsa e si gettò addosso alle tre ragazze. Lo schiavrono buttandosi di lato, poi si rialzarono e cominciarono a riattaccarlo. Mentre Aveline e Isabela infilzavano le zampe e il corpo della creatura, Merrill recitava delle strane formule incomprensibili. Poi, tutt’a un tratto, un rovo bloccò il Varterrall a terra, prendendolo per l’esile corpo. Da terra ne spuntarono altri che gli fermarono le zampe e la testa.
-Lasciatelo a me.
Merrill si avvicinò al mostro, ormai bloccato a terra, allungò la mano verso di lui, e un altro tralcio lo perforò, dal ventre alla schiena. Il Varterrall era morto, e forse anche Hawke. 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Dragon Age / Vai alla pagina dell'autore: SumoNessuno