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Autore: Lully_b    21/07/2015    2 recensioni
"Che succede, Chopper?"
"Il suo cuore...non batte più!"
[...]
"Ho pensato a una cosa più divertente..." sussurrò quasi Yami. "Siete curiosi di conoscere appieno il mio potere?"
"Io ne ho già avuto abbastanza!" esclamò Nami rialzandosi.
"Cara Nami, questo non è che l'inizio! Il gioco deve ancora iniziare!"
[...]
"Rufy!" urlò Nami in preda al panico. "Che cosa gli hai fatto, maledetta?!"
"Mia cara Nami, ti pentirai di avermi fatto questa domanda..."
Genere: Avventura, Comico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mugiwara, Nami | Coppie: Rufy/Nami
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Ehi, ragazzi, che vi prende? Avete l'aria di essere molto stanchi." disse la piccola renna notando i volti del capitano e della navigatrice.

"Già, avete delle occhiaie terribili, specialmente tu, Nami! Sembri una vecchietta!" commentò ridendo Tomoe, mostrando per la prima volta ciò che era veramente: un bambino molto maleducato.

"Chi sarebbe la vecchietta?" disse Nami ironica dopo aver colpito con uno dei suoi pugni micidiali il bambino.

"Questa è violenza sui minori! Ti farò causa per questo! E dopo vedremo se farai tanto la dura dietro le sbarre!" urlò Tomoe massaggiandosi il punto dolente.

"Non c'è alcun bisogno di denunciarmi. Sono un pirata e questo basta per arrestarmi. E poi, non crederai davvero di poterci riuscire! Se la situazione dovesse precipitare, non mi farò scrupoli a sbarazzarmi di te, pulce!" disse la ragazza con un'espressione diabolica. 

"Non ne saresti capace!" disse Tomoe più a se stesso che alla navigatrice.

"Vogliamo fare una prova?" disse la rossa accogliendo la sfida e mettendosi in posizione d'attacco.

"Su, Nami! Non spaventarlo! In fondo è solo un bambino!" intervenne Usopp notando la faccia terrorizzata di Tomoe.

"Esatto! Ascolta Pinocchio!" disse il bambino ancora spaventato.

"Ehi, come ti permetti??" disse il cecchino con i denti che ricordavano tanto quelli di uno squalo.

"Insomma, finitela! Qui i bambini siete solo voi!" si intromise lo spadaccino stufo di sentire le loro voci. Non appena quest'ultimo aprì bocca, Nami tacque e prese a fissarlo. La ragazza adesso sorrideva e tutti si stupirono quando capirono che quel sorriso era rivolto proprio a Zoro, che dopo qualche tempo le chiese: "Si può sapere che ti prende?" La ragazza si avvicinò a lui lentamente non smettendo nemmeno per un secondo di sorridere. Quando fu abbastanza vicina, allungò la mano verso la guancia del ragazzo e cominciò ad accarezzarla dolcemente. Tutti seguivano i movimenti della rossa, in particolare Sanji, ormai disperato, e il capitano che sgranò gli occhi: ma che le prendeva? Non si era mai comportata in quel modo...figuriamoci con Zoro!

"C-che stai facendo??" chiese lo spadaccino rosso per l'imbarazzo.

"Zoro...non ti starai scordando qualcosa?" gli domandò Nami dolcemente. Cominciava a diventare inquietante tanta dolcezza per i gusti dello spadaccino.

"N-non so di cosa parli!" rispose Zoro più imbarazzato di prima.

"Se vuoi ti rinfresco la memoria..." disse la navigatrice con voce sensuale. La situazione stava precipitando: chi aveva ancora la bocca spalancata come Brook, Usopp e Chopper, chi aveva gli occhi fuori dalle orbite come Franky e Tomoe, chi rideva come Robin, chi era rimasto pietrificato come Sanji e chi sudava freddo senza staccare gli occhi dalla navigatrice come Rufy.

"Mio caro...tu mi devi 50.000 berry!" disse Nami mutando la sua espressione angelica in qualcosa di spaventoso. Tutti tirarono un sospiro di sollievo.
Zoro, da rosso divenne blu come un puffo. E chi aveva tutti quei soldi? Non gli sarebbe bastata una vita per restituire l'intera cifra.

"Lo immaginavo..."disse la navigatrice come se gli avesse letto nel pensiero. "Sappi che questo ti costerà il doppio della cifra. Per adesso mi accontenterò di questo." concluse la navigatrice. Lo spadaccino non ebbe nemmeno il tempo di dire "Cosa?" che la ragazza l'aveva già scaraventato contro un albero che si spezzò in due a causa dell'impatto. Tomoe a quella scena rabbrividì, immaginandosi al posto del malcapitato.

"Bene! Direi che possiamo riprendere il cammino!" esclamò Nami con un gran sorriso soddisfatto. Tutta la ciurma, Tomoe compreso, si mise sull'attenti e rispose con un sonoro "Sì, signora!" mentre Zoro tentava ancora di riprendersi dalla botta ricevuta. Certe volte si sorprendeva della forza che la ragazza possedeva e proprio in questi momenti si chiedeva il perché non facesse lo stesso con i suoi nemici. Avrebbe potuto distruggerli con un solo pugno. Rufy, invece, rideva, quasi come se fosse sollevato.

"Rufy, ma come hai fatto a sopravvivere per tutto questo tempo con lei a bordo?" sussurrò Tomoe al capitano.
 
"Beh, probabilmente perché sono di gomma!" rispose il ragazzo ridendo. "Questo lo dovresti chiedere agli altri!"
Dopo non molto tempo, a causa delle continue lamentele da parte del capitano, la ciurma decise di fermarsi per il pranzo. Nami, nonostante le continue proteste del cuoco che non voleva che si scomodasse, decise di servire i piatti al tavolo (un tavolo nel bosco? E che hanno, la borsa di Brock?), ma prima di arrivare a destinazione si scontrò contro il capitano che correva come una furia urlando "Carnee!" Il contenuto del piatto si versò tutto nel vestito della navigatrice che colpì violentemente il ragazzo. Così, la ragazza si allontanò dal gruppo per dirigersi verso il fiume superato poco prima per cercare di ripulire, in qualche modo, l'indumento. Quando lo raggiunse, nel momento in cui si piegò per lavare il vestito, avvertì nuovamente quel dolore lancinante al petto. Avrebbe urlato se solo avesse potuto. 

"Nami! Per fortuna ti ho raggiunta...ti volevo chiedere scusa per..." 

"Stai indietro!" ordinò Nami dopo aver riconosciuto la voce di Rufy. Accidenti, quel ragazzo aveva il peggior tempismo del mondo. Ma questa volta come avrebbe fatto ad uscire da quella situazione? Se Rufy fosse andato ad avvisare Chopper, per i bambini non ci sarebbe stato più nulla da fare. Si morse il labbro inferiore non sapendo che pesci pigliare.

"Nami, ma...stai bene? Mi dispiace per il vestito, davvero..."disse Rufy veramente dispiaciuto. Nami sorrise: non si era accorto di nulla. Ma il dolore continuava a tormentarla e per evitare che il ragazzo potesse scoprirlo, fu costretta a mentirgli:

 "Io sto benissimo! Ma è meglio che non ti avvicini se ci tieni alla tua vita! Questo vestito mi è costato una fortuna! Levati dalla mia vista!" gli urlò Nami di spalle cercando di apparire il più naturale possibile. E a quanto pare funzionò: 

"Scusami, prometto che non accadrà mai più una cosa del genere! Se vuoi posso darti una mano a lavare via lo sporco!" disse Rufy avvicinandosi alla navigatrice.

"No! Non voglio il tuo aiuto!" gli urlò la rossa facendolo fermare. Per un attimo aveva temuto il peggio. "Voglio solo che mi lasci da sola!"

"Ma Nami...non credi di stare esagerando un po' per un semplice vestito? Se ti fa piacere, te ne comprerò uno nuovo! Certo, dovrei cominciare a risparmiare qualche soldino, ma..."

"Adesso basta! Ti ho fatto una richiesta molto semplice! Perché non te ne vai?" Nami dovette fare ricorso a tutte le forze che aveva per urlare quelle parole. Diventava sempre più faticoso nascondere il dolore che provava.

"Sto solo cercando di aiutarti!" disse il ragazzo cercando di difendersi.

"Così stai solo ottenendo il risultato oppos...ah!" neanche il tempo di terminare la frase che fu costretta a piegarsi dal forte dolore, perdendo l'equilibrio e cadendo nel fiume.

"Nami!" urlò preoccupato il capitano correndo vicino al fiume e si accorse che non molto lontano da lì vi era una cascata. La corrente la stava trascinando via e le fitte al petto di certo non la aiutavano. Non riusciva a dire o fare niente e Rufy era molto preoccupato: se non l'avesse raggiunta prima che lei avesse raggiunto la cascata, sarebbe stata la fine. Corse più che potè finché non fu abbastanza vicino da poter allungare il braccio e cingerle la vita. La corrente era molto forte e fu un'impresa ardua tirarla fuori, ma dopo non poca fatica ci riuscì. Nami tossì per aver bevuto troppa acqua, ma dopo poco disse ansimando: "Grazie...per avermi salvata."
Rufy la guardò e dopo le disse anche lui ansimando:"Figurati! Lo rifarei altre cento volte! Comunque, tu stai bene?" 

"Sì, non preoccuparti!" rispose sorridente Nami. E in fondo era vero: non provava più alcun dolore.

"Ehi, Nami, dimmi una cosa...ma che cosa ti è preso al fiume prima?" le chiese Rufy serio.

"Beh, sono solo inciampata, tutto qui! Capita a tutti, no?" mentì la ragazza.

"Già, hai ragione..."rispose il corvino con lo sguardo un po' cupo.

"Qualcosa non va, Rufy?" chiese la navigatrice preoccupata.

"No, no, nulla...sarà meglio tornare, altrimenti gli altri si preoccuperanno." si affrettò a dire il ragazzo non guardando la ragazza nemmeno di striscio.

"D'accordo..." disse Nami, per niente convinta dalle sue parole. 
I due, così, tornarono dai loro compagni senza fiatare. Nami percepiva una certa tensione nell'aria, ma decise di lasciar perdere per evitare di peggiorare la situazione.
Per tutto il giorno i ragazzi non si rivolsero la parola, ma la ciurma non si accorse di nulla. Così, la giornata trascorse tra le battutine poco gradevoli di Tomoe sulla navigatrice, quest'ultima che picchiava lui e chiunque tentasse di difenderlo e con un Rufy stranamente silenzioso che mangiava molto più del solito, come se stesse cercando di sfogarsi sul cibo. E a Nami questo particolare non sfuggì.

"Domani gli parlerò." si disse fra se e se la ragazza.

"Che fai, parli da sola, adesso?" le disse Tomoe spuntando all'improvviso. 

"Oh, ciao Tomoe." disse la navigatrice distrattamente. Tomoe trovò strano il comportamento della ragazza, abituato ad essere picchiato per qualsiasi cosa. "Questa è la prima volta che non mi picchi!" esclamò sorpreso il bambino.

"Se continui così potrebbe essere l'ultima." disse Nami con sguardo truce.

"Ehm...che ci fai qui tutta sola? Non vai a letto?" disse Tomoe preoccupato dopo l'ultima affermazione della rossa.

"Questo te lo dovrei dire io. Fino a prova contraria, io sono adulta e vaccinata, mentre tu sei ancora un marmocchio e i marmocchi come te dovrebbero essere già a letto!" lo rimproverò Nami.

"Ehi, anch'io sono grande!" cercò di difendersi Tomoe.

"Certo, come no." sbuffò la navigatrice.

"Comunque...è un po' che l'ho notato...ti è forse successo qualcosa? Mi sembri un po' strana." osservò il bambino.

"Oh, adesso ti preoccupi per la vecchietta?" disse Nami sarcastica.

"N-niente affatto! Era solo per chiacchierare un po', tutto qui! Non c'è mai niente da fare..."si affrettò a dire Tomoe che arrossì non poco.

"Toh, sei tutto rosso!" disse la navigatrice sorridendo.

"N-non è v-vero!"

"E adesso balbetti! Sei proprio buffo, sai?" disse la rossa ridendo di gusto. Tomoe la osservò: era molto carina quando sorrideva.

"Non c'è bisogno che ti preoccupi per me, io sto bene!" disse Nami rassicurandolo. "Piuttosto, tu come stai?"

"Anch'io sto bene..." disse Tomoe non proprio convincente.

"Lo so che sei molto preoccupato per i tuoi amici, ma non c'è nulla di cui preoccuparsi! Presto li raggiungeremo e li salveremo da quella strega!" disse la ragazza sorridendo, facendogli l'occhiolino.

"Certo che li salverete, altrimenti ve la vedrete con me! Anche se dubito che una ragazzina fragile fragile come te riesca anche solo a sostenere lo sguardo di quella strega!" disse Tomoe ritornando quello di sempre. Chiuse gli occhi come se attendesse un pugno da parte della navigatrice che però non arrivò mai.

"Buona notte, Tomoe." disse Nami scompigliandogli i capelli e dandogli un piccolo bacio nella guancia che fece avvampare il bambino.

"N-notte N-N-Nami!" balbettò il piccolo Tomoe osservando la figura della donna che si allontanava.


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Ehehehe, la nostra cara Nami ne ha sempre una! Però adesso la domanda rimane: che cosa è successo alla navigatrice? Perché ogni tanto riprova quel dolore terribile? E che cosa è successo, invece, al capitano? Probabilmente ci sarete già arrivati! In caso contrario...non ve lo dico! Lo scoprirete nella prossima puntata! >:D BUAHAHAHAHAHAHA!

Ci vedremo presto, non mancate! ;P
  
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