Anime & Manga > Detective Conan
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Autore: StellinA003    24/07/2015    3 recensioni
Questa storia la sto scrivendo anche nella sezione delle Fiction per Kodocha.
In questo cap. Non ci sarà l'HTML perché sto con il cellulare.
*****
Sana è una famosa attrice che dopo ben 7 lunghi anni a New York ritorna in patria, a Tokyo dove incontrerà 3 persone che le cambieranno totalnente la vita insieme ad un incidente
*****
Ran è una ragazza molto vivace, amica di tutti ma che più in là dovrà affrontare i conti con la realtà.
Genere: Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-papà! Sono a casa-   urla  Ran  non appena  si ritrova  sulla soglia   della porta   di casa.
-ciao Ran!-  rispondono   in coro  Kogoro  e il  piccolo   Conan,
chi  è Conan? È un   semplice  “bambino”  delle   elementari  che a    causa  di alcuni  problemi   con la    sua   famiglia,   ci    è stato   chiesto   dal   dottor   Hiroshi  Agasa   di    tenerlo  per   un   po’  a casa   nostra   ma poi   quel “un pò”  si   è  trasformato  in molto   tempo,   non  che a   me   dispiaccia, anzi.
-Ran! Che   fai   ancora   lì!   Entra   e prepara  il pranzo-   mi riporta   subito  mio padre  alla   realtà…
-Ma   è possibile    che non  mi dai   neanche   il tempo   di   rientrare!?-  urlo   furibonda.
-avanti! Su,  prepara  il  pranzo!-
-uffa!  E va  bene!-
Stavo  per    andare  in cucina   quando   mi ricordo    di una    cosa
-papà!?-
-mmmh?-
-indovina  oggi    chi ho   conosciuto!-
-sai  che non   mi piacciono  gli indovinelli-   dice   sempre  con  aria   annoiata     e  in quel   momento  Ran   pensa   alla faccia  di suo    padre   dopo  che gli   avrà  dato   la   notizia.
Ran   fa un   piccolo  sorrisetto  e  dice   con  aria  sognante
-Sana, Sana   Kurata,   la famosissima   attrice…-
-cosaaaa?-   urla   mio    padre  preso  dall’euforia…
-Come?  Quando?  Dove? Con   c…-
Ran   non gli  da neanche  il tempo   di finire   che gli  dice
-ma   avanti!   Una domanda  alla volta  comunque   l’ho  conosciuta   a scuola,   è  una   nuova  studentessa  della   “Teitan”   e sta  in classe   con me-
-quando  me la  fai  conoscere?   Quando,  quando,    quando?-
Non   cambierà   mai!    *pensa Ran*
-le   ho parlato   anche un   po’  di te   e  lei  mi ha   detto  che non   è   molto  interessata   ai detective  e ai misteri   però   quando   era   a New York  e la   madre   le portava  alcune   riviste   di Tokyo   nella   maggior parte   di essi   apparivi  tu papà   e lei mi   ha   detto  che  era molto   curiosa   di conoscerti   e…-
-Davvero?   E  quando  viene   a farci visita?-  urla   ancora
-ma  insomma!  Fammi  finire-   urlo  in preda   ad una   crisi  isterica  e   vedendo  che   finalmente  se ne   era   rimasto   un  po’   zitto   continuo   -e   non  vede   l’ora   anche di   conoscere  te Conan…-  
-Me?- 
-Sì,   proprio  te. 
Le  ho parlato   molto  anche  di te   e  lei   curiosa   mi ha   detto   “non  vedo  l’ora  di incontrare   anche  lui!”   e   quando  mi ha   chiesto  se poteva   conoscervi  io le   ho  risposto  che domani,   dopo la    scuola   poteva   venire   e lei  mi ha detto che non c’erano problemi-
Kogoro   esultò   dalla gioia   come   non mai   e   iniziò  a cantare   e bere   champagne
-Su  papà!   Sai  che  quella  roba non  fa  bene   e  adesso  dobbiamo   pranzare!-
-ah ah ah oh  no   cara!   Io  esco,   vado  a festeggiare  uh uh-
Ma   come si   può  essere   così   felici  solamente  per una   star?!   Certo! Sicuramente non   capita   tutti   i  giorni   questa   opportunità   ma   non  credo   che sia    un   motivo   valido   per   avere  una  reazione del   genere.
Ran   sospira   e  Conan  che fino   a quel  momento   era  stato  zitto  disse
-Siamo    sicuri che   vuole  venire  fino a  qui  solo per   incontrarci   e  soprattutto   così  in fretta?   Senza   neanche   conoscerti    bene?   Insomma!
Ciò  che voglio   dirti   è  che mi   sembra   strano   che una  persona  decida   di andare   a casa  di una   sconosciuta,   senza   neanche  conoscerla!   Poi   parliamo   anche  di una   star!   Corre    molti  rischi   e  anche   della più  dolce   e carina   non dovrebbe fidarsi-
-Bhè   sì!   Non   nego  che   tu   abbia  perfettamente   ragione ma   sai,     noi  non siamo   sconosciute,   io per lei non   sono    una sconosciuta,  noi    siamo amiche,   lo siamo   diventate   molto  presto   ed   io  in qualche modo   mi sento   già   legata   a lei.
Ovviamente   non so   se per   lei   è lo stesso   ma…    io sento  che ,   anche  per lei   è così.
Non   so   dirtelo   con assoluta   certezza ma  io  penso  sia così-
Conan  rimase   senza parole   dalla   determinazione   che la   ragazza   metteva   nel dire   quelle   parole.
Sapeva   che  Ran   era   una  ragazza   molto   saggia   ma non  così   certa,   determinata,   non  l’aveva   mai   vista   in  quei  panni.
-oh!-   era   l’unica   cosa   che in  quel   momento  riuscì   a dire Conan.
Ran   gli fece   un   piccolo   sorriso   e  senza   dire   nient’altro   si   alzò   dal   comodo   divano,   salì  le scale   che portavano   in camera   sua   e  con   molti   pensieri   per la   testa   si   addormentò   cullata   fra le   braccia di   Morfeo  sentendo  prima   di  addormentarsi   due   piccole   manine   che   l’accarezzavano   il viso.
 
 
               ***POV     SANA***uscita   da scuola
-Mamma   sono   tornata!-
-Oh  bentornata   figliola!   Come  è   andato il
tuo  primo   giorno  di scuola   nella   nuova  scuola?   Ti  sei trovata   bene?   Hai   trovato  nuovi   amici?-
-Mamma   calmati!  Una   domanda  alla   volta!-   risi   io
-comunque   sì,  mi sono  trovata   molto  bene   nella   mia nuova   scuola ,   è stato  davvero   un giorno   fantastico   e ho  trovato  due   nuove   amiche  fantastiche-   aggiunse   poi  Sana
-Sono   contenta  per   te figliola   e dimmi…   come   si   chiamano?-   domandò  Misako  
-una  si   chiama   Sonoko,   una ragazza    davvero  simpatica,   molto   ricca   e fissata   con   i ragazzi   anche   se ne   ha  già  uno,  Makoto kyogoku,   campione   in   karate   e   la seconda   Ran,   una   ragazza   davvero  dolce,   che   mi comprende   sempre   in tutto,   figlia   del   famoso  detective   Kogoro  Mori,   l’uomo   che   appariva   sempre   nelle   riviste   giapponesi,   ricordi?
In   qualche   modo  io  mi sono  legata   in maniera   particolare   a quelle    ragazze,   particolarmente   Ran-
Misako   la guardò   in modo   dolce   e  curioso  e   disse
-sono   molto   felice per   te   figliola-
. Misako suggerì a Sana di andare a parlare nella sua stanza e dopo aver pranzato andarono un pò in giro fino all'ora di cena. -come vola il tempo figliola- -Già- Una volta arrivate a casa Sana le disse -Sai Mama! Domani andrò a casa di quel famoso detective- La madre senza dire niente riguardo alla frase detta da sua figlia disse    -adesso   vai   a dormire   altrimenti  domani   farai  sul   serio   tardi  a scuola-
Sana   sorrise debolmente  e disse  -agli   ordini  capo!- 
Anche   Sana,   come  Ran,   si   addormentò con mille pensieri per la testa
                                              
                                     
 
                    ***************
 
Il giorno dopo Sana  si svegliò    bruscamente   sempre   con   lo       stesso incubo   che    veramente,   la   stava   spaventando,   e   non  poco.
Erano le   6.07  e   Sana,   come   ormai  faceva   sempre,    si          alzò  contrariata dal   suo   comodo   letto   e   si  diresse   verso  il bagno.
Si   fece   la sua   doccia      mattutina   e   si   mise   la   divisa   scolastica,   si  applicò   il  solito   lucidalabbra    alla      fragola,  il   solito   eyeliner,   il   solito   mascara      e   il  suo   solito   profumo   alla    vaniglia.
Quel   giorno   decise   di   sciogliersi   i   capelli  e   farseli   un  po’   ondulati.
Si   guardò  allo   specchio  un’ultima   volta   e   disse   fra   sé e   sé
-Pronta!-
Diede   un’ultima   occhiata   all’orologio,  le  6.40,   giusto  in tempo   per   fare   una   normale   colazione.
Poi  scese     giù   nel   salone   dove  ormai  tutti  si   erano   abituati   a   vederla   sveglia   di  primo   mattino.
Rei   come     la   vide    disse    le   solite    parole     di   ogni  giorno   strofinandosi   gli  occhiali     -Sei   proprio   tu   o   sto   sognando?-   *opss   mi correggo…   Quasi   Tutti*
-Avanti  Rei!   Perché  fai sempre          la    stessa   faccia   di   quando   sono  in ritardo   anche   quando  sono   puntuale?-    Lo   rimproverò
-Ma ma ma…  mi   devi  capire-
-Si   si!  Okay-
In   quel  momento      arrivò      la   signora   Shimura   con      un’abbondante   colazione   in  un vassoio.
C’era   praticamente   di tutto,  brioches,  latte o  cappuccino,  alghe nori,  tomagoyaki,  il  natto e  un   cornetto  alla   crema*.
Dopo   aver     mangiato   tutto con    appetito      si    prepara    la cartella  e   con   calma     si   dirige     verso la porta   per   andare a   scuola.
-Sana!-   la   chiama   Rei
-Vuoi un   passaggio?-
-No!  Voglio  fare   due passi,   grazie-.
Si   chiude   la porta     alle   spalle  ed  esce.
 
               ***POV RAN***
-Aaaah-   sbadiglia   Ran   appena    sveglia.
Fa   per     alzarsi   che  sente    un corpicino   caldo   addosso   a   lei.
-Conan!?-  disse   ancora    mezza   addormentata   con   uno  sguardo   confuso.
Quando   riacquista    un   po’     di lucidità  fa   un   piccolo   sorriso, quanto  gli ricordava  Shinichi!     Senza    fare   movimenti   bruschi  o rumori  che potrebbero   svegliarlo     si   alza   e   controlla   l’ora,  le      6.32.
Meglio che   mi  sbrighi   altrimenti   non  mi muovo   più  dal  letto.
Si   dirige   verso il  bagno,   si   lava,  si   mette   la solita   divisa   che ormai  conosce   come  il suo   palmo  della   mano,  un   eyeliner   nero,   un   mascara   del  medesimo  colore,   il   suo   immancabile    lucidalabbra   alla   ciliegia   ma   un po’  più  chiaro    rispetto   al colore   del  frutto  stesso   e   un   profumo   alla vaniglia.
Quel  profumo   lo  adorava   perché  era   di   una flagranza  dolce   e   travolgente (lo stesso   di  Sana).
Dopo   che   ebbe   finito  diede   un’ultima   occhiata   al piccolo   Conan  e    andò   a       fare   colazione.
Dopo   aver     mangiato  tutto  prese   la   sua cartella   e   uscì  salutando   suo   padre   che   era     ancora   preso   dall’euforia
-Eh   mi raccomando!   Tu e    Sana   dopo   che   uscite   da    scuola    venite   immediatamente    qui-.
Neanche    la   conosce   e   già   si prende   la   briga   di chiamarla   per   nome?   Non   cambierà   mai,   sul serio!...
-Sì,  sì!  Non    ti preoccupare-
Ed   esco   senza   sentir   risposta.
Mentre    percorro   metà   strada   vedo   spuntare   da dietro     l’angolo    Sana.
Io   corro    verso  di   lei   e la chiamo
-SANAAA!-
Sana   subito     si gira    verso   di me   e    appena   mi   vede   anche   lei  corre  verso di   me.
-CIAO RANNN!-   urla
Io   sorrido     e     appena    ci   raggiungiamo   iniziamo   a  conversare   fino   a   quando   non   arriviamo   a   scuola.
Quello    che   mi   lega     a lei   è   come   un   legame    fraterno,   non   so   spiegare    il motivo   ma   mi  sento       come   quando   mi   sento   con   mia   madre   o mio   padre.
È come   se    noi         due   siamo    legate   da una   profonda    amicizia    fraterna.
 
 
              ***POV SANA***
Appena   io   e   Ran    entriamo   in    classe    ci   sediamo   al  nostro     posto   e   iniziamo    a conversare   su       varie   cose,   ci   facciamo     domande   sulla    nostra   vita    privata,   la    famiglia…
All’improvviso   arriva    Sonoko  che    mi   abbraccia   e    si unisce   alle          nostre      chiacchiere.
Con   loro       mi    sento         a mio   agio,  loro   per     me   sono    le   prime    vere   amiche,    quelle   che   si   interessano  di me   e      non    dei miei   soldi.
Dopo   quel    pensiero    mi   rattrististo   ma   cerco   di    non  darlo   a   vedere,   dopotutto  sono         una   brava   attrice.
In     quel   momento   Sana    si rese   conto    di   quanto     la  sua     vitalità  e   allegria   si   fosse     spenta   da quel   giorno   che   aveva   perso   tutto,  anche   le amiche   più  care         di       cui si   fidava.
Di   quanto    utilizzasse    spesso   quella   maschera       che   con      il tempo   si         era   formata    in   lei.
A   distrarla   dai   suoi   pensieri   furono   Ran   e   Sonoko   che    domandarono
-Hey   Sana?!   Stai   bene?-
-Sì sì    non   preoccupatevi-   nascondo   la      mia   tristezza    dietro    un   finto   sorriso,   non   ho    voglia   di parlare   del    passato     ma      dall’espressione    di   Ran    capisco   che   devo   proprio   dare   spiegazioni   anche   se non   voglio.
Come    se       qualcuno   lassù   mi ha    benedetto   vedo   il  prof.   Di  Matematica   che   entra   e   saluta    tutti   quanti   mentre   Ran   mi     sussurra   
-Tu,   io,   poi   parliamo-
Io   le   accenno un    piccolo   sorriso   sincero      e   annuisco   con   la testa.
 
                 ***POV  RAN***
In   questi    due   giorni ho    capito     che   c’è  qualcosa   che   a   Sana   turba          e   fa soffrire,     deduco   che    questa   sua   sofferenza    provenga   dal   passato.
Più   tardi     mi   racconterà  tutto.
 
 
-Non  ti sembra   stano   che   una  persona   decida   di andare   a  casa   di una   sconosciuta senza neanche    conoscerla?  Poi parliamo di   una   star!   Corre   molti   rischi   e    neanche   della   più     dolce     e carina   dovrebbe     fidarsi-
 
 
Le  parole   di Conan    continuano   a   turbarmi, potrebbe avere torto ma…   potrebbe   avere    ragione,  ma…   che   cosa   nascondi?     Che   dovrà   chiede      qualcosa   a   mio   padre?  
Non   capisco,   è    strano,     il      suo   comportamento   è   strano,   molto   strano.
 
 
Angolo autrice:
ed   eccomi  con  questo   nuovo  capitolo.
Chissà   cosa    nasconde   Sana!
Ringrazio   le recensioni   precedenti   e   spero   che recensiate    anche   questo  capitolo  dandomi   un  vostro  parere,  positivo o   negativo   che   sia   lo accetto   comunque.
Bacioni   grandi a tutti   quanti
 
StellinA
 
   
 
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