Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Andreatorinista    23/01/2009    4 recensioni
Sakura è una ragazza di 18 anni che frequenta l'ultimo anno di scuola superiore. durante la cerimonia di presentazione del quinto anno però, arriva nella sua classe un ragazzo misterioso...
[Questa fic ha partecipato al contest "The Last Day Of School" indetto da Scarcy 90]
Genere: Generale, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Itachi, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
6
6° Capitolo-Venerdì: Il santo protettore dell’amicizia

“La tua amica…è stata rapita.”
Queste parole risuonarono nel cervello di Sasuke, come un profondo eco che colpiva ripetutamente la sua anima, ferendola.
Il ragazzo ora, aveva lo sguardo perso nel vuoto.
Sembrava un corpo senza vita.
“Ehi ragazzo. Tutto bene?”
L’agente, vedendo lo stato confusionale del ragazzo, lo fece ritornare sulla terra.
“Ah s-si si, certo. Certo.” Rispose distratto Sasuke riabbassando lo sguardo. Non era la prima volta che si distraeva quel giorno.
“La madre è rimasta molto scioccata. Sembra una sagoma senza vita. Se la conosci, cerca di starle vicino il più possibile.” Concluse lo stesso agente, rientrando nella sua vettura e facendo cenno al compagno di partire in direzione della caserma.
Sasuke rimase muto a guardare lo stesso spazio di marciapiede, mentre la sua mente volava altrove.
Volava verso una persona che era scomparsa, chissà dove.
Verso una persona, della quale non si sapeva se stava bene oppure no.
Già. Stava pensando a Sakura.
“(Chi sarà stato a rapirla? E che vogliono da lei? Non è il tipo di ragazza ricca da usare come ostaggio per chiedere un riscatto. No. C’è qualcos’altro.)”
“Sasuke.”
Una voce matura e femminile, ma provata per lo shock e il pianto, riportò il moro con i piedi per terra.
“S-Signora Haruno.”

“Allora Itachi? Quando arriva tuo fratello?”
“Non lo so. Devi avere pazienza.” Disse il moro, senza scomporsi e rimanendo impassibile.
“Tsk…”
Hidan si sollevò dalla sedia, puntando il dito contro il suo superiore.
“IO MI SONO STANCATO DI ASPETTARE. DOBBIAMO OFFRIRE IL SACRIFICIO A SATANA IL PIU’ PRESTO POSSIBILE.”
“Saprà aspettare. È un’entità superiore, e quindi comprenderà la lunga attesa.” Disse con fare calmo, il capo delle bestie di satana.
“Ma è anche vero che, essendo i suoi camerieri, dobbiamo provvedere a portare la pietanza in fretta.” Spiegò con una metafora Deidara, mentre con un asso di picche batteva Sasori a poker.
“Ma dai. Come cazzo hai fatto a fare full e colore?”
“Questione di bravura.” Disse passandosi una mano tra i capelli lisci e biondi, e dandosi aria di superiorità.
“No, questione di culo.”
“Silenzio. Satana non accetta parole scurrili e volgari.” Li ammonì Itachi.
“Allora capo? Che si fa?” Chiese Hidan, in attesa che il moro gli desse ragione, su quanto affermato in precedenza.
E così fu.
“Hai ragione.”
L’Uchiha si alzò in piedi dalla sua sedia-trono, richiamando a se con uno sguardo tutti i presenti.
“Visto che Sasuke non viene da solo, lo porteremo qui noi. È arrivato il momento di agire. Vi ricordo di tenere un comportamento educato e consono, per evitare eventuali sospetti. Tutto chiaro?”
Tutti i seguaci risposero con un cenno di capo.
“Bene. DIFFONDETEVI.”
In breve tempo, nel covo dei satanisti, ritornò a regnare il vuoto e il silenzio più assoluto.

“Lei non ha visto niente?” Chiese Sasuke, che sperava di poter ricavare qualche indizio.
“Purtroppo no…sigh. Oh figlia mia.”
Solo questo riuscì a dire la madre di Sakura, prima di ricominciare a piangere.
A questo punto sembrava davvero che non ci fosse nessun modo per poter salvare la rosa.
“Maledizione.” disse con tono secco il moro, mentre guardava la camera della sua migliore amica.
La polizia aveva ipotizzato un rapimento, avvenuto attraverso la finestra. Un rapimento incredibilmente architettato, da non lasciare la benché minima traccia.
Ma qualcosa alle forze dell’ordine era sfuggita, e Sasuke se ne accorse.
“E questo cos’è?” Disse notando un foglio, che sporgeva da dentro il terriccio di uno dei vasi, posti sul terrazzo.
Il moro si avvicinò ad esso.
Lo prese e lo aprì, sgranando gli occhi.
Quel foglio era un disegno.
Il disegno di un demone alato.
“…Cazzo”
“E’ successo qualcosa?” Chiese la signora avvicinandosi a Sasuke
“E’ successo, che non ci si può fidare nemmeno della polizia. Non fanno il loro dovere fino in fondo.” Disse facendo vedere il disegno alla signora Haruno, per poi dare un pugno secco sulla scrivania posta vicino alla finestra.
“Figlio di puttana.”
“Cosa hai scoperto?”
“A rapire Sakura…è stato mio fratello Itachi, il capo delle Bestie di Satana.” Rivelò l’Uchiha, facendo rabbrividire la madre della rosa.
“T-Tuo fratello è…una Bestia di Satana?”
“E’ una storia lunga.”
“Che centra mia figlia con loro?”
“E’ quello che vorrei sapere anch’io…!”
Ma mentre stava concludendo la frase, l’Uchiha si bloccò di colpo.
Era arrivato alla conclusione.

“Comunque tra noi non è ancora finita. Un giorno capirai chi comanda, dentro questa scuola.”
“…”
“Ci rivediamo all’inferno, merdaccia.”

“Hidan. Quel farabutto ha fatto la soffiata.”
“In che senso?”
“Che ha rivelato a mio fratello le mie intenzioni di abbandonare la setta.” Affermò il moro, stupendo ancora una volta la signora Haruno.
Tutto si aspettava, fuorché sua figlia frequentasse una bestia di satana, e forse neanche la rosa ne era a conoscenza di questa cosa.
Ma lei non si arrabbiò con quel ragazzo.
Lo vedeva benissimo che era preoccupato per lei, e che non centrava niente con quelli che l’avevano rapita.
E quindi, dopo essere rimasta in silenzio a guardare il ragazzo che cercava di spremere le sue meningi per tirare fuori un possibile movente di questo rapimento ad opera del fratello, Hanabira (così si chiamava) rientrò nel dialogo.
“E adesso?”
“Sono fuori dalla setta ormai, ma ricordo ancora a memoria le regole per l’abbandono...Sakura è in pericolo, e io non so come salvarla.” Concluse il moro premendo le sue mani contro la testa, ormai scoraggiato dai sensi di colpa, che continuava a torturarlo.
La colpa era sua, soltanto sua.
Era lui la causa del rapimento di Sakura.
Lo sapeva benissimo, che doveva tenerla alla larga da lui.
Per evitare di metterla in pericolo.
Ma niente.
Alla fine un sentimento troppo forte per essere soppresso, aveva avuto la meglio.
Questo sentimento, si chiamava amore.
Sasuke, inconsapevolmente, si era innamorato di lei.
Perdutamente di lei.
E adesso che l’aveva capito, adesso che poteva dirgli ciò che provava, si trovava a dover affrontare in modo diretto il fratello per salvarla.
Sapeva benissimo che Itachi era imbattibile.
Era stato lui a farlo entrare nella setta, come satanista di livello S e a istruirlo al meglio.
Sasuke era l’allievo, Itachi il maestro.
Un sasso e una montagna.
Una goccia e un oceano.
Un filo d’erba e un enorme prateria.
La differenza tra i due era elevatissima.
Per questo Sasuke non si dava pace, e non si perdonava nell’aver lasciato che Sakura entrasse nella sua vita.
Aveva commesso un errore imperdonabile.
…O forse no?
Forse c’era ancora una speranza?
Forse…
Perché la speranza non era l’ultima a morire.
La speranza non moriva mai, e poteva assumere qualsiasi forma.
Come una pacca sulla spalla.
La stessa che Hanabira Haruno, la madre di Sakura, diede al moro per infondergli coraggio.
“La salverai.”
“…”
“Riuscirai a riportarla a casa. Ne sono sicura. Io mi fido di te.” Disse la donna, tirando fuori un sorriso che ridiede speranza all’Uchiha.
“E come?”
“Sakura mi ha detto che sei nato il 24 marzo. Giusto?”
“Si. Ma che centra la mia data di nascita con il piano per salvare sua figlia?” Chiese Sasuke, curioso di sapere dove la giovane signora voleva andare a parare.
Hanabira corse in fretta verso la cucina, seguita a ruota dal moro, e cominciò a sfogliare il calendario appeso vicino all’ingresso.
“Eccolo qui. Come pensavo.”
“Che cosa ha trovato?”
“Il santo del 24 marzo è San Gabriele Arcangelo.”
“E quindi?”
“Non lo sai? Costui è il santo protettore dell’amicizia.”
“Il santo protettore…dell’amicizia?”
Sasuke rimase come stupito da questa incredibile coincidenza.
Lui, che era sempre stato negato nella socializzazione e che in più evitava per non mettere in pericolo altre persone a causa del suo passato, era nato il giorno in cui si festeggiava l’onomastico del santo protettore di ciò da cui cercava in continuazione di stare alla larga.
L’amicizia.
Eh si, una vera e propria coincidenza.
O forse no?
Forse questo era un chiaro segnale del compito che Sasuke doveva portare a termine.
Suo fratello era il male, e adesso ne era consapevole.
E il suo obbiettivo era fare giustizia e di proteggere i suoi amici, e non di tenersi alla larga da loro.
Finalmente dopo 18 anni Sasuke Uchiha aprì gli occhi sul significato della sua esistenza.
“(Ma certo. Solo il bene può sconfiggere il male.)”
Nel frattempo Hanabira era corsa in camera di Sakura a riordinare la stanza, lasciando quindi Sasuke con il calendario in mano.
Calendario, che non sarebbe rimasto ancora a lungo tra le sue mani.
Infatti il moro lo posò delicatamente sul tavolino della cucina e prese un coltello posto vicino al lavandino.
“(Itachi. Ti dimostrerò che sono io il più forte. Al diavolo la setta. Al diavolo Satana, e al diavolo il passato. Da adesso…si volta pagina.)”
Desideroso di liberare anche il suo corpo dal passato che lo opprimeva, Sasuke colpì il punto del braccio dove c’era il tatuaggio, con una serie di tagli netti, causando così la fuoriuscita di sangue dall’arto, e di urla dalla sua bocca.
“GWAAAAAAAAAAAAAAAH.”
Le urla strazianti del giovane, che stava ormai soffocando nel dolore più atroce, si fecero largo tra le pareti della casa giungendo anche all’orecchio di Hidan, che per puro caso, passava lì vicino.
“(Bene bene. Ti ho trovato.)” Pensò, mentre si apprestava a chiamare il suo capo e gli altri complici.
“AAAAAAAAAAAARGH…ANF ANF ANF. GUWAAAAAAAAAAAAAAHHHHH.”
Con un ultimo taglio, l’Uchiha stacco quel sottile lembo di carne che era il suo tatuaggio, ma per fare ciò, si era procurato delle ferite molto profonde in una zona del corpo dove circolava parecchio sangue.
Infatti il braccio del moro, era completamente grondante di sangue, e stava quasi per perdere la sua sensibilità.
Attirata dalle urla strazianti di Sasuke, Hanabira scese di corsa in cucina, trovando il ragazzo in piedi barcollante, con la mano che premeva sull’enorme ferita al braccio, che continuava imperterrita a sanguinare.
“O MIO DIO. SASUKE, CHE COSA TI SEI FATTO?”
“V-Volevo liberarmi del mio passato…anf…anf. E’ s-stato doloroso…M-Ma ce l’ho fatta. Adesso n-non sono più un s-satanista…UURGH.”
Una smorfia di dolore, e poi le ginocchia che cedettero, facendo cadere il moro su di esse.
“Sei impazzito? Non dovevi farlo.”
“Anche perché come punizione non è sufficiente, cara la mia merdaccia.”
“Ma cos…”
Con un potente calcio, Hidan sfondò la porta, facendo irruzione nella casa, seguito da Deidara, Sasori e dal loro capo.
Itachi Uchiha.
“Tsk. Ma guardati. Ti sei ridotto così soltanto per liberarti del tuo passato?” Disse con occhi disgustati l’Uchiha maggiore.
“Grrr.”
“Ma la verità è che questo non fa parte del tuo passato. Tu sei ancora una Bestia di Satana, Sasuke.”
“STAI ZITTO. NON HO NESSUNA INTENZIONE DI DIVENTARE COME TE.”
“In questo caso dovrai venire con noi. Sakura ti aspetta…per vederti un’ultima volta.”

e pensate che mentre sto pubblicando questo capitolo, sono venuto a sapere che esiste una speciale crema che permette dopo qualche mese di eliminare i tatuaggi permanenti senza doversi tagliare lembi di carne e sopportare atroci dolori come ha fatto Sasuke.
oh ma non glielo dite eh? shhhhhhh XDDDDDDDDDDDDDDDD
bene adesso si passa alle recensioni:

SAKU_93: eccoci quindi il venerdì è arrivato, e Sasuke ha fatto una grande pazzia XD forse sono stato un pò sadico in questo capitolo ma si sa...mi piace il sangue uh uh uh uh.
comunque sono contento che la fic ti piaccia, fammi sapere come ti sembra questo capitolo ;^) see ya

ULTIMA WEAPON: però anche Ultimate Weapon nn è male ammettilo u.u XD cmq Sasuke prima di rompere il culo a Itachi ha pensato bene di squartarsi un braccio per levarsi il tatuaggio XD si lo so sono sadico, a me piace il sangue uh uh uh uh.
ad ogni modo fammi sapere come ti sembra ;^) see ya

NAMINE1593: si squarterà un braccio con un coltello da cucina OLEEEEEEEEEE' questo perchè Sasuke non era a conoscenza di una speciale crema che se applicata sul tatuaggio lo eliminava nel giro di qualche mese. oh ma non glielo dire all'Uchiha sennò mi cade in depressione prima della fine della fic XD
si dispiace anche a me che il contest sia stato annullato ma meglio così, mi sono risparmiato un ultimo posto XD (non è per la trama, ma prima di postarla per apiena zeppa di errori grammaticali.)
fammi sapere come ti sembra ;^) see ya

bene vi rinnovo l'appuntamento a venerdì prossimo per il penultimo capitolo ;^) SEE YA
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Andreatorinista