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Autore: waraki_    25/07/2015    1 recensioni
Dal primo capitolo: "Mi metto seduta, incrocio le gambe e afferro la tazza di caffè. Voglio godermi questo momento.
Molly, la balena travestita da cane che di solito si aggira per casa elemosinando biscotti, mi osserva dal tappeto accanto al letto.
-Non mi guardare così, mi devo concentrare.- Le dico, la voce più alta di un'ottava a causa della musica sparata nelle orecchie.
Molly sospira. Minchia oh, che vita faticosa che fai.
Sposto lo sguardo sul libro, il fiato sospeso e un'espressione solenne, quando... be', accade il disastro."
*E' la mia prima storia, spero vi piaccia*
Genere: Comico, Fluff, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Calum Hood, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2. I missed you

 

 

 

 

Odio parecchie cose di questo mondo.

Una di queste, è l'alzarmi dal letto.

Un'altra è il dovermi pettinare e vestire.

E infine, odio ancora di più il dover parlare con mio padre per avvertirlo che sto uscendo.

Conclusione della storia: perché cazzo non me ne rimango a leggere Harry Potter e non mando a fanculo mio fratello?

Perché non lo vedi da sei mesi, volpe.

Ecco, perfetto, mi rispondo anche da sola. Da male in peggio, sto impazzendo.

Mi trascino verso l'armadio, ignorando le occhiate sospettose di Molly. Non è più marrone, solo leggermente beige, ma puzza di ancora di caffè.

-Ti lavo quando torno.- Le dico, aprendo le ante e passando lo sguardo su ogni possibile abbigliamento.

Se fosse per me, andrei in giro con quelle tute enormi e morbidissime comunemente chiamate pigiami, ma... insomma, meglio di no.

Afferro un paio di jeans blu scuro, un maglione nero e le dr. Martens anch'esse nere. Mi vesto così praticamente tutti i giorni, varia solo il colore del maglione.

Vado in bagno, stando accuratamente attenta a sbattere la porta di camera mia e lasciare Molly chiusa dentro, per evitare che vada ad appestare la casa con l'odore di caffè, e mi faccio una doccia veloce. Mi asciugo i capelli e mi rendo conto che sono diventati decisamente troppo lunghi. Mi arrivano quasi al sedere.

Quando sono asciutti, li lascio sciolti sulle spalle e mi vesto, osservandomi allo specchio. Come ogni adolescente su questo pianeta, non mi piaccio. Ho capelli e occhi castano scuro, il colore più insulso e comune che c'è. Le uniche due cose che apprezzo sono le lentiggini che mi popolano il naso e le guance, e l'altezza. Un metro e settanta di pura inglese media, signori!

Sembra una televendita.

Basta, basta. La devo smettere di parlare da sola.

Esco dal bagno e corro giù dalle scale, strofinandomi gli occhi per cercare di svegliarmi. Se il mio caffè non avesse tinto il pelo di Molly, ora non avrei problemi di sonno. Finisco di torturarmi gli occhi, ringraziando il cielo del fatto che io odi il trucco, o adesso sembrerei un panda, e busso alla porta dell'ufficio di Robert.

-Posso entrare?- Urlo, cercando di sovrastare le imprecazioni che provengono dalla stanza.

Ovviamente, non mi sente.

Apro la porta, irrompendo nell'ufficio, e mio padre non alza nemmeno lo sguardo. È seduto alla scrivania, una mano nei capelli e l'altra a reggere il cellulare.

Si sta un po' stempiando, ora che ci faccio caso.

-Papà, io esco, vado a trovare Liam.- Mormoro, sicura che non mi risponderà.

E invece, alza il viso verso di me.

Ora, ci sono due cose che non mi quadrano. La prima: perché se urlo non mi risponde e se sussurro scatta?

La seconda: perché cazzo indossa gli occhiali da sole dentro casa?

-Cosa?- Borbotta, attaccando la telefonata.

-Vado a trovare Liam.- Ripeto, cercando di apparire più decisa di quanto non sia realmente.

Lui annuisce. -Chiudi la porta quando esci.-

Mi mordo il labbro inferiore, trattenendo tutti gli insulti che vorrei sputargli addosso. Non gliene frega niente di me.

Faccio per andarmene, quando la sua voce roca mi precede.

-Ma cos'è quest'odore di caffè?-

 


* * *


 

Per essere autunno, fa già piuttosto freddo fuori.

Cammino velocemente, deviando le pozzanghere, e cerco di orientarmi con Google Maps. Non ho mai avuto un grande senso dell'orientamento e sarà un'impresa riuscire ad arrivare all'indirizzo che mi ha mandato Liam via messaggio.

Salgo su un autobus, che mi porta alla stazione, e da lì prendo la metropolitana.

Una, due, tre fermate.

Ma quanto minchia è lontano questo posto?

Ignoro la puzza di sudore e tabacco che aleggia nella banchina della metro e mi affretto a uscire. Per fortuna non piove.

Entro da starbucks per un caffè, perché davvero, rischio di addormentarmi in piedi.

-Un espresso.- Ordino alla cassa, e pago.

Mi sposto davanti al bancone, aspettando che me lo preparino, quando delle voci mi distraggono dai miei interessanti pensieri su come pulire Molly.

-Voi ci andate dopo domani al concerto?- Domanda una ragazza alle sue amiche. Hanno tutte e quattro delle magliette bianche con il logo di una band che non conosco. Sono quattro linee verticali e una quinta orizzontale sopra. Mi è familiare, però, come se lo avessi già visto da qualche parte.

-Ma certo.- Risponde una, giocando con il piercing al naso.

-Allora andiamo tutte insieme? Io non vedo l'ora di ammirare quel gran pezzo di gnocco di Zayn.- Esulta la prima.

Trattengo una risata, avvicinandomi distrattamente per sentire meglio. Non si dovrebbe origliare, lo so, ma è più forte di me. E poi sparlano della band di mio fratello: ho tutto il diritto di essere curiosa.

Senza nascondere il fatto che parlano a un tono così alto che anche mio padre le ascolterebbe.

-Sì, quel pakistano è proprio figo. Ma io vado soprattutto per Luke, quel ragazzo mi attizza troppo.- Ridacchia un'altra.

Luke? E mo chi è Luke? E non si dovrebbe andare ai concerti per la musica? Ma che senso ha volerci stare solo per la bellezza dei cantanti? Ah, non capirò mai i giovani d'oggi.

Veramente hanno solo un anno meno di te.

BASTA.

-Oddio, hai ragione. Ha quel piercing che gli sta da Dio.-

No aspettate, mi sta sfuggendo qualcosa. Ma chi è sto tizio?

Vorrei saperne di più, ma il ragazzo con la giacca verde mi posa il bicchiere davanti e sono costretta ad andarmene.

Sorseggiando il caffè, mi incammino verso gli studi. Devo assolutamente chiedere a Liam chi sia questo Luke. O forse farei meglio a cercare su internet, per evitare di fare figure di merda.

Afferro il cellulare, pronta a digitare qualcosa come “Luke degli One Direction”, quando, sbloccando il cellulare sulla pagina di Google Maps, mi accorgo di essere arrivata.

Entro nell'enorme edificio color grigio metallizzato e vado diretta verso l'unica persona presente.

-Sono qui per vedere Liam Payne.- Borbotto, appoggiandomi al bancone che ci separa.

-Sì, come no.- Ridacchia quello, continuando a scrivere qualcosa sul computer.

-Come hai detto?- Domando, perplessa.

-Sai quante ragazze hanno provato a entrare con questa scusa? Troppe. Sei pregata di andare via o chiamo la sicurezza.-

Io lo guardo.

Lui mi guarda.

Io lo guardo.

Lui mi guarda.

Scoppio a ridere.

-Ma che cazzo stai dicendo? Non sono una fan. Sono sua sorella.-

Quello anche si mette a ridere, ma ho come l'impressione che mi stia prendendo per il culo.

-Certo, come se ci credessi.-

Ecco, lo sapevo.

Sbuffo, afferrando il cellulare e chiamando mio fratello.

-Liam, il cretino qui non mi fa entrare.- Sbotto appena risponde.

-Aspetta, vengo giù io.- Risponde e attacca.

Ha ancora la brutta abitudine di chiudere la conversazione senza salutare.

-Sta arrivando mio fratello.- Avverto il ragazzo, alzando un sopracciglio con aria di sfida. E come se lo avessi evocato, le porte dell'ascensore si aprono e lui appare.

Il tizio impallidisce, mentre gli mostro il dito medio e corro verso Liam.

-Raggio di sole!- Esclama.

Gli salto addosso, avvolgendolo come se fosse un albero e io un koala. Lui ride e la sua risata mi scalda il cuore.

Lo abbraccio forte, affondando il viso nell'incavo del suo collo, e lui ricambia la stretta circondandomi con le braccia.

-Mi sei mancato.-

-Anche tu, troppo.-




EHILA'!
Lo so che ad alcuni avevo detto che avrei aggiornato a mezzogiorno, ma non ho avuto tempo, scusateee.
In ogni caso, eccomi qui.
Premetto che dal prossimo capitolo appariranno sia gli One Direction che i 5sos. Lo so che è ancora un po' lento, ma volevo delineare meglio Emily (ho anche inserito la sua descrizione, infatti) e il rapporto che ha con Liam e il padre (il primo bello, il secondo pessimo).
Giuro, giuro, giuro che dal prossimo capitolo le cose si faranno più interessanti.
Aggiornerò già domani, perché voglio andare veloce su queste prime parti.
Ringrazio ancora di cuore tutte le persone che hanno recensito lo scorso capitolo e tutti i lettori "silenziosi".
Se avete voglia, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate :3, xx.

p.s. se volete, mi trovate su twitter @_waraki , ricambio il follow

   
 
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